Sala Baganza (PR) Sabato 20 maggio- “Il Mito della Malvasia: le potenzialità di sviluppo di un network in crescita e le ricadute in ambito locale” è questo il titolo scelto per il convegno inaugurale del “Festival della Malvasia” che ha aperto i battenti, per la 27esima edizione, sabato 20 maggio.
L’affascinante Rocca di Sanvitale è stata la location idonea per fare il punto su quanto fatto finora, dal livello internazionale a quello locale, con uno sguardo rivolto al futuro. Anche quest’anno infatti il Convegno inaugurale è stato organizzato dal GAL in collaborazione con Comune e Pro Loco di Sala Baganza e Consorzio dei Vini dei Colli di Parma, insieme al Consorzio dei Vini dei Colli Piacentini, AIS Emilia-Parma, le Strade dei Vini e dei Sapori di Emilia e l’UNPLI – Comitato Pro Loco Emilia-Romagna, nell’ambito del progetto di cooperazione transnazionale “Il Mito della Malvasia”, che vede il territorio di Parma e Piacenza collaborare insieme a Croazia e Grecia.
I rappresentanti delle Strade, dei Consorzi dei Vini e del Gal del Ducato sono stati concordi nell’affermare che il primo e più evidente obiettivo conseguito, seppure non scontato, è il profondo rapporto di collaborazione instaurato tra i diversi enti e organizzazioni delle due province emiliane, Piacenza e Parma.
“La semina che è stata fatta in questi anni, osserva Alessandro Cardinali Vice Presidente del GAL del Ducato, è stata importante; insieme siamo andati a acquisire esperienze di altri, come ad esempio nelle Langhe, e insieme abbiamo sognato di identificare i nostri territori come le “Terre della Malvasia” come esiste “Le terre del Barolo”, ma occorre non mollare e dare continuità a questo primo importante risultato”.
A moderare il convegno è stata Giulia Alfieri, assessore al Turismo del Comune di Sala Baganza, che, dopo la presentazione di rito e i ringraziamenti agli intervenuti, ha lasciato il microfono al sindaco, Aldo Spina, il quale, così come tutti quelli che sono intervenuti dopo, ha esposto un pensiero per le popolazioni della Romagna che in questi giorni sono martoriati dal maltempo, informando peraltro che operatori sono partiti anche da Sala Baganza per portare aiuti e soccorsi.
Beniamina Carretta, in rappresentanza dell’amministrazione provinciale di Parma, ha dichiarato di apprezzare il recupero della storia, attraverso il progetto “Malvasia Mith”, perché la storia è cultura, ha affermato in chiusura.
In sequenza sono intervenuti Gino Losi, presidente del GAL del Ducato, orgoglioso del lavoro che è stato realizzato anche grazie all’impegno dei collaboratori del GAL e delle Strade e dei Consorzi vini.
“Anche sotto l’acqua i nostri volontari hanno messo in piedi la 27esima edizione del Festival della Malvasia”, ha commentato Aldo Stocchi presidente della Pro Loco locale..
Anna Maria Compiani, delegata di Parma di AIS, ha dichiarato la propria soddisfazione per la riconosciuta capacità, da parte degli organizzatori del festival, di promuovere e comunicare questo prodotto.
Il saluto della Unione Pedemontana è stato portato dalla stessa Presidentessa Maristella Galli.
Per la Regione Emilia Romagna è intervenuta l’assessore alla programmazione territoriale, Barbara Lori che, come ovvio, ha innanzitutto portato aggiornamenti sulla situazione in Romagna, osservando come la solidarietà ampia e la determinazione dei romagnoli abbiano già portato a programmare, con una sola settimana di ritardo, la riapertura delle spiagge.
Entrando nel vivo del convegno, Mauro Lamoretti, Presidente della Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma, ha relazionato sulla referenze della Malvasia di Candia Aromatica e il ruolo del Festival della Malvasia e del progetto “Il mito della Malvasia”. Due importanti occasioni per contribuire “a far quadrare i conti ai produttori”. Due eventi che sostengono la referenziazione dei prodotti sostenuti dal “Marketing delle Referenza”, ovvero del valore delle esperienze di coloro che già hanno apprezzato il prodotto oggetto di promozione, e ne diventano principali promoter.
“Domani alle 16,00 – conclude Lamoretti - , avremo occasione di degustare tutte la malvasie di Piacenza e di Parma in abbinamento a originali prodotti locali”.
Il neo presidente del Consorzio dei Vini dei Colli di Parma, Tommaso Moroni Zucchi, sottolinea l’importanza del Festival, un evento “atteso con ansia” da tutti i produttori e che ha contribuito a migliorare le qualità della malvasia. Ora bisogna puntare sul binomio Territorio e Vinificazione. Due elementi indispensabili per puntare sull’estero grazie anche al contributo del progetto del Gal del Ducato “Malvasia Mith” oltre a una qualità particolarmente elevata e perciò riconoscibile. Indispensabile però creare una rete locale di ristoratori che sono i veri ambasciatori del “Buon Cibo e del Buon bere”.
Dello stesso avviso anche il presidente del Consorzio di Tutela Vini DOC Colli Piacentini, Marco Profumo, che rimarca come, per quanto le dimensioni produttive siano nettamente diverse da Parma, i problemi sono i medesimi. Una ragione in più, quindi, per proseguire e consolidare il rapporto partecipativo per la promozione della Malvasia e di questo straordinario territorio del “Ducato”.
L’intervento del titolate della “Tosa” di Piacenza, Stefano Pizzamiglio, ha catalizzato l’attenzione sulle straordinarie qualità aromatiche della malvasia, in particolare di quella ferma da lui stesso “scoperta”, portata in commercio dal 1991, e che oggi può contare di qualche decina di apprezzabili produttori piacentini. Il racconto si è poi allargato alla narrazione dei profumi e aromi che la Malvasia regala, anno dopo anno, per una longevità ancora da esplorare completamente, che si suppone possa essere superiore a 20-25 anni. “La malvasia, conclude Pizzamiglio, è come una donna moderna, libera, indipendente, vivace e con personalità”.
Antonella Pizzi, AIS Parma, racconta e illustra i vari itinerari locali che coniugano la vitivinicoltura della malvasia in particolare, con la storia e perciò le società che si sono via via succedute sui territori, passando per i vari musei del cibo. Itinerari che possono anche connettersi con quelli piacentini.
Maximiliano Falerni – Presidente regionale UNPLI (Pro Loco d’Italia) sottolinea l’importanza delle reti delle pro loco per la valorizzazione dei prodotti nazionali. Un nuovo progetto al quale egli stesso sta lavorando è la istituzione delle “Sagre di Qualità” che si metteranno in sinergia con i prodotti di qualità per meglio promuoverli e valorizzarli.
L’Intervento di Alessandro Cardinali, infine è stato anche il lancio per il collegamento video con i rappresentanti dei due Gal esteri con i quali la collaborazione è ormai consolidata.
Sotiris Bolis per il GAL Parnonas (Grecia), in conclusione del riassunto dei lavori realizzati, ha lanciato la prima edizione del “Malvasia Festival Monemvasia”, una bella antica cittadina dalla quale partivano le navi per l’Italia con la Malvasia.
Il Concorso “Il Mondo della Malvasia” è stato invece il cuore dell’intervento di Ivan Marič, Direttore di Vinistra Associazione di Viticoltori e produttori di Vino dell’Istria. Un concorso che quest’anno ha raccolto ben 75 campioni dall’Italia (dei 317 pervenuti da 10 Paesi europei).
Le conclusioni della mattinata sono state sintetizzate dal “decano” del festival, Maurizio Dodi, componente del CDA del Consorzio dei Vini Colli di Parma, il quale ha confermato che l’ottimo lavoro svolto sino a oggi è solo la base sulla quale impostare un progetto di sviluppo.
Un forte impegno va posto nella creazione della rete dei ristoratori parmensi che ancora faticano a promuovere i vini dei colli. A Piacenza invece, rimarca l’ex Presidente del consorzio, tutti i ristoratori propongono orgogliosamente i vini del loro territorio.
Al termine è seguita una degustazione con abbinamenti di Parmigiano Reggiano di diverse stagionature e con la Coppa di Parma e il Salame di Felino IGP, rappresentati da Fabrizio Aschieri, presidente del Consorzio di Tutela della Coppa di Parma IGP.