Di Mita Valerio Roma, 14 aprile 2023 (Quotidianoweb.it) - Le mutazioni climatiche sono sotto gli occhi di tutti, si assiste sempre di più a fenomeni estremi. Si passa da una bassa piovosità ad alluvioni quasi improvvise e di forte entità, con tutte le conseguenze che ne derivano.
La scorsa estate ha registrato temperature elevate per molti mesi unite ad una lunga e preoccupante siccità, che ancora oggi, a quasi un anno di distanza, continua ad allarmare.
Siamo appena al mese di aprile di questo 2023, ma la situazione è già pesante.
Dopo gennaio e febbraio, decisamente sotto la media, solo il mese di marzo ha regalato precipitazioni dando un po' di respiro, ma certamente non basta.
L'Osservatorio permanente del Distretto di Bacino idrografico delle Alpi Orientali ha suggerito l’importanza e l’urgenza di campagne di sensibilizzazione per un uso più accorto dell'acqua.
Per garantire a tutti di poter far fronte ai bisogni primari per l’utilizzo alimentare, domestico ed igienico dell’acqua, è necessario ed urgente adottare misure ben precise.
Al contrario, ovviamente bisogna limitare, attraverso un regolamento, i consumi di acqua potabile per lavaggio autoveicoli, innaffiamento di orti e giardini, ecc.
Le festività pasquali appena trascorse sono state, in buona parte d’Italia, più fredde dello scorso Natale. Le temperature sono crollate e le minime si sono collocate sotto lo zero in Val Padana, e non solo, con gelate tardive.
In Alto Adige si è assistito ad un fenomeno davvero particolare e suggestivo: i meleti fioriti ghiacciati durante le ore notturne e le primissime ore del giorno. Durante la notte viene attivata l’irrigazione antibrina, lo strato di ghiaccio presente sugli alberi impedisce, per fortuna, danni alla fioritura.
La magia dei paesaggi di ghiaccio svanisce poi con il sorgere del sole, quando le temperature tornano sopra lo zero.
Un freddo inatteso quello delle ultime settimane che ha interessato anche l’Italia meridionale. In Calabria, sulle alture della Sila, si torna a sciare, in questi giorni, infatti, è tornata la neve nel cosentino.
Soddisfazione degli operatori commerciali che vedono così un prolungamento della stagione sciistica. Molte sono state le prenotazioni da parte di turisti che hanno scelto di trascorrere il giorno di Pasqua sulle piste da sci.
L’abbassamento delle temperature è stato causato dall’ingresso di aria polare proveniente dalla Norvegia.