Mercoledì, 05 Aprile 2023 05:53

Una “TAC” per il Parmigiano Reggiano In evidenza

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Innovazione tecnologica. La qualità del Parmigiano Reggiano DOP osservata in 3D per raggiungere l’eccellenza salvaguardando la tradizione.

Di redazione Confocooperative Parma, 4 aprile 2023 -

 “TECNICHE INNOVATIVE PER LA VALUTAZIONE DEI DIFETTI INTERNI CHE INCIDONO SULLA QUALITA’ COMMERCIALE DEL FORMAGGIO PARMIGIANO REGGIANO DOP”  è il titolo, ampiamente esaustivo, dei contenuti dell’evento di questa mattina organizzato presso FOOD FARM 4.0 a cura del Consorzio Produttori Burro, Formaggio e Prodotti Tipici Tradizionali, aderente a Confcooperative FedAgriPesca Parma, in collaborazione con il Centro Lattiero Caseario e Agroalimentare di Parma e l’Università di Parma, con riferimento scientifico allo staff condotto dal Prof. Andrea Summer. 

A fare gli onori di casa è stata la presidente di FedAgriPesca Parma, Elisa Cugini, che ha inteso ringraziare tutti i partner del progetto e i relatori presenti.

Gi obiettivi tecnici del progetto sono stati invece anticipati dal Presidente del Consorzio Produttori Burro, Formaggio e Prodotti Tipici Tradizionali, Luca Cotti, il quale ha sottolineato che la macchina non verrà utilizzata dal consorzio ma sarà gestita dal CLCA (Centro Lattiero Caseario) a disposizione delle imprese di trasformazione locali.

Le ipotesi progettuali e gli obiettivi attesi sono stati presentati dal professor Andrea Summer dell’Università di Parma e responsabile scientifico del progetto.

In sintesi l’intento è di intercettare, in via preventiva, i “difetti” della forma del Parmigiano Reggiano. Un sistema di diagnostica anticipata, sicuro e altamente efficace, che dovrà contribuire a abbattere quel disvalore di circa 15 milioni di euro, che mediamente grava sul sistema del Re dei Formaggi, proprio a causa dai difetti che vengono rilevati.

La Macchina è trasportabile e perciò non sarà la  forma a andare dall’attrezzatura ma la macchina a andare dalla forma.

L’alto tasso di innovazione è riscontrabile sin dalla sua utilità in modalità 2D, che risulta notevolmente più efficace delle altre analoghe attrezzature, ma è nella configurazione dell’immagine tridimensionale (3D) che esprime tutta la sua potenza innovativa. Addirittura, commenta il professor Summer “vede anche troppo” per cui si dovrà limitare lo spettro d’indagine.

Insomma una innovazione tecnologica che va a affiancarsi alla “esperienza” manuale.

Patrizia Alberti, responsabile Area Innovazione, Formazione e Consulenza della Direzione Generale Agricoltura, Caccia e Pesca della Regione Emilia Romagna, ha illustrato le elevate risorse messe a disposizione del settore. Ben 59 milioni dal 2014 al 2022, un capitale ben superiore a tutte le altre regioni italiane, proprio in forza della elevata capacità degli operatori emiliano romagnoli di portare innovazione al settore primario. “A livello europeo, commenta la dirigente regionale, siamo la regione con il maggior numero di piani operativi in corso”. In conclusione la dottoressa Alberti ha illustrato la nuova PAC  e i bandi 2023.

A entrare nel dettaglio tecnico del progetto sono stati il Presidente della ditta “Ing. Ferretti”, Sandro Bettini, illustrando l’idea del brevetto e le prospettive di impiego, al quale ha fatto seguito Massimiliano Leonori, HW Manager “Imaginalis” Partner “Ing. Ferretti” anche nella brevettazione della macchina, il quale ha raccontato le varie fasi dello sviluppo progettuale.

In modo semplicistico, ma non assolutamente banale, la tecnologia si basa sulla valutazione della “differenza di densità” andando a “stratificare” la forma in ben 720 “lastre” che andranno a comporre l’immagine tridimensionale.

Le immagini che usciranno saranno anche interpretabili in automatico.

Un altro plus valore della attrezzatura sta nella rapidità, impiegando solo 4 secondi per la scansione 2D e 1,28 minuti per quella in 3D.

Le conclusioni sono state lasciate al Presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Nicola Bertinelli, che ha inteso rimarcare come questa attrezzatura non sia alternativa agli “espertizzatori” del consorzio ma andrà a integrarsi e a qualificare la loro formazione, analogamente “ai simulatori della Dallara” che allenano alla miglior performance.

La figura dei battitori del formaggio, quegli uomini in camice bianco con il martelletto, che insieme alla immagine della marchiatura a fuoco, sono il più forte ricordo che i consumatori hanno impresso nella mente quando pensano al Parmigiano Reggiano, conclude il presidente consortile.

Alla fine, la Dirigente Scolastica del Polo agroindustriale Galilei-Bocchialini Anna Rita Sicuri e responsabile di Food Farm 4.0 che ha ospitato il convegno, ha invitato i presenti a una visita guidata degli impianti prima del rinfresco organizzato dagli stessi allievi di Food Farm 4,0, un esempio nazionale di perfetta collaborazione tra imprese e formazione del territorio.

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