Di Mario Vacca Parma, 5 marzo 2023 - Articoli su articoli si susseguono per tutte le novità riguardanti il bonus 110% ma c’è un’altra “Signora” che dal marzo 2019 non trova pace, ed è la norma sulla crisi d’impresa.
La Bozza del decreto legge Pnrr approvato dal Consiglio dei ministri (Cdm) lo scorso 16 febbraio avrebbe permesso al fisco e agli enti previdenziali ed assicurativi di concludere transazioni anche nella Composizione negoziata della crisi d'impresa (Cnc) ricevendo cosi un plauso da tutti gli operatori coinvolti che da tempo l’invocavano.
Dietro l’angolo si annida sempre la sorpresa e cosi il 24 febbraio 2023, con il Dl n. 13 “Disposizioni urgenti per l'attuazione del Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) e del Piano nazionale degli investimenti complementari al Pnrr (Pnc), nonché per l'attuazione delle politiche di coesione e della politica agricola comune”, il legislatore ha eliminato la norma.
Parrebbe che, per ragioni tecnico legislative, il Ministero della giustizia abbia dovuto rimuovere il secondo comma dell'art. 39 della bozza di decreto uscita dal Cdm. Il testo della disposizione, che ora è l'art. 38, non è più composto da cinque commi ma soltanto da quattro. Insomma è stato eliminato il comma dedicato agli accordi transativi per dilazionare oltre le 120 rate o ridurre il debito fiscale e previdenziale verso Agenzia delle entrate, Agenzia della riscossione, Inps e Inail in misura non inferiore a quella che gli stessi enti avrebbero potuto ottenere in caso di liquidazione giudiziale dell'impresa in crisi.
Stessa sorte del Bonus 110%, una valutazione non appropriata dell’impatto finanziario, in pratica i soldi non ci sarebbero.
Sicuramente assisteremo ad altre modifiche della norma e si arriverà ad un miglior confronto con gli enti pubblici in sede concorsuale, per il momento non si può far altro che ricordare come le nuove norme abbiano cambiato la gestione d’impresa introducendo gli adeguati assetti di cui abbiamo già ampiamente parlato e che non bisognerebbe tralasciare nella programmazione dell’attività.
La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.
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