Giovedì, 19 Gennaio 2023 06:42

Sciopero Benzinai: Governo un passo dal ridicolo In evidenza

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I gestori carburanti sono pronti per la mobilitazione dello sciopero indetto da alcune associazioni di categoria per il 25 e 26 gennaio.

Di Andrea Caldart Cagliari, 18 gennaio 2023 (Quotidianoweb.it) - Lo scaricabarile che da anni qualsiasi governo si è finora succeduto, oggi arriva davvero ad un passo dal ridicolo, con la consapevolezza di saperlo in quanto possiede una quota di rilievo in Eni.

Tutte le associazioni del settore, sebbene divise, attraverso le loro note pubbliche di questi giorni, confermano la farsa dell’esposizione giornaliera del prezzo medio.

I prezzi sono già ampiamente pubblicizzati in ogni punto di rifornimento e il governo, nel voler imporre il cartello del prezzo medio, non tiene conto delle molteplici diversità e specificità che hanno queste aziende distribuite nel territorio nazionale.

È solo l’ennesimo strumento escogitato da chi prima prometteva pubblicamente in tante trasmissioni del mainstream, il taglio delle accise, ma quando si ritrova in maggioranza o a capo del governo, l’oppofinzione raccontata, viene a galla.

A rimetterci però, con la facilità di una narrazione distorta, sono sempre e solo i gestori delle stazioni di rifornimento, perché, vessati e impoveriti da un sistema di costi e controlli con un ricavo lordo di soli 3 centesimi a litro, diventa per loro impossibile poter continuare a lavorare.

Infatti, è da inizio di gennaio che assistiamo ad un vero e proprio linciaggio mediatico della categoria quasi fossero i benzinai stessi a determinare il prezzo alla pompa.

In realtà chi decide il prezzo finale al consumatore, è la compagnia e il gestore può solo applicarlo, e oltretutto, lavorando gratis per lo Stato in quanto il gestore, diventa un sostituto d’imposta con tutti i rischi gravanti solo su di esso.

L’organizzazione ANGAC (Associazione nazionale gestori autonomi carburanti), ha lanciato una proposta al governo davvero unica.

Infatti, gli operatori propongono di accompagnare al prezzo di vendita anche la comunicazione del prezzo di cessione da parte delle compagnie petrolifere al gestore.

Sarebbe davvero un salto di qualità perché per la prima volta, il cliente può conoscere il vero prezzo con il quale i carburanti vengono acquistati dal gestore e poi rivenduti.

In questo modo – spiega Giuseppe Balia presidente di Angac – “si è in linea con la trasparenza richiesta dal governo e che in più offre un elemento di chiarezza sulla formazione dei prezzi”.

Ci chiediamo però perché il governo Meloni, anziché chiedere ulteriori sforzi ai gestori per poi sanzionarli, non pretende invece la stessa trasparenza dalle compagnie petrolifere, imponendo loro di pubblicare giornalmente il prezzo di acquisto del carburante.

Chiarezza e confronto però partono dai gestori che una norma ridicola vorrebbe umiliare.

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