Domenica, 04 Dicembre 2022 07:05

Tregua Fiscale ed obblighi degli amministratori In evidenza

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Di Mario Vacca Parma, 4 dicembre 2022 - L’Articolo più lungo ed interessante della Legge di Bilancio 2023 è dedicato alla  “tregua fiscale” con misure utili a sanare diversi tipi di irregolarità di aziende e contribuenti privati quali tasse non pagate per le quali sono arrivate le comunicazioni del Fisco, nuovi ravvedimenti su imposte non pagate ma ancora non contestate, stralcio automatico per debiti fino a mille euro e rottamazione cartelle esattoriali.

Le tasse non pagate relative ai periodi di imposta 2019, 2020 e 2021, che quindi risultano dalle dichiarazioni 2020, 2021 e 2022 si possono pagare con sanzioni ridotte, ovvero si paga interamente l’imposta dovuta e gli interessi, ma si applica una sanzione del 3%, in luogo di quella ordinaria del  10%. Tutto ciò per quanto riguarda  le imposte per le quali per le quali siano state già notificate le comunicazioni dell’Agenzia delle Entrate in seguito ai controlli automatici delle dichiarazioni. Interessante è la possibilità di poter far ricadere in questa fattispecie anche le tasse eventualmente rateizzate potendo pagare la somma residua applicando la sanzione ridotta del 3%. Il contribuente può scegliere di pagare a rate, con un piano di pagamenti trimestrali di pari importo per cinque anni.

In assenza di contestazioni formali da parte dell’Agenzia il contribuente può sanare pagando imposte ed interessi dovuti con una sanzione pari a un diciottesimo del minimo edittale, il tutto  con la prevista rateizzazione  che può essere al massimo di otto rate trimestrali di pari importi, con primo pagamento il 31 marzo 2023. Siffatta procedura non riguarda solo gli ultimi tre periodi di imposta, ma anche quelli precedenti.

E’ ormai ampiamente noto che le cartelle esattoriali affidate all’agente della riscossione  dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015 ed inferiori ai mille euro verranno automaticamente stralciate il prossimo 31 gennaio 2023 senza che il contribuente debba fare nulla.

Le cartelle esattoriali di importo superiore a mille euro, affidate all’agente sino al giugno 2022 ricadono nella sanatoria c.d. “rottamazione” attraverso la quale di procede al pagamento intero della  somma originariamente dovuta ma senza interessi, sanzioni né spese di aggio, il tutto in unica soluzione o con  18 rate.

Ulteriore opportunità è la possibilità di sanare le  posizioni con il Fisco a fronte delle quali c’è già un contenzioso in corso.

Sono previste una serie di diverse fattispecie a seconda del grado di giudizio al quale si è pervenuti:

  • In presenza di un accertamento fiscale in corso, si può chiudere la pendenza pagando, oltre al dovuto, una sanzione ridotta di un 18esimo pagabile in 20 rate trimestrali. Previsione per tutti gli atti di accertamento notificati entro il 31 marzo 2023.
  • In presenza di una controversia tributaria pendente, in ogni grado di giudizio ivi compresa la Cassazione, le somme da pagare per sanare la controversia cambiano a seconda del grado di giudizio:
    • il 90% in primo grado;
    • Se l’agenzia ha perso in primo grado ed il processo è in secondo grado, il contribuente può chiedere di chiudere tutto pagando il 40%;
    • Se l’Agenzia ha perso in secondo grado ed il giudizio è in Cassazione, il contribuente può chiudere pagando il 15%;
    • Se il processo è in cassazione e il Fisco ha perso in primo e secondo grado, si sana la pendenza pagando il 5%.

Se nei precedenti gradi di giudizio ha vinto l’Agenzia delle entrate, il contribuente può chiudere tutto pagando interamente il tributo oggetto della contestazione, ma senza sanzioni e interessi.

Parlando di posizioni debitorie, di rapporti con l’Agenzia delle Entrate e di tasse non si possono  tralasciare  gli obblighi a cui sono soggetti gli amministratori delle società. Com’è noto, l’articolo 2086, comma 2, cod. civ. dispone l’obbligo per l’imprenditore che operi in forma societaria di istituire un assetto organizzativo, amministrativo e contabile adeguato rispetto alla natura e alle dimensioni dell’impresa, anche in funzione della rilevazione tempestiva della crisi dell’impresa e della perdita della continuità aziendale.

L’istituzione dell’assetto organizzativo ed amministrativo-contabile dell’impresa attiene alla fase della gestione ed organizzazione dell’impresa sociale che va riferita necessariamente a tutti gli amministratori.

Giova al riguardo citare anche l’importante principio affermato dalla Cassazione nella recente sentenza n. 24068/2022 secondo cui l’amministratore di una società per azioni non può delegare ad un terzo poteri di esclusiva spettanza degli amministratori; ovvero, “non può delegare poteri che per vastità dell’oggetto, entità economica, assenza di precise prescrizioni preventive, di procedure di verifica in costanza di mandato, facciano assumere al delegato la gestione dell’impresa e/o il potere di compiere le operazioni necessarie per l’attuazione dell’oggetto sociale, di esclusiva spettanza degli amministratori”.

L’istituzione di assetti adeguati non deve essere affatto vista e vissuta solo ed esclusivamente nell’ottica della crisi di impresa, ma tutt’altro; questo dovere dell’organo amministrativo risponde in primis al rispetto dei principi di corretta amministrazione, e di buon funzionamento dell’impresa sociale”.

 

(*) Autore - La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
 
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale  ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
 
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
 
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.
 
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.
 
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