Molto attesa tutta la parte relativa alla “Tregua Fiscale” la cui ratio che ha ispirato la norma è proprio contenuta nelle parole del viceministro, in Italia, abbiamo un carico sanzionatorio fuori linea rispetto sia all’Unione Europea sia alla media internazionale e cosi il Governo si è posto l’obiettivo di fare emergere gettito perso abbassando il carico delle sanzioni e ricorrendo all’arma della rateazione. Ciliegina sulla torta i previsti meccanismi di compliance che consentono forme di conciliazione con il Fisco, in pratica la norma prevede un’ampia copertura del rapporto fiscale, dalle dichiarazioni ai ruoli.
Cartelle esattoriali, tasse non pagate e anche contenziosi già avviati, è stata prevista ogni singola situazione fornendo la possibilità di sanare il debito senza sconti sulla somma originariamente dovuta ma con sanzioni ridotte.
Le misure riguardano chi ha presentato le dichiarazioni ma poi non ha provveduto al versamento dell’imposte e chi invece ha evaso le tasse, quindi non le ha dichiarate, oppure ha ricevuto avvisi di accertamento o magari è in presenza di un contenzioso aperto.
Per quanto concerne i primi, ovvero chi ha regolarmente presentato la dichiarazione dei redditi e ha esposto correttamente le proprie entrate senza effettuarne il versamento è previsto un meccanismo di ravvedimento operoso che consente di sanare il debito pagandolo con una rateizzazione in 5 anni, con una sanzione ridotta, comprendendo anche gli eventuali debiti fiscali non ancora oggetto di cartelle esattoriali o accertamenti. La misura quindi si applica a tutte le dichiarazioni dei redditi fino al 2021.
In linea sulle attività svolte dal precedente governo, le cartelle consegnate all’agente della riscossione entro il 2015 e con importo soglia sino a mille euro (comprensivo di quota capitale, sanzioni ed interessi) verranno automaticamente eliminate senza che il contribuente debba presentare alcuna domanda di adesione, l’Agenzia delle Entrate provvederà direttamente a seguito dell’emanazione del testo ufficiale della manovra.
“Sono automaticamente annullati, alla data del 31 gennaio 2023, i debiti di importo residuo, alla data di entrata in vigore della presente legge, fino a mille euro, comprensivo di capitale, interessi per ritardata iscrizione a ruolo e sanzioni, risultanti dai singoli carichi affidati agli agenti della riscossione dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2015”.
Le cartelle di importo superiore ai mille euro e affidate all’agente della riscossione fino al 30 giugno 2022 saranno oggetto di una rottamazione. E’ previsto il pagamento intero della somma dovuta ma l’eliminazione delle sanzioni e degli interessi e la possibilità di rateizzare in cinque anni.
La Rottamazione quater è su richiesta: occorre presentare domanda di definizione agevolata all’agente della riscossione (AdER) comunicandolo per via telematica entro il prossimo 30 aprile secondo le istruzioni che saranno fornite dall’Agenzia delle Entrate – Riscossione, specificando anche il numero di rate prescelto.
E’ previsto che il debitore che ha già in corso la rateizzazione dei carichi e che abbia già iniziato a pagare trovandosi anche ad aver coperto gran parte dell’importo dovuto, possa comunque fare domanda di accesso alla Rottamazione per regolarizzare la propria posizione regolarizzata in maniera definitiva.
Per chi ha presentato la dichiarazione ma non ha segnalato tutti i redditi, o magari non ha presentato nulla è prevista una sanatoria pagando una sanzione del 5% con dilazione del pagamento in due anni. La rateizzazione è allungata a cinque anni laddove siano già stati notificati verbali o avvisi di accertamento.