Domenica, 31 Luglio 2022 08:23

Un Sospiro di Sollievo per le imprese dopo il Decreto Semplificazioni In evidenza

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 Il Decreto modifica il Codice della Crisi d’impresa laddove prevede le soglie oltre le quali scatta la segnalazione del Fisco relativa al rischio d’impresa.

Di Mario Vacca Parma, 31 luglio 2022 - Già  approvato dalla Camera ed in attesa del passaggio al Senato, il Decreto Semplificazioni contiene tra l’altro l’innalzamento della soglia che prevede la segnalazione del Fisco relativa al rischio di Crisi d’Impresa a seguito del mancato versamento dell’Iva pari ad almeno il 10% del fatturato o comunque a 20 mila euro.

Fermo restando che, sin quando non vi sarà la definitiva approvazione del Decreto le vecchie regole sono tutt’oggi ancora valide queste stesse prevedevano una soglia quattro volte inferiore, e quindi la segnalazione a partire da un debito tributario di 5.000 euro.

Dalle richieste pervenute da più parti, in particolar modo da imprese e commercialisti, a seguito del primo invio delle lettere da parte dell'Agenzia delle entrate ricevute dai contribuenti a fine giugno, l’emendamento governativo e di maggioranza al decreto semplificazioni modificherebbe l’articolo 25 novies del dlgs 14/2019 del Codice della Crisi d’Impresa entrato in vigore lo scorso 15 luglio, il quale prevede che, allo scattare della soglia, l’Agenzia delle Entrate segnali all’imprenditore l’esistenza di un:

debito scaduto e non versato relativo all’IVA, risultante dalla comunicazione dei dati delle liquidazioni periodiche, superiore all’importo di 5mila euro, e comunque non inferiore al 10% dell’ammontare del volume d’affari risultante dalla dichiarazione relativa all’anno d’imposta precedente. La segnalazione viene comunque inviata se il debito è pari ad almeno 20mila euro.”

Il nuovo emendamento propone di fatto di innalzare la soglia da 5 mila euro a 20 mila euro minimo con un importo comunque commisurato ad un valore non inferiore al 10 percento del volume di affari dell'anno precedente. In sostanza, un'impresa che ha fatturato 100 mila euro l'anno precedente dovrà avere omesso di pagare un importo iva superiore a 10 mila euro nel trimestre, per ricevere la segnalazione, mentre un'impresa che ha fatturato 500 mila euro nell'anno, se ha omesso di pagare 20 mila euro anche se l'omissione è inferiore al 10 percento del fatturato, riceverà comunque la segnalazione.

Vengono ridefiniti e quindi prorogati anche i termini della disposizione che passa dal primo trimestre 2022 al secondo dello stesso anno con la puntualizzazione che le segnalazioni per la valutazione dell'esistenza dei presupposti per l'attivazione della Composizione negoziata della crisi d'impresa debba avvenire contestualmente alla comunicazione di irregolarità e, comunque, non oltre 150 giorni dal termine di presentazione delle liquidazioni periodiche

E’ evidente che il rapporto tra la percentuale riferita al fatturato e la soglia di 20.000 euro rappresenta un disequilibrio tra aziende di dimensioni differenti, dal momento che un'impresa che non supera la soglia del 10%, ma ha debiti per almeno 20 mila euro, sarebbe considerata in crisi mentre una stessa con volume di affari maggiore percepirebbe il debito rilevante (di 20 mila euro molto meno gravoso parametrato al maggior flusso di cassa che l’azienda realizza. Una considerazione porterebbe alla presunzione, ancora una volta, che la norma avrebbe quale unico scopo l’accelerazione dell'incasso dei crediti tributari.

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(*) La Bussola d'Impresa - Mario Vacca

Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale  ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.

Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.

Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.

Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.

Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.

Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.

Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.

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