Martedì, 16 Aprile 2013 07:06

Frane, la collina di Parma si muove. Il video di InMeteo. In evidenza

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di Virgilio -
Parma 16 Aprile 2013 - -
Sembra un bollettino di guerra. L'incessante e continuo riversare di acqua dell'ultimo mese ha inferto una profonda ferita al già compromesso territorio collinare parmense.
Oltre al sopralluogo della commissione grandi rischi si riunirà il Coordinamento provinciale della Protezione Civile per organizzare la presenza dei volontari sul territorio. Al momento nel Parmense sono stati segnalati più di 540 dissesti, 11 le persone evacuate, 5 le abitazioni distrutte o fortemente danneggiate, 2 le attività produttive, 7 le strade provinciali chiuse per frana di cui due in due punti.


Suggestivo ma oltremodo inquietante, il video (time lapse) pubblicato sul sito di INMETEO.net ( http://www.inmeteo.net/blog/2013/04/15/emilia-romagna-incredibile-collina-che-si-muovevideo-e-allarme-frane-nel-parmense./)   dove appunto si può notare il "galleggiamento" della collina.
Proprio in ragione della criticità così fortemente manifestata, ieri in Prefettura, si è riunito un gruppo di esperti per valutare la situazione.
A seguire i Comunicato della Amministrazione provinciale di Parma.
Monitoraggio di superficie e profondo sulla frana di Capriglio e il riconoscimento che quella che si sta vivendo sull'Appenino Paremense è una emergenza nazionale. Si è concluso con questa unità di intenti il tavolo istituzionale svoltosi presso la Prefettura di Parma per fare il punto sulle criticità e sulle situazioni di dissesto dopo che per tutta la giornata si è svolto un sopralluogo, dell professor Nicola Casagli, docente di Scienze della terra all'Università di Firenze, centro di competenza per il Dipartimento nazionale della Protezione civile. Il professor Casagli, accompgnato da alcuni collaboratori, è arrivato nel Parmense proprio per conto del Dipartimento nazionale e dell'Agenzia regionale di protezione civile. Triplice lo scopo del sopralluogo: valutare le influenze dei movimenti franosi sugli edifici, valutare evoluzione dei movimenti, valutarne gli impatti sui corsi d'acqua.
La situazione più difficile a Capriglio: "Si è rimobilizzata una frana di grandi dimensioni che ha prodotto danni a beni immobili e agli edifici presenti. Ora dobbiamo valutare la possibile evoluzione sia a monte che sui lati, e le possibili influenze sul corso d'acqua per prevedere eventuali sbarramenti o occlusioni. Sono frane in movimento che noi geologi chiamiamo "lente", si stanno muovendo di circa due metri al giorno e questo durerà per diverse settimane. È una frana di grandi dimensioni, una delle più grandi che ho visto negli ultimi anni", ha detto Casagli, che ha sottolineato che il lavoro proseguirà con una verifica puntuale delle abitazioni interessate e lo studio delle mappe.
Prima di Capriglio, la visita a Boschetto: Casagli ha parlato di una frana più piccola e di situazione complessa più che per le dimensioni della frana per la pendenza del versante.
Con Casagli, nei sopralluoghi di oggi, i rappresentanti di tutti gli enti territoriali coinvolti: Silvano Meroi, direttore dell'Ufficio rischio idrogeologico del Dipartimento nazionale di Protezione civile, Maurizio Mainetti, direttore dell'Agenzia regionale, il responsabile del servizio tecnico di bacino Gianfranco Larini, per la Provincia il presidente Vincenzo Bernazzoli e gli assessori Ugo Danni e Andrea Fellini con il dirigente Gabriele Alifraco e i tecnici del Servizio viabilità e protezione civile, il sindaco di Tizzano Amilcare Bodria, i rappresentanti dei Carabinieri, del Consorzio di bonifica, della Comunità montana.
Alle 18 dunque il punto in Prefettura, dove sono artrivati anche gli assessori regionali Paola Gazzolo e Alfredo Peri.

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