Giovedì, 10 Febbraio 2022 10:32

Parma si conferma quarta provincia per export con 6.202,4 milioni di euro, 11.7% del totale regionale con +16,8% rispetto al terzo trimestre 2020. In evidenza

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6,2 miliardi di euro l’export delle imprese di Parma nei primi 9 mesi del 2021, +16,8% sul 2020 e +17,3% sul 2019. Una crescita continua e costante dal 2009. Crescono Europa, America, Asia e Africa. Diminuisce il Regno Unito, storico mercato parmense. Crescono tutti i settori tranne la raffinazione dei prodotti petroliferi e le attività artistiche sportive e di intrattenimento 

Parma, 9 febbraio 2022 - Secondo le elaborazioni dell’ufficio Informazione economica della Camera di commercio di Parma alla fine del terzo trimestre 2021 le esportazioni in provincia di Parma sono state pari a 6.202,4 milioni di euro (a fronte di 3.335,4 milioni di import), con un incremento del 16,8% rispetto ai primi nove mesi del 2020 e +17,3% sul 2019. Ottima performance che si registra comunque dopo un brillante 2020, quando Parma è stata l’unica provincia della regione a registrare valori export positivi.

Per l’analisi dei settori e le variazioni del terzo trimestre 2021 sul rispettivo 2020, a crescere di più, in ordine decrescente: prodotti in metallo, esclusi macchine e impianti (+57,%) e apparecchi elettrici (+53,6%); +49,3% legno, prodotti in legno, carta e stampa; +37% prodotti dell’agricoltura, silvicoltura e pesca; +38,8% prodotti delle attività di servizi di informazione e comunicazione; +25,9% sostanze e prodotti chimici; +22,5% articoli in gomma e materie plastiche, altri prodotti della lavorazione di minerali non metalliferi (vetro, ceramiche e prodotti dell’edilizia); +20,6% prodotti tessili, abbigliamento, pelli e accessori; +19,6% prodotti delle attività di trattamento dei rifiuti e risanamento; +16% mezzi di trasporto; +14,4% prodotti dell’estrazione di minerali da cave e miniere; +11,2% articoli farmaceutici, chimico-medicinali e botanici; +11% prodotti alimentari, bevande e tabacco; +11% macchinari e apparecchi n.c.a.; +9,2% computer, apparecchi elettronici e ottici. Performance negativa: -62% coke e prodotti petroliferi raffinati; -1,2% prodotti di altre attività manifatturiere;  -1% prodotti delle attività artistiche, sportive, di intrattenimento e divertimento.

Le principali aree geografiche e i Paesi di destinazione delle esportazioni 2021 sono state, in ordine, in Europa (che rappresenta il 66,7% del totale export parmense e il 53,7% nell’UE post Brexit): Francia (872 milioni di euro, 14% del totale export) +14,9%, Germania (856 milioni, 13,8%) +24%, Regno Unito (338 milioni, 5,4%) purtroppo -14,2%, Spagna (262 milioni, 4,2%) +9,5%, Polonia (190 milioni. 3%) +27,9%, Austria (162 milioni, 2,6%) +19,9%, Paesi Bassi (135 milioni, 2,2%) +23%, Belgio (128 milioni, 2%) +14%, Svezia (95 milioni, 1,5%) +8,3%.

L’America, che rappresenta il 17% dell’export totale, guadagna +14,4%. Gli Stati Uniti, che rappresentano il 12,5% del totale, guadagnano +16,7%. E il Canada, che rappresenta l’1,6%, guadagna +24,8%.

L’Asia rappresenta il 12% dell'export parmense e guadagna +25,5%. In particolare Cina +28,5% con quota del 3,6% di export totale parmense. Tra gli altri Paesi con quote non particolarmente significative di export ma con grande crescita in atto: Vietnam +64,3%, Emirati Arabi Uniti +101,9%, India +5%. Il Giappone torna a crescere: +24,7%. Guadagna anche l’Africa (+5,3%) che rappresenta il 2,7% del totale export parmense nel mondo.

Positivo è anche il saldo commerciale (esportazioni al netto delle importazioni) registrato nei primi nove mesi dell’anno, pari a +206.8 milioni di euro, +7,8% rispetto al 2020.