NOBILI: la “Pandemia” non ha fermato l’innovazione

Giovedì, 03 Febbraio 2022 07:03

NOBILI: la “Pandemia” non ha fermato l’innovazione ^{In evidenza}

Scritto da Nobili Spa

#Innovazione #NOBILI #Agricoltura - Uno dei fattori di punta di Nobili Spa è stata, sin dalle origini, l’innovazione. Un risultato quotidianamente acquisito e riconfermato grazie anche a un settore di Ricerca e Sviluppo attento e sempre “sul pezzo”.

Di redazione Molinella (BO), 3 febbraio 2022 – Costante ricerca della migliore soluzione attesa dal mercato. Si fa presto a dire ma a fare è ben più complesso. Alle volte quella particolare soluzione è troppo anticipata per cui il mercato riuscirà a apprezzarla molti anni dopo, altre volte al contrario le ipotesi non vengono confermate dai risultati distributivi e invece, fortunatamente, l’innovazione colpisce da subito le esigenze dell’utilizzatore finale.

Una complessa operazione di studio, elaborazione e test che, a partire dal settore R&D, si espande in tutti i reparti prima di diventare una soluzione da proporre e promuovere.

Una complessità organizzata che non è venuta meno, anzi si è rafforzata durante i mesi di lockdown e perfezionata durante tutti i lunghi mesi dell’emergenza sanitaria, ma che ha consentito alla storica azienda di Molinella, specialista indiscussa nei settori della trinciatura e dell’irrorazione, di restare ai vertici dell’apprezzabilità sui mercati a livello mondiale.

Infatti, nonostante le ben note difficoltà legate all’emergenza da covid-sars 19, la bolognese NOBILI S.p.A. è tornata in pista a pieno ritmo in modo estremamente positivo e con tutta la sua tipica carica innovativa e l’inclinazione verso la più alta tecnologia.

UNA GESTIONE DELL’EMERGENZA SANITARIA ALL’INSEGNA DELLA PERFETTA ORGANIZZAZIONE E DELLA PIENA SICUREZZA

Il merito dei risultati positivi nel periodo di crisi sanitaria va assegnato alla gestione razionale, intelligente, molto ben organizzata in ogni fase e ispirata alla massima sicurezza, risultando così particolarmente efficace.

Già dal mese di febbraio del 2020 la casa costruttrice emiliana aveva infatti adottato rigidi protocolli, come il blocco degli accessi all’interno dello stabilimento ai non facenti parte dell’organico aziendale. E al rientro post lockdown sono state instaurate misure per i dipendenti, quali il distanziamento fisico, l’utilizzo di separatori in plexiglass e l’incentivazione allo smart working.

Tra le altre misure strutturali si è anche intervenuti sulla riconversione di certuni locali. Sale precedentemente adibite a corsi e training riconvertite ad uffici, così da permettere la redistribuzione degli spazi ed una incrementata sanitizzazione dei locali.

Nel rispetto e nella tutela dei lavoratori, inoltre, in data 17 marzo 2020 Nobili ha sospeso l’attività produttiva (anche in considerazione del fatto che gli stabilimenti dell’azienda sono posizionati a qualche chilometro da una delle aree allora dichiarate focolaio Covid-19): una chiusura anticipata con l’obiettivo di ripartire con la produzione quanto prima, anche se in realtà così non è stato a fronte del perdurare della fase di lockdown, ma, con una richiesta autorizzata dal prefetto, a partire dal 17 aprile la società ha avviato una graduale ripresa dell’attività.

Risultato: all’iniziale crollo del fatturato di oltre il 20% registrato nel primo semestre, nella seconda parte dell’anno si è registrata una forte impennata di operatività che ha consentito di chiudere l’esercizio con solo una lieve flessione di fatturato.

E’ importante sottolineare anche che l’azienda di Molinella ha partecipato, a proprie spese, al piano di vaccinazione promosso dall’associazione industriale dall’aprile 2021.

Creati gli hub vaccinali, pertanto, anche gli addetti aziendali più giovani hanno potuto approfittarne e anticipare i tempi, cosicché, grazie a questa scelta, tutto il personale di casa Nobili ha avuto la possibilità di affrontare la pausa estiva di agosto con green pass attivo.

In sintesi, nulla è stato lasciato al caso e la protezione dell’attività dell’azienda ha preso origine dalla messa in sicurezza, prima di ogni altra cosa, del proprio personale, nessuno escluso e i risultati hanno confermato la scelta etica e al tempo stesso razionale imposta dai vertici aziendali.