Il consueto rituale invernale che muove alla ricerca di occasioni di capi di qualità a buoni prezzi è migliorato e nonostante i timori della nuova variante omicron, la professionalità degli operatori che hanno garantito le necessarie cautele sanitarie, ha consentito di rivolgersi con fiducia ai propri negozi.
Positiva la partenza per il 55% degli intervistati, mentre il 45% ha manifestato la propria insoddisfazione. I dati rimangono comunque al di sotto degli andamenti pre-COVID e l'auspicio delle imprese è che i prossimi giorni possano vedere un incremento delle vendite.
La metà degli operatori intervistati ha iniziato i saldi con uno sconto del 30% sul prezzo dei prodotti, mentre il 29% ha applicato uno sconto del 20%. L’11% è invece partito da subito con uno sconto del 40% e il 10% del 50%.
Rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso, il 49% delle imprese registra una stabilità delle vendite, il 24% un aumento, mentre il 27% ritiene siano diminuite.
Lo scontrino medio battuto è stato di 107 euro: per il 55% delle imprese il valore è rimasto invariato rispetto al 2021 mentre per un 26% è diminuito. Aumentato invece per il 18% degli interpellati.
Giudizi positivi per quanto riguarda l’andamento delle vendite natalizie: il 66% si ritiene soddisfatto, il 12% più che soddisfatto, e il 12% insoddisfatto.
“Sulle vendite pesa ancora la paura dei contagi e l’incertezza del futuro che rallenta i consumi – spiega il presidente della Confesercenti E.R. Dario Domenichini. - Dopo un discreto avvio, registrato nelle giornate del 5 e del 6, le vendite si sono un po' fermate, tuttavia, siamo fiduciosi che nelle prossime settimane i negozi possano smaltire la loro merce e i clienti approfittare di ottime occasioni di acquisto potendo contare sulla qualità e professionalità del servizio. I nostri negozi sono luoghi sicuri, attenti alla salute e alla tutela dei propri clienti.
In calce le tabelle dettagliate