di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 16 settembre 2021 - A seguire i prezzi del 15 settembre 2021:
(tra parentesi le variazioni sulla seduta precedente in centesimi di dollaro per Bushel per semi, corn e grano, in dollari per tonnellata corta per la farina.)
Riguardo al mercato interno segnaliamo che si stanno verificando diversi casi di inadempienze contrattuali inerenti: Farina Soya che oggi hanno rimpiazzi a 423€ alla tonnellata per la normale e 433€ per la proteica; Buccette di Soya ormai a 235-240€; Panello di lino a 395-400€, Mais estero al porto nominalmente a 280-282€, ma così anche sui magazzini interni dove il 280€ è di cartello.
Auguriamoci che a breve, nel “corto merce”, la lista non si allunghi anche con il Girasole Proteico, e speriamo che questo non succeda anche con le farine di soya convenzionali ogm free, ma qui stante l’imminente raccolto nazionale sarà solo una questione di pochi giorni e di prezzo.
Per i cereali, regna la confusione massima sul mais, dove per si registra una certa aggressività dell’origine francese che fa appesantire il mercato Piemontese e Lombardo, mentre dal mercato estero dell’Est si denota al contrario ancora una certa rigidità, stamattina ci hanno quotato merce estera arrivo Cremona a 278€.
A tale riguardo, per chi fosse interessato, l’ufficio può gestire del mais bianco uso alimentare declassato ad uso zootecnico raccolto 2020.
Comunque, il caro cereali, sino a che i “Grani” tengono le attuali quotazioni, non cesserà di essere presente sul mercato. A tale riguardo vi informo che se anche le stime della COCEREAL del 10/09 dicono che di merce non ne manca, non dimenticatevi che quelle stime considerano anche le produzioni di paesi che poi, in Italia, non arrivano per problemi di logistica.
La logistica è il vero “DRIVER” del momento; basti pensare che un rimpiazzo a premio oggi su una farina di soya è di 140$ alla tonnellata mentre per l’anno prossimo si fa rimpiazzo a 80-85$ mancano i camion, e i treni sono costantemente in ritardo come anche le navi. Così come gli aumenti folli del legno, dei metalli, della carta, della plastica, degli imballaggi in genere. Tutti aspetti che i media non dicono, o accennano solamente.
Per il mondo dei biodigestori passata la campagna trinciati si fanno avanti i più attenti, a valutare fonti alternative per i mesi futuri, rimanendo a volte disillusi dai prezzi/quotazioni “ALTI” seppur reali. Anche chi si interessa ai melassi dovrà essere rapido nelle decisioni perché a breve questi seguiranno i cereali. I più avveduti stanno approfittando del calo dei cruscami.
I prezzi alti su tutto, se da un lato stanno “Ossigenando” i produttori di cereali, leguminose, proteoleaginose, dall’altro stanno facendo inceppare molte filiere intermedie.
Quindi vogliate valutare di non arrivare al 2022 scoperti di posizioni in copertura.
INDICI INTERNAZIONALI 16 SETTEMBRE 2021
L'indice dei noli B.D.Y è sceso a 4.221 punti, (premi/noli in aumento) il petrolio wti gira a circa 73 dollari al barile, e il cambio gira a 1,17687 ore 11,49
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(*) Noli - L’indicatore dei “noli” è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.
Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull’operatività basata su queste informative ricadono sul lettore.
Officina Commerciale Commodities srl - Milano