Si è svolta nei giorni scorsi a Palazzo Mercanti l’Assemblea dei sottoscrittori del Contratto di Fiume Media Valle del Po, nel corso del quale è stato presentato e definito il documento finale oggetto del contratto che verrà sottoscritto entro il mese di giugno 2021 e che rappresenta lo strumento di governance per lo sviluppo di azioni condivise per la tutela e la promozione del Po e del suo patrimonio. Si tratta del passaggio fondamentale, compiuto proprio nella Giornata mondiale della Terra, all’interno di un percorso iniziato ormai 5 anni fa con la sottoscrizione dell’Accordo Territoriale e nella successiva definizione di un Piano d’Azione condiviso, che entrerà ora concretamente nel Contratto. Presenti all’incontro gli enti capi fila del progetto, con l’Assessore all’Ambiente Paolo Mancioppi in rappresentanza del Comune di Piacenza, il Vice-Sindaco e Assessore al Territorio del Comune di Cremona, Leonardo Virgilio, ed Enrico Sansotera, consigliere delegato della Provincia di Lodi, oltre ai tecnici delle varie amministrazioni e, in collegamento da remoto, i rappresentanti dei 34 comuni rivieraschi di entrambe le sponde del Po, delle autorità di bacino e consorzi.
“La valorizzazione del Grande Fiume è un obiettivo che le Amministrazioni hanno ritenuto fin da subito di vitale importanza per lo sviluppo dei rispettivi territori – hanno sottolineato gli amministratori presenti -. La Media Valle del Po si colloca in una posizione strategica, la cui peculiarità è stata certificata anche dal riconoscimento MAB Unesco ottenuto nel 2019, e sulla quale il Grande Fiume riveste un fattore di grande attrattività con un forte potenziale di sviluppo all'interno di una prospettiva di area vasta. Si tratta di investire su un approccio multidisciplinare in grado di affrontare le questioni correlate all'ambiente, agli aspetti idraulici, al turismo sostenibile, alla navigazione turistica e alla promozione delle eccellenze.”.
Su queste importanti premesse è partito l’Accordo Territoriale sottoscritto fa tra le Regioni Emilia-Romagna e Lombardia, i 34 Comuni rivieraschi di entrambe le sponde del Po, Autorità di Bacino del Po, Aipo, i tre Consorzi di Bonifica, Padania Acque e Società Acqua Lodigiana, che ha avuto come principali ambiti di intervento la comunicazione e sensibilizzazione dei territori coinvolti nel processo; l’attrattività turistico-culturale; le infrastrutture per lo sviluppo, mobilità integrata e sostenibile e la promozione dei sistemi agricoli, agroalimentari, dell'ambiente rurale e del paesaggio. Il conseguente Piano d'Azione, sviluppato attraverso un significativo percorso partecipativo, si è indirizzato sui temi della sicurezza e manutenzione del fiume, della fruizione turistica e della sostenibilità, qualità ambiente e paesaggio. Su queste basi l’iter si avvia ora alla fase della sottoscrizione del Contratto di Fiume, che è il fondamentale strumento di governance, attraverso cui si vengono a stabilire reali sinergie tra pianificatori, amministratori e comunità locali, incrementando il senso di responsabilità da parte di tutti nei confronti del patrimonio fluviale.
“Mai come in questo momento – concludono gli amministratori - le aree rivierasche del grande fiume sono oggetto di attenzione da parte delle comunità locali per valorizzarne le caratteristiche e contribuire al loro rilancio economico sostenibile attraverso nuovi sistemi di governance volte a valorizzare il lavoro di rete che è stato pazientemente realizzato. Il Contratto di Fiume diviene pertanto un campo dove condividere saperi e progetti. È una sfida che guarda il territorio nel suo complesso senza perdere di vista il singolo aspetto che è collegato l'uno con l’altro all’interno del Piano di Azioni e che permetterà di cogliere sinergie e opportunità e progettare uno sviluppo comune”.