Tra record negativi, caos fiscale e una Legge di Stabilità poco incisiva secondo la CNA provinciale bisogna agire subito per evitare tristi bilanci anche nel 2014 -
Reggio Emilia, 12 dicembre 2013. “Agire con rapidità in termini di radicale abbassamento della pressione fiscale, di incentivi ai consumi prontamente utilizzabili e di politiche del lavoro, oltre, naturalmente, ai tagli della spesa pubblica che devono essere la priorità di una politica non autoreferenziale che si preoccupa del bene comune”.Nunzio Dallari, Presidente provinciale CNA, sintetizza in questi tre semplici passi le azioni immediate da compiere per far ripartire l’economia.
“Secondo gli ultimi dati Istat – continua il Presidente CNA - il Prodotto interno lordo, nel terzo trimestre 2013, segna una variazione congiunturale nulla, interrompendo la caduta iniziata nel terzo trimestre 2011. Un dato che può essere letto come un debole segnale positivo ma che di certo non basta per poter dichiarare la fine della recessione”.
“Come si può parlare di ripresa – incalza Dallari - quando assistiamo ancora a record assoluti per il tasso di disoccupazione giovanile, che a ottobre è balzato al 41,2%, a record negativi per i prestiti alle imprese registrati sempre a ottobre da Banca d’Italia, con un -4,9% su base annua, e alla continua crescita della pressione fiscale che in un anno è passata dal 42,5 al 44% facendo salire l’Italia al quarto posto in Europa tra i Paesi più tartassati?”
La CNA ha sostenuto con forza a diverse riprese le esigenze primarie delle piccole e medie imprese per avere una boccata d’ossigeno e rilanciare i consumi. Non sono sufficienti le misure poco incisive contenute nella Legge di Stabilità proposta dal Governo. Occorre un sostegno più convinto al Fondo di Garanzia per il credito alle imprese.
“Sappiamo bene – tiene a precisare il presidente Dallari – che le esigenze di rilancio dei consumi e degli investimenti vanno coniugate con gli obiettivi di finanza pubblica. Ma in materia fiscale, non sono più rinviabili i tagli all’imposizione sugli immobili strumentali, vale a dire i capannoni, i laboratori, i negozi e gli alberghi, dove si lavora e si crea occupazione e la pressione fiscale va alleggerita. Bisogna, poi, assolutamente uscire dal caos fiscale in cui versano imprese e famiglie in queste ultime settimane dell’anno: è inaccettabile non sapere per mesi se una tassa va pagata o meno (la vicenda IMU insegna ma anche la tassazione sui rifiuti va assolutamente riordinata e riparametrata). Per la prima volta anche chi, come CNA, s’impegna ogni giorno al fianco delle imprese dando loro consulenze e soluzioni, rischia di essere in forte difficoltà per la mancanza di indicazioni chiare da fornire ai propri soci/clienti”.
“Nemmeno sul costo del lavoro chiediamo la luna – conclude Nunzio Dallari - ma semplicemente che venga subito ristabilito il sacrosanto principio di equilibrio tra contributo e prestazione. Occorrono misure strutturali in questo senso, per dare una speranza per il futuro ai tanti giovani reggiani che, mai come in questi mesi, non riescono a trovare un lavoro dignitoso.
C’è poi il tema della politica che deve darsi una mossa se vuole recuperare quel valore sociale che ha sempre avuto sino a un decennio fa. Il momento per agire è ora se non vogliamo che la triste eredità del 2013 con 93 aziende chiuse al giorno (e con la conseguente perdita di posti di lavoro) si ripeta anche nel 2014”.
(Fonte:ufficio stampa CNA RE)