Le analisi quantitative e qualitative devono partire parallelamente ad un altro biglietto da visita che è quello della Centrale Rischi della Banca d’Italia, il cosiddetto biglietto da visita da spendere nei confronti del sistema creditizio.
Questo periodo rende importantissimo creare una comunicazione chiara e trasparente nel rapporto finanza-impresa affinché sia possibile velocizzare i risultati del rapporto con gli interlocutori finanziari.
In primo luogo è importante realizzare un’analisi regolare dei dati aziendali, una rielaborazione dei dati della Centrale Rischi rivolta ad un giusto inquadramento della tesoreria aziendale, alla determinazione della corretta struttura degli affidamenti accordati. Non ultimo è necessaria una verifica di eventuali segnalazioni errate da parte degli istituti affidanti. Siffatta relazione potrebbe portare con se il beneficio di un miglioramento del rating aziendale finalizzato all’ottenimento di nuove risorse e al contenimento del costo del denaro in termini di tassi e condizioni.
L’analisi della Centrale Rischi è la cosa più importante da fare prima di richiedere finanziamenti alle banche
La Centrale Rischi rappresenta il database gestito dalla Banca d’Italia dove vengono custodite le informazioni finanziarie su persone fisiche e persone giuridiche che possono essere le società oppure la tradizionale partita Iva. Con essa le banche e gli Intermediari finanziari riscontrano informazioni precise sul merito creditizio dei clienti che rappresenta l’affidabilità economica e finanziaria per ottenere un finanziamento a buone condizioni. Insomma, serve verificare se l’impresa è o meno un cattivo pagatore. Il merito creditizio “pulito” è fondamentale per ottenere un prestito, infatti nell’eventualità i rapporti bancari di un’azienda siano segnalati come deteriorati gli istituti di credito troveranno difficoltà nel concedere un finanziamento. Per questo motivo è necessario verificare la propria Centrale Rischi, ove sono segnalati tutti i soggetti che hanno accesso al credito., anche coloro che sono in regola con i pagamenti. Chi non paga puntualmente viene segnalato negativamente ed in base al ritardo dei pagamenti, le banche andranno a comprendere il grado di affidabilità:
- per periodi inferiori a 90 giorni, coni sconfinamenti sono modesti, non nascondono un merito creditizio in deterioramento, ma solo difficoltà temporanea.
- per periodi superiori a 90 giorni o addirittura a 180 giorni, in questi casi è evidente che il soggetto si trova in una situazione finanziaria che inizia a deteriorarsi e non è più in grado di far fronte ai propri impegni economici bancari.
Un soggetto viene segnalato in sofferenza quando si trova in una situazione di grave permanente difficoltà economica che lo rende incapace di adempiere alle proprie obbligazioni. La validità della segnalazione è subordinata due requisiti:
- requisito formale, ovvero la Banca deve aver inviato il preavviso di segnalazione con strumento recettizio;
- requisito sostanziale, ovvero la Banca deve aver effettuato una preventiva istruttoria di valutazione patrimoniale del soggetto considerato e deve dare prova di averla fatta prima di averla effettuato la segnalazione.
Può capitare che tale istruttoria non sia stata debitamente realizzata e pertanto la segnalazione successiva sarà illegale ed in tal caso si potrà richiedere la cancellazione e al risarcimento di tutti i danni.
Ritornando alla relazione finanziaria è necessario quindi creare un dossier analitico personalizzato che permetta un corretto inquadramento dell’impresa alla data attuale, e di come la stessa venga “fotografata” oggi dal mondo finanziario. Il dossier dovrà essere preparato da personale qualificato che si occuperà di:
- Realizzare un Company Profile dedicato, redatto dal punto di vista di dovrà leggerlo e quindi del mondo finanziario, costantemente aggiornato, quale modello per dialogare con il mondo finanziario;
- Analisi periodica con verifica dei dati ed eventuali azioni correttive da attuare;
- Monitoraggio sistematico della centrale rischi;
L’obiettivo è consentire alla Proprietà ed agli stakeholders la possibilità di poter disporre di un quadro della realtà aziendale con evidenza delle attività e della capacità dell’azienda di far fronte agli impegni contratti. Tale documento permetterà alle imprese di dotarsi di uno strumento di supporto per conoscere con più oculatezza la propria realtà economico – finanziaria, focalizzando al meglio i propri obiettivi strategici e di pianificazione rendendo più fluido l’accesso a strumenti finanziari ordinari e straordinari.
Mai come in questo momento di disponibilità da parte dello Stato che ha messo a disposizione diversi strumenti e misure a sostegno delle imprese a seguito dell’emergenza sanitaria, ed in particolar modo l’accesso al Fondo Centrale di Garanzia, risulta importante dialogare al meglio e con maggiore facilità con il mondo finanziario, semplificando il processo documentale, giungendo all’ottenimento di un vero e proprio dossier finanziario personalizzato. Un’operazione che oggi, grazie alla tecnologia e alla presenza di tanti manager del settore, è alla portata anche di piccole imprese.
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La Bussola d'Impresa - Mario Vacca
Mi presento, sono nato a Capri nel 1973, la mia carriera è iniziata nell’impresa di famiglia, dove ho acquisito la cultura aziendale ed ho potuto specializzarmi nel management dell’impresa e contestualmente ho maturato esperienza in Ascom Confcommercio per 12 anni ricoprendo diverse attività sino al ruolo di vice presidente.
Queste capacità mi hanno portato a collaborare con diversi studi di consulenza in qualità di Manager al servizio delle aziende per pianificare crescite aziendali o per risolvere crisi aziendali e riorganizzare gli assetti societari efficientando il controllo di gestione e la finanza d’impresa.
Nel corso degli anni le esperienze aziendali unite alle attitudini personali mi hanno permesso di sviluppare la capacità di anticipare e nel contempo essere un buon risolutore dei problemi ordinari e straordinari dei miei clienti.
Per migliorare la mia conoscenza e professionalità ho accettato di fare esperienza in un gruppo finanziario inglese e, provatane l’efficacia ne ho voluta fare una anche in Svizzera.
Queste esperienze estere hanno apportato conoscenze legate al Family Business, alla protezione patrimoniale tanto per le imprese quanto per i singoli imprenditori ed all’attenzione per l’armonizzazione fiscale tra le diverse realtà ed al rischio d’impresa.
Mi piace lavorare in squadra, mi piace curare le pubbliche relazioni e, sono convinto che l’unione delle professionalità tra due singoli, non le somma ma, le moltiplica.
Il mio impegno è lavorare sodo ma, con etica, lealtà ed armonia.
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