(durante il quale evitare ogni tipo di contatto sociale ravvicinato è stato di cruciale importanza), sta avendo una certa influenza anche sul settore immobiliare. A prendere sempre più piede è infatti il PropTech, che oggi approfondiremo in questo articolo.
La grande ascesa del PropTech: crescono gli investimenti
Negli ultimi anni si è registrata una forte crescita di interesse da parte degli investitori nel PropTech, ma di cosa si tratta precisamente? Il nome PropTech deriva dalla fusione dei termini inglese “property” e “technology” e sta ad indicare tutti quei servizi digitali innovativi portati dall’evoluzione della tecnologia nel mercato immobiliare, che stanno rivoluzionando a fondo questo settore un tempo molto “tradizionalista”.
Tra il 2011 e il 2017 sono stati investiti nel mondo ben 9 miliardi di dollari in società Proptech, mentre nel solo 2019 si è addirittura arrivati a circa 30 miliardi di dollari: un’impennata a dir poco clamorosa, che nel 2020 e nell’immediato futuro riceverà una spinta ulteriore data dalle necessità di distanziamento sociale imposte dal Covid-19. In Italia si stanno infatti moltiplicando le agenzie “ibride” o presenti esclusivamente online, che ai potenziali acquirenti offrono servizi e funzionalità digitali che consentono l’approccio alle diverse fasi di acquisto (soprattutto quelle iniziali) di un’abitazione direttamente dal proprio pc o smartphone.
I servizi digitali portati dal PropTech
Quali sono i grandi cambiamenti portati da questo nuovo modo di vedere l’immobiliare? Tutto si basa sulla semplificazione di alcuni processi, come la selezione dell’abitazione che risponde meglio ai requisiti ricercati e la successiva visita, ma anche la parte più burocratica. In questo senso, i proprietari di immobili della zona possono sfruttare grandi vantaggi; un’agenzia “online-only” come Dove.it, ad esempio, valuta il tuo immobile a Bologna e offre zero costi di commissione, rappresentando un’opzione conveniente dal punto di vista economico ma anche pratico. Agenzie digitali di questo tipo, inoltre, coprono aree territoriali molto più vaste rispetto a quelle tradizionali, grazie all’assenza di limiti data dal digitale, e offrono la possibilità di far visitare l’abitazione “a distanza”, tramite tour virtuali in realtà aumentata, filmati di alta qualità e immagini 3D, oltre alle classiche planimetrie.
Dalla valutazione dell’immobile agli annunci, arrivando alle trattative con i potenziali acquirenti, la tecnologia sta entrando sempre più nel cuore di questo settore. E non è tutto, perché il PropTech dà anche la possibilità di servirsi delle innovazioni portate dall’intelligenza artificiale (AI), sfruttando dunque i big data, preziosi in particolar modo per la gestione delle strutture.
Le richieste del mercato e le restrizioni anti-Covid stanno imponendo una vera e propria corsa alla digitalizzazione per quanto riguarda gli operatori del settore immobiliare, che non possono farsi trovare impreparati in questo senso. Opporsi a un grande e importante cambiamento di questo tipo implica una sorta di blocco, rimanendo indietro rispetto alla concorrenza: si tratta di una rivoluzione interna che andrebbe dunque affrontata quanto prima, per ottimizzare l’esperienza di compravendita e ampliare i propri orizzonti di business.