Ecco il nostro articolo dello scorso 7 aprile.
Dalla "montagna" un esempio da replicare. A Rigoso è stata costituita una Cooperativa di Comunità pronta a far ripartire il paese partendo dalla base e dal centro del villaggio.
Di LGC Parma 7 aprile 2020 - In tutta Italia si fa un gran parlare di quando e soprattutto di come fare ripartire l'economia in tempo di "coronavirus" e in montagna, nello specifico nel comune di Monchio delle Corti, hanno già messo le fondamenta per una pronta ripartenza e pianificate le prime azioni di intervento sociale che seguiranno nell'immediato.
Si chiama "Corte di Rigoso" la cooperativa di comunità che si è costituita nei giorni scorsi presso lo studio notarile di Bernardo Borri a Langhirano e avrà sede in Piazza della Fiera Grossa a Rigoso.
L'idea ha preso vita nel novembre scorso, su iniziativa di un gruppo di residenti e assidui frequentatori del paese, a fronte della serrata del negozio di alimentari e della prossima chiusura della tabaccheria.
Due eventi che deprimerebbero ancor più l'attività socio ricreativa e che invece, grazie alla caparbietà tipica delle persone concrete di montagna, si sono trasformati in fattori di stimolo per un progetto di rilancio turistico, sociale e lavorativo del Paese.
"Con l'ausilio di Confcooperative Parma, abbiamo predisposto un piano economico di sviluppo che si proietta nei successivi 5 anni." A spiegare il progetto è uno dei fautori dell'iniziativa, Claudio Moretti, già sindaco di Monchio, che insieme a altri 6 hanno dato vita alla cooperativa di comunità "Corte di Rigoso" lo scorso 2 aprile presso lo studio del Notaio Bernardo Borri a Langhirano.
Un piano di investimenti che prevede l'acquisto della Tabaccheria, gli arredi per il bar e gli alimentari e infine anche la sistemazione di locali per mettere a disposizione del turismo 8/9 posti letto.
"Abbiamo già trovato due ragazzi, prosegue Claudio Moretti neo Presidente della cooperativa, che da Parma verranno a stabilirsi in paese, dove i genitori hanno una abitazione, e gestiranno l'attività del Bar-Tabaccheria e ai quali come cooperativa daremo sostegno economico per un anno, il tempo dell'avviamento"
Dal Paese più alto della provincia di Parma, crocevia tra due regioni e ben tre province, un esempio di coraggio e progettualità che, dopo la prima fase destinata all'avviamento delle prime attività economiche, intravede già i due successivi temi da aggredire per consolidare la vita sociale del paese: il tema degli anziani e il centro estivo per i ragazzi che d'estate tornano a ripopolare i paesi di montagna.
"Vogliamo contribuire alla resilienza, conclude Claudio Moretti, creando opportunità di lavoro in forza di un progetto economicamente sostenibile. Naturalmente ci siamo confrontati con chi ha già fatto esperienze simili, in particolare con Dario Torri presidente della Coop. Valle dei cavalieri di Succiso, dal quale abbiamo ricevuto suggerimenti e anche incoraggiamento".
Se attualmente la cooperativa è stata fondata con i primi 7 soci, già una quarantina sono le persone in lista di attesa per aderire e ampio è il sostegno da parte degli enti e delle istituzioni, a partire dalla stessa amministrazione comunale di Monchio delle Corti, di Confcooperative Parma , dal Parco Nazionale, dal Parco Regionale e anche dal GAL (Gruppo di Animazione Locale ndr) e infine dalla Unione dei Comuni.
Soci fondatori e membri del cda della Cooperativa di Comunità "Corte di Rigoso":
Claudio Moretti presidente
Manuela Giani vice presidente
Angelo Malmassari cassiere
Cristina Castagnetti consigliera
Elena Quagliotti consigliera
Luciano Bacchieri consigliere
Giampiero Bacchieri Cortesi consigliere
(nella foto di copertina Da sinistra Luciano Bacchieri, Angelo Malmassari, Claudio Moretti, Giampiero Bacchieri Cortesi e il notaio Bernardo Borri)