Solo incontrando persone è possibile condividere informazioni e quindi stabilire connessioni, ma soprattutto confrontarsi e scoprire differenze o coincidenze, visioni comuni e magari trovare punti di accordo. Filosoficamente l'idea di fondo a carattere sociale sviluppa il concetto che sta alla base del progetto di Buyhoop!
da L'Equilibrista Verona 28 marzo 2019 -
Ogni giorno camminiamo per i nostri centri storici vedendo serrande abbassate laddove c'era l'amico di una vita o magari nuove insegne laddove si era soliti andare da bambini e che oggi restano un vago ricordo perché le mode sono passate e hanno ceduto il passo ad altro. La moda è ciclica, i gusti anche, e le persone sono legate ai ricordi in modo indissolubile tanto che non si fatica a mantenere continuità ma solo distinzione ed ecco che rivoluzionare il processo d'acquisto diventa davvero complesso e assai costoso.
Tutti vogliono qualcosa dalla rete e chiunque voglia acquistare un prodotto deve sempre avere una relazione con la controparte non paritaria perché chi vende è sempre un gigante per il compratore e noi siamo sempre maledettamente piccoli.
Il singolo ha poco potere contrattuale verso il venditore e quindi che fare?
L'idea da sempre è quella di unire le forze no? Così da unirsi ad altri compratori per ottenere prezzi migliori e per essere più grandi tanto da formare un gruppo di acquisto molto forte, tanto che a poco a poco, si arriva ad essere più grandi e formare un gruppo di acquisto molto forte non è più impossibile.
Questa condotta ci fa ottenere il miglior prezzo possibile, permette alle persone di diventare un unico gruppo coeso con interessi condivisi facendo maturare una consapevolezza ed una opinione, ma con un pagamento e consegna indipendente rende ognuno legato all'altro ma non interdipendente in senso stretto e qui a mio avviso, ecco dov'è la vera evoluzione della specie...ed eccoci finalmente a Buyhoop.
Ma tutto questo in concreto cosa ci porta ?
Sostentamento del commercio locale, più acquisti in negozi famigliari o del centro storico e seguenti possibili benefici per le città che vanno incontro ad inevitabile spopolamento, forse uno delle conseguenze socialmente più particolari del nuovo millennio che dapprima le aveva popolate dalle campagne ed ora le rigetta via.
Le attività nei centri storici hanno bisogno di vitalità e di grande adattabilità alle nuove tendenze e il cambiamento da qualsiasi parte lo si veda, perché sarà centrale per lo sviluppo di tutti.
Quindi i ragazzi di Buyhoop, Simone Furattini, Alessia Panizza, Andrea Chiericati, hanno creato una sorta di "Social shopping" cioè un vero e proprio acquisto on-line attraverso il passaparola sui social !
Ecco perché di recente la start-up guastallese è stata ospitata anche ad #Ampiès, l'evento ideato e svolto a Reggio Emilia grazie al quale è nata l'occasione concreta per far incontrare le diverse aziende innovative sul territorio reggiano e farle dialogare e far conoscere.
Tutte attività nate dal basso per esigenze locali con la finalità di salvaguardare il bene comune. All'interno di questo evento Buyhoop è stata chiamata a testimoniare la propria proposta innovativa per salvaguardare i negozianti di paese in forte difficoltà nell'era di internet.
Quindi fondamentale è la ricerca che vuole mettere insieme utenti per ottenere sconti aggiuntivi, il concetto è quello del gruppo di acquisto ma attraverso gruppi virtuali di persone che si coordinano via social network ma finalmente con pagamento singolo, consegna domicilio o ritiro direttamente nei negozi che beneficiano indirettamente del nuovo approccio alla vendita e riporta traffico sul punto vendita.
L'idea sta arrivando a consolidarsi a Boretto, Novellara,Viadana e Reggiolo, ma ovviamente è la loro Guastalla a far parlare di loro e quindi a dare una visione moderna ad un sistema che ha bisogno estremo di innovarsi.
www.buyhoop.social
Referente: Simone Furattini