La terza settimana del mese ha evidenziato ulteriori, nuovi arrivi di merce proveniente dal raccolto 2013 sia per il frumento tenero sia per il duro.
Nel dettaglio, per quanto concerne il tenero, oltre alle nuove quotazioni presenti sulle piazze di Cuneo, Macerata, Padova e Pescara, è opportuno porre in evidenza la tendenza emersa nel corso dei sette giorni trascorsi.
Infatti, sul versante dei prezzi, il continuo arrivo della produzione 2013 e dunque la presenza di una maggiore offerta si è scontrata con una domanda che, al momento, ha continuato a mantenersi poco attiva con il conseguente calo delle quotazioni.
Segnatamente, il valore medio del frumento tenero si è dunque posizionato a 206,56 €/t. Condizione diversa per il frumento duro dove, l'unica notizia di rilievo, risulta essere la quotazione del nuovo raccolto a Macerata (Mercantile) e Milano (Fino e Buono Mercantile). Per il resto, è da sottolineare una generale staticità dei mercati con un prezzo medio pari a 259,40 €/t.
Per quanto concerne il fronte estero, quello del Chicago Board of Trade, è opportuno evidenziare come il frumento abbia mantenuto posizioni deboli per il corso di tutta l'ottava.
Infine, tornando alle dinamiche nazionali, specificatamente quelle relative all'ingrosso, è da riportare la flessione dei listini sia delle farine di frumento tenero sia delle semole di duro, scese, rispettivamente, a 453,75 €/t, -1,09% e 383,33 €/t, -0,43%.

(fonte Ismea)