La scomparsa di Filiberto Fantoni, storico direttore del Consorzio Agrario Provinciale di Bologna negli anni del boom economico
Bologna 17 maggio 2016 - E' scomparso nei giorni scorsi all'età di 93 anni Filiberto Fantoni storico direttore e anima pragmatica del Consorzio Agrario Provinciale felsineo dal 1965 al 1989, negli anni del boom, in cui la capillare rete consortile - da lui abilmente guidata - rappresentava una delle realtà economiche più fiorenti non solo di Bologna, ma di tutta la regione Emilia Romagna.
Fantoni, nato sotto le Due Torri nel 1923, fu operativo nello staff del Consorzio locale già dal 1942 e seppe interpretare al meglio le necessità ed evoluzioni delle filiere agricole.
Quando vennero meno i conferimenti obbligatori degli ammassi –per esempio – Fantoni riuscì nell'impresa non semplice di rendere il Consorzio e suoi servizi del tutto indispensabili per tutto il comparto. Attraverso lo stretto legame con le strutture cooperative, soprattutto con l'opera del Concopa (una maxi-cooperativa indipendente ma anche una sorta di emanazione diretta del Consorzio) Fantoni riuscì a fornire all'ente un nuovo slancio e una rinnovata fiducia rinsaldando il ruolo stesso sul territorio sia in supporto alla produzione e commercializzazione dei prodotti agricoli sia attraverso la fornitura di mezzi tecnici e assistenza agronomica a soci e cooperative. Per tutta l'agricoltura bolognese è stato per mezzo secolo un uomo lungimirante, a lungo un punto di riferimento ed esempio di dedizione e capacità professionale per generazioni di dirigenti del settore. Fu precursore ed innovatore delle modalità di conservazione della filiera ortofrutticola, ideatore delle centrali di stoccaggio e mantenimento mediante l'utilizzo dei magazzini del freddo, tutt'ora presenti e quasi tutti attivi, dislocati nel comprensorio consortile: da Minerbio a Imola, da Molinella a Baricella.
Per Fantoni il Consorzio Provinciale di Bologna era il fulcro che stava al centro dell'universo agricolo, capace di attrarre e coordinare l'azione delle società cooperative e di disegnare in tempo utile le vie migliori per garantire ai soci le migliori condizioni sui diversi mercati e il reperimento dei mezzi più avanzati. Chi ha lavorato al suo fianco e opera ancora al Consorzio Agrario, ora dell'Emilia, ne conserva un ricordo vivido e un insegnamento indelebile.
Ufficio Comunicazione & Stampa
Consorzio Agrario dell'Emilia