Dal Governo confermati quasi 400 milioni di euro. L'assessore Gazzolo: "Misure importanti, che consentono di operare in modo strutturale". Polveri sottili fuori limite per 14 giorni consecutivi: scattano le misure emergenziali in tutti i Comuni capoluogo sopra i 50mila abitanti.
Di A.K.
Bologna, 3 febbraio 2016
I fondi sono stati stanziati. Da questo momento in poi si dovranno attuare le misure che non solo dovranno fronteggiare l'emergenza aria inquinata, ma risolverla in modo strutturale.
Lo ha annunciato l'assessore regionale alle Politiche ambientali Paola Gazzolo al termine del Tavolo per la qualità dell'aria che si è svolto ieri a Roma. "Abbiamo analizzato i provvedimenti da assumere nel medio e lungo termine - afferma Gazzolo - . Si tratta di misure importanti per interventi strutturali e non solo emergenziali per migliorare la qualità dell'aria. Una più immediata efficacia delle azioni antismog necessita di interventi omogenei sull'intero territorio nazionale e le decisioni assunte oggi vanno proprio in questa direzione".
Sono stati confermati i 376,5 milioni di euro messi a disposizione per il miglioramento della qualità dell'aria e a breve verrà convocato il Tavolo del bacino Padano per l'attuazione di misure coordinate.
Nel dettaglio si tratta di 12 milioni di euro per incentivare il trasporto pubblico locale, 6 milioni per la mobilità condivisa e 35 per la mobilità casa-scuola, casa-lavoro. 50 milioni derivano dal Fondo Kioto, 252 milioni saranno destinati alle esigenze di miglioramento energetico delle scuole, a cui si aggiungono 21,5 milioni per la riqualificazione energetica degli edifici della Pubblica amministrazione. Rimangono da quantificare le risorse derivanti per gli incentivi al cosiddetto "conto termico". Il Comitato di coordinamento ambientale sarà convocato periodicamente, con cadenza possibilmente mensile, per tenere monitorati in modo coordinato i decreti attuativi delle risorse complessive i cui stanziamenti sono di competenza di diversi Ministeri.
I dati Arpae sulla qualità dell'aria in Emilia-Romagna
Tra il 20 e il 30 gennaio tutta la Pianura Padana è stata interessata da un episodio di inquinamento particolarmente intenso: in diverse zone della Lombardia e del Veneto sono stati registrati valori di PM10 prossimi a 200 ug/m3 per diversi giorni consecutivi. L'Emilia-Romagna è stata interessata in modo più marginale, ma le concentrazioni sono state comunque superiori al limite di legge (50 ug/m3) per l'intero periodo su gran parte del territorio. Una situazione simile a quella normalmente registrata nei mesi di gennaio dal 2012 al 2015. Questo episodio è legato alla presenza di un'area di alta pressione sull'Europa sud occidentale. Nella Pianura Padana i venti sono stati deboli e la situazione è stata aggravata da temperature particolarmente elevate (+ 3°C rispetto al clima), che hanno pesantemente influito sull'accumulo degli inquinanti. Ieri si è verificato a Modena il superamento per 14 giorni consecutivi del limite di legge per le polveri (PM10), con la conseguente estensione dei provvedimenti di limitazione della circolazione (la cosiddetta "domenica ecologica") alle aree urbane di tutti i Comuni capoluogo e dei Comuni con popolazione superiore a 50.000 abitanti, e l'introduzione di ulteriori misure emergenziali, fino alla successiva verifica di martedì prossimo, previste in questi casi: la riduzione delle temperature di almeno un grado centigrado negli ambienti di vita riscaldati (fino a massimo 19°C nelle case, negli uffici, nei luoghi per le attività ricreative associative o di culto, nelle attività commerciali; fino a massimo 17°C nei luoghi che ospitano attività industriali ed artigianali). Sono esclusi da queste indicazioni gli ospedali e le case di cura, le scuole ed i luoghi che ospitano attività sportive. Vietato l'utilizzo delle biomasse (legna, pellet, cippato, altro) in sistemi di combustione del tipo camino aperto. Saranno inoltre potenziati i controlli sui veicoli circolanti sulla base delle limitazioni della circolazione in vigore. Secondo le previsioni meteo, verso sera il transito di una veloce onda depressionaria favorirà un generale ricambio della massa d'aria presente sulla Pianura Padana, determinando una sensibile diminuzione delle concentrazioni di PM10 su tutto il territorio regionale.