Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 47 23 novembre 14
SOMMARIO Anno 13 - n° 47 23 novembre 14
1.1 editoriale L'Anacronistica politica della Merkel italiana
3.1 meccanizzazione Le nuove frontiere del Contoterzismo.
4.1 Lattiero caseario Lattiero caseari, prezzi stazionari
5.1 biodiversità Patrizio Roversi verrà premiato a Parma.
5.2 HO.RE.CA. Quando l'alta cucina si unisce allo sport, a favore della beneficienza.
5.3 vino Vino. Decennale dell'Istituto Grandi Marchi a Milano.
6.1 eventi Parmigiano Reggiano, la Dop più premiata grazie alla Nazionale.
6.2 Lattiero caseario Parmigiano Reggiano: nel 2015 produzione ridotta
7.1 quote latte PR Grandi manovre al Parmigiano Reggiano
Premio San Martino per la biodiversità 2014 a Patrizio Roversi, conduttore Linea Verde - RAI 1
Parma, 19 novembre 2014 - Sabato 29 novembre, alle ore 9,30, alla Camera di Commercio di Parma (Sala Aurea -Via Verdi, 2), si terrà la cerimonia del Premio San Martino per la biodiversità 2014. Quest'anno il premio, giunto alla settima edizione, sarà conferito a Patrizio Roversi, conduttore della trasmissione tv di RAI 1 Linea Verde, dedicata al mondo dell'agricoltura, che da anni approfondisce e valorizza un piccolo, ma significativo, angolo del nostro immenso patrimonio fatto di sapere agricolo, tradizioni, biodiversità locale, prodotti tipici, storia e cibo.
Programma
Ore 9.30 Omaggio musicale
Claudio Ferrarini
Direttore artistico del Slowflute Festival
Ore 10.00 Saluti
Andrea Zanlari Presidente Camera di Commercio di Parma
Claudio Moretti Consigliere Delegato Agricoltura Provincia di Parma
Ore 10.30 Cerimonia di consegna del Premio San Martino
a Patrizio Roversi
Filippo Fritelli Presidente della Provincia di Parma
Ore 11.00 Conversazione
Patrizio Roversi Conduttore di Linea Verde
Massimo Spigaroli Associazione Agricoltori e Allevatori Custodi di Parma
Il Premio San Martino, istituito nel 2008, è un riconoscimento che la Provincia di Parma assegna a figure di rilievo per l'impegno dedicato alla salvaguardia della biodiversità in agricoltura e alla sensibilizzazione in tale ambito. Le linee guida perseguite nella storia dell'assegnazione del Premio San Martino a personaggi illustri sono cinque: Educazione, Economia, Ecologia, Etica e Estetica.
Questo momento istituzionale ha contribuito a divulgare iniziative territoriali di recupero e valorizzazione delle risorse autoctone in agricoltura, consentendo inoltre di dare risalto, nella nostra provincia, al lavoro di persone, enti e associazioni che da anni si occupano della biodiversità, tra cui gli agricoltori e allevatori custodi, e di creare una importante occasione di incontro tra mondo produttivo, scientifico e la cittadinanza.e
Si festeggia un altro anno della NIR (Nazionale Italiana Ristorazione)
Piacenza 20 novembre 2014 - Non capita tutti i giorni di vedere insieme tanti ristoratori italiani di alto livello (fra cui numerosi stellati riconfermati anche quest'anno dalla nota guida Michelin). L'occasione è la cena degli auguri della Nir, Nazionale Italiana Ristoratori.
Essa nasce nel 1995 e ne fanno parte alcuni dei più prestigiosi protagonisti della ristorazione italiana e mondiale. L'associazione ha lo scopo di impegnare la propria immagine in progetti finalizzati alla realizzazione di opere sociali di solidarietà.
Fra gli eventi del 2014 da ricordare l'annuale disfida europea con le omologhe nazionali di Austria, Germania e Svizzera che ha visto la vittoria proprio dei ristoratori italiani, che a questo punto possiamo considerare numeri uno non solo in cucina ma anche sul campo da calcio.
Queste le parole dell'attuale presidente Renato Besenzoni "Tutto è cominciato per caso circa 20 anni fa unendo un gruppo di colleghi per una partitella di calcio fra amici, col passare degli anni di amici ne abbiamo incontrati sempre di più e nel dicembre del 2000 si è costituita ufficialmente la Nir".
Lunedì 1 dicembre alle ore 20,00 presso il ristorante del Presidente Nir "Da Giovanni" in provincia di Piacenza, occasione unica per ritrovare tutti i 47 illustri soci riuniti insieme per festeggiare un altro anno di successi della Nir.
Un gruppo forte e coeso come testimonia la serata del 1 dicembre che sarà l'occasione non solo per incontrarsi ma anche per ringraziare gli importanti sponsor che sostengono l'associazione e tutti i suoi progetti come Sanpellegrino, Olitalia srl e Tommasi Vini e divulgare in anteprima gli ambiziosi progetti 2015 soprattutto in vista di Expo Milano.
Per maggiori informazioni visitate il sito www.nazionaleristoratori.it
Antinori: Orgogliosi di essere ambasciatori del vino italiano nel mondo.
Milano, 19 novembre 2014. "Per capire quali siano i margini del nostro made in Italy e quanto c'è ancora da lavorare basta guardare alla nostra quota export in Europa e negli Stati Uniti. I due storici mercati di sbocco valgono oggi ancora i 2/3 del totale delle esportazioni, con il Canada al 13% e soprattutto Asia e Russia che non arrivano alla doppia cifra. I Grandi Marchi da dieci anni sono impegnati ad invertire questa tendenza per garantire competitività al vino made in Italy su mercati fondamentali del futuro". Lo ha detto oggi, in apertura dell'evento per il decennale dell'Istituto del vino italiano di qualità Grandi Marchi, il suo presidente, Piero Antinori. L'istituto – che raggruppa 19 tra le aziende-icona dell'enologia italiana per un valore complessivo pari al 6,7% delle esportazioni di vino imbottigliato nel mondo – ha presentato per la prima volta a Milano, al Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci, nel corso di una degustazione storica dedicata ai suoi 10 anni di attività, i principali numeri del percorso comune di internazionalizzazione iniziato nel 2004.
Complessivamente le 19 cantine simbolo del vino italiano nel mondo che fanno parte dei 'Grandi Marchi' (Alois Lageder, Argiolas, Biondi Santi Tenuta Greppo, Ca' del Bosco, Carpenè Malvolti, Donnafugata, Gaja, Jermann, Lungarotti, Masi, Marchesi Antinori, Mastroberardino, Michele Chiarlo, Pio Cesare, Rivera, Tasca D'Almerita, Ambrogio e Giovanni Folonari Tenute, Tenuta San Guido, Umani Ronchi) hanno investito in dieci anni circa 60mln di euro in attività di promozione, di cui 18mln finanziati attraverso i fondi Ocm (negli ultimi 5 anni). A questi vanno poi aggiunti 5,15mln di Euro investiti congiuntamente nelle azioni comuni dell'Istituto Grandi Marchi. "Abbiamo lavorato e lavoreremo per fare da apripista sui nuovi mercati, che rappresentano il vero sviluppo della nostra economia e non solo sul vino - ha aggiunto Antinori -. In 10 anni abbiamo fatto 49 eventi in Russia, 31 in Giappone, 22 in Canada e in Cina, 14 in Corea e 13 in India. Siamo stati anche in Brasile, Thailandia, Messico, Taiwan, Hong Kong e la prossima settimana saremo in Malesia ed Indonesia. Questo significa che abbiamo frequentato i mercati emergenti molto più che Usa, Italia ed Europa. Cerchiamo – ha concluso Antinori - di fare sistema con i nostri mezzi e in parte con quelli concessi dai fondi di promozione per contrapporre un'alternativa di qualità alla presenza francese e di altri Paesi produttori che per motivi geopolitici partono avvantaggiati".
Una missione, quella decritta dallo Statuto, 'di promuovere lo sviluppo e la diffusione della cultura del vino italiano a livello internazionale anche attraverso la costruzione dell'immagine del vino italiano sui mercati emergenti', che l'Istituto ha assolto più volte attraverso decine di tour attorno al globo: 248 missioni internazionali, 18 Paesi obiettivo, quasi 50mila incontri mirati con altrettanti operatori (buyer, giornalisti), oltre a centinaia di iniziative (75 walk around tasting, 74 seminari, 39 gala dinner, conferenze stampa e iniziative di promozione).
L'evento organizzato in collaborazione con la storica rivista Civiltà del bere e Iem – International Exhibition Management – ha visto i leader del vino italiano presentare in degustazione 57 etichette-capolavoro compresi alcuni esemplari del millesimo 2004.
Ufficio stampa Istituto Grandi Marchi
Al World Cheese Awards 2014 che si è tenuto a Londra con 3000 formaggi da 33 paesi. Il riconoscimento di Supergold al formaggio dell'Azienda Agricola Granadoro di Cavriago
(Londra, 15 novembre 2014) – "Al più grande concorso al mondo di formaggi ed alla più numerosa missione del Parmigiano Reggiano è corrisposta la più grande premiazione italiana; ben 21 medaglie e un Supergold per la Nazionale del Parmigiano Reggiano, che distribuisce premi a Bologna, Modena, Parma e Reggio Emilia". Questo la dichiarazione di Giuseppe Alai, presidente del Consorzio del Formaggio Parmigiano Reggiano, nel commentare la partecipazione al concorso World Cheese Awards 2014 di 21 caseifici, riuniti nella Nazionale del Parmigiano Reggiano, che si sono confrontati con produttori e distributori da tutto il mondo. Complessivamente erano infatti 3000 i formaggi provenienti da 33 paesi, dall'Australia, agli Usa, dal Sud Africa, al Nord Europa, giudicati da oltre 250 giurati provenienti da 26 nazioni.
"Il 'Re dei formaggi', con 7 ori, 7 argenti, 7 bronzi e il Supergold, è risultato così il formaggio Dop più premiato dell'intero concorso. Una grandissima soddisfazione, testimoniata dalla gioia di una nutrita delegazione di produttori dal comprensorio, saliti nella capitale inglese per vivere questo momento" spiega Gabriele Arlotti, ideatore del gruppo di caseifici pluripremiati. Nel mentre all'Olimpya di Londra si svolge il Bbc Good Food Show, in cui è presente uno spazio di promozione e vendita del tipico prodotto, curato dal Consorzio Conva in collaborazione col Consorzio del Parmigiano Reggiano.
Il Bath Blue, tipico erborinato del Regno Unito, è stato premiato quale vincitore assoluto dell'edizione 2014 che, comunque, ha visto il campione delle vacche rosse della Nazionale del Parmigiano Reggiano dell'Azienda Agricola Granadoro (Cavriago, RE) giungere tra i selezionati migliori del mondo, con il riconoscimento di "Supergold".
Di seguito il dettaglio delle 18 medaglie:
Categoria oltre i 24 mesi:
Medaglie d'Oro per l'Azienda Agricola Grana d'Oro (Cavriago RE), che è risultata altresì tra i Supergold della manifestazione, portando il Parmigiano Reggiano in finalissima; i caseifici Sociale Fior di Latte (Gaggio Montano, BO), Cooperativa Casearia Agrinascente (Fidenza, PR), Società Agricola Giansanti (Parma), Fattoria Fiori (Vetto, RE), Querciola (Lizzano in Belvedere, BO), Nuova (Bibbiano, RE);
Medaglie d'Argento per i caseifici Querciola (Lizzano in B., BO), Dismano (Montese, MO), Punto Latte (Concordia sul Secchia, MO), Coduro (Fidenza, PR), Cavola (Toano, RE), Urzano (Neviano Arduini, PR), Del Parco (Ramiseto, RE).
Medaglie di Bronzo: Cooperativa Casearia Agrinascente (Fidenza, PR), Castellazzo (Campagnola, RE), Cavola (Toano, RE), San Girolamo (Guastalla, RE), San Giorgio (Casina, RE).
Categoria sotto i 24 mesi: Medaglia di Bronzo per i caseifici Cavola (Toano, RE), Urzano (Neviano Arduini, PR).
La Nazionale del Parmigiano Reggiano 2014/2015 è risultata complessivamente composta da 21 caseifici: 5 di Parma (Cooperativa Casearia Agrinascente, Caseificio Sociale Coduro, Latteria Sociale Costa di Bazzano, Società Agricola Giansanti, Caseificio Sociale di Urzano), 3 di Modena e provincia (Caseificio Dismano, Caseificio Sociale Nuovo Malandrone, Punto Latte), 2 di Bologna e provincia (Caseificio Sociale Fior di Latte, Caseificio Sociale di Querciola), 11 di Reggio Emilia e provincia (Caseificio Sociale Allegro, Caseificio Sociale Castellazzo, Caseificio Sociale Cavola, Caseificio Sociale del Parco, Fattoria Fiori di Fiori Pier Paolo, Latteria Sociale Migliara, Latteria Sociale Moderna, Latteria Sociale Nuova, Latteria Sociale San Giorgio, Latteria Sociale San Girolamo, Azienda Agricola Grana d'Oro). Il palmeras complessivo del gruppo, dalla fondazione nel 2001, annovera così 72 premi internazionali.
800.000 quintali di latte in meno con la produzione che passa a 3.150.000 forme (-5%)
Reggio Emilia, 19 novembre 2014 - Scenderà del 5%, nel 2015, la quota di latte destinato alla trasformazione in Parmigiano Reggiano. Circa 800.000 quintali in meno, in sostanza, che porteranno la produzione di formaggio a 3.150.000 forme rispetto ai 3,3 milioni con i quali si chiuderà il 2014.
"Una rimodulazione dei piani di regolazione dell'offerta – ha detto il presidente del Consorzio Giuseppe Alai, nell'ambito dell'assemblea dei caseifici aderenti (poco meno di 370) – che non rappresenta soltanto una misura di carattere congiunturale".
"Il riequilibrare l'offerta rispetto alla domanda per ridare fiato ai redditi dei produttori a fronte di quotazioni che hanno pesantemente risentito di un aumento produttivo che in tre anni è stato pari al 9,5%, oggi è una delle misure di carattere strutturale che debbono essere messe in atto per rispondere a cambiamenti di analoga natura avvenuti sui mercati mondiali del latte e dei formaggi e a ciò che la crisi economica ha generato a carico delle famiglie".
"Dall'inizio della crisi economica – ha proseguito Alai – il reddito disponibile delle famiglie è diminuito del 13,1% e i consumi di formaggi sono scesi del 6,3%. Ciò nonostante, i consumi interni di Parmigiano Reggiano, apparsi in calo all'inizio del 2014, negli ultimi tre mesi sono aumentati del 4%; contemporaneamente, però, le quotazioni all'origine sono apparse i continua discesa (-14% in un anno) e proprio questi dati dimostrano che a prezzi bassi si può vendere di più (tanto che da due anni sono in sensibile diminuzione anche le importazioni di similgrana) e che la produzione tende naturalmente a diminuire, ma siamo ben lontani da elementi strutturali che possano garantire quel reddito ai produttori che sta invece diminuendo".
"A fronte dell'ormai imminente termine del regime delle quote latte in Europa – ha aggiunto il presidente del Consorzio - si profila un mercato in cui la produzione aumenterà mentre non cresceranno i consumi: a questo scenario ancora più complesso e competitivo, o si risponde come sistema, regolando i flussi, o il rischio è quello di non essere piloti, ma passeggeri del mercato, e quindi trasportati da eventi ingovernabili".
Dopo gli aumenti del 2011 (+174.000 forme), del 2012 (+225.000 forme) e del 2013 (173.000 forme) e il +0,7% che si registra a novembre 2014, per il 2015 l'Assemblea dei caseifici aderenti al Consorzio del Parmigiano Reggiano ha dunque deciso il taglio del 5% della produzione 2015, ma anche una "spending review", proposta dal Consiglio, che porterà ad un taglio, sulle sole spese di struttura, di 700.000 euro e ad un calo complessivo del bilancio per 3,5 milioni, mentre nessun aumento è previsto sui contributi versati dai caseifici, fermi dal 2003.
Al taglio della produzione, ora, i singoli allevatori saranno chiamati ad aderire individualmente in quanto possessori delle quote latte trasformabile, assumendo così l'impegno a riorganizzare un sistema il cui obiettivo è quello di raggiungere un equilibrio di mercato che non si limiti a non generare scorte, ma che garantisca reddito ai produttori. Un sistema, peraltro, alle prese con una situazione del comparto che si inserisce in un contesto nazionale ed internazionale senza precedenti e che vede altre prestigiose Dop italiane alle prese con gli stessi problemi di governo della produzione.
Incontro con Angelo Corradi direttore dell'UNIMA di Parma, l'unica Associazione Provinciale delle Imprese che eseguono servizi meccanizzati industriali e agricoli per conto terzi -
di Sara Bondani, Parma 23 Novembre 2014 --
Si è conclusa da pochi giorni l'EIMA, la manifestazione fieristica dedicata alla meccanizzazione agricola. Stando all'affluenza di pubblico professionale registrato (oltre 235.000 presenze) e al numero di stand e novità proposte, il settore della meccanizzazione agricola e industriale sembra non risentire della crisi che sta opprimendo il Paese da ormai otto anni.
Al contrario del comune pensare, il settore agricolo è, da sempre, un comparto orientato all'innovazione e in questo l'Italia è sicuramente, per tradizione e per condizioni orografiche, all'avanguardia.
Recenti indagini indicano nel contoterzismo agricolo il driver di mercato con incrementi di ore lavorative esternalizzate quasi raddoppiate dal 2000 al 2010.
L'utilizzo dei macchinari in generale comporta però un alto rischio di infortuni sul lavoro che, seppur in diminuzione, nel caso della meccanizzazione agricola sono conseguenza di incidenti spesso mortali. La causa è in prevalenza il ribaltamento del mezzo e fra i conducenti più esposti sono soprattutto quelli nella fascia con età superiore ai sessant'anni a pagarne le conseguenze.
Il problema deriva da una meccanizzazione obsoleta e dall'utilizzo di macchine prive di basilari sistemi di sicurezza: roll-bar e cinture di sicurezza. Questa realtà però non trova riscontro nelle imprese che effettuano il contoterzismo proprio perché queste investono ingenti capitali nel rinnovo del parco macchine che pertanto lo stesso è aggiornato e tecnicamente sicuro e rispettante di tutte le norme di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Tecnologia, innovazione e rischi sono i fattori principali che stanno spingendo la categoria del "contoterzista" a una sempre più spinta specializzazione e a un costante aggiornamento tecnico e professionale.
A fronte di questo, abbiamo incontrato il direttore dell' U.N.I.M.A. di Parma, Angelo Corradi, che partendo dalle problematiche del settore del contoterzismo, ha delineato come una formazione e un aggiornamento costanti degli operatori – abbinata ad un utilizzo di macchine moderne, efficiente e sicure - sia fondamentale per ridurre il fenomeno degli infortuni sul lavoro.
U.N.I.M.A. dal 1938 raggruppa centinaia di imprese che svolgono servizi industriali e agricoli, nonché la totalità delle imprese della nostra provincia che effettuano il servizio di spurgo fogne e spazzamento meccanizzato delle strade.
L'Associazione offre in maniera tempestiva e professionale un servizio a 360° che spazia da quello fiscale e contabile, alla gestione del personale, al servizio UMA, alla predisposizione di gare di appalto, ai servizi di consulenza ambientale - solo per citarne alcuni - oltre a una qualificata offerta formativa inerente tutti i corsi in tema di sicurezza nei luoghi di lavoro che prevede il recente Accordo Stato Regioni in vigore dal marzo 2013.
Non solo agricoltura. Una pratica in uso nel settore agricolo da sempre quella del Contoterzismo. Come si è evoluto il comparto negli ultimi anni?
Sicuramente la tecnologia fa si che la stessa macchina possa produrre di più a vantaggio della produttività e conseguentemente a vantaggio dei prezzi che possono diventare più concorrenziali dando un aiuto consistente al partner agricoltore.
Il settore è stato marginalmente intaccato dalla crisi. Per fortuna non possiamo considerare la categoria in stato di crisi "profonda". Più che altro si verificano casi di clienti, e tra questi anche agricoltori, che non pagano i servizi e che un po' d'apprensione genera.
I contoterzisti che hanno esteso il loro campo di interesse anche in altri ambiti oltre l'agricoltura, dando vita perciò ad aziende miste, sono potuti crescere molto e circa la metà dei nostri associati ha infatti diversificato le attività. Chi invece non ha optato per la diversificazione facilmente risente delle difficoltà nel rinnovare il parco macchine con frequenza in quanto le stesse hanno avuto aumenti maggiori rispetto agli aumenti praticati sulle tariffe delle lavorazioni meccanico agricole; inoltre l'accesso al credito è sempre più difficile causa la reticenza degli Istituti di Credito a fare impieghi non iper-garantiti dai richiedenti.
Quali sono le problematiche contingenti della categoria che dovrebbero essere rimosse o attenuate per facilitare l'operatività delle imprese associate?
Data la necessità primaria di rinnovare il parco macchine con mezzi tecnologicamente avanzati, incide molto la difficoltà di accesso al credito. Oltre a questo sarebbe assolutamente necessaria e indispensabile una semplificazione burocratica soprattutto delle procedure amministrative e degli obblighi che incombono sulle imprese. Più credito e meno burocrazia.
Dal punto di vista legislativo invece, sicuramente, sarebbe utile una modifica alla legge sul recupero coatto del credito. La legge non tutela sufficientemente chi opera con professionalità e onestà.
Sarebbe opportuno andare all'approvazione di norme in grado di agevolare il rinnovo del parco macchine del mondo agricolo e del contoterzismo, preferibilmente con contributi a fondo perduto, e che potesse ridursi drasticamente il carico fiscale.
Già un accenno alla necessità di alleggerire il carico burocratico e nel caso specifico del nostro settore, sarebbe auspicabile anche la riduzione dei costi dei permessi di circolazione delle macchine eccezionali.
Da abolire totalmente sarebbe la tassa sull'usura delle strade che viene pagata, per un minimo di 4 mesi, per dei mezzi eccezionalmente pesanti ma che compiono solo brevissimi tragitti sull'asfalto. Infine, si dovrebbe modificare il codice della strada per il carico al traino - in Italia ha il limite di 200 quintali (n.d.r.) - che potrebbe essere alzato come in alcuni altri Paesi europei fino, ad esempio, a 250 quintali.
I recenti fatti alluvionali, come hanno visto coinvolta la Associazione e i suoi aderenti?
Si tratta di un problema di carattere sociale: gli spurghisti fogne della nostra Provincia e delle provincie limitrofe hanno lavorato giorno e notte per il comune, per condomini alluvionati e tutte le atre utenze interessate, mettendo un grande impegno al servizio delle persone alluvionate.
L'attività dell'associazione. Quali sono i compiti istituzionali e quali i servizi accessori ma qualificanti che, almeno a livello locale, state erogando?
L'associazione offre un servizio completo da quello fiscale, alla gestione del personale, ai servizi per l'ambiente, agli adempimenti inerenti la sicurezza nei luoghi di lavoro, ai permessi di circolazione, al servizio Uma - utenti macchine agricole - buste paghe e contabilità. Proprio in questo risiede la nostra forza, ovvero nel poter offrire un servizio completo ai nostri associati, senza nessun tramite. Qualunque esigenza viene presa in carico e gestita dall'Associazione, offrendo così un servizio professionale e tempestivo come nessun altro è in grado di erogare.
L'attività Formativa e Informativa. Norme in continua evoluzione e mercati fluidi. Come opera l'associazione per fare fronte a queste nuove esigenze?
Abbiamo avviato una ventina di corsi di formazione ed informazione - corso agli addetti che operano in presenza di traffico veicolare per apporre la segnaletica stradale, corso spazi confinati, corsi di aggiornamento per trattore agricolo, escavatore, PLE, gru e carrelli elevatori semoventi - per i lavoratori dipendenti delle imprese nostre Associate ai sensi del Decreto Legge 81/2008 sicurezza nei luoghi di lavoro, che vede una grande partecipazione e con i quali è rilasciato, a fine corso, l'attestato di partecipazione.
Siamo gli unici a proporre corsi di formazione su macchine agricole. Particolare rilevanza hanno quelli sul traffico veicolare, obbligatori dal 20 aprile 2013, per qualunque attività svolta su strade in presenza di traffico.
Le nuove frontiere del Contoterzismo?
L'ipotesi di accorpare le aziende potrebbe essere una possibilità per ottimizzare la resa delle macchine e ridurre i costi fissi.
Le imprese agromeccaniche sono quindi chiamate, data la crisi, a sopperire alle carenze economiche e strutturali delle imprese agricole e il contoterzismo risulta essere, in questo momento più che mai, un elemento chiave della competitività per l'agricoltura italiana.
Vista l'importanza del servizio offerto ai caseifici le Istituzioni, le Associazioni Agricole unite, le Cooperative e la Fondazione Bizzozzero, liquidata la società CSA al centro della vicenda giudiziaria del Giugno scorso, danno vita ad una nuova cooperativa altamente specializzata, la CLCA, che conserva le migliori professionalità e che sarà in grado di offrire un nuovo servizio anche ai tanti salumifici del parmense oltre che ai caseifici -
Parma, 19 novembre 2014 –
La vicenda giudiziaria coordinata dal Pm Pensa che portò alla chiusura e al sequestro del Centro Servizi per l'Agroalimentare nel mese di giugno è sfociata nella messa in liquidazione definitiva il 7 di novembre scorso della società cooperativa che lo aveva gestito per anni. Tale ed importante però è la natura del servizio offerto a sostegno di tutto il settore lattiero-caseario del Parmense e non solo che le istituzioni, insieme all'impegno di tutte le Associazioni Agricole presenti sul territorio, del mondo Cooperativo e della Fondazione Bizzozzero hanno dato vita ad un rinnovato laboratorio di analisi che inizierà proprio in questi giorni l'attività proponendo servizi del tutto rinnovati. Il nuovo polo scientifico di via Torelli sarà una cooperativa, avrà un nuovo nome, CLCA (Centro Lattiero Caseario e Agroalimentare) e consentirà a molte imprese agroalimentari del nostro territorio di non emigrare fuori dai confini provinciali avvalendosi di servizi di alto livello qualitativo a prezzi adeguati in un momento particolarmente difficoltoso per l'intero settore.
In più un fatto di non sottovalutabile entità e che le professionalità migliori del centro sono state preservate e in questo modo, oltre al servizio, si è salvaguardata l'occupazione del personale che da sempre, fin dalla fondazione nel 1939, aveva dato prova concreta e costante nel tempo di una riconosciuta capacità analitica sulla materia prima.
Le novità però non sono finite. Alla guida della società cooperativa CLCA di Via Torelli c'è un giovane presidente 32enne, ma già con decennale esperienza maturata nel settore, che si avvicina a questa nuova cooperativa con grande entusiasmo, Daniele Mazzocchi: "Sono onorato di iniziare questa avventura potendo contare sulla forza della professionalità di un gruppo solido, ma estremamente coinvolto nel processo di rinnovamento che porti ad un rinnovamento produttivo in grado di fornire anche nuovi servizi a tutti gli allevatori e non solo del comparto agroalimentare. Un ringraziamento va a tutti coloro che si sono prodigati con grande impegno durante i mesi estivi per trovare una soluzione nuova che ora è finalmente realtà".
Tra le novità più rilevanti che diventano oggi il primo biglietto da visita per la neonata cooperativa c'è un nuovo servizio proposto che richiamerà l'interesse di numerose imprese ovvero le analisi svolte sulle carni a supporto dell'attività dei numerosi salumifici. "Un servizio fondamentale che svilupperemo ulteriormente e amplieremo in brevissimo tempo - ha sottolineato il neo direttore Alessandro Raffaini, 41 anni. "In questa sede svolgeremo tutte le attività analitiche sui campioni del latte svolgendo analisi che offriranno diverse tipologie di valutazione: chimico-fisiche, microbiologiche, organolettiche. Saremo in grado di offrire assistenza tecnica lattiero casearia e consulenza per autocontrollo igienico sanitario rivolta ai caseifici, aziende agricole e alimentari a tutto tondo".
(Fonte: Ufficio stampa CLCA)
Alai: servono strategie condivise. Il Parmigiano è in un mercato che non è il suo. La strada della polverizzazione del latte potrebbe essere il prossimo obiettivo da porsi all'interno del comprensorio.
di LGC - Parma 19 novembre 2014 --
Modulazione della produzione, qualità e distintività sono le leve sulle quali convergere le forze di tutti per riprendere in mano i mercati tipici del Parmigiano Reggiano.
Questi i punti emersi dalla relazione del presidente del Consorzio di Tutela del Formaggio Parmigiano Reggiano, Giuseppe Alai, illustrati al folto pubblico di operatori presenti all'incontro organizzato, ieri mattina alla sala civica del municipio di Noceto, dal centro di consulenze Agriverde.
E' la preoccupante situazione in cui versa il re dei formaggi il motivo scatenante del confronto tra gli imprenditori di settore e il presidente del Consorzio di Tutela. Il presidente, in più circostanze, ha inteso sottolineare quanto sia indispensabile individuare e condividere delle scelte strategiche da portare avanti tutti, nessuno escluso. "Il Consorzio è in grado di guidare la volontà delle persone? - sottolinea il presidente - No, il consorzio fa delle delibere che poi si traducono in buoni consigli che se uno vuole li rispetta e se non vuole non li rispetta. E veniamo all'esempio più pratico. I piani produttivi 2011- 2013 dicevano produzione 2010 + lo 0,8%. Si partiva con 3.040.000 forme e si arrivava con 3.100.000 unità. Questo era quello che aveva detto di fare il consorzio. La soglia delle 3,1 milione di forme fu superata di 200.000 forme. Allora non abbiamo fatto quello che ci aveva detto il consorzio." Una quota che, evidentemente, il mercato non ha potuto assorbire a discapito perciò del prezzo del prodotto.
"Il consorzio, rimarca Alai, è una associazione di caseifici in cui si aderisce volontariamente e ci si impegna, non ci si obbliga, a fare quello che viene stabilito. Oggi per me il tema è quello di costruire una mentalità che ci faccia vedere la situazione nella complessità."
E' opinione del presidente la necessità di lavorare sul prodotto esaltandone gli aspetti di tipicità e di territorialità che siano distintivi e unici, quindi ben riconoscibili rispetto al Padano e ai prodotti similari.
La quota eccedente di produzione che il mercato, in questi ultimi anni, non è stato in grado di assorbire è un'importante concausa della crisi di valore del re dei formaggi.
La rimodulazione dell'offerta, con una riduzione del 5% della produzione di formaggio, è la proposta alla quale l'assemblea consortile sarà chiamata a esprimersi nelle prossime ore.
"In questo momento abbiamo la necessità di smaltire le scorte, prosegue Alai, quindi si dice produci 95% e se fra due anni l'economia si riprende diremo produci il 102%. Ma le quote non le ridurremo ai produttori. Chiederemo quindi una modulazione della produzione di formaggio, momentanea di un anno soltanto, e il latte che si produrrà in più cercheremo di dargli un'altra destinazione accompagnato da un'indennizzo che va da 4 a 10€ al quintale. I 4 euro servono per indennizzare il 5% di minor trasformazione casearia che pagherebbe 5,6€ per la di marchiatura differenziata e fanno 9,6 euro. Se qualcuno può offrire latte alimentare gli diamo 10€ in aggiunta al valore di mercato (46€ circa totali - ndr). Facciamo questa differenza consapevoli che non tutti i caseifici sono attrezzati per la vendita del latte."
In sintesi l'obiettivo del Consorzio, sempre che domani (19 novembre) venga approvata la proposta, è un programma di scolmatura che dovrebbe consentire una ripresa di prezzi pur senza ridurre la produzione di latte dei singoli allevatori. "Domani andremo quindi a proporre una riduzione della produzione, conclude Alai, cercare una alternativa per il latte trasformato in modo diverso, inoltre cominceremo a tracciare quello che può essere un percorso futuro di quello che è il radicamento del nostro prodotto sul territorio. Dovremo trovare un equilibrio tra il significato di tipicità e il significato di territorialità con l'attenzione ai costi perché ogni vincolo è una quota di costi aggiuntivi". Obiettivo di breve termine sarà perciò quello di individuare il giusto equilibrio tra costi, vincoli e tipicità. Un percorso non semplice che, molto probabilmente, proprio in forza della delicatezza dell'argomento, porterà a innalzare il tasso di discussione tra le diverse anime che compongono il Consorzio di Tutela.
Già la proposta di riduzione produttiva del 5% è frutto di una negoziazione che vedeva una quota di produttori favorevoli a una percentuale maggiore di latte da sottrarre alla trasformazione casearia.
In conclusione, Alai, non vedrebbe male l'introduzione di un polverizzatore di latte che consentirebbe di "fare 15 prodotti diversi" aumentando perciò anche le opzioni di destinazione produttiva degli associati. Una terza opzione che andrebbe aggiungersi alla trasformazione casearia e alla destinazione lattiera.
Lo strumento che consentirà di monitorare la produzione è già operativo e dal 12 novembre scorso è on line il "registro delle quote latte parmigiano reggiano" illustrato dalla vicepresidente Monica Venturini introdotta dal presidente di Agriverde Alessandro Rainieri. "L'accesso è diretto dal sito del Consorzio, illustra Monica Venturini, e la scelta è stata molto importate e complicata da applicare. Una strada però coerente con gli indirizzi comunitari". L'importanza dello strumento, secondo quanto illustrato dalla relatrice, è confermata dall'interesse che ha suscitato nel sistema bancario. "E' un valore capitale che le imprese hanno, prosegue la Venturini, tanto è vero che ci sono già dei pignoramenti sulle quote latte registrate".
La grande novità, unica in europa, è che la quota è di esclusiva proprietà degli allevatori: questo significa che potranno scegliere se utilizzarla per mungere latte da destinare a Parmigiano Reggiano o, eventualmente, per trasferirla a terzi o usarla come elemento di garanzia per ottenere credito.
Calma piatta alla borsa milanese. Al ribasso solo le creme fresche a uso alimentare.
Di Virgilio, Parma 19 novembre 2014
LATTE SPOT Nuovo stop per il latte spot. Il piccolo e insignificante aumento registrato nella scorsa settimana non ha avuto seguito. A Verona il Latte Crudo Spot nazionale ha confermato il prezzo compreso tra 38,15 e 39,18€/100 litri di latte. Prosegue la stazionarietà del Latte intero pastorizzato estero bloccato tra 36,60 e 37,63 €/100 litri di latte.
BURRO E PANNA Invariati i listini del burro da oltre 2 mesi. 2,85€/kg il prezzo del burro cee, 3,05 quello di centrifuga, 2,10 il pastorizzato e 1,90€/kg il prezzo del burro zangolato di creme fresche quotato alla borsa di milano. Confermato a 1,5 €/kg il valore dello zangolato alla borsa di Parma. Unica variazione registrata, in quest'ultima ottava, riguarda il listino delle creme a uso alimentare trattate a Milano che segnato una ulteriore perdita dell'1,22% assestandosi 1,62€/kg.
GRANA PADANO Nessuna variazione registrata alla borsa merci di Mantova sia per 10 e sia per il 14-16 mesi di stagionatura.
Anche alla borsa milanese nessuna variazione è stata registrata. Tra 6,35 e 6,45€/kg e tra 7,00 e 7,65€/kg i prezzi fissati a Milano rispettivamente per il 9 e il 15 mesi di stagionatura.
PARMIGIANO REGGIANO Congelati anche i prezzi del Parmigiano Reggiano su tutte e tre le piazze nelle quali il re dei formaggi viene negoziato. Valori compresi tra 7,25 e 7,65€/kg e tra 8,75 e 9,25€/kg rispettivamente per il 12 e il 24 mesi di stagionatura i prezzi fissati alla borsa di riferimento comprensoriale di Parma.
ASSEMBLEA CONSORZIO DI TUTELA DEL PARMIGIANO REGGIANO
Questa mattina l'assemblea del Consorzio di Tutela del Formaggio parmigiano Reggiano deciderà sulla proposta di modulazione dell'offerta. Un intervento che, stando alla proposta illustrata dal Presidente Alai ai produttori parmigiani riuniti a Noceto nella mattinata di ieri, prevede una scolmatura del 5%. Una quota percentuale di latte che verrebbe destinata a altra produzione diversa dalla caseificazione al fine di riequilibrare il rapporto tra domanda e offerta.
Venerdì arriva a Parma Girolio d'Italia del Ventennale: un convegno sul futuro dell'agroalimentare e un educational tour per food blogger alla scoperta dei sapori della food valley italiana -
Parma, 18 novembre 2014 -
Venerdì Parma sarà la capitale dell'extravergine con la tappa emiliana del Girolio d'Italia del Ventennale, il tour organizzato dall'Associazione Nazionale Città dell'Olio attraverso le regioni olivetate italiane per celebrare, in collaborazione con i coordinamenti regionali, l'oro giallo e i venti anni di attività associativa. Il programma della giornata è fitto e interessante: si inizia con la cerimonia inaugurale alle ore 16 nella Sala Aurea della Camera di Commercio di Parma, a cui saranno presenti con un saluto le istituzioni locali e il Presidente dell'Associazione Nazionale Città dell'Olio Enrico Lupi, il quale consegnerà alla Camera di Commercio di Parma la bandiera delle Città dell'Olio e introdurrà il testimonial d'eccezione di questa tappa, l'Olivo Patriarca, ovvero una pianta millenaria di olivo, simbolo dell'olivicoltura parmense che racconta la storia e le origini dell'olivicoltura in questo territorio.
La tappa prosegue poi con un convegno dedicato al ruolo e al futuro delle tipicità agroalimentari nello sviluppo sostenibile del territorio parmense dal titolo "Cibo, Identità, Economia: Parma alla prova del futuro", moderato dalla giornalista ed esperta enogastronomica - oltre che docente dell'Università di Parma alla Facoltà di Scienze Gastronomiche e del Master COMET - Marzia Morganti Tempestini. Interverranno il giornalista enogastronomo Carlo Cambi che parlerà di "Territorio di origine come strumento di marketing territoriale nelle produzioni agroalimentari", il giornalista di Agrisole-IlSole24Ore Giorgio Dell'Orefice sul tema "Parma Food Valley: attualità e scenari. Guardare al futuro", il Direttore Generale ISNART Antonio Giovanni Cocco sulle opportunità di mercato per le produzioni di qualità nei ristoranti italiani nel mondo e il Presidente dell'Associazione Olivicoltori Parmensi Gian Maria Cunial sul valore delle produzioni agroalimentari di qualità e di nicchia nella promozione e valorizzazione del territorio. L'incontro andrà poi avanti con le testimonianze dei Consorzi di Tutela, prima di lasciare la parola per le conclusioni al parlamentare e membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, Giuseppe Romanini.
I Food Blogger di AIFB saranno poi coinvolti in un educational tour enogastronomico nelle giornate di venerdì 21 e sabato 22 novembre, che li porterà alla scoperta dei luoghi più significativi per l'enogastronomia del territorio, compiendo un suggestivo reportage attraverso itinerari naturalistici, oliveti, frantoi, le aziende e i loro prodotti, .
(Fonte: Ufficio Stampa Ventennale Associazione Città dell'Olio)
Al World Cheese Awards, il più grande concorso mondiale per produttori e distributori di formaggi, due caseifici del Consorzio Terre di Montagna tra i vincitori -
Modena, 17 novembre 2014
Ci sono anche due caseifici del Consorzio Terre di Montagna tra i vincitori delle 21 medaglie (sette ori, sette argenti e sette bronzi, più un "Supergold") conquistate dalla Nazionale del Parmigiano Reggiano al World Cheese Awards che si è svolto a Londra dal 14 al 16 novembre.
Si tratta del più grande concorso mondiale per produttori e distributori di formaggi; quest'anno hanno partecipato 3 mila prodotti provenienti da 33 paesi, dall'Australia agli Usa, dal Sudafrica al Nord Europa, giudicati da oltre 250 giurati in rappresentanza di 26 nazioni. Con sette ori, sette argenti, sette bronzi e il Supergold, il Parmigiano Reggiano è risultato il formaggio Dop più premiato dell'intero concorso.
Il caseificio Querciola di Lizzano in Belvedere (Bologna) ha vinto una medaglia d'oro e una d'argento nella categoria "oltre i 24 mesi"; nella stessa categoria il caseificio Dismano di Montese ha ottenuto un argento. Entrambe le cooperative fanno parte del Consorzio Terre di Montagna, al quale aderiscono nove caseifici del crinale appenninico tra Modena e Bologna. Il Consorzio, aderente a Confcooperative Modena, è nato a Montese nel 2008 per promuovere, valorizzare e commercializzare il Parmigiano Reggiano di montagna. Insieme ad altri diciannove caseifici, il Querciola e il Dismano fanno parte della Nazionale del Parmigiano Reggiano, "allenata" dall'agronomo-giornalista reggiano Gabriele Arlotti. Per la cronaca, vincitore assoluto dell'edizione 2014 dei World Cheese Awards è stato il Bath Blue, tipico erborinato del Regno Unito.
(Fonte: ufficio stampa Confcoopertaive Modena)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 46 17 novembre 14
SOMMARIO Anno 13 - n° 46 17 Novembre 2014
SOMMARIO (scaricabile in pdf)
1.1 editoriale "Parma cotta" e "Italia bollita"
3.1 cereali Grano duro, balzo dei prezzi a ottobre
4.1 Lattiero caseario Crescita del Latte Spot e nuovo calo del Parmigiano Reggiano.
5.1 imprese Modena, caseificio Roncoscaglia. Nuovo punto vendita e museo (con video)
5.2 fitosanitari Fitosanitari, nuove disposizioni per il rilascio e rinnovo del "patentino"
5.3 prosciutto Turismo rurale. Da Helsinky alla "Strada del Prosciutto" per un focus d'approfondimento.
6.1 latte norme Parmigiano, istituito il registro delle quote latte.
6.2 turismo e tradizioni November food tour: Parmigiano e Culatello di Zibello DOP
7.1 turismo e tradizioni I Luoghi del "Culatello di Zibello DOP". Seconda parte
In previsione una contrazione mondiale dell'offerta di grano duro per l'annata 2014-2015 addirittura inferiore al 2007. Sostanziale calo dei raccolti canadesi.
Roma, 10 novembre 2014
Le tensioni sul mercato del grano duro, nonostante l'impennata dei prezzi di queste ultime settimane, si inseriscono in un contesto generale diverso da quello dell'annata shock 2007/08. A spiegarlo è l'Ismea, in un focus dedicato alle dinamiche dei mercati cerealicoli, da cui si evince, per il grano duro, un divario del 30% tra il prezzo medio di 351,24 euro/tonnellata registrato nell'ultima settimana di ottobre e la quotazione record di 494,15 raggiunta nel febbraio 2008.
Le tensioni osservate tra la fine del 2007 e la metà del 2008 avevano interessato l'intero mercato dei cereali, mentre l'attuale consistenza delle scorte globali sia di frumento tenero che mais non prefigura uno scenario di tensione generalizzato. In base alle rilevazioni dell'Ismea, il frumento tenero si è mediamente attestato a ottobre a 191,00 euro/tonnellata, stabile rispetto a settembre e in flessione su base annua, mentre il mais, con un valore medio di 150,48 euro/tonnellata, è sceso ai minimi dal 2011.
Di contro, osserva l'Ismea, la significativa contrazione dell'offerta mondiale di grano duro attesa per l'annata 2014-2015 e il depauperamento delle scorte globali, che nelle proiezioni sono indicate a un livello addirittura inferiore a quello del 2007, hanno innescato una serie di rincari che potrebbero proseguire nei prossimi mesi.
Le ultime stime dell'Igc rivelano una flessione produttiva mondiale del 12%, prevalentemente imputabile al calo dei raccolti canadesi. Per quanto riguarda le scorte, si prevede invece una contrazione di quasi il 40% rispetto alla scorsa campagna.
(Fonte Ismea 10 novembre 2014)
La cooperativa casearia di Sestola celebra il 60 esimo di nascita con una struttura che va incontro alle esigenze anche culturali dei consumatori.
Sestola (MO) 13 novembre 2014 -
A 60 anni dalla fondazione il caseificio di Roncoscaglia inaugura il casello rinnovato ma sulla forma dei vecchi caseifici. Un investimento di 200.000€ grazie a un contributo ottenuto dal Gal Antico Frignano e Appennino reggiano.
Occupa una superficie di 150 mq e comprende una sala polivalente con museo utilizzabile anche per le degustazioni dei prodotti, salumi compresi. C'è anche un nuovo punto vendita. Il Roncoscaglia è stata una della prime cooperative del Frignano.
I NUMERI
9 soci
17.500 quintali di latte anno
3.200 forme anno
(Guarda il video -http://www.youtube.com/watch?v=5Y7f8uuwCGg&list=PL0894FC627ABA9B16)
D.LGS. 150/2012. Introdotte nuove disposizioni per il rilascio e rinnovo delle abiitazioni alla vendita, acquisto e per consuenza sull'impiego di prodotti fitosanitari in agricoltura.
Parma, 13 novembre 2014 -
Il d.lgs. 150/2012, attuativo della direttiva 2009/128/CE in materia di utilizzo sostenibile dei pesticidi, stabilisce che a decorrere dal 26 novembre 2015 chiunque acquisti e utilizzi in modo professionale prodotti fitosanitari o intenda svolgere attività di vendita di tali prodotti o di consulenza sull'impiego degli stessi, deve essere in possesso di specifiche abilitazioni.
Le abilitazioni sono ottenibili in base a un sistema di formazione, rilascio e rinnovo, che le Regioni – secondo quanto stabilito dal Piano d'azione nazionale per l'uso sostenibile dei prodotti fitosanitari (DM 22 gennaio 2014) - devono mettere a disposizione degli utenti entro il 26 novembre 2014, attenendosi ai requisiti indicati dal d.lgs. 150/2012 e dal Piano medesimo.
La nuova disciplina nazionale - rispetto alla previgente recepita dalla Regione con la DGR 1120/2008 - prevede la nuova figura del consulente per l'impiego dei prodotti fitosanitari, un incremento della durata complessiva dei corsi e un aggiornamento dei loro contenuti, sia di quelli finalizzati all'abilitazione che di quelli di aggiornamento.
E' prevista una clausola che salvaguarda la formazione svolta ai sensi della DGR 1120/2008, se autorizzata prima dell'entrata in vigore della nuova DGR.
(allegato File del Decreto di Giunta Regionale Emilia Romagna 1722/2014)
Un focus finalizzato all'approfondimento del MKT territoriale a partire dall'Alto Adige e dalla Strada del Prosciutto e dei vini dei colli di Parma.
Parma, 12 novembre 2014 - L'istituto Rural dell'Università di Helsinki (gruppo di ricerca che si occupa di turismo rurale) in viaggio in l'Europa per apprendere la gestione del turismo rurale per l'Italia ha chiesto di poter visitare, per la loro unicità di offerta, l' Alto Adige e di incontrare il Presidente della "Strada del Prosciutto e dei Vini dei Colli di Parma".
Il focus è finalizzato all'approfondimento del MKT territoriale.
" Vista la vostra singolare peculiarità i ricercatori del Ruralia Istitute hanno chiesto di poter organizzare un incontro con il promotore della "Strada del Prosciutto" per un'ora circa il giorno 18 c.m. punto 1 come siete riusciti a trasformare un idea in realtà 2 come si permette di facilitare la visibilità di tutte le aziende anche di piccole dimensioni, valorizzando i prodotti e produzioni di nicchia 3 obbiettivi. So che tale richiesta potrebbe essere un po' inconsueta, ma penso che esportare dei buoni casi studio in Europa sia un esempio di come il know-how italiano sul cibo sia ancora un riferimento in Europa. Rimango a disposizione per eventuali domande o chiarimenti, e ringraziandola sinora della collaborazione. Cordiali saluti (Enrico Vidale. University of Padua Campus Agropolis.)"
L'incontro si svolgerà presso la sede della "Strada del Prosciutto" nelle sale della Rocca di Sala Baganza , martedì 18 c.m. alle ore 11.00
(fonte Strada del Prosciutto di Parma)
Dal 12 novembre è online sul sito del Consorzio del Parmigiano Reggiano. Un valore in più per gli allevatori.
Reggio Emilia, 12 novembre 2014 - Giunge all'ultima tappa il cammino che ha portato alla definizione del nuovo Piano di regolazione dell'offerta per il Parmigiano Reggiano.
Dopo le possibilità concesse dall'Unione Europea con il "Pacchetto latte" (che nel rispetto della libera concorrenza consente di programmare e gestire i volumi produttivi dei prodotti caseari di qualità) e il cammino interno al comprensorio di produzione, che con l'assemblea consortile del settembre 2013 diede il via a larghissima maggioranza al nuovo Piano produttivo, dal 12 novembre sarà online il Registro delle quote latte per la produzione di Parmigiano Reggiano (consultabile sul sito: http://registro.parmigianoreggiano.it).
"Un passaggio – sottolinea il Consorzio – che rimarca un legame tra produttori di latte e caseifici che non ha uguali in Europa: il Parmigiano Reggiano, infatti, diviene così l'unico formaggio che assegna direttamente agli allevatori (e non ai caseifici), cioè ai titolari della materia prima a qualità distintiva, le quote latte da destinare alla trasformazione, creando anche nuovo valore per quasi 3.500 allevamenti".
"Si completa così – prosegue il Consorzio – un percorso che per la prima volta ha visto proprio i produttori agricoli (e non solo i caseifici) diretti protagonisti della scelta del governo della produzione; dopo l'esito assembleare pressoché unanime da parte dei caseifici per il via ai piani produttivi, infatti, i produttori hanno singolarmente validato con la propria firma un impegno che è divenuto collettivo e individuale al tempo stesso".
I produttori riceveranno nei prossimi giorni una comunicazione scritta della propria quota latte, e attraverso il registro online, che è pubblico, sarà possibile a chiunque la visura precisa dei produttori che operano all'interno del comprensorio e delle relative quantità.
"Uno degli aspetti più importanti – spiega il Consorzio – è che la quota è di esclusiva proprietà degli allevatori: questo significa che potranno scegliere se utilizzarla per mungere latte da destinare a Parmigiano Reggiano o, eventualmente, per trasferirla a terzi o usarla come elemento di garanzia per ottenere credito".
(Fonte Consorzio Formaggio Parmigiano Reggiano)
Per la prima volta l'evento più importante dell'area del Mediterraneo dedicato al business e alla ricerca nelle tecnologie per la trasformazione dei prodotti vegetali ha accolto anche operatori del Far East. Nella cornice di Cibus Tec si sono svolti centinaia di incontri d'affari che hanno aperto nuove relazioni commerciali. Grande soddisfazione tra le imprese di Parma e tra gli organizzatori: la Camera di Commercio di Parma, Unioncamere Emilia-Romagna, la Camera di Commercio italiana per la Francia a Marsiglia e il polo francese Terralia.
Parma, 14 novembre 2014 -
La Camera di commercio di Parma traccia, con il suo presidente Andrea Zanlari, un bilancio della quinta edizione di "Tech Agrifood - European mediterranean Business Meetings", manifestazione di business-matching svoltasi dal 29 al 30 ottobre alle Fiere di Parma nella cornice di Cibus Tec. "Siamo soddisfatti, - dice il presidente - i riscontri avuti dalle nostre imprese sono molto positivi. Tutte, ed erano 23 quelle di Parma, hanno incontrato tantissimi operatori esteri e tutte hanno sottolineato l'efficacia degli incontri e la funzionalità dell'organizzazione. Il nostro obiettivo, come Camera di commercio, è stato quello di favorire la conoscenza della tecnologia parmense per l'agroalimentare in molti Paesi contemporaneamente, favorendo relazioni e business, e posso dire che abbiamo centrato questo risultato".
Tra le 126 organizzazioni partecipanti, in prevalenza aziende (105), spiccava la significativa presenza del mondo dell'università e della ricerca (10), come per esempio l'INRA francese e la Stazione Sperimentale per l'Industria delle Conserve alimentari (azienda speciale della Camera di commercio). Nove gli istituti pubblici presenti.
Undici i paesi rappresentati, provenienti da tre continenti; per la gran parte dell'area del Mediterraneo, c'erano tuttavia alcune interessanti eccezioni: oltre Algeria (15 partecipanti), Egitto (6), Marocco (3), Tunisia (9), Turchia (7), Libano (3), Francia (5), Italia (55), Spagna (4), erano presenti infatti 12 operatori dalla Russia e 8 dal Vietnam. Circa 500 gli incontri b2b realizzati, tutti nella filiera della trasformazione di frutta, verdura e cereali e in quella vitivinicola e olearia. In particolare, i paesi dell'area Maghreb e la Turchia hanno dimostrato un forte interesse verso le tecnologie di lavorazione e confezionamento di ortaggi, frutta e olio. Ma il Paese che ha forse suscitato il maggiore interesse è stato il Vietnam, perché ancora poco esplorato e con caratteristiche molto interessanti per le aziende italiane.
Da Parma, hanno preso parte a Tech Agrifood, Asepsystems Srl, Bg Srl, Ceti Group Srl, Cobe Ingegneria Srl, Fipal Srl, Ghizzoni D. Spa, Ing. A. Rossi Impianti Industriali Srl, Labs Srl, Lanzi Tiziano, Levati Food Tech Srl, L.W.P. Engineering Srl, MGF Srl, Navatta Grop Food Processing Srl, Nuova Sara Srl, Parma Tech Magreb, PSA Italy Srl, Refri Group Srl, Rg Strumenti Srl, Stv di Salati G. & C. Snc, Tropical Food Machinery Srl, Zacmi Spa e Zilli & Bellini Srl oltre alla già menzionata Ssica.
"Questa manifestazione, che organizziamo con la Camera di commercio italiana di Marsiglia e con Terralia, Polo di competitività del sud est della Francia, è nata 5 anni fa per favorire lo sviluppo di partenariati commerciali, tecnologici e scientifici su alcuni temi focali tra cui i processi di conservazione e trasformazione, l'imballaggio e il confezionamento, lo stoccaggio e la distribuzione" aggiunge Zanlari. "Parma – spiega ancora il presidente della Camera di commercio - è leader in tutti questi settori ed è per questo che, per la seconda volta, abbiamo deciso di portare la manifestazione, nata in Francia, qui da noi. Siamo centrali in Europa ed è giusto che riva nord e riva sud del Mediterraneo si incontrino qui. Quest'anno inoltre abbiamo deciso di allargare la partecipazione anche a due mercati difficili ma decisamente interessanti come Vietnam e Russia. L'interesse per la nostra tecnologia è stato alto. Mi fa veramente piacere che molte aziende ci abbiamo detto che grazie a questa manifestazione hanno incontrato Paesi e operatori che altrimenti non avrebbero mai avuto l'occasione di conoscere".
(Fonte: Ufficio Stampa Camera di commercio di Parma)
Nessuna variazione per il burro. Segno negativo per la crema a uso alimentare e per il Parmigiano Reggiano. Latte spot, cresce solo il nazionale.
di Virgilio, 12 novembre 2014 -
LATTE SPOT In leggera crescita il latte crudo spot nazionale. Registrato un +1,35% che porta il livello dei listini veronesi a collocarsi tra 38,15 e 39,18€/100 litri di latte. Invariato invece il latte intero pastorizzato estero mentre lo scremato è stato ritoccato in crescita del 2,27%. Rispetto il 2013 il valore medio dei listini ha ceduto del 10,24% relativamente al latte spot nazionale (41,84 /100 litri latte) e del 14,02% riguardo al latte di provenienza estera, Germana e Austria (39,73€/100 litri).
BURRO E PANNA Sulla piazza milanese nessuna variazione è stata registrata riguardo al burro. 2,85€/kg il listino del Burro CEE ormai fermo da oltre due mesi. Altrettanto dicasi per le altre tipologie di burro che hanno tutte replicato i medesimi valori della precedente ottava.
Anche il burro zangolato da panne fresche, contrattato a Parma, ha mantenuto il prezzo di 1,50€/kg. Segno negativo invece per le creme a uso alimentare quotate a Milano che, con un -2,38%, sono discese a 1,64€/kg.
Nessuna variazione invece sulla piazza veronese.
GRANA PADANO Stabile il Grana Padano DOP sulle piazze di Mantova e di Milano.
Nello specifico il Grana Padano quotato nel capoluogo lombardo ha confermato il prezzo compreso tra il minimo di 6,35 e il massimo di 6,60€/kg e tra 7,00 e 7,65€/kg rispettivamente per il 9 mesi di stagionatura e per il 15 mesi e oltre di stagionatura.
PARMIGIANO REGGIANO La lenta emorragia non si arresta.
Se il Grana Padano soffre, il "Parmigiano" un po' di più. Altri 5 centesimi lasciati sul mercato da parte del Re dei formaggi sia per il 12 sia per il 24 mesi di stagionatura sulla piazza di riferimento comprensoriale di Parma e perdita confermata anche per il 24 mesi contrattato a Reggio Emilia nella giornata di ieri. Stabili invece le quotazioni a Milano.
(Grafici realizzati da CLAL)
Cibus Agenzia Stampa Elettronica Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 45 novembre 14
SOMMARIO (scaricabile formato pdf - in allegato)
SOMMARIO Anno 13 - n° 45 10 Novembre 2014
1.1 editoriale Burocrati, permalosi con qualche scheletro nell'armadio, e un piano segreto?
2.1 Girolio Eventi Girolio D'Italia. La tappa di Parma.
3.1 Lattiero caseario Niente di nuovo sul fronte lattiero caseario
4.1 crisi russa Ucraina: Coldiretti, controlli su carne tedesca all'antrace
5.1 eventi Cioccolato in Piazza
5.2 nutrizione e benessere Bye bye dieta vegetariana. A rischio salute e buon umore.
5.3 nutrizione Memoria più giovane con il cioccolato
6.1 alluvione Parma Alluvione Parma. Ricognizione danni.
6.2 turismo e tradizioni November food tour: Parmigiano e Culatello di Zibello DOP
7.1 turismo e tradizioni "Non solo maiale". I Luoghi del "Culatello di Zibello DOP"
Tappa Girolio 2014 a Parma. Cibo, identità, economia: Parma alla prova del futuro. In programma a Parma dal 21 al 22 novembre. Convegno sul valore delle produzioni agroalimentari tipiche ed educational tour per foodblogger provenienti da tutta Italia.
Parma, 7 novembre 2014 -
Si fermerà a Parma la Tappa Girolio 2014 e sarà l'occasione per favorire la conoscenza di un nuovo prodotto del nostro territorio, ancora veramente di nicchia, l' "olio del Ducato", e per discutere del valore delle tipicità alimentari nello sviluppo di un'economia sostenibile, attenta al territorio, alla sua storia e peculiarità.
La Tappa è inserita nella manifestazione GIROLIO D'ITALIA che si svolge ogni anno in una diversa città italiana e che la Camera di commercio di Parma sta promuovendo in accordo con l'Associazione Nazionale Città dell'Olio.
Fulcro della manifestazione sarà il convegno dedicato a: "CIBO, IDENTITA', ECONOMIA: Parma alla prova del futuro", che si terrà venerdì 21 novembre alle ore 16 alla Camera di Commercio di Parma. Dopo l'apertura dedicata al ventennale dell'Associazione Città dell'Olio Italiane, prenderanno la parola, per un breve saluto, le istituzioni (Camera di commercio, Comune e Provincia di Parma) quindi, con la moderazione di Marzia Morganti Tempestini (giornalista e docente dell'Università di Parma), interverranno:
Carlo Cambi (giornalista enogastronomo), sul tema: Il territorio di origine come strumento di marketing territoriale nelle produzioni agroalimentari
Giorgio Dell'Orefice (giornalista Agrisole-Il Sole 24Ore), sul tema: Parma Food Valley: attualità e scenari. Guardare al futuro
Antonio Giovanni Cocco (direttore generale ISNART), sul tema: I ristoranti italiani nel mondo: un'opportunità di mercato per le produzioni di qualità
GianMaria Cunial (presidente Associazione Olivicoltori parmensi), sul tema: Il valore delle produzioni agroalimentari di qualità e di nicchia nella promozione e valorizzazione del territorio
Seguiranno le testimonianze dei Consorzi di tutela del territorio.
Il saluto conclusivo sarà di Giuseppe Romanini, parlamentare e membro della Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati.
Scarica qui il programma dettagliato>>
L'incontro è aperto a tutti i partecipanti, ma si prega di confermare la presenza alla Segreteria organizzativa:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - tel. 0521 210280-246-203.
(Fonte CCCIAA Parma)
Casi di contaminazione all'antrace riscontrati in Germania.
Parma 05 novembre 2014 ----
Occorre immediatamente verificare l'autenticità della notizia sui casi di antrace nella carne bovina proveniente dalla Germania che è anche tra i principali fornitori dell'Italia.
E' quanto afferma la Coldiretti nel commentare la decisione della Russia di vietare l'importazione di alcuni tipi di carne bovina, tra cui salsicce, provenienti da diversi Paesi Ue, tra cui Italia, Francia, Spagna e Germania perché in quest'ultimo Paese si sono registrati casi di contaminazione da antrace in carni bovine. Al rischio per l'Italia si aggiunge il danno provocato dall'escalation dell'embargo russo. La nuova misura decisa da Putin segue di poco – sottolinea la Coldiretti - la decisione di bloccare l'import di farine animali, grassi di bovini, suini e pollame, e altri derivati di bovini e suini provenienti dall'Ue.
Il 7 agosto 2014 – ricorda la Coldiretti – era invece stato decretato un divieto all'ingresso di una lista di prodotti agroalimentari che comprende frutta e verdura, formaggi, carne e salumi ma anche pesce. A seguito di questi provvedimenti la Coldiretti ha stimato danni diretti solo nell'alimentare per un ammontare di circa 200 milioni di euro all'anno ai quali si sommano quelli indiretti dovuti alla perdita di immagine e di mercato provocata dalla diffusione in Russia di prodotti di imitazione che non hanno nulla a che fare con il Made in Italy ma anche la possibilità che vengano dirottati sul territorio nazionale i prodotti agroalimentari di bassa qualità di altri paesi che non trovano piu' uno sbocco nel Paese di Putin.
Una buona notizia per i "carnivori", verrano meno le pressioni per cambiare abitudini alimentari. Le proteine della carne migliori di quanto la cultura popolare moderna supponesse o intendesse fare credere.
Parma, 03 novembre 2014 --
Premesso che la miglior dieta è quella mediterranea, perfetto mix tra carboidrati, proteine animali e grassi sia di origine vegetale sia animale (olio e burro per intendersi), sta finalmente smontando la convinzione che vegetariano è "felicità e benessere".
Un contro ordine che viene da uno studio condotto nell'Università Medica di Graz, in Austria, pubblicato dalla rivista PLos One.
I risultati ai quali i ricercatori sono giunti stravolgono, e perciò è facile prevedere ben presto delle contro ricerche, le convinzioni più popolari e comunque suffragate anch'esse da ricerche. Secondo i ricercatori, infatti, coloro che eliminano la carne dal proprio regime alimentare hanno il 50% di possibilità in più di ammalarsi di cancro o di subire un infarto, e non solo. I vegetariani hanno il doppio delle probabilità di soffrire di allergie e risulterebbero anche più esposti alla depressione e all'ansia.
Pur riconoscendo che i vegetariani hanno un body mass index inferiore e abitudini migliori (ad esempio, in genere fanno più attività fisica, bevono meno alcool e non fumano) la ricerca, intitolata Austrian Health Interview Survey, si contrappone nettamente a quanto finora conosciuto ovvero che le diete ricche di vegetali e frutta riducono il rischio del cancro e di altre malattie croniche in tutti i gruppi demografici.
A onor del vero, la ricerca in esame, stabilisce che il problema non starebbe nel fatto che frutta e vegetali sono dannosi, ma nella dieta sbilanciata. Infatti anche i grassi animali, assunti in dosi ragionevoli, hanno una missione positiva da portare avanti nel metabolismo corporeo.
Corsi e ricorsi storici. La scienza e in particolare quella connessa alla nutrizione, continua a sorprenderci. Dopo il burro sta cadendo il tabù del cioccolato.
di Virgilio. Parma, 04 novembre 2014 --
Nell'era moderna a salvare il cioccolato era solo il il suo effetto "droga" sull'umore. La capacità riconosciute a stimolare la produzione di endorfine (ormone della felicità), polipeptidi presenti nel cervello e nell'ipofisi ad attività oppiaceo-simile, da parte del cioccolato è stata incontrovertibilmente certificato dalla comunità scientifica.
Ma, e c'è sempre un ma quando qualche alimento diventa troppo attrattivo, il cioccolato è sempre stato osteggiato per i suoi grassi e conseguentemente per i problemi connessi al colesterolo. Almeno al colesterolo "cattivo" perché uno "buono" è già stato trovato e chissà che, ben presto anche questo tabù potrà anch'esso decadere.
Il cioccolato per la felicità e come analgesico, grazie appunto alle endorfine in grado di stimolare i centri del piacere creando situazioni soddisfacenti e riducendo dolore e malessere, ma non solo.
Recentissime ricerche, infatti, dimostrano come il cioccolato sia in grado di "ringiovanire la mente" di trent'anni. La notizia è stata pubblicata da Nature Neuroscience e divulgata da Huffington Post.it lo scorso 27 ottobre a firma di Ilaria Betti.
L'elisir di giovinezza albergherebbe quindi nei chicchi di cacao. Il cioccolato avrebbe quindi il potere di rallentare il processo di perdita della memoria nelle persone anziane. "I flavonoli, gli antiossidanti contenuti nei chicchi di cacao, possono far tornare la memoria di una persona di 60 anni a quella di un trentenne o di un quarantenne", spiegano gli studiosi della Columbia University.
A Soragna si spalancano le porte del Gusto! Le date di svolgimento saranno: sabato 8, 15, 22, 29 novembre 2014.
Soragna, 9 novembre 2014 -
Il costante e crescente successo della manifestazione turistico-gastronomica del "November Porc", che tocca nel 2014 la sua tredicesima edizione, dimostra che l'attenzione per la gastronomia e le produzioni d'eccellenza è sempre più un motivo di attrazione per viaggiatori di ogni tipo, dall'Italia e dal mondo.
Chi viene per assistere alla produzione dei "ciccioli", chi per assaggiare i piatti tradizionali, chi per fare acquisti con assoluta garanzia di qualità, spesso desidera ampliare la propria esperienza con sempre nuovi modi di vivere la "bassa".
Ecco quindi l'importanza della rete della Strada del Culatello, di cui fanno parte i comuni di Fontanellato, Soragna, Roccabianca, Colorno, San Secondo, Polesine Parmense, Sissa, Zibello, e dell'offerta turistica ad essi collegata. Oltre ai Castelli, ai luoghi di Verdi, alle escursioni nei parchi, si aggiunge per la durata del November Porc una "gustosa" novità proposta dal Comune di Soragna: il "November Food Tour – a Soragna si spalancano le porte del gusto", che offre la possibilità di entrare direttamente nelle aziende di produzione di Culatello di Zibello DOP e di Parmigiano Reggiano, normalmente non aperte al pubblico, in compagnia di una Guida autorizzata. La Guida, specializzata in turismo enogastronomico, offrirà dettagliate spiegazioni sui prodotti, la loro lavorazione, gli usi in cucina, rispondendo alle curiosità di tutti i partecipanti.
Il tour a cadenza settimanale offre una mattina intera di autentica "esperienza" gastronomica, arricchita da una degustazione finale, che sarà indimenticabile per i partecipanti.
Il Tour si rivolge a tutti gli appassionati e i curiosi della migliore gastronomia italiana, sia italiani che stranieri con spiegazioni in italiano e in inglese.
Le date di svolgimento saranno: sabato 8, 15, 22, 29 novembre 2014, con partenza alle 8,45 presso l'Ufficio Turistico di Soragna (via Repubblica, 3 – tel. 0524 598932). E' necessario che i partecipanti possiedano auto propria (in caso di necessità, è disponibile un servizio di noleggio con conducente a prezzo convenzionato). La quota a persona è di 55 euro.
Per aderire è sufficiente prenotare via mail all'indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. - o chiamare al n. +393277469902. Le Guide di Itinera Emilia forniranno tutte le informazioni utili.
....E speriamo ci sia la nebbia!
(Fonte Comune di Soragna)
Leggera crescita del latte spot quotato alla borsa lodigiana e della crema di centrifuga a uso alimentare quotata a Verona.
di Virgilio, Parma 5 novembre 2014 -
LATTE SPOT Nessuna nuova sul fronte del latte spot. 37,63€/100 litri di latte è il valore minimo contrattato a Verona per il latte crudo spot nazionale e 38,66€/100 litri di latte il prezzo massimo. Invariato anche il listino, per la terza settimana consecutiva, del latte intero pastorizzato di provenienza estera (37,60 - 37,63€/100 litri). Diversa invece la tendenza registrata a Lodi (quotazioni quindicinali) dove a una costante discesa, avviata sin dallo scorso 26 agosto, nella seconda quindicina di ottobre si è rilevata una leggera ripresa (+0,41%) che ha portato i valori minimo e massimo a 36,60 e 38,66€/100 litri rispettivamente.
BURRO E PANNA Calma piatta sul fronte del burro e della panna. Unica eccezione una ripresa della quotazione della crema di centrifuga a uso alimentare quotata a Verona. Un +3,08% utile a quotare il listino minimo a 1,65€/kg e il massimo a 1,70€/kg
Invariati da otto settimane i listini del burro alle borse di Milano, Parma e Reggio Emilia.
GRANA PADANO Nessuna nuova anche relativamente al Grana Padano. Listini fermi sia a Mantova sia a Milano.
Tra 7,00 e 7,65/kg. il prezzo del Padano di 15 mesi e oltre registrato sulla piazza borsistica milanese mentre è confermato il listino compreso tra 6,35 e 6,45€/kg relativamente al 9 mesi e oltre di stagionatura.
PARMIGIANO REGGIANO Listini al palo anche per quanto riguarda il Parmigiano Reggiano su tutte le piazze prese a riferimento. 7,30 e 7,70€/kg i listini relativi al valore minimo e massimo del 12 mesi quotati a Parma che salgono tra 9,10 e 9,85 per il 24 mesi.
Ismea, prosegue il calo dei prezzi per i lattiero caseari
Il mercato dei lattiero-caseari mantiene in Italia un andamento negativo. Lo rileva l'Ismea nel rapporto di analisi "Tendenze Lattiero-caseari" del terzo trimestre 2014, segnalando in generale una caduta dei prezzi del 3,7% rispetto ai tre mesi precedenti e dello 0,7% su base annua.
La dinamica negativa ha coinvolto diverse produzioni: dai formaggi duri (-3,8% su base trimestrale) al burro (-5,2%) al latte crudo alla stalla (-4,3%).
Per il latte, in particolare, Ismea rileva, nei mesi di luglio e agosto, un prezzo medio di 40,88 euro/100 litri, contro i 42,32 euro registrati mediamente nella prima metà di quest'anno. La pressione dell'offerta, sia in Italia che nel resto d'Europa, è il principale fattore che spiega la tendenza al ribasso prezzi, in un mercato ancora sbilanciato. Una conferma viene anche dalle quotazioni del latte spot, il latte crudo commercializzato fuori dagli accordi regionali, che in un anno cedono il 25%.
Riguardo ai formaggi, il Parmigiano Reggiano a 12 mesi di stagionatura è sceso, nel terzo trimestre 2014, su una media di 7,91 euro/kg, toccando il minimo da un quinquennio e perdendo il 9% su base annua.
In calo, seppure in maniera meno marcata, anche i prezzi del Grana Padano, prodotto che più di altri sta risentendo dell'embargo sulle importazioni di lattiero-caseari imposto dalla Russia.
(fonte ismea servizi 23 ottobre 2014)
Seminario della Camera di Commercio mercoledì 5 novembre in Sala Grasselli su made in Italy e tutela dei prodotti agroalimentari -
Reggio Emilia, 4 novembre 2014 -
Si parlerà di made in Italy e di tutela dei prodotti agroalimentari nell'incontro organizzato dalla Camera di Commercio per mercoledì 5 novembre alle ore 15,00 in Sala Grasselli (piazza della Vittoria, 3).
Un confronto che propone alle aziende dell'agroalimentare una serie di approfondimenti che vanno dalla tutela dei marchi alle azioni di vigilanza e repressioni messe in atto sul versante delle frodi e delle contraffazioni.
Il seminario si aprirà proprio con la presentazione delle attività e dei servizi della Camera di Commercio nel campo della tutela della proprietà intellettuale nell'ambito dell'innovazione e del "made in", per poi spostarsi sulla normativa di riferimento per la definizione dell'origine, sull'uso del marchio collettivo geografico come indicatore di provenienza, sul packaging dei prodotti alimentari.
Due interventi, inoltre, saranno specificatamente dedicati al ruolo dell'Agenzia delle dogane e dei monopoli nella lotta alle contraffazioni dei prodotti alimentari e all'azione antifrode e a tutela della legalità in campo agroalimentare a cura del Nucleo Antifrodi dei Carabinieri di Parma.
(Fonte: Dalla Camera di Commercio, Industria, Artigianato e Agricoltura di Reggio Emilia)
Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 13 - n° 44 novembre 14
SOMMARIO
Anno 13 - n° 44 03 Novembre 2014 (in allegato il formato pdf scaricabile)
SOMMARIO Anno 13 - n° 44 3 novembre 14
1.1 editoriale Generosi con l'UE, sadici con i cittadini.
2.1 cereali In crescita i prezzi di frumento duro e della semola
3.1 Lattiero caseario Nuovo scivolone per le due principali DOP
4.1 ambiente Invito a salvare il "Casino dei Boschi di Carrega"
5.1 November porc "I Sapori del Maiale" 20 anni e non sentirli
5.1 eventi Ecomondo, a Rimini gli stati generali della Green Economy
7.1 pubblicita' "L'uomo è Cacciatore"
7.2 eventi Formaggio, nuovo magazzino "Cavazza" inaugurato a Toano
7.3 Vino Lambrusco, cantine cooperative ottimiste sulla commercializzazione
8.1 turismo e tradizioni Un PO di burro,
13.1 in Breve - Direttiva Nitrati: divieti in vigore dall'11 novembre
- November food tour: Parmigiano e Culatello di Zibello DOP
Ismea pubblica "Tendenze" frumento e mangimistica. Lieve progressione del frumento tenero e una netta contrazione dell'offerta del frumento duro. Particolarmente elevate le quotazioni del "duro".
Roma, 29 ottobre 2014 -
Le più recenti indicazioni sull'evoluzione dell'offerta mondiale di frumento nel 2014 evidenziano una lieve progressione della produzione di frumento tenero a fronte di un netto calo di quella del frumento duro. In Italia, si evince dal report Ismea Tendenze relativo al terzo trimestre dell'anno, le stime dell'Istituto indicano invece per entrambe le tipologie raccolti in aumento. Di riflesso alla contrazione dell'offerta mondiale, il trimestre si è chiuso con le prime tensioni al rialzo per i prezzi del frumento duro nel mercato italiano (+5% su base congiunturale). Solo nelle ultime settimane del corrente mese, tuttavia, il frumento duro ha raggiunto delle quotazione particolarmente alte (328,14 €/t la quotazione media nella settimana dal 20 al 26 ottobre) portandosi di circa il 40% sopra i livelli dello scorso anno.
Per quanto riguarda i consumi delle famiglie italiane, nei primi nove mesi dell'anno si è osservata una ripresa tendenziale degli acquisti domestici di pasta di semola (+1,8%) Sul lato degli scambi con l'estero, gli ultimi dati disponibili aggiornati a luglio evidenziano un peggioramento del deficit strutturale della bilancia commerciale della granella di frumento rispetto ai primi sette mesi del 2013, da imputare al consistente incremento dei volumi importati, seppure a valori medi unitari più bassi. Nello stesso periodo, l'attivo di bilancio del settore pastario ha evidenziato solo una lieve erosione in ragione della contrazione dei prezzi all'export. Migliora infine in maniera significativa, nel trimestre di osservazione, il clima di fiducia sia dell'industria molitoria che nell'industria pastaria.
Per il mais e la soia Ismea stima un incremento produttivo rispettivamente di circa il 14% circa e 33%. Le rilevazioni dell'istituto, indicano per entrambi i prodotti, quotazioni all'origine in calo su base trimestrale e annua, sulla scia delle dinamiche internazionali. Migliora sia per il mais che per la soia il deficit strutturale della bilancia commerciale grazie a minori esborsi per l'import.
(fonte Ismea 29 ottobre 2014)
20 anni e non sentirli. E' il claim dell'edizione inaugurale del circuito November Porc 2014 che prenderà vita il prossimo 5 Novembre a Sissa. Tante le novità a partire dalla nuova amministrazione a seguito della fusione con Trecasali.
di Lamberto Colla - Sissa 01 Novembre 2014 --
Il modulo o meglio la spina dorsale della manifestazione è sempre la stessa, una nutrita schiera di volontari che presta, con rinnovato entusiasmo, la propria opera per garantire la migliore ospitalità alle migliaia di appassionati che ogni anno, da vent'anni, calpestano il suolo sissese per un'immersione totale nei gusti, aromi e colori che l'autunno, in queste terre della bassa parmense, riesce a donare.
Accantonato per un anno la storica frase "Speriamo che ci sia la nebbia" evocatrice dell'ambiente, il "marcatore culturale del Culatello di Zibello DOP", che ha generato il prezioso salume insaccato, a favore della ricorrenza ventennale della manifestazione coincidente con il trentennale del corso di formazione dedicato alla lavorazione delle carni che inaugurò questa splendida manifestazione.
"20 anni e non sentirli, spiega l'assessore alle attività produttive Igino Zanichelli, nella speranza di replicare i successi delle edizioni precedenti. I presupposti ci sono tutti a partire dal record di espositori. 300 bancarelle, un terzo delle quali offriranno prodotti gastronomici, e un allungamento delle giornate dedicate agli intrattenimenti. Si partirà mercoledì 5 novembre alle 21,00 con l'incontro con il professor G.F. Marchesi e la partecipazione di Mauro Adorni alla sala Cinema dal tema "I bei paesaggi fanno bene al cervello ... anche all'umorismo" per proseguire la sera successiva 6 novembre con lo spettacolo umoristico "Andom a redar in la basa" organizzato dalle 5 compagnie dialettali di Parma (5 euro ingresso - ndr)." Dal 5 al 9 novembre un intenso calendario di appuntamenti consentirà di dare soddisfazione a giovani e meno giovani, con musica e intrattenimenti vari tra i quali il 5° Palio della Spalla Cruda di Palasone di Sissa pur senza tralasciare la parte di educational. "Oltre alla tradizionale dimostrazione di come vengono confezionati i vari salumi da parte degli operatori di Agriform, l'ente di formazione professionale per l'agricoltura, quest'anno, in collaborazione con la Università degli Studi di Parma, verranno organizzate delle divulgazioni, a opera di "Gastro Parma" coadiuvati da una cinquantina tra medici e infermieri, sulla gastroenterologia spiegata con parole semplici, attraverso un percorso guidato negli apparati gastrici "gonfiabili". Infine, da quest'anno, avviamo un rapporto stretto con le scuole che proseguirà anche nelle altre manifestazioni, come ad esempio la fiera Agricola di Trecasali, partendo dall'Istituto Galileo Galilei di San Secondo che illustrerà il percorso di studi di agraria".
Speriamo quindi che ci sia la nebbia e buon divertimento. E dopo Sissa Trecasali sarà la volta di Polesine Parmense il 15-16 novembre.
In allegato il volantino scaricabile in pdf
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Par il programma completo della manifestazione: www.comune.sissatrecasali.pr.it
November porc: www.novemberporc.it
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In tempi di crisi c'è chi ancora decide di investire in montagna.
Toano (RE) 28 ottobre 2014 --
Si è inaugurato nel tardo pomeriggio di sabato 25 ottobre a Toano il "Magazzino di stagionatura Cavazza", alla presenza dell'assessore alle attività produttive, del personale e dei tributi Massimo Albertini, con la benedizione dei parroci di Toano e Monzone, Don Graziano e Don Alpino.
Il proprietario Maurizio Cavazza, espertizzatore e commerciante di formaggio, ha deciso questo investimento in previsione della realizzazione, a breve, del nuovo "Marchio di Montagna".
La struttura è stata ricavata dal vecchio caseificio chiuso sette anni fa. Gli interni sono stati resi completamente antisismici e adeguati alle severe norme igieniche e di sicurezza. Il magazzino è stato dotato dei migliori impianti di antifurto sul mercato, e delle più moderne attrezzature per la gestione delle forme. La capienza della struttura è di 4350 forme.