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Prosegue il periodo stabilità dei prezzi. Il grano di base prosegue verso punte più elevate. Rimane la preoccupazione per la fluttuazione dell'indice di cambio Euro/Dollaro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 3 Marzo 2017
L'ottimismo della ripresa Americana continua, tra alti e bassi, ad alimentare il mercato, che conferma le sue posizioni numeriche da settimane. Il corn/mais sempre oltre i 375 punti (cents/bushels), il grano oltre i 430 punti, il seme di soya tra i 1025 e 1035 punti e per quanto riguarda la farina tra i 328/335 dollari per tonnellata corta.

I fondi continuano a comandare i giochi e non hanno intenzione di fare sconti anzi, in forza di una maggior liquidità determinata dagli andamenti della borsa finanziaria USA, rafforzano la loro posizione dominante.

Nel mercato interno non vi è quasi nulla da segnalare di novità, salvo che il grano continua la sua passeggiata al rialzo seppure limitatamente alle qualità di base e non per le migliori. L'orzo tiene le proprie posizioni e il mais ha quasi azzerato il differenziale fra quello di qualità 5 in aflatossine e 4000 di Don, rispetto al 20 di aflatossine e 8000 di Don.
I proteici reggono bene, specie le farine di soia, grazie alla presenza di merce fisica e a qualche problema sugli impianti produttivi che non girano al massimo delle potenzialità e infine per un mercato del seme di soia che resta sostenuto.

I cereali comunque mostrano segnali di tensione sui mesi futuri nonostante corra un po' di scetticismo tra gli operatori sulla reale quantificazione dei rincari che potrebbero non essere poi così tanto significativi.

Il mondo delle bioenergie sta cercando di anticipare il mercato dei trinciati e quelli più avveduti approfittano della frenata dei cruscami per opzionarli sui mesi sino a giugno, mentre altri iniziano a muoversi sulla granella del nuovo raccolto.

L'unico vero fattore calmierante è limitato ai consumi interni che languono ma questo non preserva dai movimenti finanziari sulle merci internazionali.

Indicatori internazionali 3 marzo 2017


l'Indice dei noli è risalito a 904 punti, il petrolio è attorno a 53,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,05610.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

Officina Commerciale Commodities srl - Milano

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Mercoledì, 01 Marzo 2017 08:32

Cereali e dintorni. Stabilità ad alta energia.

Prosegue il periodo di apparente stabilità dei prezzi. L'unico rincaro reale si è registrato sul grano. A preoccupare sono le alte fluttuazioni dell'indice di cambio Euro/Dollaro.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 febbraio 2017
Giovedì e Venerdì scorso si è tenuto il forum dell'USDA che ha ipotizzato i seguenti prezzi/valori per la campagna 2017/2018:
- il corn/mais 350 punti (cents/bushels),
- il grano 430 punti,
- il seme di soya 960 punti.
Come si può osservare il vero rincaro è limitato al grano, mentre per il resto nulla di nuovo. Il mercato resta sostanzialmente stabile con i fondi che continuano a comandare il gioco, ben poco orientati a fare sconti per potersi ancor più avvantaggiare di maggiore liquidità in previsione dei positivi trend della borsa finanziaria USA. Nonostante le "gaffes" e i contrasti a questi primi 30 giorni di politica di Trump, l'ottimismo sulla ripresa Americana regna sovrano.

Le fluttuazioni del cambio continuano a essere molto marcate e nella giornata di lunedi 27/2 l'indice è passato da 1,052 a 1,062. Il rischio di un trend che vada a indebolire l'Euro e rafforzare il Dollaro si fa sempre più concreto.

Nel mercato nazionale è da segnalare che il grano sta di nuovo rincarando, specie per le qualità di base, mentre così non accade per la merce di alta qualità. L'orzo tiene le proprie posizioni e il mais ha quasi azzerato il differenziale fra quello di qualità, 5 di aflatossine e 4000 di Don, rispetto al 20 di aflatossine e 8000 di Don. Inoltre sui prezzi dei prossimi mesi sta crescendo la tensione per gli effetti della scarsa piovosità e della scarsa copertura nevosa e, novità di questi giorni, perché con l'innalzarsi delle temperature anche ad Est Europa, alcune rotte commerciali si spostano preferibilmente sul Mar Nero generando ulteriori complicazioni per le importazioni essendo il nostro mercato servito prevalentemente con treni e camion.

Purtroppo, occorre ripetersi, ma lo scenario in cui gli operatori nostrani operano non è dei più semplici, specie nel medio lungo termine.

Il comparto delle bioenergie sta cercando di anticipare il mercato dei trinciati e gli operatori più avveduti approfittano della pausa dei prezzi dei cruscami per opzionarli sui mesi sino a giugno, mentre altri iniziano a muoversi sulla granella di nuovo raccolto.

L'unico vero fattore calmierante è limitato ai consumi interni che languono, ma questo non preserva dai movimenti finanziari sulle merci internazionali.

Indicatori internazionali 28 febbraio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 875 punti, il petrolio è attorno a 54,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,05951.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Oltre 150 imprenditori agricoli presenti. Tra oscillazioni di mercati internazionali e prezzi non congrui di quanto prodotto il Consorzio Agrario a Ferrara propone la sua ricetta per avere un valore aggiunto reddituale migliore: qualità, qualità, qualità.

Ferrara, 28 febbraio 2017

Per il 2017 il miglior antidoto possibile per mitigare gli effetti di un mercato come quello dei cereali che sente pesantemente le diverse influenze di oscillazioni variabili che arrivano da scenari internazionali e che rendono altalenanti i prezzi sulle varie borse nei diversi paesi è senz'altro quello di mantenere alta la qualità delle produzioni. E' stato questo il monito primario uscito dall'incontro organizzato dal Consorzio Agrario dell'Emilia a Ostellato di Ferrara presso la sala convegni del ristorante 800 da Daio.
Uno dei numerosi e molto frequentati incontri che il Consorzio sta periodicamente mettendo in piedi per sostenere soci e imprese del territorio con consigli utili per il loro lavoro quotidiano. Anche questa volta l'incontro si è tenuto davanti ad un folto pubblico - di oltre 150 imprenditori agricoli - arrivati per comprendere meglio le dinamiche che regolano un comparto che ha vissuto negli ultimi anni non poche criticità dovute a prezzi troppo bassi della materia prima ed eccessi di produzione.

Un tema di strettissima attualità che riguarda da vicino le aziende agroalimentari ferraresi e l'economia del territorio: "Frumento, come aumentare il reddito", argomenti su cui si sono alternati al microfono diversi relatori, tutti esperti conoscitori del settore, che hanno cercato di focalizzare l'attenzione dei presenti su quelli che - in questo periodo storico - rappresentano i punti fermi delle campagne cerealicole dai quali partire in un generale contesto di crisi settoriale. E quindi, quale potrebbe essere oggigiorno la ricetta in grado di migliorare le performances agricole dei produttori locali? I dati raccolti e comparati, il trend globale e le approfondite analisi delle singole specialità cerealicole suggeriscono di porre attenzione massima alle fasi produttive affinchè il prodotto finale possa incarnare le migliori eccellenze di qualità organolettiche presenti della materia prima e l'ottimizzazione dei singoli processi di coltivazione, conservazione e raccolta.

"L'importante – ha commentato il presidente del Consorzio Agrario dell'Emilia Gabriele Cristofori – è trovare un equilibrio di mercato e oggi, in quest'ottica, è fondamentale poter contare su un prodotto finale di ottima qualità per strappare condizioni vantaggiose per il singolo produttore, ma in un'ottica corale collettiva in cui il CAE diventa protagonista di negoziazione riuscendo al contempo a sostenere con la professionalità maturata tutte le fasi di coltivazione con i suoi esperti presenti sul territorio". Vendite, conferimenti, cessioni a medio lungo termine, contratti più adeguati al valore dei cereali prodotti, potenziamento e valorizzazione della filiera, individuazione di possibili e praticabili opportunità di impiego industriale (Pastificio Ghigi, accordo Barilla ecc.), incremento e attenzione alla migliore ricerca scientifica attraverso stretti rapporti di collaborazione con multinazionali o straordinarie realtà come la sementiera SIS, dare riconoscibilità al prodotto italiano di qualità con provenienza certa, non abbassare mai la soglia degli standard di coltivazione e conservazione igienico- sanitaria della propria coltura.

"Questi sono tutti tasselli di un mosaico che, attraverso CAE - possono creare un valore aggiunto e una ricchezza da distribuire agli imprenditori agricoli ferraresi – ha assicurato il direttore Ivan Cremonini – il nostro Consorzio con questi incontri (come alcune settimane fa sull'emergenza Cimice asiatica) assume un ruolo di divulgatore di contenuti, consigli utili che poi si potranno tradurre in fatti concreti al momento della campagna". E la presenza massiccia di tanti coltivatori e l'attenzione dimostrata conferma la validità di questa iniziativa arricchita notevolmente proprio dalle relazioni degli esperti che vivono direttamente il rapporto diretto sui campi a fianco degli imprenditori Frumento: Gianni Baccarini CAE (le richieste del mercato, Claudio Cristiani CAE Soluzioni per il controllo delle malattie del frumento, Andrea Fabbi della Bayer Roberto Longo Italpollina Fertilizzazione fogliare del frumento Marco Toselli Innovazioni tecnologiche nella distribuzione dei fitofarmaci.

(Fonte: Ufficio Stampa Consorzio Agrario dell'Emilia)

Domenica, 26 Febbraio 2017 15:03

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 08 26 Febbraio 2017

Editoriale- La sagra della patata e del cetriolo. Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità - A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3 - Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale? - Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano. Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta.

SOMMARIO Anno 16 - n° 08 26 febbraio 2017
1.1 editoriale
La sagra della patata e del cetriolo
2.1 lattiero caseario
Lattiero caseari. Parola d'ordine, stabilità
3.1 Olio - Sol D'Oro
A Sol D'oro Emisfero Nord è sempre derby: Italia-Spagna 12 a 3
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Tregua armata.
6.1 Ambiente e clima Da Oroville, ma non solo, un avvertimento sulle conseguenze catastrofiche del riscaldamento globale?
7.1 Guardie ECOzoofile Ariccia, al via il corso di formazione per Guardie Ecozoofile a Palazzo Chigi
8.1 Vino eventi Una volta per caso: Live Wine 2017 Milano
9.1 pomodoro Agricoltura, summit in Regione sulla crisi di 'Ferrara Food' di Argenta
10.1 agricoltura al sud L'agricoltura guida la ripresa del Sud Italia
11.1 promozioni "vino" e partners
12.2 promozioni "birra" e partners

(per seguir egli argomenti correlati clicca QUI

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20170225-cibus-8-COP

Domenica, 26 Febbraio 2017 08:58

L'agricoltura guida la ripresa del Sud Italia

Il Rapporto ISMEA-SVIMEZ sull'agricoltura del Mezzogiorno evidenzia l'ottima performance che il settore primario ha avuto nel 2015 e nel 2016. L'agricoltura diventa protagonista della ripresa economica: crescono valore aggiunto, esportazioni, investimenti e occupazione, al Sud ancor più che al Nord.

In occasione della presentazione del Rapporto ISMEA-SVIMEZ il Direttore Generale dell'Ismea, Raffaele Borriello, ha dichiarato: "Il Rapporto ci racconta di un Mezzogiorno che dà segnali positivi e sembra essere al centro della ripartenza dell'economia italiana, specialmente grazie all'ottima performance dell'agricoltura: la crescita delle esportazioni, degli investimenti e dell'occupazione agricola nel Mezzogiorno, più che al Centro-nord, sono i segni di rinnovato protagonismo. Il dato più significativo si registra sul versante dell'occupazione, in particolare quella giovanile (+13%). C'è una ritrovata consapevolezza del valore della terra che porta con sé una rinnovata attenzione al settore agricolo, anche in termini di progetti di vita e di attività imprenditoriali da parte dei giovani. Ne sono dimostrazione l'incremento del 20% delle iscrizioni alle facoltà di agraria e la crescita, nei primi nove mesi del 2016, di circa 90 mila nuove imprese agricole ad opera di giovani under 35, di cui ben 20 mila nel Mezzogiorno".

All'evento hanno preso parte il Segretario generale della Cei, Mons. Nunzio Galatino, il Presidente della Camera dei deputati, On. Laura Boldrini, il Commissario ISMEA, Enrico Corali, Nicodemo Oliverio, componente della Commissione Agricoltura Camera dei deputati, il Presidente SVIMEZ, Adriano Giannola. 

Il Ministro per la Coesione territoriale e il Mezzogiorno Claudio De Vincenti ha voluto inviare un suo messaggio agli ospiti presenti.
Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Maurizio Martina è intervenuto per la chiusura dei lavori.

(Fonte Ismea 21 febbraio 2017)

Il nuovo modello di recupero e riutilizzo delle acque reflue per produzioni vegetali di qualità è stato ideato e concretizzato insieme a CRPA, IREN e Regione Emilia Romagna.

Reggio Emilia, 24 Febbraio 2017

Finanziato dall'Unione Europea nell'ambito del Programma Life Plus Ambiente (LIFE11 ENV/IT/000156), il pro-getto ReQpro interessa la provincia di Reggio Emilia. Obiettivo di ReQpro è stato quello di contribuire alla protezione della risorsa acqua, attraverso un efficiente recupero e riutilizzo ai fini irrigui delle acque reflue, in parziale sostituzione delle acque superficiali e di falda. Tale traguardo è stato raggiunto sviluppando uno specifico modello di recupero e riuso per irrigare colture agrarie di pregio. Le attività di progetto sono condotte presso il depuratore urbano gestito da IRETI, ( azienda multiservizi partner in ReQpro operante nell'area agricola a valle del depuratore) le acque sono state distribuite e gestite per l'uso irriguo dal Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale. Acque che proprio ai fini irrigui non hanno rappresentato un modesto contributo aggiuntivo, ma un vero e proprio "serbatoio" strategico di risorsa utilissimo in periodi siccitosi come si sono dimostrati quelli vissuti negli ultimi anni. Il quantitativo di risorsa recuperata e distribuita dal Consorzio grazie a questa azione virtuosa che oscilla tra i 3,5 milioni e i 5milioni di mc, una quantità di acqua paragonabile a quello di una diga di medio-grandi dimensioni.

Fase operativa:
L'impianto è entrato in funzione nella primavera 2016.
In fase di avvio sono state svolte da IRETI (società che gestisce l'impianto di trattamento) le analisi delle acque reflue trattate, per stabilirne l'idoneità all'uso irriguo secondo certificati parametri di conformità alla legge.
Completato questo passaggio doveroso e obbligatorio, a partire dalla metà di Aprile 2016 è iniziata l'immissione delle acque nella rete irrigua.
L'immissione dell'acqua reflua trattata e, di conseguenza, il suo riuso irriguo, è stato regolato dall'Accordo di programma, siglato da: Regione Emilia-Romagna, Amministrazione provinciale di Reggio Emilia, Agenzia territoriale dell'Emilia-Romagna per i servizi idrici e rifiuti, IREN Acqua Gas S.p.A. (ora IRET) e Consorzio di Bonifica dell'Emilia.

Obiettivi:
L'Accordo ha definito i valori-soglia che le acque affinate dovevano rispettare per poter essere immesse nella rete ai fini irrigui e ha regolato le modalità del monitoraggio delle acque e di gestione delle eventuali non conformità.
Il riuso ai fini irrigui delle acque reflue ha contribuito ad aumentare la disponibilità di acqua per l'irrigazione, contenendo la necessità di prelevare per questo fine acque di falda di elevata qualità e diminuendo i costi energetici per il sollevamento delle acque di superficie.
Si è favorito la destinazione ai fini produttivi di una risorsa altrimenti destinata allo scarico in acque di superficie.
Uso in campo delle acque trattate e monitoraggio del trattamento terziario
Gli obiettivi del progetto sono stati raggiunti attraverso il monitoraggio puntuale sia dell'impianto di trattamento terziario sia dell'uso in campo delle acque recuperate.
In particolare, il Consorzio di bonifica Emilia Centrale ha prodotto nel corso della stagione irrigua 2016 una serie di analisi integrative sulle acque in uscita del depuratore, incrementando i normali autocontrolli, è hanno riguardato 3 punti localizzati nei canali Pistarina e Argine con una cadenza mensile, al fine di garantire l'idoneità per il riutilizzo delle acque reflue ai fini irrigui, in conformità alle normative nazionali e regionali in materia.
É stato pertanto organizzato un sistema di gestione e tracciabilità delle acque reflue depurate all'interno del bacino di utenza, al fine di ottimizzare l'uso irriguo e di conoscere in tempo reale le aziende, appezzamenti e le colture che utilizzano le acque depurate, informandone gli utenti.
Allo stesso modo sono stati verificati gli effetti ambientali e agronomici dovuti al riutilizzo irriguo delle acque reflue su un ampio spettro di colture, foraggere e non, presenti nel bacino di distribuzione delle acque;
Infine il progetto ha previsto una dettagliata valutazione economica dei costi che il trattamento terziario e il riuso irriguo comportano, includendo nella valutazione anche i benefici ambientali e le problematiche relativa alla "accettabilità sociale" che una innovazione di questo tipo necessariamente comporta.
L'impianto a pieno regime ha trattato circa 40mila m3 di acqua al giorno, pari a una quantità variabile che oscilla tra 3,5 e 5 milioni di m3 prodotti nel corso dei 120 giorni nei quali si articola generalmente la stagione irrigua, in grado di soddisfare potenzialmente tutti gli ettari irrigabili nel bacino considerato.

Il bacino di utilizzazione delle acque recuperate

L'area potenzialmente interessata all'immissione delle acque depurate è situata nella pianura a nord del depuratore di Reggio Emilia, ha una superficie di circa 2mila ha e più di 80 km di canali.
Le colture irrigue prevalenti sono i rinnovi estivi (mais, sorgo e pomodoro), le foraggere poliennali (medicaio e prato stabile), vigneti e alcune orticole (melone e cocomero).
Il Consorzio di Bonifica dell'Emilia Centrale aveva proceduto già nel 2013, primo anno del progetto, alla definizione del bacino di utenza: delineando l'area, le aziende, le superfici, le colture e descrivendo il reticolo di canali.
Le dieci aziende interessate hanno messo a disposizione gli appezzamenti, 15-20 complessivamente per ogni anno, sui quali sono stati effettuati nel corso del 2016 i monitoraggi ambientali e agronomici.
Le colture irrigate e controllate sono state mais, pomodoro, prato stabile, erba medica, barbabietola, melone e anguria, irrigate con tecniche a diversa efficienza dell'acqua utilizzata, come lo scorrimento, l'aspersione e l'irrigazione a goccia.

(Fonte: Consorzio Bonifica Centrale)

Domenica, 26 Febbraio 2017 08:39

Cereali e dintorni. Tregua armata.

In sostanza il mercato resta in una posizione di ottimismo legata a una ripresa statunitense. Al contrario alcuni esperti temono l'esplosione di una bolla speculativa. Preoccupazioni per la scarsità idrica al nord Italia.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 23 febbraio 2017
Il mercato sostanzialmente resta stabile, i fondi comandano il gioco, quindi seme rimane oltre i 1000 punti, (350/360 euro ton) farina sempre oltre i 330 dollari, (345/350 euro ton) mais oltre i 370 punti (173/175 euro ton) e grano oltre i 440 punti (158/174 euro ton) e questo sulle varie posizioni temporali quotate dal mercato in origine.
In sostanza il mercato resta in una posizione di ottimismo legata a una ripresa Statunitense.

Il rischio dell'indebolimento dell'Euro e conseguente rafforzamento del Dollaro, è sempre più concreto. Al contrario qualche analista USA giudica l'ottimismo e la positività delle borse finanziarie come l'anticamera di una probabile bolla speculativa, peraltro pericolosissima.

Nel mercato nazionale da qualche giorno si sta diffondendo la preoccupazione per l'allerta sollevata dalla Regione Lombardia e Piemonte circa le scarse riserve idriche e l'assenza del manto nevoso che potrebbero pregiudicare la campagna cerealicola. Una affermazione che potrebbe innescare una rincorsa ai rialzi, in particolare modo per quanto concerne il mais.

Nel frattempo, i mercati internazionali, propongono il mais, sino a marzo 2018, sempre intorno ai 180 euro partenza porti e da silos interni a qualche euro in più.
In sintesi lo scenario è ancora complesso e le previsioni a medio lungo periodo sono difficili da stimare, se non addirittura impossibile per una serie di ragioni come di seguito riassunto:
- i due proteici che hanno interrotto la fase discendente sono le farine di girasole, sia la farina 28 che quella proteica, mentre la colza, specie quella estera, è in via di risalita.
- Per il mercato dei cereali le incertezze riguardano le condizioni meteo e in questo clima di incertezza occorre porre attenzione poiché non tutti i principali cereali hanno la stessa forza di rialzo. Se il mais dovesse spiccare il volo potrebbe essere dolori per i compratori.
- I cruscami sono invece bloccati per la ridotta capacità produttiva della industria molitoria.

Il mondo delle bioenergie sta cercando di anticipare il mercato dei trinciati e alcuni operatori approfittano dello stop dei cruscami per opzionarli sui mesi sino a giugno.
L'unico fattore calmierante è dovuto ai ridotti consumi interni.

Indicatori internazionali 23 febbraio 2017


l'Indice dei noli è risalito a 806 punti, il petrolio è attorno a 54,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,05473.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Domenica, 19 Febbraio 2017 14:25

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 07 19 Febbraio 2017

Editoriale-Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là.. - Burro in fase discendente. -Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione - Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano. - Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano - Barilla investe in Italia - La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini. - "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense - Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%)

SOMMARIO Anno 16 - n° 7 19 febbraio 2017 -
1.1 editoriale
Amburgo. Spray al peperoncino e rischio di sterminio. Ma va là...
2.1 lattiero caseario
Burro in fase discendente.
3.1 Fusione emil banca e banco cooperativo emiliano
Fusione Emil Banca e Banco cooperativo emiliano: Ok da confcooperative Modena
3.2 Fusione bancaria emiliana
Emil Banca: 6.000 soci dicono di Sì alla fusione.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Verso la stabilità dopo i dati USDA del 9 febbraio
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. A volte, quasi sempre, i Fondi ritornano.
6.1 Parmigiano Reggiano e CETA Trattato UE-Canada: soddisfazione del Consorzio del Parmigiano Reggiano
6.2 made in italy Barilla investe in Italia
7.1 La Ricetta - preparata e mangiata La ricetta: Tagliatelle paglia e fieno "Andalini" con salsiccia di porcini.
8.1 Esempio di buona cooperazione "La Giovane", parte da un +12% di fatturato il programma di sviluppo della cooperativa parmense.
9.1 economia consumi Ismea, per la spesa alimentare lieve calo nel 2016 (-0,5%).
10.1 promozioni "vino" e partners
11.2 promozioni "birra" e partners

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20170219-cibus-cop

Nonostante manchino elementi turbativi di mercato, sembra invece profilarsi una tendenza che replichi l'andamento dello scorso anno. Nessun imprevisto ma solo i Fondi d'investimento che, dopo avere ripreso in mano le redini del mercato, son tornati a farla da padroni.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 17 febbraio 2017
Potrebbe quindi delinearsi una situazione che ricalchi lo scorso anno quando il mercato iniziò un trend al rialzo da marzo a giugno basato solo su elementi di speculazione.
La base sembra cavalcare l'onda dell'ottimismo che intravede una ripresa Statunitense, almeno è quanto sta descrivendo l'andamento borsistico in costante crescita dalla elezione del nuovo presidente. A rafforzare il convincimento sono state anche le dichiarazioni della presidente della Federal Reserve che hanno dato un'ulteriore spinta verso l'alto dalle quotazioni spingendole ai valori di seguito riportati e riferiti alla chiusura di mercoledi scorso.
SEMI mar 1061,20 (+16,2) mag 1071,60 (+15,6) nov 1034.20 (+11,2)
FARINA mar 346,90 (+7,4) mag 351,10 (+7,2)
OLIO mar 32,94 (-0,20) mag 34,22 (-0,19)
CORN mar 378,60 (+4,4) mag 386,00 (+4,2)
GRANO mar 454,60 (+5,2) mag 468,20 (+4,6) lug 480,00 (+4,4)

Una fotografia apparentemente poco reale in virtù del fatto che non vi è penuria di merce e i consumi restano stabili.
Ma a questo scenario occorre aggiungere altri rischi concreti che potrebbero riflettersi sui nostri terreni. L'indebolimento dell'Euro con il rafforzamento del Dollaro e le incertezze stagionali sulla penisola che potrebbero evidenziare qualche sorpresa sui piani di semina, soprattutto nel campo maidicolo.

Le incognite che potrebbero intervenire da calmiere sono rappresentate da:
- capacità di stoccaggio dei prossimi raccolti cerealicoli;
- sui proteici i rischi potrebbero derivare da ipotesi di ritorsione paventate da alcuni Stati a seguito dell'atteggiamento protezionistico degli USA (vedi Messico che ha già iniziato a spostare il suo baricentro d'acquisto in campo dei cereali).

In questo scenario non è certamente facile muoversi, specie nel medio lungo termine.

Indicatori internazionali 16 febbraio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 688 punti, il petrolio è attorno a 53,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,055.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Martedì, 14 Febbraio 2017 10:38

Cena Agrobiodiversa al Quantum di Reggio Emilia

Alcuni fra i più rigorosi e selezionati produttori di biodiversità e prodotti della natura per una cena diversa, in un contesto di dialogo diretto con chi si impegna a fondo tutti i giorni per portare qualità e cibo sano sulle nostre tavole...Gli Agrobiodiversi! 

Di L'Equilibrista

Reggio Nell'Emilia, 14 Febbraio 2017

Eccoli ancora qua, fedeli alla loro filosofia di eccellenza prima di tutto, legata alle tempistiche della natura in controtendenza all'industria moderna che impone efficienza produttiva in un Mondo che va sempre più drammaticamente veloce.
La loro costanza porta alla creazione di alta qualità alimentando il sogno di portare alle persone prodotti sani, genuini e del territorio locale, perchè questo Gruppo coeso porta avanti "l'essere agrobiodiverso" contestualmente ad un gruppo di aziende agricole del territorio Emiliano, principalmente nel reggiano.
Il progetto Agrobiodiverso nasce dall'idea di valorizzare e tutelare l'agrobiodiversità, ovvero la biodiversità genetica in ambito agricolo, nonché di promuovere prodotti e stili di agricoltura sostenibili (in primis l'agricoltura biologica e biodinamica), rinnovabili e legate a doppio filo all'ambiente che la circonda. L'area di riferimento è innanzitutto quella emiliana, ma non si pongono vincoli geografici, in quanto l'agrobiodiversità è mondiale.

Il tema della serata sarà una squisita cena a base di prodotti esclusivi AGROBIODIVERSI, dove saranno presenti le Aziende: La Natura, Le Comunaglie, Il Laghetto, L'Orto di Lucia e Podere il Mello.

La Natura, a ridosso della Pietra di Bismantova, ha convertito l'intera produzione agricola a tecniche di coltivazione biologica, nel rispetto della genuinità e della tradizione. Azienda tutelata e controllata dall'ICEA (Istituto per la certificazione Etica ed Ambientale). Punto forte dell'Azienda è la produzione di miele derivato dalle laboriose api dell'Appennino Reggiano.

Le Comunaglie, è situata fra i pascoli del Parco Nazionale dell'Appennino Tosco Emiliano, a circa 850 metri fra la Val d'Ozola e le pendici del Monte Cavalbianco alto 1855 metri. Parliamo di nuove stalle con allevamento biologico certificato e coltivazione di frutteti con specie autoctone di meli e peri, ma anche altre specie in via d'estinzione nonchè la conservazione dei frutti antichi.

Il Laghetto, un'azienda situata sull'Appennino Tosco Emiliano nella vicina Val'Enza, precisamente a Ramiseto località Braglie dove Marco Maraglia si dedica all'allevamento di capre per ricavarne ottimo caprino. Il tutto è prodotto nel proprio laboratorio da sole coltivazioni biologiche , che garantisce foraggio per il gregge, colture di grano, una selezione di orzo e di farro, sempre più ricercati per qualità e duttilità nei piatti.

L'Orto di Lucia, azienda biologica e biodinamica a conduzione famigliare che coltiva cereali grazie ad un laboratorio polifunzionale per la produzione di pane e pasta madre o farine capaci di restituire significato all'essenza della cucina mediterranea ed alla tradizione che è alla base della nostra cucina emiliana.

Podere il Mello, ha origini lontane che vanno da ricercare nel lontano 1924 e che attualmente vede la produzione di lambruschi biologici da vitigni Maestri e Grasparossa sapientemente gestiti dalla da Paolo Gagliardi che ne ricalca gli insegnamenti antichi e la passione che aveva visto da bambino, quando passava le sue vacanze estive in vigna con la nonna Carmelita e la zia Giovanna al podere di Cavriago.

La proposta della Cena Agrobiodiversa del 16 Febbraio che si terrà al locale "Quantum" in via DeSanctis a Reggio Emilia, sarà composta da antipasto, primo piatto, secondo e dessert a prezzi molto accessibili perchè questo Progetto vuole far conoscere una concezione nuova di vita che sposa la vera cultura alimentare di qualità al giusto prezzo, con trasparenza, incontrando veramente i produttori a cena.

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Contatti e info:

- Evento su Facebook
- Sito web: www.agrobiodiversita.it 
- E-mail: Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

 

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