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Le stime USDA, pubblicate lo scorso 9 febbraio, hanno contribuito a imprimere un po' di stabilità ai mercati. Rimangono ancora incertezze relativamente alle campagne di semina del mais dovute essenzialmente a condizioni meteo sfavorevoli.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 13 febbraio 2017
Ormai sembrano scongiurati gli elementi più fortemente turbativi mentre cominciano a delinearsi all'orizzonte i presupposti per una maggiore stabilità delle quotazioni. Salvo imprevisti ormai, comunque la prudenza è d'obbligo, si potrebbero escludere forti escursioni verso il basso e i fondi sembrano tornati a avere ben salde le redini dei mercati.

Dati di stima USDA 9 febbraio 2017

20170213-USDA

Mercato dei cereali sufficientemente stabile. I cruscami potrebbero avere ultimato la loro corsa al ribasso. Ben tenuti invece i proteici così come pure il seme di soya e i sottoprodotti senza non manifestano particolari variazioni.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala che la finestra di possibilità di acquisto sui mesi per i cruscami si è quasi conclusi, mentre si è di fatto aperto il mercato delle prenotazione delle aree a trinciato o a pastone e le richieste dei produttori sono più alte dello scorso anno.

Ancora incertezze sulla futura campagna di semina del mais che, come anticipato, potrebbe riservare qualche sorpresa. a seguito delle condizioni climatiche poco favorevoli.

Indicatori internazionali 13 febbraio 2017


l'Indice dei noli è stazionario a 702 punti, il petrolio è attorno a 54,0$/bar e l'indice di cambio segna 1,06387.

(resta sempre informato sull'argomento consultando la nostra sezione Agroalimentare)

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 12 Febbraio 2017 14:22

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 06 12 Febbraio 2017

Editoriale-AAA vendesi anima, praticamente nuova, causa cessazione attività. Stop del "Parmigiano". Freddo e gelo riscaldano i prezzi: +20% a gennaio. Cereali e dintorni. La stabilità non è di questo periodo. La guida al testo unico della vite e del vino. Parma, Reggio e Modena leader nazionali per l'export agroalimentare. Ismea. DOP e IGP, traino dell'export Made in Italy, +9,6%.

SOMMARIO Anno 16 - n° 06 12 febbraio 2017
1.1 editoriale
AAA vendesi anima, praticamente nuova, causa cessazione attività.
2.1 lattiero caseario
Stop del "Parmigiano"
3.1 prezzi al consumo
Freddo e gelo riscaldano i prezzi: +20% a gennaio
3.2 anniversari
Ital-frutta di S. Felice compie 50 anni
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. La stabilità non è di questo periodo
5.1 Parmigiano Reggiano Eventi Al neo Dottor Bottura una forma di Parmigiano Reggiano di 7 anni con dedica.
5.2 Vite e vino La guida al testo unico della vite e del vino
6.2 Emilia agroalimentare Parma, Reggio e Modena leader nazionali per l'export agroalimentare
7.1 economia e export agro-alimentare Ismea. DOP e IGP, traino dell'export Made in Italy, +9,6%.
8.1 promozioni "vino" e partners
9.2 promozioni "birra" e partners

(per seguir egli argomenti correlati clicca QUI

(Scarica il PDF alla sezione allegati)

20170212-COP-Cibus-6

Domenica, 12 Febbraio 2017 08:41

La guida al testo unico della vite e del vino

Alleanza Cooperative e l'Informatore Agrario firmano la guida al testo unico della vite e del vino. Il vademecum alla nuova disciplina nazionale di riferimento per il comparto vitivinicolo è stata presentato oggi alla presenza degli onorevoli Fiorio, Pignedoli e Panizza.

Roma, 7 febbraio 2017. È stato presentato oggi alla presenza dell'onorevole Massimo Fiorio e dei senatori Leana Pignedoli e Franco Panizza, relatori del disegno di legge rispettivamente alla Camera ed al Senato, La Guida al "Testo Unico della Vite e del vino", entrato in vigore lo scorso 12 gennaio, realizzata dall'Alleanza delle Cooperative italiane agroalimentare e dal settimanale L'Informatore Agrario. Il vademecum, pensato per facilitare la lettura del nuovo testo normativo, analizza e commenta i 91 articoli evidenziandone le ripercussioni pratiche per i viticoltori e le cantine, che potranno così individuare facilmente la portata delle semplificazioni e delle norme introdotte rispetto alle leggi previgenti su tutte le varie fasi della filiera: dall'impianto dei vigneti alla produzione e trasformazione dell'uva, dall'imbottigliamento fino alla commercializzazione del vino.

La Guida, pubblicata come inserto al settimanale L'Informatore Agrario, è stata redatta da Gabriele Castelli e Valentina Sourin dell'Ufficio Vitivinicolo dell'Alleanza Cooperative Agroalimentari in collaborazione con la redazione del settimanale. Sarà spedita a tutti gli abbonati della rivista con il numero in distribuzione da domani; verrà quindi recapitata in più copie a tutte le cantine aderenti all'Alleanza delle cooperative.

L'onorevole Fiorio, dopo aver speso parole di apprezzamento per "l'importante stagione che è stata avviata con la redazione del Testo Unico", ha sottolineato come "anche nel prosieguo dei lavori dei decreti attuativi del Testo Unico il Parlamento continuerà a sollecitare misure che rispondano alle priorità delle aziende che operano nel comparto".

"Il Testo Unico ha un articolato molto ampio – ha ricordato la senatrice Pignedoli – la cui complessità non rappresenta affatto una burocrazia fine a se stessa, ma è espressione del valore che c'è dietro al prodotto e del 'rigore' presente in tutta la filiera produttiva, che si traduce in garanzia di sicurezza alimentare".

Il Senatore Panizza ha ricordato come, "pur nella complessità del Il Senatore Panizza ha ricordato come, "pur nella complessità del testo, si è riuscito a tenere conto anche della viticoltura di montagna, dei marchi di nicchia e delle realtà con ridotte dimensioni, che hanno bisogno di norme più agili".

"Il Testo Unico ha il grande merito di consegnarci un quadro normativo più organico rispetto alla situazione precedente", spiega Ruenza Santandrea, la coordinatrice del Settore vitivinicolo dell'Alleanza delle Cooperative Agroalimentari. "Sono state introdotte molte novità improntate all'efficienza e alla sburocratizzazione – prosegue Santandrea - con controlli ad esempio più concentrati nel merito delle questioni e meno nei formalismi burocratici. Ora guardiamo con attenzione alla fase di attuazione del Testo, un passaggio delicato per rendere operative le tante novità contenute nella nuova Legge".

Per Antonio Boschetti, direttore de L'Informatore Agrario: "Il Testo Unico è un tassello importante per i viticoltori e i produttori di vino sul fronte della semplificazione. Abbiamo voluto camminare su questo solco offrendo uno strumento che consenta di semplificare anche la comprensione di una normativa destinata a diventare e a restare per tanti anni punto di riferimento legislativo della filiera".
Dida foto in copertina (da sinistra a destra): Valentina Sourin, Antonio Boschetti, Franco Panizza, Ruenza Santandrea, Gabriele Castelli, Leana Pignedoli, Massimo Fiorio.


(Roma 7 febbraio Alleanza Cooperative)

Il mercato continua a vivere un periodo di confusione nonostante i danni in Argentina siano stati molto più contenuti, e le stime di raccolto corrette in rialzo rispetto alle precedenti.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 09 febbraio 2017
E' molto probabile che i timori dettati dagli atteggiamenti protezionistici della nuova amministrazione Usa potrebbero avere dato il via a acquisti anticipati da grandi importatori del sud est Asiatico e della Cina che, nello stretto giro di pochi giorni, ha da sola opzionato oltre un milione di tonnellate di seme di soya generando un sensibile apprezzamento della leguminosa.

Intanto i Fondi d'investimento mostrano segni di evidente agitazione proprio sul comparto della soya.

Il mercato domestico, nella giornata di mercoledi, ha registrato la farina di soya proteica a 377 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e altrettanto per il marzo dicembre, mentre il 2018 a 359/370 da gennaio a dicembre. Valori che, stando così le cose, potrebbero in breve essere superati entro poche ore. Stabili invece gli altri proteici, colza e girasole mentre in deciso rialzo la quotazione del seme e panello di lino.

Il mercato dei cereali sui silos interni è sempre ben tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici con prezzi stabili ma già si comincia a muovere sulla nuova campagna con valori di mais, sul novembre 2017 - marzo 2018 sui 180 euro al porto con un controvalore a camion arrivo dall'estero a 7/8 euro in più. Sul nazionale si giocherà sul clima se persisteranno condizioni di siccità e scarsità di innevamento. Anche per i grani le posizioni segnalano valori sulla nuova campagna da agosto a dicembre a 178 al porto e compratori sul luglio settembre a 182/185 euro arrivo. In continuo, seppur contenuto rialzo è l'orzo dove il mercato è sempre scarsamente liquido. Sempre ben tenuto il mercato del seme di soya sul quale per la nuova campagna gli oleari già acquistano a 385/390 arrivo ai loro impianti.
Il cereale più tenuto e ricercato sul mercato interno è il grano panificabile di base anche se ormai sembra a fine corsa stante il fatto che i mulini non lavorano a pieno regime tant'é che si è pure bloccato il calo dei cruscami.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala che la finestra di possibilità di acquisto per i cruscami comincia chiudersi, e la caccia al mais tossinato è ormai definitivamente conclusa.
I problemi logistici si stanno attenuando ma per tornare a livelli di normalità dovranno trascorrere ancora alcune settimane, sia per il trasporto su rotaia che su gomma.

Intanto il mais nazionale registra ancora bassi consumi, sia per il ridimensionamento del patrimonio zootecnico, sia per il calo dei consumi agroindustriali, ma anche per l'elevato tasso di prodotto destinato all'autoconsumo (aziende zootecniche e biodigestori) ma non è da escludere che la prossima campagna di semina riservi delle sorprese.

Indicatori internazionali 09 febbraio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 702 punti, il petrolio è attorno a 52,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,06719.

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Nuova edizione delle Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari.

Le "Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari", presentate a livello nazionale nel 2011 e successivamente divulgate a livello regionale e locale a partire dal 2012, si sono imposte negli anni quale documento di riferimento di attività finalizzate al miglioramento delle conoscenze e dei comportamenti di agricoltori, tecnici e consulenti.

20170202-syngenta-cover1Nate da un intento comune, da parte di soggetti appartenenti al settore pubblico e privato, di esporre in una visione coerente le rispettive esperienze, le Linee guida hanno assolto al compito di avviare un processo di sviluppo verso un'agricoltura più consapevole e responsabile, in armonia con quanto previsto dall'assetto normativo in evoluzione (Direttiva 128/2009/CE e PAN). Attraverso una raccolta ragionata di obblighi, consigli e buone pratiche si è promosso concretamente l'uso sicuro e sostenibile dei prodotti fitosanitari in azienda agricola.

Questo approccio è ancora attuale e gradito dagli utilizzatori, come confermato dalle continue richieste della versione cartacea delle Linee guida I^ edizione.

Dopo cinque anni dalla prima edizione il Servizio Fitosanitario dell'Emilia Romagna, l'Università Cattolica del Sacro Cuore, OPERA, Horta e Syngenta Italia hanno costituito un gruppo di lavoro per realizzare una versione aggiornata che tenesse conto dei risultati raggiunti e dei progressi nell'implementazione della sempre più articolata e complessa normativa del settore.

La nuova versione delle Linee guida (II^ edizione – Dicembre 2016) mantiene la struttura "per fasi" del ciclo di vita del prodotto fitosanitario, dall'acquisto e trasporto fino alle operazioni successive al trattamento. I diversi capitoli sono sviluppati per punti chiave e priorità, integrati con diagrammi di flusso e quadri riassuntivi degli aspetti strutturali e comportamentali. L'aggiornamento è stato esteso anche alla sezione "Elementi preliminari" e agli "Allegati" che raccolgono nozioni utili e approfondimenti per meglio comprendere le indicazioni riportate nel testo.

La novità di questa versione del manuale riguarda il contenuto ma soprattutto il contesto che ha subito analoghe se non più radicali evoluzioni. Se nel 2011 la maggior parte dei potenziali utenti non era ancora consapevole delle esigenze formative e delle ingenti implicazioni pratiche indotte dall'applicazione del nuovo quadro normativo, oggi l'adozione di soluzioni concrete e di comportamenti virtuosi diventa vincolante per adempiere agli obblighi di legge. L'ulteriore necessità di espandere le attività di supporto e la dotazione tecnologica delle aziende ha guidato alcune Regioni a destinare specifici finanziamenti all'interno dei Piani di Sviluppo Rurale.

Per migliorare ulteriormente la gestione dei prodotti fitosanitari in tutte le aziende agricole, favorendo la massima diffusione e integrazione delle conoscenze, si è aggiornata anche la modalità di divulgazione e fruizione dei contenuti. Oltre alla consueta distribuzione di un certo numero di copie stampate, le Linee guida saranno infatti disponibili in versione digitale che potrà essere liberamente accessibile nei siti di tutte le istituzioni coinvolte. Inoltre, per chi volesse utilizzare i contenuti adattandoli alle diverse realtà locali o sviluppando approfondimenti specifici, è concessa ed auspicata la creazione di opere derivate, purché non finalizzate a scopi commerciali (per maggiori dettagli, fare riferimento alla licenza Creative Commons CC BY-NC-SA 4.0).

Versione digitale disponibile al link:
https://www.syngenta.it/linee-guida-uso-sostenibile 
http://www.opentea.eu 
http://operaresearch.eu/en/home/ 
http://agricoltura.regione.emilia-romagna.it/fitosanitario/temi/difesa-e-diserbo 
http://www.horta-srl.com/ 

 

Pubblicato in Ambiente Emilia
Domenica, 05 Febbraio 2017 14:24

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 16 - n° 05 05 Febbraio 2017

Editoriale: Ormai ci siamo. Il cappio verrà stretto al collo. Rallenta la caduta del latte spot. Vivere senza glutine: i consigli e le ricette. Cereali e dintorni. Leggeri ribassi ma sempre in un clima di instabilità. Emil Banca e Banco Emiliano daranno vita a una delle più grandi BCC d'Italia. Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari. Copador in "rosso". Chiesto il concordato. Ma le speranze sono dure a morire.

SOMMARIO Anno 16 - n° 05 05 febbraio 2017
1.1 editoriale Ormai ci siamo. Il cappio verrà stretto al collo.
2.1 lattiero caseario Brusca frenata del latte spot.
3.1 Alimentazione e salute Vivere senza glutine: i consigli e le ricette.
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Leggeri ribassi ma sempre in un clima di instabilità.
5.1 Fusioni bancarie Emil Banca e Banco Emiliano daranno vita a una delle più grandi BCC d'Italia
5.2 fitosanitari Linee guida per un uso sostenibile dei prodotti fitosanitari
6.2 truffa all'UE Piacenza, agricoltore truffa l'Unione Europea
7.1 pomodoro in crisi Copador in "rosso". Chiesto il concordato. Ma le speranze sono dure a morire.
8.1 economia e lavoro 2016. In Emilia Romagna vola il PIL e l'occupazione.
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

20170205-cibus-COP

FLAI CGIL e UILA UIL: "Chiamiamo alla loro responsabilità tutti gli attori della filiera". Qualche "Boss in incognito" si farà avanti per offrire una stampella o fare un "affare"?

di Virgilio

Parma, 02 febbraio 2017

Alla vigilia della campagna del pomodoro 2017, a pochi giorni dall'inizio delle semine che daranno vita alle piantine di pomodoro da trapiantare nei campi da metà aprile circa, potrebbe venire a mancare uno dei maggiori attori del Nord Italia, il Co.Pad.Or.

La crisi della cooperativa si trascinava da diversi anni ma, bene o male, alla fine si riusciva a avviare gli impianti e a portare a termine la campagna.

La evidenza di una crisi dell'intero comparto nazionale in sofferenza da un'eccesso di offerta, con conseguente ripercussione sul portafoglio degli agricoltori (il prezzo 2016 è diminuito del 7,5% rispetto la campagna 2015), ha dato il colpo di grazia alla compagnia di Collecchio.

Non consola il fatto che anche altre imprese del settore siano in difficoltà a onorare gli impegni presi con gli agricoltori, come testimonia il recente intervento di Tiberio Rabboni - neo presidente della Organizzazione di Prodotto del nord Italia, arrivato persino a minacciare di rendere noti i nomi degli insolventi, bensì deve essere un ulteriore stimolo affinché chi può intervenga per dare continuità a una fabbrica tra le più moderne del settore e patrimonializzata di esperte e qualificate maestranze.

Un sito produttivo che potrebbe essere appetibile per qualche Compagnia locale in forte espansione all'estero o, perché no, dagli stessi "cugini" del Casalasco (Pomì) che potrebbero così portarsi in casa un altro gioiello dell'imprenditoria parmense. Chissà cosa ne penserà dell'idea, Costantino Vaia (DG Consorzio Casalasco del Pomodoro) reduce dalla trasmissione "BOSS in Incognito" andata in onda martedi scorso su Rai2.

Costantino Vaia-BOSS-in-Incognito

Le speranze sono le ultime a morire!

Il Comunicato FLAI - UILA 

FLAI e UILA sono stati informati che oggi (31 gennaio 2017 ndr) Copador ha depositato richiesta di concordato in continuità. La società ha una situazione finanziaria complicata a causa di un pesante indebitamento e per la decisione del ceto bancario di non concedere più la liquidità concordata negli ultimi anni. Anni in cui risulta essere diminuita l'esposizione nei confronti delle banche.

Copador è uno dei maggiori trasformatori di pomodoro fresco del nord Italia, ha 600 dipendenti diretti tra fissi e stagionali, un considerevole indotto e una capacità produttiva di 3 milioni di quintali.

Di fondamentale importanza per i lavoratori, per le aziende agricole e per tutto l'indotto è la continuità e la partenza della campagna 2017. Diversamente le ricadute per tutta la filiera sono difficilmente prevedibili, sia in tema di prezzo del pomodoro, sia sulle quote di mercato di tutto il Paese Italia, che calerebbero a vantaggio dei competitori esteri, Spagna per prima. È utile ricordare anche che gli operai agricoli delle imprese di trasformazione industriale, a seguito delle riforme e all'abolizione dell'indennità di mobilità, non hanno nessun ammortizzatore sociale in caso di licenziamento. Queste scelte, come ampiamente previsto, possono portare solo a veri drammi sociali.

I sindacati di categoria chiedono immediatamente che la Regione Emilia Romagna, in particolare gli Assessorati alle Attività Produttive e all'Agricoltura convochino subito le parti sociali, le associazioni degli agricoltori, le organizzazioni dei produttori, i rappresentanti dell'azienda e le istituzioni del territorio per verificare la situazione e per mettere in campo ogni iniziativa utile a salvaguardare l'occupazione e la produzione. Anche il Ministero dell'Agricoltura deve essere parte attiva per costruire le soluzioni possibili. Copador è industrialmente sana, ha le maestranze professionali per lavorare con qualità e deve essere salvata!

(Clicca qui per vedere Boss in Incognito RAI 2 - trasmissione del 31/1/2017)

Pubblicato in Agroalimentare Emilia

Il mercato è in un momento di confusione, da un lato per gli atteggiamenti protezionistici della nuova amministrazione Usa che generano paure di ritorsioni commerciali, dall'altro il bel tempo tornato sull'Argentina che permette di considerare una stima dei danni molto più contenuti di quanto si ipotizzasse solo la scorsa settimana.

di Mario Boggini e Virgilio - Milano, 31 gennaio 2017
Se da un lato sono molto più ottimistiche le stime dei potenziali danni argentini dall'altro fa ancora paura la reazione dei mercati a seguito delle promesse protezionistiche ventilate da Tump.
In una tale situazione di incertezza, sembrerebbe che anche i fondi d'investimento stiano diminuendo il loro "lungo" di semi e di farina di soya.

Quindi i ribassi delle ultime sedute hanno queste origini.
SEMI marzo 1022,60 (-26,4) maggio 1032,60 (-26) novembre 1004,00 (-21,7)
FARINA marzo 334,40 (-8,6) maggio 337,50 (-8,5)
OLIO marzo 33,61 (-0,66) maggio 33,90 (-0,65)
CORN marzo 357,60 (-4,6) maggio 365,00 (-4,6)
GRANO marzo 414,00 (-6,4) maggio 428,20 (-6,2) luglio 442,40 (-6,6)

Nelle ore scorse il mercato del seme e della farina sta registrando un andamento misto.

Il mercato domestico registra la farina di soya proteica a 374 Euro partenza al porto di Ravenna e Venezia, e 373 per il febbraio dicembre, mentre il 2018 366/367 da gennaio a dicembre, valori che dovrebbero tendere a ridimensionarsi a meno di sorprese sul cambio.
Mercato dei cereali sui silos interni è sempre tenuto stante la carenza di merce per i soliti problemi logistici. In sintesi, merce a 377 al porto e 380 nei silos interni per la merce di qualità per il 103 di base il mercato gira a 172 euro in Veneto e 175 euro in Lombardia, partenza silos interni ma è più caro in Piemonte. Sempre ben tenuto seppur in calo il mercato del seme di soya che a breve dovrà risentire dei cali all'origine.
Comunque il mercato dei cereali all'interno è ancora poco liquido a causa della ridotta disponibilità di prodotto. 

Il cereale a maggior tenuta e ricercato è il grano panificabile di base, che sembra poter tentare una fuga in avanti, anche se in realtà i mulini non lavorano a ritmo pieno. Fermo l'orzo, mentre più offerti sono i grani di qualità.

Per il mercato delle Bioenergie si segnala che è ancora in corso il ridimensionamento dei cruscami di grano tenero e duro, anche se in modo anomalo in base alle aree geografiche.

Indicatori internazionali 31 gennaio 2017


l'Indice dei noli è sceso a 816 punti, il petrolio è attorno a 52,5$/bar e l'indice di cambio segna 1,06924.

 

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(*) Noli - L'indicatore dei "noli" è un indice dell'andamento dei costi del trasporto marittimo e dei noli delle principali categorie di navi dry bulk cargo, cioè quelle che trasportano rinfuse secche. Il BDI può anche costituire un indicatore del livello di domanda e offerta delle rinfuse secche.

Mario Boggini - esperto di mercati cerealicoli nazionali e internazionali - (per contatti +39 338 6067872) - - Valori indicativi senza impegno, soggetti a variazioni improvvise. Questa informativa non costituisce servizio di consulenza finanziaria ed espone soltanto indicazioni-informazioni per aiutare le scelte del lettore, pertanto qualsiasi conseguenza sull'operatività basata su queste informative ricadono sul lettore. 

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Forte ripresa - dopo la crisi 2014-2015 - dei prezzi all'origine, soprattutto nella seconda parte dell'anno. Produzione in crescita del 5,1%, scorte in calo del 2,2%. Più di 2.300 azioni di vigilanza e 2.500 analisi sul prodotto all'estero. Bene i consumi interni (+0,3%) e l'export (+5,8%). 15 milioni di nuovi investimenti.

Bologna, 24 gennaio 2017 - Dopo un 2015 che sarà ricordato come uno degli anni peggiori dell'ultimo decennio (quotazioni medie a 7,65 euro/kg, con un solo precedente peggiore nel 2008, fermo a 7,40 euro/kg), per il Parmigiano Reggiano il 2016 si è chiuso all'insegna di una decisa ripresa.
La svolta più marcata è venuta nella seconda parte dell'anno, quando i prezzi all'origine sono balzati dai poco più di 8 euro/kg di giugno ai 9,66 euro/kg di dicembre, consentendo di chiudere l'anno con una quotazione media pari a 8,63 euro/kg, con un incremento del 12% rispetto al 2015.
"Una decisa inversione di tendenza - sottolinea il presidente del Consorzio del Parmigiano Reggiano, Alessandro Bezzi - che continuiamo a registrare anche in queste prime settimane del 2017, con quotazioni vicine ai 10 euro/kg".
"Siamo lontani - spiega Bezzi - dalle quotazioni medie del 2011 e 2012 (rispettivamente 10,76 e 9,12 euro/kg),ma gli attuali valori, uniti alla buona tenuta dei consumi interni, ad un flusso di esportazioni che continua a crescere in modo rilevante e ai nuovi investimenti previsti dal piano quadriennale del Consorzio, creano condizioni complessive in grado di offrire migliori prospettive a quei 3.000 allevatori e 339 caseifici artigianali che compongono il nostro sistema e che nel 2014 e e 2015 hanno pagato il prezzo di una pesante crisi".

I dati forniti dal presidente Bezzi e dal direttore Riccardo Deserti confortano queste previsioni, a partire da un andamento dei consumi interni che ha registrato un incremento dello 0,3%, per arrivare poi al + 5,8% segnato dai mercati esteri, che con oltre 49.000 tonnellate rappresentano ora il 37% sul totale, con una quota raddoppiata negli ultimi dieci anni.

"In Italia - spiegano Bezzi e Deserti - gli effetti positivi delle nuove azioni del Consorzio a sostegno dei consumi si sono avvertite soprattutto nel dettaglio tradizionale e nelle vendite dirette (anche online) da parte dei caseifici, ma anche all'interno della GDO, con vendite sostanzialmente stabili in presenza di una flessione degli altri formaggi duri Dop e di una crescita dei prodotti similari non Dop del 2%".
L'export e le nuove prospettive
Decisamente positivi, e per alcuni aspetti sorprendenti, i dati sull'export, che stanno registrando un testa a testa tra USA e Francia, per molti anni indiscusso mercato leader per il Parmigiano Reggiano. "Se si considera il fatto che proprio negli Stati Uniti e in Canada registriamo il concentrarsi di imponenti fenomeni di imitazione e di "italian sounding" che disorientano e danneggiano consumatori e produttori - sottolineano il presidente e il direttore del Consorzio - è evidente che questa crescita è particolarmente importante e rende evidente l'efficacia delle azioni intraprese in questi anni con le catene distributive nordamericane e gli esportatori, ma anche delle azioni di informazione e di denuncia rispetto a pratiche che in quei Paesi sono comunque ritenute legittime e non contrastate per legge, come invece accade nell'Unione Europea".-

Sulle prospettive future del Parmigiano Reggiano, orientate ad un cauto ottimismo, incide anche il calo delle scorte nei magazzini, con giacenze che al novembre 2016 apparivano del 2,2% inferiori a quelle dello stesso mese 2015.

La produzione e i nuovi investimenti per 15 milioni
"L'insieme di questi fattori, ma soprattutto le nuove risorse che il Consorzio investirà a sostegno dei consumi - sottolinea Bezzi - consente di valutare senza eccessive preoccupazioni la crescita della produzione registrata nel 2016, che ha visto salire a 3.469.000 il numero delle forme, con un aumento del 5,1%".
"Nel prossimo quadriennio - spiega al proposito il presidente del Consorzio - investiremo 15 milioni in più sulla comunicazione in Italia e all'estero e sulla vigilanza (in particolare sul prodotto grattugiato, cui sono destinate nuove risorse per 1,25 milioni), e a questa cifra si aggiungeranno i flussi derivanti dalla contribuzione differenziata legata ai piani produttivi (una contribuzione aggiuntiva, in sostanza, a carico di quanti non rispettano i livelli produttivi assegnati), che per il 2016 ammonteranno a circa 5 milioni".
"In un quadro di regole stabilite dai piani produttivi - che per il 2017 prevedono un incremento dello 0,8% della produzione rispetto ad una quota di riferimento che ammonta a 17.620.000 quintali di latte destinato alla trasformazione - nostro obiettivo - prosegue Bezzi - non è comunque quello di "ingessare" la produzione, ma, al contrario, quello di aumentare le vendite in Italia e di rafforzare ulteriormente i progetti con gli esportatori per conquistare nuovi mercati, rafforzando ulteriormente anche tutto il sistema di vigilanza e di contrasto alle imitazioni".

La vigilanza e il contrasto alle imitazioni ed evocazioni
Anche su questo versante il 2016 ha evidenziato significativi valori.
"La vigilanza sulle imprese che sono legate in vario modo al Parmigiano Reggiano - sottolinea il direttore Riccardo Deserti - ha comportato non solo una selezione di qualità su tutte le forme prodotte, ma 2.325 azioni di vigilanza che hanno incluso 1.980 punti vendita, cui si sono aggiunte 650 imprese della ristorazione italiana e altrettante realtà della distribuzione in 20 Paesi esteri, con oltre 2.500 analisi sul prodotto".
"Nei primi dieci mesi del 2016, e nella sola Unione Europea - prosegue Deserti - il Consorzio ha messo in atto più di quaranta azioni di contrasto in sede stragiudiziale, amministrativa e di denunce che hanno portato a interventi d'ufficio da parte delle autorità competenti in otto Paesi europei: emblematico, al proposito, quello avvenuto al Sial di Parigi, ma anche lo "stop" imposto in Polonia al deposito del marchio "Parmezza".

Cinque interventi di diffida sono poi stati messi in atto negli Stati Uniti a carico di altrettante società che proponevano salse, formaggi (alcuni contenenti anche cellulose), piatti pronti o confezioni di grattugiato ingannevolmente ispirate al Parmigiano Reggiano, tre in Vietnam, con opposizione del Consorzio al deposito dei marchi "Reggianto", "Parmesan" (denominazione in uso esclusivo al Consorzio) e addirittura "Parmigiano Reggiano", precedute dal nome del produttore. Sui canali web sono stati effettuati 390 interventi di rimozione di offerte e siti ingannevoli, mentre altre opposizioni a registrazioni di marchi evocativi sono poi state messe in atto in Giappone, Argentina (tutti con 2 tentativi di falsi richiami al Parmigiano Reggiano), Bolivia, Cina , Colombia (tentativo di deposito del marchio "Parmessano") e Ucraina (diffida rispetto al deposito del marchio "Parmedzyano").

"Questo significa - conclude Deserti - che il sistema di vigilanza funziona, ma che è contemporaneamente necessario continuare ad investire per bloccare questi fenomeni, non solo per contrastare azioni sleali, ma per creare nuovi spazi all'affermazione commerciale del Parmigiano Reggiano e, conseguentemente ampliare le opportunità di reddito per i produttori".

Informatore Agrario: pomodoro da industria 2016 in rosso e ombre sul 2017. Per il pomodoro italiano da industria coltivato nel Nord Italia è rosso anche il bilancio.
Verona, 24 gennaio 2017.
L'anno scorso, infatti, gli agricoltori non solo hanno dovuto patire un calo del prezzo del 7,4% rispetto al 2015, ma hanno dovuto anche sborsare collettivamente 2 euro per tonnellata a titolo di penalità per lo sforamento dell'obiettivo di produzione stabilito.

Un eccesso di offerta, quello della scorsa campagna di raccolta, che ha provocato un elevato livello delle giacenze di prodotto trasformato che deve essere ancora smaltito. Il settimanale L'Informatore Agrario, in uscita domani (25 gennaio ndr), nel fare il punto sul mercato del pomodoro italiano, prevede ombre anche sulla campagna 2017 per la quale si teme di bissare sia la riduzione produttiva del 6% già registrata l'anno scorso, che una ulteriore diminuzione del prezzo all'origine della filiera di trasformazione.
L'Italia è il primo Paese produttore di pomodoro da industria nell'Unione Europea, mentre al livello mondiale si posiziona al terzo posto dopo Usa e Cina. www.informatoreagrario.it

Edizioni L'Informatore Agrario, è la casa editrice, con sede a Verona, che da 70 anni offre un servizio di informazione e formazione agli imprenditori agricoli. Tre le testate di riferimento: il settimanale dedicato all'agricoltura professionale L'Informatore Agrario, il mensile per l'agricoltura part-time e hobbistica Vita in Campagna e MAD – Macchine Agricole Domani, dedicato al mondo della meccanica agraria, oltre a un ampio catalogo di libri e altri supporti multimediali su temi specializzati.

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