- Intanto, prima di cominciare con domande tecniche, ripercorriamo la sua carriera sindacale?
R. Ben volentieri: ho vinto il concorso in Polizia Locale a Piacenza nel 2010, la realizzazione di un sogno. In quel Comando ho conosciuto colui che sarebbe diventato l’Amico per eccellenza oltre che grande Sindacalista del SULPL, Paolo Sarasini. Il Sindacato era molto attivo e dopo qualche tempo mi sono candidata come RSU e RLS e ho iniziato a militare nella Segreteria Provinciale. Mi è poi stato affidato il compito di gestire i social e i canali di informazione del Sindacato, quindi di curare e valorizzare l’immagine della nostra Categoria, che troppi non perdono occasione di svilire. Poi è arrivato il ruolo di Segretario Regionale aggiunto per l'Emilia-Romagna, di Responsabile dell’Ufficio Procedimenti Disciplinari del SULPL Nazionale. Durante il Covid, una mattina ho pensato di mettere insieme una squadra di docenti per formare i colleghi di tutta Italia da remoto. L’idea era quella di alimentare lo spirito di Colleganza e di offrire ai Colleghi di tutta Italia, una formazione differente, utile, pratica, non cattedratica. È stata un’idea vincente: nasce così il Laboratorio di Formazione di cui sono orgogliosamente Responsabile che ad oggi ha spiccato il volo, anche con corsi in presenza. Tutto questo è stato realizzabile ovviamente grazie alla lungimiranza, all’apertura e al sostegno del nostro Segretario Generale Mario Assirelli.
- Oltre che ricoprire numerosi incarichi all’interno del SULP, lei è un operatore di polizia locale di lungo corso. Se la sente di dare dei consigli, suggerimenti, a coloro che non conoscono il mondo dei caschi bianchi e, magari, vorrebbero entrare a farne parte?
R. La mission ambiziosa del Laboratorio è anche questa: formare le future generazioni di Colleghi e Colleghe. Chi indossa una Divisa con convinzione, lo vive come una mission. La Divisa la indossi sempre, anche quando non sei in servizio, la senti come una seconda pelle. Quello della Polizia Locale è un microcosmo di uomini e donne che amano quella Divisa, troppo spesso sminuita e non adeguatamente riconosciuta. Noi dobbiamo sempre dimostrare più degli altri Colleghi, ma questo ci rende forti e orgogliosi di essere Polizia Locale. Quindi ai ragazzi e alle ragazze dico di studiare, essere preparatissimi e professionali sempre, di non demordere, poiché il sogno di indossare la nostra Divisa è realizzabile. La Categoria ha bisogno di operatori che abbiano il nostro stesso credo e la nostra stessa passione.
- Il Sulpl investe molto sulla formazione degli aderenti al sindacato stesso…
R. La formazione è essenziale nel nostro lavoro. Il nostro concorso è tra i più difficili. Nel nostro lavoro bisogna essere continuamente aggiornati, anche per ridurre il margine d’errore su strada.
Un operatore adeguatamente formato opera anche con maggiore sicurezza e riesce ad essere professionale. Ritengo che per un Sindacato di Categoria che si rispetti, sia doveroso investire in formazione.
- Si parla da tanti anni di riforma della Polizia Locale, a volte sembrava in dirittura d’arrivo. Finora non se n’è fatto nulla. A che punto siamo?
R. Mi viene da dire, se non ora quando? Il nostro impegno nel tempo nel sensibilizzare la parte politica in modo trasversale, facendo conoscere a fondo il nostro lavoro, i rischi esponenziali a cui siamo esposti, è stato, è e sarà sempre ai massimi livelli. Noi siamo cautamente fiduciosi e se dovesse naufragare anche questa volta, l’idea di dover salire sulle barricate non ci spaventa di certo. Ma una cosa permettimi di sottolinearla: noi viviamo il fatto di rappresentare la Categoria con grande senso di responsabilità. Non amiamo pubblicizzare, a differenza di altri, ogni singolo incontro e non strumentalizziamo mai i Colleghi. A noi interessa il risultato finale.
- Il 2025 è oramai alle porte. Quali gli obiettivi, propositi e/o novità dal Sulpl?
R. Daremo il benvenuto al nuovo anno con il nostro Convegno Nazionale a Riccione il 9, 10 e 11 gennaio, ricchissimo di contenuti; conosceremo le sorti della Legge di Riforma e ci prepareremo per la prossima campagna RSU, carichi e motivati come sempre. Per il resto continueremo a tutelare la Categoria a 360 gradi.