Giovedì, 23 Maggio 2024 06:52

Sull'ordine politico cristiano: l'insegnamento attuale del Papa San Pio X. In evidenza

Scritto da Daniele Trabucco

Di Daniele Trabucco Belluno, 23 maggio 2024 - Il grande Papa san Pio X, pontefice della Chiesa universale dal 1903 al 1914, nella nota Lettera apostolica «Notre charge apostolique» del 25 agosto 1910 nella quale veniva condannato il movimento francese «Le Sillon» il quale propugnava idee socialiste e un cristianesimo laicizzato, riflette riguardo il concetto di ordine politico cristiano.

Egli afferma, a riguardo, come non si debba inventare la civiltà, né costruire sulle nuvole la nuova città, bensì prendere atto che essa «è esistita, esiste; è la civiltà cristiana». Il compito di una vera politica, pertanto, è quello di restaurarla. Questo non esclude, e Papa Sarto non insiste su questo punto, che la civiltà cristiana possa trovare diverse realizzazioni nel divenire della storia, tuttavia quello che rileva è il concetto stesso di città cattolica, o meglio la sua essenza.

Pio X non immagina uno Stato ideale (la dottrina della Chiesa, peraltro, non ha mai elaborato una dottrina politica in merito) come modello da riprodurre storicamente, riferendosi, invece, sempre a dei principi di ordine generale che costituiscono il cuore di un autentico ordine politico cristiano: sussidiarietà, bene comune, diritto naturale classico di impostazione tomista che orienta la legislazione positiva, una concezione delle libertà e dei diritti non razionalistica ed illuministica ove questi concetti, precisa con amarezza Papa Pio X nella Lettera apostolica, sono affermati e rispettati solo se l'uomo obbedisce a se stesso. Viceversa, sulla scia dell'insegnamento di Papa Leone XIII (pontefice dal 1878 al 1903) desunto in particolare dalla Lettera Enciclica «Libertas» del 1888, Giuseppe Sarto, in opposizione al liberalismo che dell'illuminismo è «figlio», ritiene che la libertà ed i diritti siano tali nella misura in cui l'uomo sceglie i mezzi per perseguire i propri fini e le proprie inclinazioni naturali.

Di fronte, dunque, ad un mondo che ha abbracciato il principio di immanenza, il laicismo, il razionalismo dei diritti umani, san Pio X, riassumendo il magistero dei suoi predecessori, ci offre la «costituzione cattolica delle società politiche» anteriore e comune ai diversi regimi particolari, possibili o auspicabili. Purtroppo, la sordità  e la mancanza di regalità della odierna politica...

 

(*) Autore - prof. Daniele Trabucco.
 
Associato di Diritto Costituzionale italiano e comparato presso la Libera Accademia degli Studi di Bellinzona (Svizzera)/UNIB – Centro Studi Superiore INDEF (Istituto di Neuroscienze Dinamiche «Erich Fromm»). Professore universitario a contratto in Diritto Internazionale e Diritto Pubblico Comparato e Diritti Umani presso la Scuola Superiore per Mediatori Linguistici/Istituto ad Ordinamento Universitario «Prospero Moisè Loria» di Milano. Dottore di Ricerca in Istituzioni di Diritto Pubblico e titolare di Master universitario di I livello in Integrazione europea: politiche e progettazione comunitaria. Già docente nel Master Executive di II livello in «Diritto, Deontologia e Politiche sanitarie» organizzato dal Dipartimento di Economia e Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Cassino e del Lazio Meridionale. Socio ordinario ARDEF (Associazione per la ricerca e lo sviluppo dei diritti fondamentali nazionali ed europei) e socio SISI (Società italiana di Storia Internazionale). Vice-Referente di UNIDOLOMITI (settore Università ed Alta Formazione) del Centro Consorzi di Belluno.
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