Dal 23 novembre 2023 al 4 febbraio 2024, negli spazi del Museo della Permanente di Milano, aprirà “Botero: Via Crucis”. Questo il titolo scelto per la produzione Next Exhibition, in collaborazione con l’ Associazione Culturale Dreams, con la curatela di Glocal Project e ONO arte. Saranno esposte 60 opere tra pittura ad olio e disegni preparatori. Un’opportunità per conoscere alcuni degli aspetti meno noti di Fernando Botero: il suo rapporto con l’eterno e con la religione.
LA MOSTRA – “Via Crucis. La Passione di Cristo” è un ciclo di opere realizzate da Fernando Botero tra il 2010 e il 2011. Nella serie emerge la tematica religiosa, molto importante per il pittore. Tematica tra l’altro vicina al maestro sin dalla sua prima infanzia trascorsa in quella Colombia così ricca di immagini devozionali e pratiche religiose profondamente radicate nella cultura e nell’iconografia. I colori e le forme morbide tipici dell’opera di Botero vengono però in questa serie attraversate da uno sconvolgimento in cui dolore e tragedia si mescolano, esaltando il linguaggio figurativo che caratterizza l’artista colombiano. Queste opere, nelle quali il dramma fa la propria incursione, sono un’evoluzione e un arricchimento del corpus di Botero. Il tono ironico che permea di solito le sue opere viene qui sostituito da quello della pietas per portare il visitatore a riflettere sulla poesia, il dramma e la potenza rappresentati della Passione di Cristo. La tematica religiosa è spesso presente nel lavoro di Botero. Già nel 1969, quaranta anni prima del ciclo presentato in mostra, l’artista colombiano aveva realizzato un trittico da titolo “Via Crucis” dove Cristo è rappresentato con gli occhi chiusi, in posizione eretta, sceso dalla croce e con le mani in posizione benedicente. Soprattutto è rappresentato avvolto da una calma serena. Il confronto con “Via Crucis. La Passione di Cristo” non potrebbe essere più diverso: le stazioni realizzate nel 2010 continuano a mostrare le forme opulente e i colori delicati cifra di Botero ma al tempo stesso metto in scena il dramma della morte di Cristo, che è rappresentato in modo indifeso e vulnerabile, suscitando una sofferenza indicibile nel vederlo vilipeso e oltraggiato, ferito e crocifisso.
LE DICHIARAZIONI - Il Presidente del Museo della Permanente, Emanuele Fiano, racconta la sua soddisfazione: “Per noi è motivo di particolare orgoglio poter ospitare una mostra come “Via Crucis. La Passione di Cristo”, che farà scoprire al pubblico italiano un interessantissimo nucleo di opere di uno degli artisti contemporanei più conosciuti a livello internazionale. Da oltre un secolo la Permanente contribuisce alla promozione dell’arte moderna attraverso mostre di autori italiani e internazionali: la rassegna dedicata a Botero rappresenta una tappa particolarmente importante di questo percorso di valorizzazione dei grandi maestri della pittura contemporanea”. Prosegue l a Direttrice del Museo di Antioquia, Maria Del Rosario Escobar: “Sarà la prima mostra del Maestro a essere inaugurata dopo la sua morte: 27 dipinti a olio di grande formato e 33 disegni che sono stati creati dall'artista nel 2011. Con questa mostra tali disegni torneranno alle origini poiché le opere di questa serie si ispirano alla pittura italiana. In questa versione della Passione di Cristo, Botero offre uno sguardo libero e personale su un capitolo decisivo della storia dell'arte in occidente: la pittura religiosa”. Infine Roberto Indiano, founder di Next Exhibition: “Sono molto soddisfatto di portare in Italia e in particolar modo a Milano, una collezione così prestigiosa di uno degli artisti più amati del nostro tempo. In questo delicato momento politico internazionale, il sottotesto di riflessione di Botero sulle violenze e sulle ingiustizie sociali presente nelle opere “Via Crucis”, è di un’attualità disarmante e sono certo che farà riflettere il visitatore”.