Siamo sempre più amanti delle novità in campo tecnologico e sempre più ne facciamo uso anche quando potremmo farne a meno. Siamo soliti scrivere messaggi sul telefono, alcuni li scrivono anche a persone che stanno nell’altra stanza della stessa abitazione.
Il cervello della maggior parte delle persone non memorizza più i numeri di telefono e trova sempre più comodo affidarsi alla tecnologia pur di non intavolare una conversazione e, spesso, gli incontri con le persone sono scanditi dai numerosi momenti in cui si guarda il telefono, si chatta con altre persone, si naviga sui social, invece che parlare, confrontarsi con chi ci sta di fronte. Il cellulare appoggiato accanto al posto delle posate, ben visibile sulla tavola, è il segno di un allontanamento sempre più inesorabile da ciò che ci circonda. E’ pur vero che il nostro telefono ci guida quando perdiamo una strada, ci mette in contatto con chi sta dall’altra parte del mondo, ci mostra le foto delle persone che non vediamo da tempo o che vivono lontano da noi, ma è anche vero che ciò accade anche quando le persone sono accanto a noi.
Vicini di casa che non si scambiano un saluto se si incontrano sulle scale condominiali o nel cortile, ma che si scambiano messaggi sui social. Persone che si imbarazzano a guardare negli occhi altre persone ma che non provano vergogna a scrivere nascosti dallo schermo di un pc o del telefono, nostra costante compagnia. Per questi motivi, quando si riceve una cartolina scritta a mano o una lettera da un familiare, oppure un amico, ci si meraviglia dell’emozione che provoca tenere in mano quel pezzo di carta che diventa sempre più prezioso ogni volta che rileggiamo quelle righe piene di parole. Le dita che hanno stretto la penna e tracciato quei segni grafici che formano parole, sono le stesse che ci abbracciano mentre scrivono per noi.
Le parole che si scrivono diventano sempre più un punto di riferimento per la nostra sfera emotiva, diventano il perno della nostra relazione con gli altri. Provare a discostarsi dalla fredda routine alla quale il telefono ci ha abituati, diventa la sfida della nostra società. Noi desideriamo mostrare il lato artistico, emozionale, quello fortemente incisivo che le parole lasciano dentro al cuore passando prima dal cervello, uscendo dalla gola o dall’ inchiostro di una penna e segnando indelebilmente le nostre vite. Le giornate che cominciano con un biglietto scritto e trovato sul cuscino accanto al nostro o sulla nostra scrivania, diventano le più belle anche se sono cupe e il sole non splende, perché non esistono le belle stagioni senza la bellezza delle parole che si scrivono.
Questo evento artistico racchiude la nostra voglia di trasmettere bellezza, di condividere uno spazio emozionale che si chiama Parola e che racchiude il significato che noi diamo al nostro stare insieme.
Siamo persone che usano le parole, che le scrivono, che le leggono a voce alta per far sentire la voce che esce da una gola assetata del dire e del sentire, siamo persone che le parole le dipingono, le cantano e le suonano con le note delle lettere, siamo convinti che siano le sole espressioni che possono salvarci dal freddo scambio delle chat. Siamo convinti che parlarsi guardandosi negli occhi, che scrivere una lettera, un messaggio su un foglio qualunque, sia più bello che sentire il suono di un messaggio dalla chat del nostro telefono.
Le parole che si scrivono rimangono le più belle del nostro esistere.
(Claudia Belli)
AUTRICE
Claudia Belli, artista residente a Sant’Ilario d’Enza (RE) è pittrice e poetessa, arti diverse tra le quali si divide con la stessa passione e la stessa professionalità, seguendo la propria ispirazione. Ha esposto a Parma, Roma, Napoli, Barcellona, Reggio Emilia, Sant’Ilario d’Enza e in altre città, partecipando a numerosi eventi ed organizzando ella stessa eventi culturali ed artistici. Le sue poesie e le sue fiabe sono state pubblicate in diverse antologie che raccolgono versi dei più promettenti autori italiani.
Claudia Belli, è abile organizzatrice di eventi artistici ai quali affianca con naturalezza altre arti come il disegno, il mosaico, il disegno, la pittura, la fotografia, la poesia, la musica e perfino l’opera lirica, chiamando attorno a sé grandi esponenti di ogni singola arte, ottenendo sempre gran successo di pubblico. Da alcuni anni fa parte della redazione del Gazzettino Santilariese, per il quale cura anche la rubrica di poesia Parole e dintorni e la rubrica Leggiamo l’arte. Hanno scritto di lei alcuni critici, tra loro riportiamo un pensiero del giornalista culturale Paolo Borgognone: “Claudia Belli crea immagini altrettanto efficaci sia con i pennelli, sia con i suoi versi, suscitando emozioni paragonabili a quelle che i registi più visionari e poetici sanno risvegliare con il loro cinema”.