Sabato, 22 Luglio 2023 17:33

Musica in Castello: il jazz colorato dei Manhattan Transfer trascina Lesignano

Scritto da Gabriele Majo

Video

Estratto video del concerto Gabriele Majo
Musica in Castello: il jazz colorato dei Manhattan Transfer trascina Lesignano Ph credits Paolo Bevilacqua

Evento storico: unica data italiana del tour ad ingresso gratuito.

Musica in Castello, nella serata di mercoledì 19 luglio 2023, ha ospitato un evento storico, ossia l’unico concerto gratuito italiano dei “Manhattan Transfer” impegnati con la tournée definitiva “50th Anniversary and Final World Tour” che suggella i 50 anni di attività della band jazz e pop vincitrice di dieci Grammy Awards (con milioni di dischi venduti in tutto il mondo) ed il ritiro dalle scene.


Del quartetto armonico creato il 1° ottobre 1972 da Tim Hauser sono rimasti due elementi, il tenore Alan Paul e la contralto Janis Siegel: dopo il decesso di Hauser, avvenuto il 16 ottobre 2014, al suo posto è entrato il basso Trist Curless, mentre già nel lontano 1979 l’iniziale soprano Laurel Masse è stata sostituita da Cheryl Bentyne e con questa formazione si sono presentati sul palco del Parco delle Terme di Lesignano, nell’incrocio di manifestazioni, Musica in Castello con Lesignano fa Cultura.


A seguire la performance dei Manhattan Transfer oltre 1.000 spettatori, affascinati dalle loro straordinarie armonie vocali e dall’eclettismo nei movimenti, tra cui anche l’ex calciatore del Parma, ed attuale consigliere comunale, Marco Osio, l’AD di Parma Partecipazioni Calcistiche Paolo Benecchi nonché  il critico musicale Francesco Monaco, ex capo servizio agli spettacoli della Gazzetta di Parma nonché conduttore della trasmissione Stazione di Monaco su Radio ParmaProprio a lui, Stadiotardini.it, ha chiesto di raccontare l’indimenticabile serata: 


“Mettetevi nei panni di uno che ha sempre amato i Manhattan Transfer, ma che, per un motivo o per l’altro, anche se loro sono venuti molte volte in Italia, non era ancora riuscito a vederli. Addirittura – svela Monaco – anche se sono passati più di 30 anni, io ero andato apposta a Firenze per vederli in concerto e all’ultimo momento quel concerto fu annullato perché una delle due cantanti aveva avuto un abbassamento della voce. Poi vennero in Pilotta a Parma quando c’era Pilotta sotto le stelle e io ero via chissà dove in ferie. Poi sono venuti tante altre volte anche a Reggio, ma per un motivo o per l’altro me li ero sempre persi e questa era l’ultima occasione perché il loro tour, che festeggia il 50° anniversario dalla loro fondazione, è anche l’ultimo perché si chiama proprio final tour: gli anni passano per tutti e passano anche per i Manhattan Transfer e non a caso il membro fondatore è scomparso nove anni fa, Tim Hauser, e al suo posto c’è Trist Curless che è un ragazzo nei confronti degli altri, perché ha una cinquantina d’anni…”


“Loro sono fantastici, deliziosi: fanno un jazz colorato, non solo dal punto di vista dell’abbigliamento, ma anche dell’atmosfera. E’ proprio una gioia, per loro, cantare e riescono a trasmetterlo al pubblico, indipendentemente dal fatto che, ormai, i tre membri dell’inizio siano sulla settantina. In realtà, poi, a voler essere pignoli, solo Alan Paul e Janis Siegel fanno parte del quartetto originario, ma Cheryl Bentyne era arrivata nel ’77, per cui si può considerare, a tutti gli effetti, una componente storica del gruppo”.


“Hanno fatto un excursus nel jazz a modo loro, ovviamente pescando nel loro repertorio, che è un repertorio di jazz perché ci sono i brani dove riecheggiano delle grandi orchestre tipo Glenn Miller, ci sono brani dedicati alla Fitzgerald a Herbie Hancock, c’è una ripresa della sua Cantaloupe Island e sono divertentissimi, perché Janis Siegel imita il suono della tromba, con la mano che modula il movimento della sordina; si trovano a meraviglia, hanno una band precisa, con dei ragazzi molto bravi, il pianista è lo stesso che li accompagna dagli inizi, Yaron Gershovsky, e quindi il concerto è stato veramente bello, senti veramente la classe superiore: questi sono dei mostri di bravura e trasmettono una gioia nel fare quello che fanno che è contagiosa“.


“Il pubblico era abbastanza variegato: gente che magari non ti aspetti di vedere ad un concerto, ma poi scopri che seguono i Manhattan Transfer da una vita. Il Parco delle Terme di Lesignano Bagni è una bella location: quindi complimenti agli organizzatori perché praticamente questo concerto era inserito in due rassegne, una Musica in Castello, che offre spettacoli gratuiti ed è l’unica data italiana dei Manhattan Transfer non a pagamento, e poi, appunto, Lesignano respira Cultura che è la rassegna estiva del Comune di Lesignano e la sindaca Alberini è salita sul palco, insieme al direttore artistico di Musica in Castello Grignaffini per ringraziare tutti gli sponsor e tutti i volontari che hanno messo a punto questa rassegna e veramente è stato molto molto bello”.

 

“I posti a sedere erano mille, ma è venuta molta più gente che è dovuta stare in piedi, perché erano ben di più di 1.000 persone, con un finale in crescendo, quando attaccano Birdland... Secondo me, quando i Manhattan Transfer cantano Birdland è come una installazione artistica: siamo su dei livelli per i quali si può sprecare il termine leggenda. Poi hanno fatto nei bis Soul food to go, che è un loro arrangiamento di un classico della canzone brasiliana, e poi hanno finito con Tequila, invitando tutti a ballare sotto il palco, ed è stata davvero una bella chiusura di un bellissimo concerto”.

 

“Finalmente sono riuscito a vederli: diminuisce un po’ il rammarico per essermeli persi negli anni precedenti, ma ci mancheranno quando si scioglieranno, però ci sono grandissimi dischi da recuperare, da riascoltare, filmati che si trovano anche su YouTube. I Manhattan Transfer sono veramente una gioia per le orecchie di chi li ascolta. Se non lo avesse già detto qualcuno, si potrebbe dire Sotto le stelle del Jazz, anche perché è stata una bellissima serata. In fondo in fondo si vedevano i lampi di quello che poi abbiamo scoperto essere un’ondata di maltempo che ha colpito soprattutto il Veneto”. 

 


Fin qui, dunque, l’esclusivo racconto podcast dell’evento da parte di Francesco Monaco: completiamo il reportage dandovi conto della parte istituzionale che ha preceduto l’indimenticabile esibizione. “Questa sera si incontrano due rassegne, Musica in Castello e Lesignano respira Cultura – dice il direttore artistico Enrico Grignaffini – e il nostro grazie oltre a tutti coloro che ci hanno permesso di essere qui, tra cui il Sindaco di Lesignano Sabrina Alberini“. “Siete tantissimi, questo ci emoziona e ci dà una grandissima carica… – afferma il Sindaco Alberini – E’ un incontro di rassegne e questa è la serata più importante tra quelle che abbiamo in programma. Vogliamo unire cultura e turismo territoriale, e quale miglior location se non questa, qui al Parco delle Terme, per fare una serata così importante? Questa per noi è una serata davvero storica…” 


La gratuità è l’elemento distintivo, da 20 anni, di Musica in Castello: cosa resa possibile grazie alla disponibilità delle pubbliche amministrazioni e al mecenatismo degli sponsor (i main sono Conad ed Euro Pool): a chi assiste agli spettacoli si chiede solo di sostenere, con un’offerta libera all’ingresso o in uscita, la Fondazione Pangea, che aiuta le donne, le loro figlie e figli che vivono una condizione di violenza domestica. Introdotta da Nicoletta Simoncini di Piccola Orchestra ItalianaSilvia Redigolo, responsabile comunicazione e raccolta fondi di Pangea è salita sul palco per sensibilizzare il pubblico: “Vi porto il grazie da parte delle operatrici che lavorano nelle nostre case rifugio, perché grazie alle vostre donazioni realizzeremo dei sogni. Io prima ero seduta e cercavo qualcosa che potesse unire Musica in Castello, il concerto di stasera che è magia e Pangea: il filo rosso che unisce tutto è il sogno. Questi bambini che hanno assistito alle violenze sulla loro mamma, vivendo un clima di paura, ora hanno bisogno di realizzare dei sogni che sono quelli di tornare a vivere in maniera serena assieme alla loro mamma, di ricominciare a vivere un futuro diverso. Grazie alle vostre donazioni faremo tutto questo”. Enrico Grignaffini ha rivelato che sinora, appena scavallata la metà della rassegna, la cifra raccolta è di 8.800 euro(Foto di Paolo Bevilacqua)


Queste le prossime serate di Musica in Castelloinizio ore 21.30, ingresso libero con offerte devolute a Fondazione Pangea:


Lunedì 24 luglio 2023 a Campagnola Emilia (RE), ALESSANDRO BERGONZONI, con ManìnBlù Feat, Sandro Pezzi in Non sono un angolo ottuso – Intervista a 360°
Martedì 25 luglio 2023 a Villa Sforza Fogliani a Castelnuovo Fogliani (Alseno, PC) EZIO GUAITAMACCHI, con DAVIDE VAN DE SFROOS, ANDREA MIRO’, BRUNELLA BOSCHETTI in Un uomo chiamato Bob Dylan, uno spettacolo di racconti, suoni e visioni
Giovedì 27 luglio 2023 a Bedonia (PR) SCARLET RIVERA & Borderlobo con Raffaele Kohler, in La violinista di Bob Dylan, un viaggio dal rock americano a Fabrizio De André
Venerdì 28 luglio 2023 Rio Saliceto (RE) LELLA COSTA in Pinocchio confidential, per i 140 anni dalla nascita del romanzo
Domenica 30 luglio 2023 a Sorbolo Mezzani (PR) BOBO RONDELLI con C. Laucci, piano, S. Soldani, chitarra e S. Padovani, percussioni in Forse che si, forse che no, il ritorno sul palco con i suoi amici di sempre