Di Manuela Fiorini Bologna, 1 febbraio 2023 -
Chi ama Bologna o chi ha avuto occasione di viverci o anche solo di passarci per una visita, certamente avrà notato una particolare forma di “arte di strada”, quella che nasce sulle serrande dei negozi o nelle vecchie bacheche cittadine, ormai in disuso. Si tratta di pregevoli opere d’arte, realizzate da artisti anche famosi, che “appaiono e scompaiono” lasciando il posto a disegni sempre nuovi. La scrittrice Anna Patrizia Mongiadro, calabrese di nascita, ma bolognese d’adozione, ha deciso di realizzare una splendida guida fotografica con l’obiettivo di raccontare e mostrare “l’Arte Avvolgibile” sotto le Due Torri. Un’operazione capillare che “racconta” e illustra questa particolare forma di street art. L’abbiamo incontrata.
Come nasce l’idea di questo libro?
“L’idea per scrivere Arte Avvolgibile è nata prima della pandemia, dopo un incontro con lavoratori stranieri. Imparavano l’italiano attraverso l’associazione Bologna Connect. L’insegnante Laura Bizzarri mi ha permesso di fare per loro la presentazione di un mio giallo “Bologna imperfetta”.
Per ringraziarli avevo pensato di regalargli un po’ del mio tempo, accompagnandoli a visitare le vie più interessanti dove si poteva osservare meglio la street art di Bologna. Per loro ho iniziato a creare un percorso ben preciso con partenza da Via Azzo Azzo Gardino, poi Piazza Azzarita, ancora via San Felice e Via del Pratello. Ecco! Così è nata l’idea di scrivere una guida attraverso le strade di Bologna”.
Che cos’è “l’Arte avvolgibile”?
“Per arte avvolgibile intendo quella delle serrande cioè arte a scomparsa. Si vede e non si vede, si avvolge e si svolge e quando si svolge appare un dipinto come per magia”.
Come hai raccolto il materiale, le storie dietro alle opere, hai conosciuto gli artisti?
“La mia attenzione verso le serrande dipinte è iniziata molti anni fa, forse dieci, durante le passeggiate in città, la domenica mattina. Il telefono cellulare mi ha permesso di immortalare i dipinti. L’attenzione si è fatta più intensa a mano a mano che il numero delle serrande dipinte aumentava. L’accumulo di foto, la possibilità di postarle sui social (Instagram e Facebook) e l’approvazione dei follower, mi ha incitato a continuare. Spesso ho accompagnato le foto pubblicate, con commenti del contenuto. Attraverso i social ho contattato gli artisti e alcuni di lor lo ho conosciuti personalmente”.
Qual è il tuo rapporto con Bologna e quale aspetto hai voluto fare conoscere con questo tuo ultimo lavoro?
“Io amo tantissimo questa città che mi ha accolta e mi ha dato la possibilità di esprimermi e coltivare le mie passioni. Della città ho voluto far conoscere ciò che tutti vedono distrattamente. È stato come aprire un obiettivo, fare uno zoom per attirare la loro attenzione. Molti si sono meravigliati di questo nuovo volto di Bologna”.
Bologna è ricca di opere che possiamo vedere sulle serrande dei negozi, ma anche nelle bacheche lungo le vie, ma mancava una guida vera e propria. Oltre a essere oggettivamente “un bel libro”, qual è il valore aggiunto di “Arte avvolgibile”?
“Il valore aggiunto è quello di aver creato una guida turistica sulla street art di Bologna fino a ora inesistente e credo che sia la prima in assoluto in Italia. È stata già utilizzata dall’associazione Succedesoloabologna che ha proposto ai bolognesi bike tour-street art”.
Una caratteristica dell’”Arte avvolgibile” è quella di apparire e scomparire, non solo perché si abbassa e si tira giù la serranda, ma anche perché a volte le opere vengono cancellate o sostituite. Se dovessi consigliare a qualcuno che visita Bologna un itinerario di un pomeriggio per ammirare questa forma di arte, quale sarebbe?
“Le serrande durante le ore pomeridiane sono alzate. Invece consiglierei di visitare le bacheche che campeggiano nei muri della città storica. Le bacheche sono un residuo storico utilizzate da un’associazione che si chiama Cheap street art Festival. Dal 2015 vi appone dei poster di carta con la tecnica del paste-up cui partecipano artisti provenienti da tutte le parti del mondo”.
Tu hai curato anche la parte fotografica. Qual è, o quali sono, le opere che ti hanno colpito di più?
“Non faccio distinzioni. Apprezzo tutti gli artisti che appongono le loro opere sulle serrande o sui muri. Molte hanno un significato profondo, toccante. Diciamo che alcuni artisti li amo di più ma sono tutti, comunque di alto livello. Tra loro potrebbe nascondersi il “Raffaello” del futuro”.
“Arte avvolgibile” è edito dalla casa editrice modenese-bolognese Damster -Edizioni del Loggione, è disponibile su tutti gli store online, nelle librerie e nel punto vendita della casa editrice a Bologna, “Libri su Misura”, in via XXI aprile 1945/7G, oppure sul sito www.loggione.it o scrivendo a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’AUTRICE
Anna Patrizia Mongiardo, calabrese di nascita e bolognese d’adozione. Ha pubblicato il romanzo autobiografico “Raggiungere Catanzaro non è facile ed è anche dispendioso” con Sempremai Edizioni. Con la Casa Editrice Damster ha pubblicato il giallo “Bologna imperfetta”, terzo classificato al concorso Giallo festival 2019 e, nel novembre 2021, “A Bologna danno l’acqua”, sempre a tema investigativo.
SCHEDA DEL LIBRO
Anna Patrizia Mongiadro
ARTE AVVOLGIBILE
Damster Edizioni
Libro fotografico 23 x 20
Pag 146 - € 30