Di Graziano Francesco Bologna, 30 giugno 2022 - Il Ravenna Festival ha avuto nei grandi concerti sinfonici il suo fiore all’occhiello, uno dei complessi più blasonati del panorama musicale internazionale, la Budapest Festival Orchestra, assieme al suo fondatore nonché nume tutelare Ivàn Fischer, ha ospitato l’ancor giovane orchestra ungherese proponendo un programma di grandissima popolarità aperto dalla celebre Terza Sinfonia di Johannes Brahms e concluso dall’altrettanto famosa suite sinfonica ‘Sherazade’ di Nikolay Rimsky-Korsakov.
L’orchestra ha dato prova di una straordinaria padronanza di entrambe le opere offrendo un’esecuzione a 360 gradi in tutti i movimenti e mostrando nel capolavoro del compositore russo la grande maestrìa delle prime parti a cominciare dalla spalla del complesso, il violinista Tamàas Major che ha suonato i tanti assoli che Rimsky- Korsakov ha scritto per questo brano.
Il successo è stato travolgente con due bis, il coinvolgente Blue Tango di Leroy Anderson e una Danza ungherese di Brahms, un po’ come a voler chiudere il cerchio.
Il prossimo appuntamento sinfonico è previsto per domenica tre luglio e sarà con Christoph Eschenbach che guiderà l’Orchestra Giovanile Luigi Cherubini con la partecipazione del violinista Gidon Kremer.