È quello che è partito lunedì da Castelnovo Monti, con un ambulanza della Croce Verde di Castelnovo, che viaggerà per circa 3.000 chilometri, per compiere una missione umanitaria che ha coinvolto un’organizzazione piuttosto ampia nell’ambito delle azioni in corso in Appennino a sostegno della popolazione ucraina, denominate “Una montagna di aiuti”.
Spiega il Presidente della Croce Verde di Castelnovo Monti e Vetto, Iacopo Fiorentini: “Siamo stati attivati da un cittadino di Castelnovo, che già in passato ha avuto modo di evidenziare una grande sensibilità e attenzione verso chi soffre, che ci ha riportato la segnalazione di una badante ucraina rispetto a due suoi nipotini. I due bambini sono stati portati al confine polacco dai genitori, che però sono impossibilitati a espatriare. I due bimbi sono stati affidati a un campo profughi, ma per poter uscire c’è bisogno che un parente vada là a riprenderli. Quando abbiamo sentito questa situazione ci siamo immediatamente attivati, non potevamo pensare di lasciare questi due bambini a Cracovia in un campo profughi senza genitori o altri parenti. Abbiamo disposto subito un viaggio con un nostro mezzo, ovviamente con un nostro equipaggio insieme alla signora ucraina. Nell’organizzazione della spedizione è stata coinvolta anche l’Amministrazione comunale che ci ha supportato in ogni modo, così come avvertiamo un sostegno molto ampio per le azioni in favore del popolo ucraino da quando abbiamo rilanciato la campagna “Una montagna di aiuti”. La popolazione dell’Appennino è particolarmente sensibile a quanto sta succedendo non così lontano da noi, e che coinvolge in modo durissimo anche i bambini”.
Il campo profughi di Cracovia è stato raggiunto e i bambini sono stati già prelevati, e arriveranno a Castelnovo questa notte: ad accoglierli ci sarà una delegazione di volontari della Croce Verde e anche l’Amministrazione comunale al completo, con esponenti di maggioranza e minoranza. “Vogliamo far percepire in ogni modo possibile – aggiunge Fiorentini – la nostra vicinanza e solidarietà a queste persone e in particolare a questi bambini. Li accoglieremo letteralmente a braccia aperte, con la speranza che possano poi ritornare presto alla loro famiglia in una situazione di pace. Nell’ambito delle azioni previste da “Una montagna di aiuti” si stanno anche raccogliendo disponibilità di alloggi per l’accoglienza profughi. Conclude Iacopo Fiorentini: “A seguito della donazione dell’ex Albergo Pigoni che abbiamo ricevuto nei mesi scorsi, con il Consiglio direttivo Croce Verde abbiamo valutato e ritenuto molto importante procedere ad attivare il riscaldamento dei quattro appartamentini presenti nella struttura, così che dai prossimi giorni possano essere messi a disposizione dei profughi Ucraini. Crediamo che il fine di questo stabile debba essere quello di aiutare chi ha bisogno e in questo momento il bisogno è quello delle famiglie con bambini che scappano dalla guerra”.
Chi in montagna avesse a disposizione monolocali, bilocali, piccoli appartamenti o soluzioni abitative può mandare una mail sempre a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo., riportando i propri dati e il numero telefonico per essere ricontattati da un responsabile.