Sabato, 09 Ottobre 2021 18:55

"In punta di penna: rubrica di libri " - Quel che affidiamo al vento, Laura Imai Messina, Piemme In evidenza

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25esimo appuntamento con "In punta di penna: rubrica di libri". Uno spazio creato per condividere letture e storie, riflessioni e pensieri a voce alta. "In punta di penna": per dare inchiostro e carta alle parole.

Di Antonella Scarati (*) Parma, 9 ottobre 2021 -

La delicatezza di una scrittura così chiara e precisa accompagna il lettore in un viaggio a tratti onirico, a tratti realistico, quasi come una melodia senza età e senza tempo.

Si lascia leggere e non ci si stanca mai di farlo. Ci si immerge completamente, lasciandosi dondolare nell'aria come foglie appassite, abbandonandosi ai pensieri e alle sensazioni di un momento, di un evento, di un orizzonte, dell'amore in fermento.

Evocare le persone care con i ricordi di vita condivisa, i sorrisi e le emozioni suscitati da questi, a volte non basta, ecco che l'autrice svela al mondo un luogo che esiste per davvero, dove migliaia di persone si recano in pellegrinaggio: una cabina telefonica dove poter sussurrare ai propri cari le parole che non si sono ancora dette.

Una storia che mi ha portato in una dimensione non abitata, ma abitabile, che mi ha scaraventato la realtà nella sua interezza, nelle sue complessità, nel suo misterioso fascino del "non c'è più" che si tramuta nel "potrebbe esserci ancora".

Non mi piace definire le storie che leggo e che consiglio con una parola, incasellarle nei generi letterari; amo, invece, parlarne per riflessioni e per valore aggiunto alla mia esperienza da lettrice e da fruitrice di possibilità ed opportunità che la vita mi dona.

Un romanzo rivelatore che non lascia passare l'idea del lutto intesa come vuoto o mancanza, bensì come scoperta e ricerca di ciò che non crediamo esista, ma che pian piano si rivela davvero.

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L’Autrice si presenta

Antonella Scarati, dottoressa in Medicina e Chirurgia. Pugliese di nascita, vivo a Parma dal 2009. Credo fermamente che le relazioni umane siano il regalo inaspettato di ogni giornata: qualsiasi persona che incontri ed abbia una storia da raccontarmi, non riuscirà a divincolarsi facilmente da me. Entusiasta, empatica, solare, socievole nei rapporti di amicizia, ma anche con i più piccoli con cui trascorro pomeriggi di gioco come volontaria Presso il reparto di Pediatria  dell' Ospedale dei Bambini " Pietro Barilla". Co-ideatrice di un gruppo di lettura virtuale: "Io sono l'altro", condividiamo letture inerenti la diversità, la disabilità, l'immigrazione, il bullismo. Esprimo a gran voce i miei stati d'animo, preferendo carta e penna al linguaggio parlato: scrivo lettere per accorciare le distanze del cuore.

Penso che la vita sia "Una somma di piccole cose".

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