Il sacrificio e la speranza è quanto gli artisti hanno voluto rappresentare, esplicitato anche nella dedica, scritta nella base dell’opera: “A tutti gli Angeli messi in croce dal covid-19”.
Una scultura di oltre 2 metri, che ha preso forma – in due mesi di lavoro - da un tronco di cedro del Libano, grazie alle mani abili e competenti dei due falegnami.
“L’idea è nata all'inizio del lock-down – spiega Nicola Passera – con un duplice obiettivo: ringraziare i professionisti sanitari e più in generale tutte le persone impegnate in prima linea nella gestione dell’emergenza dovuta al covid-19 e lasciare un ricordo alle future generazioni di questo periodo, che ci auguriamo possa essere ormai passato. Con queste motivazioni - conclude Passera – è stato naturale individuare il destinatario del nostro lavoro: l’Ospedale di Vaio.”
Ed è proprio all'ingresso dell’Ospedale, che la scultura ha trovato sistemazione, a partire da venerdì 19 giugno, quando si è svolta una breve cerimonia di ringraziamento ai donatori, alla presenza, per l’AUSL, di: Massimo Fabi, commissario straordinario, Giuseppina Frattini, direttore sanitario, Marco Chiari, direttore amministrativo, Andrea Deolmi, direttore del distretto di Fidenza; Andrea Massari, sindaco del Comune di Fidenza, Filippo Fritelli, sindaco del Comune di Salsomaggiore, Giorgio Pigazzani, presidente del Comitato di distretto di Fidenza.