Esce per Artestampa un libro che raccoglie 36 liriche della poetessa e scrittrice modenese. L'anteprima al Salotto Aggazzotti, giovedì 9 marzo. Abbiamo incontrato l'autrice.
Di Manuela Fiorini
Modena, 4 marzo 2017
Un viaggio dell'anima in sette stazioni, Amore, Magia, Donna, Ricordi, Figlia, Ironia, Incanto. Sono i gruppi tematici che raccolgono le trentasei liriche de "Il giorno che non c'è", la raccolta della poetessa e scrittrice modenese Daniela Ori, uscito in questi giorni per Edizioni Artestampa.
Il libro, che sarà presentato in anteprima, giovedì 9 marzo, alle 19, presso il Salotto Culturale Aggazzotti di via Martiri della Libertà 38, nell'ambito delle iniziative per la Festa della Donna, anche gli splendidi dipinti della pittrice sassolese Beatrice Riva.
È invece dello scrittore Fabio Clerici la voce maschile che introduce ogni gruppo poetico e accompagna il lettore nell'universo intimistico dell'autrice, fatto di emozioni, sogni, impressioni, riflessioni e dialoghi evocativi, ora con una bambina, reale o immaginaria, ora con una persona cara scomparsa, o, ancora, con una nobildonna del passato.
Abbiamo incontrato l'autrice.
"Il giorno che non c'e" nasce più di dieci anni dopo "L'ala nord del castello". Nel frattempo, ti sei messa alla prova come narratrice. Da dove nasce questa esigenza di tornare alla poesia?
"Ho sempre scritto poesie. Non ho mai smesso di scriverne. Ma dopo anni di racconti e collaborazioni in testi di narrativa, mi è venuta voglia di raccogliere in un libro nuovo le liriche degli ultimi dieci anni e oltre della mia vita. Anche se alcune mie poesie sono inserite in libri recenti di narrativa a cui ho partecipato: "L'Enigma del Toro", un romanzo collettivo scritto con I Semi Neri, associazione di scrittori di cui faccio parte, ha una mia poesia nella copertina e nel testo; un'altra mia poesia apre il racconto "Uniti per sempre" all'interno di "Soglie", un' antologia scritta con altri "Semi Neri".
Le liriche sono divise in sette gruppi, come le note di un pentagramma, ognuno caratterizzato da un tema. Perchè questa suddivisione?
"La poesia per me è come una musica. Per questo ho immaginato il libro come una partitura e ho pensato di proporre le poesie in piccoli gruppi. Sette gruppi di emozioni, come sette note: Amore, Magia, Donna, Ricordi, Figlia, Incanto, Ironia. All'interno di ogni gruppo, ho inserito una serie di poesie che descrivono frammenti di sensazioni, ricordi, aspettative, dolori, gioie e speranze, in una sintesi: la vita. Cinque poesie per ogni gruppo. Trentacinque poesie. L'ultima, quella che dà il titolo al libro, come Epilogo".
Ricordi, frammenti di vita, episodi di cronaca, sentimenti, emozioni e impressioni ispirano le tue liriche. Come nasce una tua poesia?
"Da un ricordo, da un incontro, da una forte emozione, da un dolore, da un evento che mi ha colpita, da una storia che mi ha emozionata. Ogni poesia è la sintesi di un racconto di vita vera o sognata, vissuta o immaginata, perché non riesco a comporre versi se non ho interiorizzato l'emozione. Prima la vivo, poi la scrivo. Una cosa è costante: non decido mai di scrivere una poesia, mi sorge così nell'anima, io non faccio altro che assecondare l'ispirazione. Poi c'è molta cura, perché la poesia va scritta poi meditata, riletta, sistemata, limata. Insomma si fa editing anche sul testo poetico. Solo dopo molto lavoro, l'emozione descritta diventa coerente, pura e vera. La poesia è sintesi assoluta di un'emozione".
La magia e la storia ritornano spesso nelle tue poesie. Come mai sei affezionata a questo temi?
"È vero, con le mie liriche ho narrato, in versi, tante storie spaziando tra il presente e il passato e dialogando idealmente con creature di epoche antiche o immaginate. La storia è da sempre la mia fonte privilegiata di ispirazione e sono affascinata dalle donne della storia, dai loro sentimenti e dalle loro emozioni che scopro simili a quelli di noi donne di oggi, quel che cambia è solo il contesto in cui nasciamo, il periodo, i valori, ma le gioie, i dolori, le emozioni, i sentimenti sono sempre gli stessi. La magia è parte dell'essere femmina, è per me quel senso arcaico e sconosciuto di mistero che accompagna la donna e la rende impenetrabile ed eterea. E scrivere poesie per me è un dono divino. E anche questo è qualcosa di magico".
Ogni gruppo di liriche é introdotta dalla voce dello scrittore Fabio Clerici e da un dipinto di Beatrice Riva. Come mai hai scelto di farti accompagnare da una voce maschile e dall'arte?
"Ho molta stima per Fabio Clerici, uomo di coraggio e sensibilità. Così a presentare ogni gruppo di liriche, come per la prefazione, ho voluto il cuore e l'anima di Fabio, che è poeta oltre che scrittore. La sua voce maschile fa da contrapposizione all'anima femminile delle mie liriche, come in una sorta di gioco delle parti. Poi le poesie possono essere evocate con immagini, perché l'arte riesce a materializzare sensazioni e pensieri. Così ho scelto assieme a Beatrice Riva, pittrice di grande talento, dipinti da lei stessa realizzati, che sintetizzano ogni gruppo di poesie di questa raccolta. E la scelta più emozionante è stata quella dell'Angelo Convalescente per la copertina, che esprime con forme e colori i contenuti e la poetica del mio libro".
"Il giorno che non c'è" é sia il titolo del libro che quello della lirica che chiude la raccolta. Ma che cos'é il giorno che non c'è e come possiamo ideare il nostro?
"È' un dono che faccio a me stessa e a chi vorrà leggere il libro. Il giorno che non c'è è un sogno in questo tempo frenetico pieno di impegni, è un momento ideale da scoprire, inventando un luogo irreale, dove gustare le poesie immedesimandosi nelle emozioni, uno spazio dove ritrovare il proprio tempo, come se si realizzasse un giorno insolito: il giorno che non c'è appunto. Ciascuno può inventarsi il proprio giorno che non c'è leggendo una poesia. Perché la poesia è un viaggio che accoglie chi vuole ritrovarsi nelle parole di un altro, per comprendere che in fondo siamo tutti parte della stessa grande anima divina".
SCHEDA del Libro
Daniela Ori
Il giorno che non c'è
Edizioni Artestampa 2017
92 pag – 13 euro