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Sabato, 21 Gennaio 2017 10:03

Gli artigiani della Collina Matildica

Barbaterre rappresenta il sogno della collina reggiana, fatta di passione, lunghe giornate, gente semplice e cultura del lavoro che disegna destini di donne e uomini che portano il loro impegno per portare un prodotto di classe e qualità.

di L'Equilibrista

Reggio Emilia, 21 Gennaio 2017

Terre matildiche su terreno di Calanchi forgiati da argilla e limo.
E' questo il magico connubio che rende la collina reggiana soprattutto nella parte sud, così particolare e tanto ammirata dai cultori di "terroir". Alchimie di pura natura, stratificazioni di terreno ed agenti climatici dalle composizioni irregolari che regalano sentori fini e di alto pregio.

Sono anni che incontro l'Azienda Barbaterre sul mio cammino di degustatore ed appassionato di tipicità locali e mi ha sempre colpito perchè la vedo unica nel suo genere, per scelta del territorio e dei prodotti che realizza.
Barbaterre è una struttura eco-sostenibile al cento per cento, che nasce nel 2005 da un'idea di Massimiliano Bedogni che non si occupava di vino nella sua prima vita ma che aveva una visione chiara di come dovesse essere fatto il vino da queste parti e perchè aveva intuito, prima di tutti ,che quelle erano terre da vini bianchi, grandi metodi classici e rifermentati in bottiglia.
Queste sensazioni erano in contrasto al cospetto dei più noti vini frizzanti rossi ma la sua era una posizione netta di uomo che cercava la differenziazione e la spinta verso vitigni internazionali e l'utilizzo del pinot nero alle sue massime possibilità. La sua idea era quella di ricercare una relazione con la tipicità del terreno circostante così in contrasto con la tradizione e a dispetto delle mode locali che lo avevano portato a pensare ad un sauvignon, a dei vini bianchi fermi ed infine ad una follia per i tempi, dimostrando una vera e propria passione per i vini rifermentati, che sarebbero arrivati da li a breve ma che intanto prendevano già forma.

Poi arriva, evidentemente in ognuno di noi, un momento dove l'innovazione è accettata se si riesce a dimostrare alla Comunità locale e a Noi stessi che hai chiaro da dove vieni ed è da qui che nacque l'idea di un Lambrusco fatto bene, che potesse tenere fede alle proprie origini e sul quale Massimiliano ha lavorato per dare forma ad un Lambrusco che fosse il suo.
Oggi da base Salamino, Malbogentile e Grasparossa, Barbaterre porta con orgoglio il Lambrusco dell'Emilia di Barbaterre che si è fatto strada anche nei salotti buoni, tanto da essersi aggiudicato la nomination fra "i 100 vini da bere subito" fra I Grandi Vini d'Italia de l'Espresso nel 2016.

Azienda Barbaterre vino lambrusco colline reggiane1

Per l'Azienda che Massimiliano aveva in testa doveva essere importante il territorio e la sua perfetta integrazione con la natura circostante, quindi ancora oggi sono banditi l'uso di cuveè, limitatissimo l'uso del legno che si menziona solo a fine passaggio, cercando di portare al suo massimo l'uva locale rigorosamente della annata in corso dando ai Vigneti la più alta cura possibile e preservandoli in modo naturale dalle minacce di tutti i giorni. L'integrazione di questi vitigni, gli avvallamenti collinari intesi come parametri importanti che determinano i giorni di vendemmia, una defogliazione solo negli ultimi quindici giorni prima del raccolto, sono ancora oggi fasi fondamentali, ultimate dalla rigorosa raccolta a mano in cassette con pressatura soffice dell'acino intero che vanno a testimoniare alcune delle scelte aziendali che fanno grande questi prodotti.
La scelta, controversa per alcuni, è di utilizzare anche il raspo, perchè si vuole seguire la tradizione dei migliori Champagne a base Pinot nero e dei più innovativi Sauvignon francesi come Massimiliano aveva lasciato intendere.

Azienda Barbaterre vino lambrusco colline reggiane3

Mi soffermo a scambiare impressioni e spunti curiosi su Barbaterre grazie alla Responsabile della Cantina – Erica Tagliavini – che ad oggi è l'anima e la persona che meglio incarna i valori che Massimiliano voleva portare al pubblico Italiano ed Internazionale tanto che mi racconta della produzione del 2015, rappresentandone vera prova di alta autenticità perchè mi racconta che la buccia del pinot nero ad esempio, in quell'anno, rilasciò una carica di colore anomala, molto intensa e diversa dalle altre annate tanto da testimoniare, se ce ne fosse ancora bisogno, che come dice bene Erica: "Noi siamo un' Azienda artigianale, Noi siamo veri e propri artigiani del vino".

Una squadra che si è arricchita come mi ricorda la Responsabile, di una compagine molto dotata e di persone con valori e voglia di fare fuori dall'ordinario, proprio come Massimiliano avrebbe voluto per la sua creatura, tanto da arruolare persone di spessore come Paolo Posenato, in qualità di enologo e Serena Marchini, cantiniera ed enologa. Persone, mi rimarca con fierezza e grande stima Erica, che stanno dando a questa Cantina grande impegno, dedizione e amore vero per Barbaterre senza eguali.

Azienda Barbaterre vino lambrusco colline reggiane2

La mattinata volge al termine e mai finale è stato più degno che con l'assaggio del grande metodo classico Pinot Nero di Barbaterre, il Blanc de Noir.
Bollicine nettamente tendenti a piccoli spilli, omogenei e molto vivaci che regalano un impatto deciso e fitto al naso, vino di struttura che irrompe in bocca lasciando un finale pulito ed esaustivo di profumi floreali vivi e frutta matura. Il palato è appagato da un finale ricco che porta fino in fondo il frutto, variegato ed esotico tanto da meritare eccellenze anche al retrogusto. Da abbinare a tutto pasto e perfetto con un Parmigiano Reggiano di media stagionatura.

Lascio quindi questa bella realtà, fatta di dedizione e amore, storia e coraggioso posizionamento che ricerca qualità e rigore immersa nelle Terre Matildiche reggiane che restituisce loro riconoscimento e tradizione.

Pubblicato in Cultura Reggio Emilia

Se vogliamo stupire i nostri ospiti con una cena impeccabile, potrete stupirli non solo con il giusto abbinamento piatti-vino, ma ancor più con alcuni innovativi attrezzi utili per la migliore presentazione del vostro vino selezionato.

di Cecilia Novembri

Per l'esigenza dei palati più raffinati da accompagnare la bontà e la ricercatezza dei piatti deve seguire di norma la scelta del vino in abbinamento perfetto!

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Anche la temperatura di servizio dovrà essere altrettanto impeccabile grazie ad un particolare termometro, prodotto Vacuvin costituito da una banda flessibile da posizionare direttamente intorno alla bottiglia e all'istante visualizza la temperatura del vino così da poter mantenere intatta la sua qualità, la perfetta vinificazione e il lavoro dell'enologo.

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Per bottiglie super preziose o per chi volesse tenere un vino tutto per sé c'è il tappo di sicurezza con combinazione.

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L'apparecchio ha in dotazione la propria base di autoricarica. New majestic.

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Adesso sarete veramente pronti per una cena da veri esperti, cheers!

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Pubblicato in Cultura Emilia
Domenica, 25 Dicembre 2016 14:37

SOMMARIO Anno 15 - n° 51 25 Dicembre 2016

Editoriale: Berlino come Nizza e Ankara come Sarajevo? - Buon Natale! - Formaggi DOP sempre più padroni del mercato. - Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi - Questo Matrimonio s'ha da fare - Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta - Vino, Tendenze e dinamiche recenti

SOMMARIO Anno 15 - n° 51 25 dicembre 2016
1.1 editoriale Berlino come Nizza e Ankara come Sarajevo?
2.1 auguri Buon Natale!
3.1 lattiero caseario Formaggi DOP sempre più padroni del mercato.
4.1 zootecnia "Più resa e più benessere"
4.2 Vino Emilia Wine, Davide Frascari confermato alla presidenza
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il cambio condiziona i prezzi.
6.1 turismo enogastronomico Questo Matrimonio s'ha da fare
7.1 grano e cereali Origine obbligatoria in etichetta per grano e pasta.
8.1 vino Ismea. Vino, Tendenze e dinamiche recenti
9.1 promozioni "vino" e partners
10.2 promozioni "birra" e partners

 

Cooperativa vinicola nata dalla fusione delle Cantine di Arceto, Prato e Correggio, è una realtà di primo piano del settore con un fatturato di 22,5 milioni di euro

Reggio Emilia, 23 Dicembre 2016) - Nato 42 anni fa a Reggio Emilia, dove si è diplomato all'Istituto Agrario "Zanelli" per poi laurearsi, con lode, in Scienze Agrarie all'Università di Bologna nel 1999, Davide Frascari è stato confermato alla presidenza di Emilia Wine, la cooperativa vinicola nata nel 2014 dalla fusione delle cantine di Arceto, Prato e Correggio. Frascari, che conduce un'azienda agricola in buona parte coltivata a vigneto, è stato nominato dal Consiglio di Amministrazione, che ha anche chiamato alla vice presidenza Paolo Culzoni di Correggio.

Eletto in questi giorni dall'Assemblea della cooperativa, il Consiglio presenta un forte rinnovamento, con 6 nuovi membri su 15, che testimonia il dinamismo di Emilia Wine, in grado di mettere in campo tutte le sue forze per rispondere al meglio alle esigenze del mercato globale.
Ringraziando per la fiducia ricevuta, il presidente ha sottolineato che "la cooperativa proseguirà nella direzione seguita in questi tre anni, mettendo a frutto gli investimenti e migliorando costantemente la gestione e la razionalizzazione dei costi per garantire ai soci risultati positivi. Nei prossimi mesi, verrà inoltre completato il percorso di riorganizzazione della produzione per proporre una gamma vinicola di alta qualità sempre più in linea con le richieste del consumatore moderno".

Domenica, 25 Dicembre 2016 08:43

Ismea. Vino, Tendenze e dinamiche recenti

A vendemmia ormai archiviata, la produzione italiana di vino 2016 appare particolarmente abbondante e non lontana dai livelli dello scorso anno, quando sono stati superati i 50 milioni di ettolitri.

C'è ancora un po' di incertezza, relativamente al segno della variazione rispetto allo scorso anno, perché le piogge di settembre hanno un po' cambiato gli esiti delle previsioni fatte fino a quel momento.

Sembra essersi consolidata la crescita in Emilia Romagna, Veneto e Piemonte; mentre in Trentino Alto Adige le perdite sono state inferiori alle aspettative; situazione analoga in Sicilia: In Lombardia, invece, la flessione stimata inizialmente è sembrata ottimistica. La Puglia presenta uno scenario molto variegato, con perdite pesanti su alcune varietà ed incrementi altrettanto importanti su altri.

Ad una produzione comunque abbondante si devono aggiungere anche le giacenze, che al 31 luglio ammontano a 42,7 milioni di ettolitri.

Qualunque sia il segno della variazione rispetto allo scorso anno, comunque, l'Italia si conferma primo Paese produttore in un contesto in cui i volumi mondiali, secondo stime Oiv, sembrano attestarsi a 260 milioni di ettolitri, - 5% sul 2015. La Ue nel suo complesso si presenta con 165,6 milioni di ettolitri, contro i 167 della campagna precedente (-4%), con la Francia attestata a 43,2 milioni di ettolitri (-10% su base annua). In lieve crescita, secondo le prime stime, la Spagna ma senza discostarsi troppo dai 37 milioni di ettolitri del 2015.

Nel Nuovo Mondo la produzione 2016 è stata del 10% inferiore rispetto all'anno precedente, con Cile, Sud Africa e Argentina che hanno registrato riduzioni vicine o superiori al 20%. In lieve incremento, invece, sia gli Stati Uniti sia dell'Australia. Da segnalare che la Cina, con oltre 11 milioni di ettolitri, si sta affermando anche come produttore e non più solo come importatore.

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Pubblicato in Agroalimentare Emilia
Domenica, 18 Dicembre 2016 14:30

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 50 18 Dicembre 2016

Editoriale: Buon natale ai bambini di tutte le Aleppo del mondo. Crollo del latte spot. Parmigiano Reggiano: investimenti per 15 milioni di euro. Cereali e dintorni. Il rialzo dei tassi USA ha messo le ali al dollaro. Export reggiano a +2,6%. Alla scoperta di Pontremoli, aspettando il Christmas Food Wine festival di Noceto. Promozioni.

SOMMARIO Anno 15 - n° 50 18 dicembre 2016
1.1 editoriale Buon natale ai bambini di tutte le Aleppo del mondo
1.2 auguri Buon Natale!
2.1 lattiero caseario Crollo del latte spot
3.1 parmigiano reggiano Parmigiano Reggiano: investimenti per 15 milioni di euro
3.2 turismo Fornovo: torna a vivere la via Francigena
4.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Il rialzo dei tassi USA ha messo le ali al dollaro.
5.1 cereali e dintorni Cereali e dintorni. Mercati senza particolari oscillazioni
6.1 export Export reggiano a +2,6%.
7.1 eventi e territori Alla scoperta di Pontremoli, aspettando il Christmas Food Wine festival di Noceto
8.1 consumi Ismea, ancora in contrazione i consumi domestici
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Domenica, 11 Dicembre 2016 15:07

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 dicembre 2016

Cibus Agenzia Stampa Agroalimentare: SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 Dicembre 2016 -
Editoriale: Un messaggio forte e chiaro ma incompreso o inascoltato. In flessione il latte spot mentre le due DOP continuano a volare. L'Italia s'è desta. Consorzio Agrario di Parma, passaggio del testimone alla direzione. "Dai falsi miti al piacere del cibo". Noceto e Pontremoli insieme per il Christmas food wine festival. Ismea, continua l'evoluzione positiva dell'economia agricola

SOMMARIO Anno 15 - n° 49 11 dicembre 2016
1.1 editoriale Un messaggio forte e chiaro ma incompreso o inascoltato.
2.1 lattiero caseario In flessione il latte spot mentre le due DOP continuano a volare
3.1 politica-referendum L'Italia s'è desta
3.2 nomine Consorzio Agrario di Parma, passaggio del testimone alla direzione
4.1 Imprese e propensione all'investimento Luci e ombre nel terziario.
6.1 Alimentazione e comunicazione "Dai falsi miti al piacere del cibo"
7.1 eventi e territori Noceto e Pontremoli insieme per il Christmas food wine festival
8.1 Agricoltura Ismea, continua l'evoluzione positiva dell'economia agricola
9.1 promozioni "vino" e partners
10.1 promozioni "birra" e partners

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Giovedì, 08 Dicembre 2016 12:22

Topinambur in abbinamento ad Arneis o Franciacorta

Il topinambur, nome bizzarro che potrebbe trarre in inganno, è un tubero dal sapore di carciofo e tipico prodotto di questa stagione invernale. Ma come cucinarlo e quale vino poter abbinare ai suoi piatti ce lo spiega CECILIA NOVEMBRI, attenta e raffinata sommelier, che abbina sapientemente i nostri ottimi vini italiani.

Di Cecilia Novembri

In attesa del Natale dal punto di vista enogastronomico offre un ampio scenario di gustosi alimenti, come il Topinambur, originario dell'America settentrionale è un tubero che racchiude il sapore e la consistenza della patata con quella del carciofo.

topinambur cucina cibo

Molti sono i modi per degustare questo particolare tubero: cotto, crudo, fritto o ridotto a purea è ancora poco conosciuto in Italia, soltanto in Piemonte è molto diffuso dove viene consumato "in purezza" con la tradizionale bagna cauda.
Le preparazioni che sono in grado di esaltare l'originale aroma del topinambur lo vedono spesso abbinato alle patate.

topinambur cucina cibo ricette

Il Flan di topinambur che grazie al suo retrogusto di carciofo si sposa perfettamente con la delicatezza e la dolcezza delle patate dando vita ad una piccola delizia e il Risotto con topinambur, particolarissimo grazie al sapore di carciofo che si mescola alla cremosità della patata.

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Per contrastare la tendenza amara del topinambur occorre abbinare un vino bianco morbido, ottimo l'abbinamento con un Arneis profumo fresco e delicato, invitante, con i sentori di camomilla, di frutta a polpa bianca e di erba naturale del vitigno, morbido e intenso al palato, con una leggera vena acidula che dona freschezza e persistenza.

topinambur cucina ricette vino

Perfetto, poi, un Franciacorta Saten che con i suoi tipici sentori di crosta di pane, note balsamiche, sfumature di mela, fichi secchi, nocciola e mandorla, regala al Flan e al Risotto una morbidezza che ricorda le sensazioni della seta!

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CREDITS: - cucinaresuperfacile.it – odealvino.com – unadonna.it – ilgiornale.it – mypersonaltrainer.it – limmi.it – de-gustare.it – venditapiccolifrutti.it – lagallinavintage.it – viaggivacanze.info – cantinavegliolorenzo.eu – piemonteland.it – cantinetta-antinori.com – unafranciacortina.com

Domenica, 04 Dicembre 2016 15:07

c.a.s.e.a.SOMMARIO Anno 15 - n° 48 4 dicembre 2016

Editoriale: Si o No? le due principali DOP prendono il volo. Sempre la solita storia, basta con i ricatti! Cereali e dintorni. Mercati sostanzialmente stabili. Vino: il Testo Unico è legge. Campagna pomodoro 2017, pronta una proposta per il miglioramento della programmazione produttiva. Carne bovina: domanda ancora debole

SOMMARIO Anno 15 - n° 48 04 dicembre 2016
1.1 editoriale Si o No?
2.1 lattiero caseario Le due DOP hanno preso il volo.
3.1 politica-referendum Sempre la solita storia. Basta con i ricatti!
3.2 agricoltura sostenibile La "Bandiera Verde Agricoltura" a una azienda reggiana
4.1 cereali Cereali e dintorni. Mercati sostanzialmente stabili.
6.1 agricoltura Al Cap di Parma un incontro sull'annata agraria
6.2 vino VeronaFiere. Nascono gli Evoo Day
7.1 vino Vino: il Testo Unico è legge
7.2 pomodoro Campagna pomodoro 2017, pronta una proposta per il miglioramento della programmazione produttiva
8.1 carni bovine Carne bovina: domanda ancora debole
10.1 promozioni "vino" e partners
11.1 promozioni "birra" e partners

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Bolle Rosse: una tre giorni dedicata interamente alle bollicine color rubino che si terrà nella splendida cornice del Castello di Formigine. La prima edizione dell'evento ha come obiettivo quello di promuovere il Lambrusco di qualità come protagonista dell'aperitivo.

Di Manuela Fiorini – foto di Claudio Vincenzi

Formigine (MO) 30 novembre 2016 

Ne ha fatta di strada il Lambrusco, da quando era una vite selvatica (ruscum) che cresceva ai margini dei campi (labrum). Sarebbe questa, infatti, una delle ipotesi etimologiche sull'origine del nome di questo vino rosso e frizzante. L'altra sostiene invece che il termine deriverebbe dalla fusione di labo (prendo) e ruscus (che punge il palato), da cui deriva anche la parola "brusco" che caratterizza i vini giovani, gradevoli e vivaci.
Capace di incantare il palato e di riflettere la personalità delle sue genti, gli emiliani, il Lambrusco ha saputo deliziare personalità come Mario Soldati, che lo ha definito "champagne umile d'Emilia" e, prima di lui, Giosuè Carducci, che durante le sue docenze all'ateneo bolognese, non disdegnava un scappata nella vicina Modena per berlo insieme agli amici a pranzo come a cena.

bolle rosse formigine lambrusco

Da vino della tradizione, fedele compagno dei robusti piatti emiliani, il Lambrusco si prepara a fare il "grande salto" per erigersi a protagonista dell'Aperitivo, un momento conviviale ormai di moda in tutto il mondo. E' proprio in questa veste che sarà il protagonista di Bolle Rosse, una tre giorni dedicata interamente alle bollicine color rubino che si terrà nella splendida cornice del Castello di Formigine, in Piazza Calcagnini 1, nelle giornate di sabato 10, domenica 11 e lunedì 12 dicembre. Ricchissimo il programma, che vede la partecipazione di 24 realtà produttrici del territorio modenese e non solo, tra cantine e aziende agricole.

Si comincia sabato 10 dicembre alle 10.30 con un convegno dal titolo Sfide e opportunità per il mercato del Lambrusco. Ne parlerà Ermi Bagni, Direttore del Consorzio Tutela del Lambrusco. A seguire, alle 11, la senatrice Leana Pignedoli, membro della Commissione Agricoltura, interverrà sul tema Il Testo Unico del Vino, semplificazione ed elementi innovativi. Alle 11.30 sarà la volta del sindaco di Bomporto Alberto Borghi, che parlerà de Il ruolo della ricerca per il Distretto del Lambrusco. A seguire, Fabio Franceschini, sindaco di Castelvetro farà un intervento su L'importanza dello storytelling: il rapporto tra territorio e produzioni vitivinicole locali. Alle 12, Andrea Pazzan di Winemeridian parlerà di Wine People -X Factor per il successo nel mondo del vino.

Il pomeriggio, invece, è dedicato al gusto e alla cultura. Alle 15 è fissata l'inaugurazione e l'apertura de banchi di assaggio. Nel biglietto di ingresso di 12 euro, infatti, è compreso anche un piatto di stuzzichini da aperitivo a scelta tra Intrighi di mare, proposto da Federico Barone di Samò Salumeria di Pesce, Tradizionale ma non troppo, preparato da Andrea Camuri di A.C, Ristorazione e Profumi di formaggi, proposto da La Taberna di Rocca Calascio. Per ogni menù gli esperti di AIS (Associazione Italiana Sommelier) consiglierà i Lambruschi da abbinare.

bolle rosse formigine aperitivo lambrusco

bolle rosse formigine lambrusco aperitivo

E' siccome non c'è fonte di ispirazione di un buon bicchiere di Lambrusco, alle 16.30 sarà presentato il libro Racconti Frizzanti edito dalla casa editrice Modenese Damster, un'antologia di racconti con un unico denominatore: le bolle rosse. Sarà presenta la giornalista e scrittrice Manuela Fiorini, autrice del racconto Alla vostra salute. Al termine, aperitivo a base di Lambrusco Rosé accompagnato da ricotta e marmellata di amarena. Per tutta la durata della manifestazione, poi, sarà possibile effettuare visite guidate gratuite al Castello di Formigine e visitare la mostra fotografica La terra e la vita di Marco Campagnoli e tre opere di vetro riciclato realizzate in esclusiva per Bolle Rosse dall'artista Carlo Baldessari.

Alle 18.30, Aperitivo in compagnia di Daniele Reponi, lo "chef dei panini", che proporrà cinque panini realizzati con il pesce come ingrediente principale. Ai panini saranno abbinati altrettanti lambruschi, le cui caratteristiche organolettiche saranno illustrate dagli esperti dell'Ais. Al termine delle degustazioni verrà rilasciato a tutti i partecipanti il "Ricettario dei panini" di Daniele Reponi. Costo della degustazione € 8.

Domenica 11 dicembre, si comincia alle 11.30 con l'apertura dei banchi di assaggio. Alle 16, Sergio Scarvaci, delegato regionale dell'Associazione ONAV, guiderà una Degustazione di Lambruschi rifermentati in bottiglia. Alle 18.30, si replica con lo "chef del panino" Daniele Reponi, che propone cinque panini con salumi e formaggi con la stessa modalità di abbinamento del sabato. (ticket 8 euro). Lunedì 12 dicembre, invece, l'ingresso è riservato agli operatori del settore bar e ristorazione con orario 10-17. Al momento sono otto i buyers stranieri provenienti da Svizzera, Repubblica Ceca e Germania che hanno confermato la loro presenza. Chi desidera partecipare può inviare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
Bolle Rosse è organizzato da Conoscimodena e beneficia del patrocinio della Regione Emilia Romagna, Camera di Commercio di Modena, Confesercenti Modena, Lapam-Confartigianato Modena e Reggio Emilia e PROFORM associazione di negozi di Formigine. Hanno contribuito: Angelo Po Grandi Cucine, Azienda Agricola Leonardi Giovanni, Villani Salumi Spa, Distillerie Bonollo, Forno Pinelli, AC Ristorazione, Samò Salumeria di pesce, La Taberna di Rocca Calascio e 1012 Ecodesign.

INFO
Bolle Rosse
10 – 11 e 12 dicembre
c/o Castello di Formigine, Piazza Calcagnini 1
prenotazioni e info tel 335/5330753, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 
www.festivaldellambrusco.it 
www.visitformigine.it 

Pubblicato in Cronaca Modena
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