Redazione

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Sabato, 05 Gennaio 2019 07:20

Vendite in deciso calo

Nel terzo trimestre 2018 si è accentuato decisamente l'andamento negativo (-2,2 per cento). La tendenza riguarda particolarmente le vendite del dettaglio specializzato, in particolare non alimentare, ma anche alimentare, mentre iper, super e grandi magazzini hanno interrotto la propensione leggermente sfavorevole dei quattro trimestri precedenti. L'andamento è pesante per la piccola distribuzione, contenuto per la media impresa e lieve per attività con 20 o più addetti. Si allarga la riduzione delle imprese (-1,7 per cento).

I saldi invernali prendono il via in Emilia-Romagna il prossimo sabato 5 gennaio e l'auspicio è che possano rappresentare una opportunità di risvegliare i consumi.

Come emerge infatti dall'indagine congiunturale realizzata da Camere di commercio e Unioncamere Emilia-Romagna, dopo tre anni di variazioni negative contenute intervallate da sporadici incrementi, dal primo trimestre 2018 le vendite a prezzi correnti degli esercizi al dettaglio in sede fissa dell'Emilia-Romagna sono in sensibile flessione. In particolare, nel terzo trimestre 2018 (ultimi dati disponibili appena elaborati), la tendenza si è accentuata con una perdita del 2,2 per cento rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente, un calo di ampiezza non sperimentata dalla fine del 2014.

Peggiora coerentemente il saldo tra le quote delle imprese che rilevano un aumento o una diminuzione tendenziale delle vendite, che scende a -15,0 da -11,1 punti.
Complice anche l'effetto della stagionalità, ci si attende un sensibile miglioramento dell'andamento delle vendite che sarà rilevato il quarto trimestre, tanto che il saldo tra le valutazioni risale da -0,7 a +9,9 punti.

Le tipologie. Il dettaglio specializzato non alimentare ha accusato la flessione più ampia delle vendite, -2,9 per cento. Per il dettaglio specializzato alimentare la correzione è stata sensibilmente più contenuta -1,1 per cento, mentre iper, super e grandi magazzini hanno interrotto la tendenza lievemente negativa dei quattro trimestri precedenti con un lieve aumento del +0,4 per cento.
La dimensione delle imprese. I dati mostrano una correlazione positiva dell'andamento delle vendite con la dimensione aziendale. La piccola distribuzione, da 1 a 5 addetti, accusa un calo del 3,1 per cento, le imprese di media dimensione, da 6 a 19 addetti, registrano una correzione dell'1,4 per cento, mentre le imprese con almeno 20 addetti subiscono solo un leggera flessione delle vendite (-0,4 per cento).

Il Registro delle imprese. La pressione sulla base imprenditoriale del dettaglio pare rafforzarsi. Alla fine del terzo trimestre 2018 erano attive 45.070 imprese del dettaglio, con un calo dell'1,7 per cento (760 unità) rispetto a un anno prima. A livello nazionale la tendenza negativa è risultata leggermente più contenuta (-1,3 per cento).

L'andamento è dato dall'ampia riduzione delle ditte individuali (-661 unità, -2,1 per cento) e da quella più rapida delle società di persone (-3,0 per cento, -297 unità). Queste ultime risentono dell'attrattività della normativa delle società a responsabilità limitata, che determina la crescita delle società di capitale (+4,6 per cento, +203 unità).

Emiliano Occhi, segretario provinciale della Lega e capogruppo in consiglio comunale, interviene sulla dichiarazione dell'assessore Casa in merito all'aggressione in Stazione.

"Le affermazioni dell'assessore  Casa sono veramente surreali.
Ecco alcune cose che dovrebbe tener presente prima di parlare:
1) la rapina e aggressione sono state compiute da un gruppo di pusher nigeriani, alcuni di quelle bande di cui lui, Pizzarotti e il PD hanno riempito Parma;
2) Casa chiede che vengano effettuati i rimpatri: quelli che solo questo Governo sta facendo e a Parma i numeri sono evidenti;
3) Parma ha già ricevuto dal Governo una trentina di nuovi carabinieri e arriveranno agenti in più rispetto a quelli previsti da Minniti;
4) Se non è capace di fare controlli e organizzare presidi utili ed efficienti con i vigili si dimetta;
5) si ricordi di manifestare la sua richiesta di rimpatri e controlli a Sindaco, giunta e maggioranza consigliare, visto che più di una volta hanno dichiarato di voler tenere tutti gli immigrati a Parma e dare a tutti la cittadinanza, anche ai carcerati;
6) dica al suo sindaco di fare meno polemiche e di applicare le Leggi sulla Sicurezza del nuovo Governo e di non fare il testimonial per la liberalizzazione delle droghe "leggere".
Partendo da questi 6 punti sicuramente la situazione a Parma migliorerà".

Ufficio Stampa
Lega Parma

La tragedia sulle piste del Renon, in Alto Adige, dove la famiglia reggiana stava trascorrendo le vacanze invernali. Il mezzo su quali si trovavano madre e figlia ha imboccato per sbaglio una pista "nera" e ha preso velocità, finendo per sbandare. Fatale l'impatto.

REGGIO EMILIA – A meno di una settimana dalla tragedia di Camilla Compagnucci, morta a 9 anni in Val di Susa, un'altra bambina ha perso la vita sulle piste da sci. La piccola, 8 anni, originaria di Reggio Emilia, si trovava in vacanza in Alto Adige con i genitori e il fratellino per trascorrere qualche giorno spensierato sulla neve. Si trovavano sull'altopiano del Renon, a pochi chilometri da Bolzano. Madre e figlia avevano scelto lo slittino per divertirsi insieme, ma, all'improvviso, hanno imboccato una pista "nera", di quelle più difficili e con la pendenza più marcata e per questa consentita solo agli sciatori. La pista degli slittini parte dalla stazione intermedia dell'impianto di risalita che conduce a Cima Lago Nero, da dove parte anche la pista nera.

Probabilmente la mamma non ha visto il divieto o ha sbagliato strada, fatto sta che lo slittino ha improvvisamente preso velocità. La donna ha perso il controllo e il mezzo è finito violentemente contro un albero. La bimba, che era seduta davanti, è morta sul colpo. La madre, invece, che era seduta dietro, è stata intubata direttamente sulla pista e trasportata d'urgenza all'ospedale di Bolzano con l'elicottero dell'Aiut Alpin Dolomites. Si trova in rianimazione e la prognosi è riservata. Il padre e il fratello maggiore le stavano attendendo 300 metri più in basso rispetto al luogo della tragedia.

Sul posto i Carabinieri che hanno effettuato i primi rilievi per capire se mamma e figlia indossassero il casco.

(Foto di copertina: Renon foto di repertorio pista da slittini)

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