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Domenica, 29 Settembre 2013 09:48

Un altro passo verso la navigabilità del PO.



NAVIGABILITA' DEL PO: PRESENTATA A CREMONA LA PROPOSTA PROGETTUALE AIPO CO-FINANZIATA DALL'UE

Cremona,  settembre 2013 -

E' stata presentata , lo scorso 20 settembre, a Cremona la proposta progettuale di AIPo finalizzata a elaborare le soluzioni per rendere navigabile il Po 365 giorni all'anno.

L'Unione Europea ha infatti approvato la richiesta presentata dall'Aipo di finanziamento di studi ed attività in merito alla navigabilità del Po da Cremona al Mare Adriatico ("365 Po River System - Preliminary Project to improve navigation from Cremona Port to the Adriatic Sea") per un budget complessivo di 2 milioni di euro, cofinanziandolo al 50 per cento. I rimanenti fondi sono stati stanziati da Regione Lombardia (400.000 euro), Emilia-Romagna (500.000 euro) e Veneto/AIPo (100.000 euro).

Alla presentazione è intervenuta l'Assessore regionale al Territorio, Urbanistica e Difesa del suolo della regione Lombardia, Viviana Beccalossi, Componente per regione Lombardia del Comitato di indirizzo di AIPo.

Ha presieduto l'incontro il direttore dell'Agenzia, Luigi Fortunato, mentre la parte tecnica è stata illustrata dagli ingegneri di AIPo Luigi Mille e Marcello Moretti. Ha portato un saluto anche il Vicepresidente della Commissioe trasporti del Consiglio regionale della Lombardia Claudio Malvezzi.

Sono intervenuti inoltre il Prefetto di Cremona Paola Picciafuochi, il Sindaco di Cremona Oreste Perri, il Presidente della Provincia di Cremona Massimiliano Salini, il Presidente della Provincia di Mantova Alessandro Pastacci, il Presidente della Camera di Commercio di Cremona Gian Domenico Auricchio, Matteo Manara della Katoen Natie Italia s.r.l., Riccardo Bernini della San Marco Shipping s.r.l, Carlo Pedrazzini del Consorzio Navifare l'Adda.

Secondo l'Assessore Beccalossi, è anche dalla navigabilità del Po che passa il progetto di "macroregione", intesa non in senso politico ma come ampia realtà amministrativa che vede unite dagli stessi obiettivi le regioni attraversate dal Po. "Intendiamo riuscire a far diventare un punto di forza i comuni interessi di un territorio vasto - ha spiegato Beccalossi - con la capacità di superare le logiche di campanile o i diversi schieramenti di appartenenza delle amministrazioni. Aipo, da questo punto di vista, è un 'laboratorio' delle potenzialità di una collaborazione sovraregionale riuscita e capace di pesare".

Beccalossi non ha nascosto che si sente parlare di questo progetto da diversi anni, ma ha sottolineato come "oggi sia invece è cambiato l'approccio istituzionale". "Ci troviamo sul Po - ha aggiunto - con altre Regioni: l'Emilia-Romagna e il Veneto. Quando i problemi sono concreti le soluzioni sono concrete e la concretezza deve caratterizzare anche questo progetto". (AIPO)

Costi di esercizio di impresa - Ministero dei Trasporti settembre 2013 costo acquisto autocarro 75.000€ - percorrenza oltre 500 km - massa complessiva superiore a 26 tonnellate.

 

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Sabato, 28 Settembre 2013 11:00

pensieri...in coda...

pensieri...in coda...

Il primo di ottobre si avvicina e con esso l'aumento dell'Iva che passerà dal 21 al 22%. Non sembra ci siano molti margini di manovra per scongiurare quest'altro balzello che, con molte probabilità, riporterà il rapporto debito pubblico Pil entro quella soglia del 3% voluto dall'UE.

Sarà, secondo le stime della CGIA di Mestre, un costo medio per ciascuno di noi di 106€ annui. Forse non sarà tanto ma traducendo il tutto in "cibo" corrisponde a oltre una ventina di panini o poco meno di 10 pranzi in quelle trattorie "per camionisti" che da sempre, anche quando la crisi era lontana, proponevano, con 10 €, un pasto completo con un buon bicchiere di lambrusco. Un rapporto qualità/prezzo che, in molti casi, era anche sinonimo di buona ospitalità e attrattivo per tanti che camionisti non erano.

Un aumento d'aliquota che, non si può escludere, inciderà ancora una volta sui consumi delle famiglie, quindi sulle rotazioni dei prodotti sugli scaffali dei supermercati e perciò sui trasporti. E poi dicono che la ripresa è vicina!

di Carlo Alberto Sala

 

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Si fa presto a dire indotto ma la cifra è enorme.

Il sequestro dell'Ilva di Taranto e le ripercussioni seguite sugli altri stabilimenti Riva ha messo in ambascia non solo i 1.400 dipendenti diretti degli stabilimenti del gruppo ma tutto un indotto difficilmente quantificabile in poche righe.

A Caronno Pertusella (Va), riporta il Sole 24 Ore, sito più antico del gruppo, per distribuire le 520mila tonnellate di acciai speciali prodotte qui ogni anno, servono ben 18mila camion. Così come succede per tutti i grandi gruppi industriali, il loro blocco produttivo, da varie ragioni determinato, genera una reazione a catena di crisi i cui effetti sono devastanti per i singoli e per intere comunità locali.
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Uno studio effettuato da TomTom, rilanciato da Corriere del Web.it, ha rilevato che più dei tre quarti (79%) dei conducenti italiani di veicoli commerciali ammette di guidare con maggiore attenzione quando si trova al volante del suo mezzo personale.

La ricerca, condotta tra i conducenti dei veicoli commerciali leggeri, rileva che l'88% di essi adotta questo comportamento per risparmiare sui costi del carburante e sulla manutenzione del veicolo.

Inoltre, quasi la metà degli intervistati (48%) sostiene di essere più propenso a superare i limiti di velocità o ad assumere rischi alla guida dei veicoli aziendali a seguito delle pressioni sui tempi di lavoro.

"Una percentuale significativa dei conducenti dimostra una chiara consapevolezza dei vantaggi di uno stile di guida sicuro ed efficiente, che viene applicato quando sono al volante dei loro veicoli personali, ma le pressioni di lavoro pregiudicano le prestazioni di guida con i mezzi aziendali,"spiega Thomas Schmidt, TomTom Business Solutions' Managing Director.

"Pratiche inefficienti hanno un impatto negativo sulla redditività aziendale, soprattutto in seguito dell'aumento dei costi del carburante, alla minor produttività e all'aumento del numero di incidenti."

"Spetta al datore di lavoro incoraggiare standard di guida più elevati e ridurre al minimo le pressioni derivate dai tempi imposti che i conducenti si trovano ad affrontare."

Lo studio ha evidenziato che i due terzi degli intervistati(66%) ammette di superare i limiti di velocità quando si trova al volante dei veicoli aziendali e più di un terzo dei datori di lavoro (66%) paga le multe per eccesso di velocità per conto dei loro autisti.

"Uno stile di guida più ecologico, più sicuro e più efficiente richiede alle imprese di collaborare attivamente con i loro conducenti," aggiunge Thomas Schmidt.

Tuttavia, solo il 18% degli intervistati ha indicato che la loro azienda offre corsi di formazione per aiutarli a guidare in modo più sicuro ed efficiente e solo il 2%riferisce che il loro datore di lavoro utilizza dispositivi tecnologici per monitorare le prestazioni e l'efficienza dello stile di guida.

La Ricerca

La ricerca è stata condotta da TomTom tra gli autisti di flotte aziendali operative in 6 Paesi europei.

Sono state definite come "flotte operative" quelle composte da veicoli utilizzati per la consegna di beni o servizi (in prevalenza veicoli commerciali leggeri).

La ricerca è stata condotta tra 872 dipendenti di flotte operative: 150 nel Regno Unito, 150 in Germania, 122 in Olanda, 150 in Italia, 150 in Francia e 150 in Spagna.

TomTom

Fondata nel 1991, TomTom (TOM2) è il maggior fornitore al mondo di prodotti per la localizzazione per i veicoli e servizi focalizzati ad offrire agli autisti la miglior esperienza di navigazione.

Ha la sua sede centrale ad Amsterdam, attualmente conta più di 3.500 dipendenti e vende i suoi prodotti in più di 40 Paesi.

I prodotti offerti comprendono dispositivi portatili di navigazione, sistemi di informazione e intrattenimento a bordo dei veicoli, soluzioni di gestione della flotta, mappe e servizi in tempo reale, tra cui il pluripremiato TomTom HD Traffic.

Per ulteriori informazioni, visita www.tomtom.com.
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Raddoppia l'offerta in un'ora di punta, si prolungano il servizio dal capoluogo lombardo e i collegamenti tra le città emiliane.

Il servizio aggiuntivo, gestito da Tper (che con Trenitalia fornisce il servizio ferroviario regionale), è appena entrato in funzione, da lunedì 9 settembre. Dei nuovi treni (la programmazione è avvenuta in maniera coordinata tra le due Regioni interessate, Emilia-Romagna e Lombardia) possono beneficiare i pendolari tra Bologna e Parma, che vedono raddoppiata l'offerta in un'ora di punta, intorno alle 17, oltre ad avere un incremento dei collegamenti con Milano Centrale. Si estende poi di un'ora il servizio da Milano per le città dell'Emilia, colmando un vuoto creatosi due anni fa: si può stare a Milano un'ora in più e tornare comodamente e velocemente a Piacenza, Parma, Reggio, Modena, Bologna. Rilevante anche l'effetto per i collegamenti tra le città dell'Emilia, grazie al prolungamento del servizio: si può stare a Parma fino alle 23.30 e rientrare su Reggio Emilia, Modena e Bologna. Si può rimanere a Reggio Emilia fino alle 23.45 e rientrare su Modena e Bologna; si può stare a Modena fino a mezzanotte e rientrare su Bologna. Per questo servizio aggiuntivo vengono impiegati gli elettrotreni ETR 350, la cui consegna alla Regione Emilia-Romagna è in via di completamento da parte della società Stadler. Si tratta quindi di materiale rotabile moderno e nuovo di fabbrica, con eccellenti prestazioni meccaniche e di comodità di viaggio.

(allegato l'orario)
Sabato, 28 Settembre 2013 09:00

Chi paga i costi d'inquinamento?

I costi d'inquinamento.

Cento miliardi di euro l'anno, fra giorni di lavoro persi e assistenza sanitaria: è il conto presentato ogni anno dallo smog, secondo le stime dell'Agenzia Europea per l'Ambiente (EEA). Di questi cento, almeno 43 miliardi di euro vanno imputati all'inquinamento causato dai mezzi pesanti, che viaggiano su strada. Essi sono responsabili del 40-50% dell'inquinamento da ossido di azoto (NOx) proveniente dal trasporto stradale.
E, come sempre accade quando parliamo di inquinanti atmosferici, bisogna tener conto del fatto che le conseguenze variano da un ambiente all'altro. Così gli scarichi dei mezzi pesanti provocano più danni dove vi è una densità di popolazione maggiore o in regioni senza sbocchi sul mare e aree montuose in cui l'inquinamento non può essere disperso così facilmente.

Pedaggi mirati
 Per questa ragione, la relazione dell'EEA lancia una proposta: far pagare pedaggi che tengano conto delle effettive conseguenze sulla salute dovute al traffico nei diversi paesi europei. in altre parole, i pedaggi dovrebbero essere più cari in alcuni paesi rispetto ad altri.

Una domanda sorge spontanea. Chi dovrebbe pagare? Chi non ha alternative o chi, queste alternative, non le ha messe a disposizione?
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Renault ha festeggiato il traguardo della 10.000 immatricolazioni di Kangoo Z.E., la furgonetta completamente elettrica ormai leader del segmento in Europa.

-DESIGN-

Il design di Nuovo Kangoo Z.E.: il frontale denota la nuova firma di marca Renault, rimodellando paraurti e gruppi ottici. Il logo più grande sul paraurti nasconde ingegnosamente la presa di ricarica elettrica. Inoltre, Kangoo 100% elettrico si differenzia dal modello endotermico per alcuni dettagli: maschere dei fari anteriori nere, losanga e modanature azzurre sulla calandra. Posteriormente, i gruppi ottici azzurrati in coda hanno una forma allungata, specifica della versione elettrica.

-100% ELETTRICO-


Al lavoro con emozioni, scopriamo quali. Prima di tutto il silenzio... Poi la comodità di un motore 100% elettrico, che offre accelerazioni grintose. Infine la semplicità. Quella di una trasmissione automatica, senza passaggi di marcia, per viaggiare all'insegna del confort.

-AUTONOMIA-

Un'autonomia omologata nel ciclo misto NEDC(*) di 170 km. L'autonomia può variare in base al tipo di percorso, alla velocità, all'uso del climatizzatore e del riscaldamento, e allo stile di guida. Con un clima temperato, ad esempio, adottando qualche semplice accorgimento di eco-guida, l'autonomia di Nuovo Kangoo Z.E. in città è intorno a 125 km.

 

Renault Kangoo int Z.E. gde

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Sabato, 28 Settembre 2013 08:12

RENAULT TRUCK GAMMA D - nuova cabina da 2 metri

RENAULT TRUCK GAMMA D  - versatilità associata a potenza e sicurezza -

 

-Versatilita'-

Il Renault Trucks D – 2 metri è stato concepito per adattarsi perfettamente agli utilizzi e alle necessità urbane la cabina avanzata gli conferisce una grande maneggevolezza e un raggio di sterzata ridotto, La robustezza è garantita dal telaio derivato dai veicoli più pesanti, mentre la sua lunghezza carrozzabile si estende da 2.900 a 6.400 mm. La gamma Renault Trucks D – 2 metri, inoltre, dispone di una larga serie di passi, di predisposizioni per l'allestimento e di prese di forza.

-Potenza e sicurezza-

Il Renault Trucks D – 2 metri è spinto da motori Euro6 DTI 3 da 150 e 180 CV con una coppia elevata disponibile a partire da 1.200 giri/min. Questi motori sono adattati alle attività di consegna e distribuzione grazie a un rapporto ponte/potenza unico sul mercato. La versione da 7,5 t può montare a richiesta anche un cambio automatizzato Optitronic.

Renault D 2M interno gde

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E' stata confermata la composizione dei componenti l'Autorità di regolazione nel settore dei trasporti.

di Redazione  - Su proposta del Presidente del Consiglio, il Presidente della Repubblica ha decretato, lo scorso 9 agosto, la composizione della suddetta autorità nominnando:

prof. Andrea Camanzi - Presidente

dottoressa Barbara Marinali - componente

-dottor Mario Valducci - componente

L'istituzione di una Autorità di regolazione nel settore dei trasporti è stata prevista nel 2011 e se ne è avviata la realizzazione nel 2012, stabilendone la sede a Roma. La nomina dei componenti dell'Autorità, un presidente e due membri, con decreto del Presidente della Repubblica, previa deliberazione del Consiglio dei Ministri, su proposta del Ministro competente, una volta acquisito il parere delle competenti commissioni parlamentari, non è ancora stata definita. All'Autorità sono affidati compiti significativi, di regolazione e di promozione e tutela della concorrenza nel settore dei trasporti. Le competenze dell'Autorità attengono sia alle infrastrutture di trasporto che alla qualità dei servizi prestati. L'Autorità dovrà riferire annualmente alle Camere, evidenziando lo stato della disciplina di liberalizzazione adottata e la parte ancora da definire.

- I Curricula in sintesi -
Andrea camanzi
Professor Andrea Camanzi -Nato a Ravenna nel 1949, ha vissuto e lavorato molti anni a Bruxelles. Nel 2007 assunse le funzioni di Consigliere presso l'Autorità di Vigilanza sui Contratti Pubblici di Lavori, Servizi e Forniture (AVCP),. Ha maturato la propria competenza sui profili economici e tariffari della regolazione e delle relative implicazioni tecnologiche e industriali in qualità di top manager di grandi imprese private operanti sui mercati mondiali, soprattutto quelli europei e del continente americano, nel settore dell'ICT. Ha competenze in materia di regolazione nazionale e comunitaria nei settori delle infrastrutture, servizi pubblici locali e dei trasporti, con particolare riguardo alle nuove regole in materia di assetti proprietari e di gestione delle "reti" e apertura dei mercati alla concorrenza.

E' stato Presidente dell'Information, Communication and Computer Policy Group del BIAC in sede OCSE (2003-2006). In questa funzione ha esercitato la conoscenza comparata dei modelli di regolazione economica e tariffaria dei mercati in un contesto di interazione governativa multilaterale.

Barbara-MARINALI- -Dir-Gen- gde

Dottoressa Barbara Marinali - Nata a Roma nel 1964 è dirigente generale del ministero delle infrastrutture e trasporti. Laureata, con lode, in Economia e commercio presso l'Università La Sapienza di Roma, dottore commercialista e revisore contabile, si è formata e svolge la propria attività nell'ambito della regolazione proconcorrenziale dei servizi pubblici, con particolare riferimento al settore dei trasporti e delle relative infrastrutture.

Ha acquisito una approfondita conoscenza della pubblica amministrazione, ivi incluse le Autorità indipendenti, prestando servizio presso l'I.R.I. Istituto per la Ricostruzione Industriale (1992-1994), l'Autorità garante della concorrenza e del mercato (1994-2000 e 2001-2006), il Ministero delle attività produttive (2000-2001), la Presidenza del Consiglio dei Ministri (2006- 2008), il Ministero dell'economia e delle finanze (2008-2009) e, da ultimo, il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti.

Mario Valducci gde

Dottor Mario Valducci -Mario Valducci è nato a Milano il 23 marzo 1959, imprenditore, ha una laurea in economia aziendale. E' stato deputato per quattro legislature (XII, XIII, XIV, XV). E' stato Presidente della Commissione Trasporti della Camera dal 22 maggio 2008 al 12 ottobre 2010 ed dal 13 ottobre 2010 al 14 marzo 2013. Come presidente della IX Commissione, Valducci ha firmato la relazione conclusiva della "Indagine conoscitiva sul settore del trasporto ferroviario e merci", che la stessa Commissione ha svolto con una lunga serie di audizioni e di acquisizione di documenti e che è stata alla fine approvato dall'organismo parlamentare. Valducci è stato anche principale protagonista dell'iniziativa parlamentare per una nuova riforma del Codice della Strada

zioni e di acquisizione di documenti e che è stata alla fine approvato dall'organismo parlamentare. Valducci è stato anche principale protagonista dell'iniziativa parlamentare per una nuova riforma del Codice della Strada

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