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Nel corso dei servizi di controllo economico del territorio, la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha sequestrato circa 6.000 articoli, tra i quali giocattoli, accessori per bigiotteria, dispositivi elettronici, articoli sportivi, occhiali, oggettistica varia, non conformi ai requisiti disposti dalla Comunità Europea ed in contrasto con le norme del Codice del Consumo, per un valore complessivo di oltre 20.000 euro.

Nello specifico, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Emilia, al termine di accurati accertamenti presso un esercizio commerciale di Sant'Ilario d'Enza gestito da una cittadina cinese, hanno sottoposto a sequestro il materiale sopra descritto in quanto privo del marchio "CE"; delle indicazioni di provenienza e delle caratteristiche informative minime per i consumatori o posti in commercio con etichettatura irregolare o assente e dunque potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.

La titolare del negozio è stata segnalata alla Camera di Commercio di Reggio Emilia per violazioni al D.Lgs. 54/2011 ed al D.Lgs. 206/2005, e sarà soggetta alla sanzioni pecuniarie fino a 25.000 euro.

Peraltro la maggior parte dei prodotti era destinata alla fascia protetta dei bambini o minori di anni 14.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia

All'esame della patente con auricolare e telecamera: la Polizia di Stato incastra tre stranieri ed un italiano

Nella giornata di ieri, personale della Polizia di Stato ha denunciato in stato di libertà quattro individui che, in concorso tra loro, hanno tentato di falsare l'esito finale della prova d'esame del conseguimento della patente di guida con strumentazione radio collegata a distanza.

La Squadra Volante durante il servizio del controllo del territorio, transitando in Strada per Cognento, nei pressi del parcheggio posteriore dell'ex hotel Raffaello, ha notato un via vai sospetto di uomini ed ha deciso di procedere al controllo di due autovetture a bordo della quale vi erano un cittadino rumeno, un italiano ed un marocchino.

Alla vista della Polizia i due hanno cercato di disfarsi di alcuni oggetti successivamente recuperati, ovvero un "antennino" collegato a dei fili ed a un circuito con del nastro isolante.

Da una perquisizione più approfondita del veicolo del rumeno, è stato recuperato svariato materiale elettronico tra cui diversi modem portatili, auricolari per cellulari, trasmettitori, batterie, microcamere e antenne di piccole dimensioni.

Nella tasca dei pantaloni dell'italiano sono stati recuperati 1265 euro in banconote di vario taglio e 15 bollettini postali in bianco intestati al Dipartimento dei Trasporti Terrestri recuperati all'interno della propria auto.

Il marocchino, di 41 anni, invece occultava sotto i vestiti una telecamera, un trasmettitore collegato ad un auricolare, strumentazione attraverso la quale avrebbe ottenuto suggerimenti per la corretta compilazione del test, in cambio di una somma di 3000 euro. Pur utilizzando questo stratagemma NON ha conseguito il titolo.
Nei pressi delle due autovetture è stato fermato ed identificato anche un quarto uomo, un cittadino indiano di 25 anni, che spontaneamente ha riferito agli operatori di polizia di aver appena sostenuto l'esame di teoria per il conseguimento della patente di guida presso la Motorizzazione Civile utilizzando la strumentazione fornita dal rumeno in cambio di una somma imprecisata che gli avrebbe consegnato successivamente.

I quattro soggetti sono stati accompagnati in Questura per accertamenti più approfonditi dai quali è emerso che il rumeno di anni 43 era già stato deferito all'A.G. per il medesimo reato mentre l'italiano, classe 1974, risulta avere a proprio cariche condanne precedenti per reati contro la persona e il patrimonio.

 

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Pubblicato in Cronaca Modena
Venerdì, 25 Maggio 2018 10:59

Controlli amministrativi della Questura di Parma

Prosegue l'attività di controllo della Divisione di Polizia Amministrativa della Questura di Parma che si avvale della collaborazione delle altre Forze di Polizia ed Enti, con la finalità di verificare la correttezza nella conduzione di attività economiche ed altro.
In tale ottica, in ottemperanza alle direttive del Questore, negli ultimi due mesi sono stati effettuati controlli ai quali hanno partecipato, oltre al personale della Squadra Amministrativa della Polizia di Stato, anche personale dell'Arma dei Carabinieri, della Guardia di Finanza, della Polizia Municipale, dei Vigili del Fuoco, del S.I.A.N. dell'AUSL, dell'Ispettorato Territoriale del Lavoro.

I controlli hanno riguardato alcuni pubblici esercizi, circoli privati e locali di pubblico spettacolo cittadini.
All'esito dell'attività di accertamento sono state contestate violazioni amministrative da parte della P.M. (pubblicità dei prezzi, cartellonistica per il divieto di fumo, strumentazione per la misurazione del tasso alcolemico, sorvegliabilità e somministrazione di alimenti e bevande nei circoli privati, ecc); da parte dell'AUSL, sono state elevate sanzioni amministrative pecuniarie per oltre 2000 euro e sanzioni penali, con sequestro di merce in cattivo stato di conservazione e denuncia all'Autorità Giudiziaria; l'Ispettorato del Lavoro ha riscontrato la presenza di lavoratori in "nero", e conseguente chiusura dell'attività con sanzione amministrativa, e penale conclusisi con la denuncia all'Autorità Giudiziaria per violazioni anche della normative sulla videosorveglianza; da parte della Guardia di Finanza sono state emesse sanzioni per mancata emissione di scontrini.

Il personale dei Vigili del Fuoco in presenza di irregolarità sotto l'aspetto della prevenzione incendi, ha disposto l'immediata regolarizzazione dei locali ad opera dei gestori.
Sempre nell'ambito del contrasto alle illegalità in tale settore, la Divisione di Polizia Amministrativa della Questura ha deferito alla competente Autorità Giudiziaria il titolare di un "compro oro" ed un soggetto che esercitava abusivamente l'attività di "buttafuori"
Nel corso di tali servizi sono state identificate e controllate oltre 50 persone.

Pubblicato in Cronaca Parma

I militari del Gruppo della Guardia di Finanza di Monza hanno dato esecuzione, ieri mattina, a un'ordinanza applicativa di misure cautelari personali emessa dal G.I.P. di Monza nei confronti di 30 persone – residenti nelle province Milano, Monza e Brianza, Lecco, Bologna. Asti e Reggio Calabria – indagate, a vario titolo, per associazione a delinquere finalizzata a reati tributari e fallimentari, trasferimento fraudolento di valori, riciclaggio e corruzione.

Le indagini sono scaturite da un esposto, presentato nell'ottobre 2014, presso la Procura della Repubblica di Monza su un presunto episodio corruttivo, risalente al 2010, riguardante un comune brianzolo.

Su delega della locale Autorità Giudiziaria, le Fiamme Gialle hanno iniziato accertamenti, anche di natura tecnica, rilevando una pluralità di condotte illecite, sia di carattere fiscale sia in materia fallimentare, poste in essere nella gestione di circa 40 società appartenenti ad un gruppo societario facente capo ad un noto imprenditore edile operante nella provincia di Monza e Brianza. L'esame della documentazione amministrativo-contabile sequestrata nel corso delle perquisizioni effettuate dai Finanzieri presso le sedi delle società coinvolte, unitamente agli accertamenti bancari ed alle intercettazioni telefoniche ed ambientali, hanno permesso di appurare come l'imprenditore arrestato avesse, nel corso degli anni, organizzato la propria struttura aziendale grazie all'apporto qualificato di professionisti e consulenti compiacenti, nonché avvalendosi di una folta schiera di "prestanome", al fine di occultare la reale riconducibilità dei propri beni.

L'attività investigativa ha accertato, nel suo complesso:
- il sistematico ricorso all'emissione ed utilizzo di fatture per operazioni inesistenti da parte delle società dell'imprenditore per un ammontare di circa 95 milioni di euro;
- distrazioni patrimoniali per un valore pari a circa 234 milioni di euro.

Nel corso delle indagini, i militari del Gruppo di Monza hanno ricostruito, tra l'altro, una serie di operazioni societarie fraudolente di natura distrattiva poste in essere al solo fine di preservare dalle pretese dei creditori il patrimonio di una delle società riconducibili all'imprenditore, costituito da un prestigioso albergo di Venezia, il quale, dopo una serie di passaggi societari, è stato infine trasferito ad una nuova società, costituita ad hoc, legalmente rappresentata dalla segretaria e storica collaboratrice dell'arrestato.

Per impedire il perfezionamento della distrazione, ad aprile 2017, i Finanzieri hanno eseguito un decreto di sequestro preventivo d'urgenza emesso dalla Procura della
Repubblica di Monza, cautelando le quote della predetta società per un valore stimato di oltre 75 milioni di euro, quale prodotto e/o profitto del delitto di bancarotta fraudolenta, sequestro successivamente convalidato dal G.I.P. e confermato sia dal Tribunale del riesame che, a febbraio scorso, dalla Corte di Cassazione.

Le risultanze investigative acquisite dalla Guardia di Finanza, coordinate dalla Procura della Repubblica di Monza, hanno portato all'emissione da parte del G.I.P. di misure cautelari personali nei confronti di 30 indagati, dei quali 9 destinatari di custodia cautelare in carcere, 12 degli arresti domiciliari, 1 dell'obbligo di dimora, 5 dell'obbligo di presentazione alla Polizia Giudiziaria e 3 del divieto di esercitare attività professionali o imprenditoriali per la durata di 12 mesi.
In relazione ai reati contestati, il G.I.P. di Monza ha, inoltre, disposto il sequestro preventivo:

- di 28 unità immobiliari, quote societarie e disponibilità finanziarie, oggetto di distrazione,
per un valore complessivo di 9,3 milioni di euro;
- finalizzato alla confisca fino a concorrenza dell'importo di circa 10 milioni di euro, corrispondente all'imposta evasa.

 

Pubblicato in Cronaca Emilia

Caldo, mare e meduse: allarme in Italia per alcune specie potenzialmente mortali. Decuplicate in 10 anni causa l'aumento delle temperature dovute all'inquinamento

E' emergenza meduse sulle coste italiane. Dalle acque spagnole a quelle italiane in arrivo la "velenosissima Caravella portoghese (Physalia physalis), avvistata pochi giorni fa sui litorali iberici.

Come riportano autorevoli testate spagnole, alcuni esemplari sono stati avvistati al largo di San Juan ad Alicante e delle Costa del Sole, quella sulla quale si affacciano le spiagge di Malaga, la stessa Almeria e quelle dove si riversano gli abitanti di Granada, Murcia.

La medusa, ancora poco conosciuta, apparsa improvvisamente, giungerà a breve anche sui litorali italiani. La dottoressa Così Angela Santucci, biologa marina presso l'Istituto di Scienze Marine del CNR di Lesina (Foggia) fa sapere che negli ultimi 10 anni gli avvistamenti di meduse lungo le coste italiane sono aumentati addirittura di dieci volte.

"Il nostro mare è la casa di numerose specie di meduse, sia native che aliene" spiega la biologa osservando che "ormai ogni estate siamo a rischio a causa dell'innalzamento delle temperature globali, dei massivi traffici marittimi attraverso i canali che ci collegano con gli oceani, soprattutto quello di Suez, del depauperamento delle popolazioni di grossi pesci predatori, nonché competitori alimentari delle meduse".

Alcune, arrivate dai tropici, possono essere letali. È il caso della "velenosissima Caravella portoghese (Physalia physalis), avvistata al largo della Sicilia, della Sardegna e recentemente anche a Villa San Giovanni (Reggio Calabria) - spiega Santucci - che nei suoi lunghi tentacoli ha tossine che possono causare fortissimi dolori e anche l'arresto cardiaco nell'uomo. Cosa fare se una medusa ti colpisce? Poche, ma utili "regole d'oro", suggerisce Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti" in caso di contatto con le meduse,:

- Non strofinare bocca e occhi

- Non lavare con acqua dolce la parte colpita: usare acqua di mare e disinfettare con bicarbonato; non usare acqua fredda o ghiaccio

- Non grattare la zona ustionata (si accelera la sostanza tossica)

- Evitare impacchi con aceto o ammoniaca: è un "rimedio della nonna" del tutto inutile; anche l'uso di alcool è sconsigliato

- Non rimuovere i frammenti dei tentacoli della medusa con pinzette, ma con le mani

- Il rimedio migliore è un gel astringente al cloruro d'alluminio, utile anche per le punture di zanzara. Evitare pomate cortisoniche o antistaminiche

(19 maggio 2018)

Pubblicato in Ambiente Emilia

Tentata rapina a mano armata in piazzale Santa Croce. Le volanti della Polizia di Stato arrestano due moldavi. 

Il 13 maggio sono stati arrestati in flagranza di reato, dalle Volanti della Questura di Parma, due cittadini moldavi, classe 93, incensurati, resisi responsabili del delitto di TENTATA RAPINA AGGRAVATA IN CONCORSO perpetrata, alle ore 2:00, in Piazzale Santa Croce a Parma, ai danni di un cittadino tunisino.

Una Volante della Questura di Parma, durante il normale servizio di Controllo del Territorio, veniva fermata, in via d'Azeglio, da due persone di colore che, con fare concitato, riferivano che, pochi minuti prima, erano stati avvicinati da un'autovettura di colore nero, con a bordo due uomini dalla carnagione chiara, i quali avevano chiesto della droga ma, alla loro risposta negativa, l'uomo alla guida scendeva impugnando una pistola che puntava loro contro. I due malcapitati, impauriti, si mettevano in fuga mentre l'uomo con la pistola risaliva a bordo del veicolo e, insieme al complice, ripartiva in direzione piazzale Santa Croce.

Gli Operatori, quindi, dopo avere ricevuto la descrizione dei malviventi, si recavano velocemente verso piazzale Santa Croce, dove la loro attenzione veniva attirata da un altro uomo, tunisino, il quale riferiva di aver subito, qualche istante prima un tentativo di rapina da parte di due soggetti, di cui uno armato di pistola, coincidenti con la descrizione appena ricevuta, i quali si erano appena allontanati ed erano saliti a bordo di una automobile di colore nero.

I malviventi, riferiva il tunisino, lo avevano fermato e gli avevano chiesto dei soldi e, al suo rifiuto, uno dei due aveva impugnato una pistola mentre l'altro lo bloccava tenendolo per la maglietta. Alla vista della pistola, il malcapitato, impaurito, con una reazione improvvisa, si divincolava dalla presa con uno spintone e scappava. Mentre correva, per sottrarsi alla violenza dei due soggetti, l'uomo con l'arma esplodeva un colpo verso l'alto.
Gli Operatori, quindi, si avvicinarono all'auto in questione e precedevano ad identificare i due occupanti, corrispondenti alle descrizioni ricevute precedentemente, e procedevano ad effettuare la perquisizione personale e del veicolo.

A bordo del veicolo, sotto il sedile del conducente, veniva rinvenuta la pistola, che per peso, dimensione e fattura era identica ad un arma vera, anche se originariamente era una scacciacani. La stessa risultava modificata: nessun tappo rosso di sicurezza, nessuna ostruzione della canna, ma soprattutto all'interno aveva delle cartucce diverse da quelle in vendita. Queste ultime, infatti, erano a loro volta modificate poiché, diversamente dalle classiche cartucce "a salve" delle pistole scacciacani, presentavano un piombino di metallo incastonato all'interno. Una modifica fatta artigianalmente che le rendeva potenzialmente offensive.

All'interno del vano portaoggetti dell'auto, inoltre, vengono rinvenuti, oltre a diversi monili, in merito ai quali il conducente non era in grado di indicare la provenienza, anche la custodia dell'arma, una confezione di munizioni, vari petardi integri, usati, probabilmente, per prelevare la polvere da sparo al fine di caricare le cartucce modificate.

Per tali motivi i due Moldavi, venivano posti in stato di arresto per il reato di TENTATA RAPINA AGGRAVATA IN CONCORSO e, il conducente, veniva indagato, anche, per il reato di RICETTAZIONE e POSSESSO ABUSIVO DI ARMI.

Pubblicato in Cronaca Parma

Nella mattinata di ieri presso la Scuola Primaria "Buon Pastore" di Modena, si è svolta la cerimonia di consegna de "IL MIO DIARIO", l'agenda scolastica della Polizia di Stato.

Si tratta di una iniziativa, giunta alla 5^ edizione, promossa dalla Polizia di Stato in collaborazione con il Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca, con il sostegno del Ministero dell'Economia e Finanze e il contributo del gruppo bancario BNL Paribas, che prevede la distribuzione di circa 50.000 copie dell'agenda agli studenti delle classi 3^ degli Istituti primari delle province di Modena, Cuneo, Trieste, Pisa, Latina, Salerno, Lecce, Crotone, Caltanissetta ed Oristano.

Protagonisti grafici del progetto sono Vis e Musa, due super eroi che accompagneranno gli studenti durante il prossimo anno scolastico, fornendo loro spunti di riflessione e momenti di approfondimento da condividere con genitori e docenti su questioni fondamentali per la loro formazione non solo scolastica, ma anche di vita.

Il diario affronta temi di grande attualità, dai principi fondamentali della Costituzione italiana ai pericoli della rete, dal rispetto della donna al fenomeno del bullismo, dai diritti dell'uomo al valore dello sport.

Il Questore Filippo Santarelli, il Prefetto Maria Patrizia Paba e il Dirigente Scolastico Provinciale Silvia Menabue hanno portato il loro saluto e il loro augurio per una crescita nel rispetto delle regole, del vivere civile e di una fraterna convivenza.

Sono stati allestiti stand delle varie specialità, che hanno permesso ai bambini di conoscere da vicino l'attività della Polizia di Stato. Al richiamo delle sirene della Volante, i giovani poliziotti si sono così cimentati nel rilievo delle impronte digitali al fianco della Polizia Scientifica, hanno fatto "rombare" le moto della Polizia Stradale e sono corsi in aiuto di Kira, cane poliziotto alla ricerca di esplosivo, pilotando il PEDSCO, il robot degli artificieri, per disinnescare l'ordigno.

 

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Parma: nei giorni scorsi personale della Squadra Mobile e della Stazione Carabinieri di Parma Centro hanno dato esecuzione all'Ordinanza di applicazione di custodia cautelare emessa dal GIP presso il Tribunale di Parma dr. CONTI su richiesta del Sost. Proc. della Repubblica dr.ssa DAL MONTE, nei confronti dei 4 giovani responsabili di due rapine perpetrate in esercizi commerciali.

I loro obiettivi erano i supermercati del centro storico, due in particolare: il primo il SIMPLY di via Verdi, dove hanno colpito il 3/12/2017 ed il secondo il PAM di strada Garibaldi, colpito solo 11 giorni dopo.

Nella prima occasione, i 4 giovani, successivamente identificati in G.B. D.L.J. classe '97, D.M. classe '98 e L.C. M. F. classe '99, dopo essersi appropriati di bottiglie di alcol ed altri generi alimentari dagli scaffali del supermercato per un valore di circa 150 €, al fine di sottrarsi al controllo da parte della cassiera che aveva notato che all'interno dello zaino di uno di loro era stata riposta la merce che, chiaramente, non intendevano pagare, non si sono fatti alcun scrupolo a colpire la donna scaraventandola contro un espositore, procurandole delle lesioni al braccio.

Nella seconda occasione, in modo forse ancora più sfrontato ed aggressivo, gli stessi L.C. M. F. classe '99 e D.M. classe '98 accompagnati, in questo caso, da K. C. T. classe '95, D.M.S. classe '92 ed M.B. classe '94, introdottisi nel supermercato appena chiuso, forti del loro numero, hanno iniziato a saccheggiare gli scaffali del supermercato portando via merce per un valore di 223 euro, minacciando il cassiere che, temendo per la propria incolumità, non ha potuto far altro che assistere inerme all'azione criminale.

L'azione sinergica degli operatori della Polizia di Stato e dei Carabinieri, i quali nei giorni successivi ai fatti hanno iniziato a porre insieme gli elementi raccolti in relazione ai fatti e le risultanze dei numerosi controlli effettuati nei mesi precedenti sui soggetti gravitanti nel centro storico cittadino, ha consentito di giungere all'individuazione ed all'identificazione dei responsabili.

Pubblicato in Cronaca Parma

Dal 15 maggio è attiva, anche a Parma e a Modena, YouPol, la nuova App della Polizia di Stato, scaricabile direttamente sullo smartphone da Apple Store e Play Store, che consente di inviare segnalazioni alla sala operativa della Questura, anche in via anonima, se si è testimone o si è venuto a conoscenza di episodi di bullismo o traffico di stupefacenti.

YouPol nasce per consentire ad ogni cittadino, giovane e meno giovane, di concorrere al miglioramento della vivibilità del territorio e della qualità della vita, perchè abbiamo bisogno di cittadini sempre più consapevoli e che si facciano partecipi del sistema sicurezza.

La Polizia di Stato, da sempre impegnata nella formazione civica dei ragazzi, con YouPol desidera coinvolgere gli adolescenti e responsabilizzarli sul rifiuto del consumo della droga e di ogni forma di violenza, realtà che troppo spesso restano sommerse e che sono fonte di emarginazione e grande sofferenza.
L'utente avrà anche la possibilità di effettuare una chiamata di emergenza, utilizzando un pulsante ben visibile di colore rosso, alla sala operativa della provincia nella quale si trova.

Dati alla mano, dall'avvio del progetto ad oggi, i download effettuati sono stati più di 118.000, le segnalazioni per casi di bullismo 1152, quelle per uso di sostanze stupefacenti 2132, per un totale di circa 3283 segnalazioni giunte in Questura solo attraverso l'uso di YouPol.

(Volantino scaricabile in pdf nella sezione "allegati")

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(Uno scatto della presentazione a Modena)

 

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Sabato, 12 Maggio 2018 08:47

TEP - nuovi tablet per i verificatori.

Foto del trasgressore sprovvisto di documento per evitare le false generalità, con i nuovi tablet in dotazione ai verificatori.

Parma, 11 maggio 2018 - Tempi duri per i portoghesi sui bus di Parma e provincia. Sono, infatti, in arrivo nuovi strumenti a sostegno dell'attività di verifica dei titoli di viaggio a bordo dei bus TEP. Dalla prossima settimana, il personale di controllo avrà in dotazione nuovi tablet digitali per l'emissione automatizzata delle sanzioni, che permettono di scattare foto qualora un passeggero multato dichiari di essere sprovvisto di documenti.

La legge dà titolo ai pubblici ufficiali di chiedere al passeggero di esibire un documento, in mancanza del quale è ammessa la possibilità di autocertificare le generalità tramite un'autodichiarazione da rendere al verificatore. Qualcuno, però, ne approfitta per fornire dati falsi, magari quelli di qualche "amico" o parente sgradito. Dalla prossima settimana, in casi come questi il personale di controllo allegherà alla sanzione la fotografia dell'utente multato.

Le foto ai sanzionati sono state sperimentate nel mesi scorsi sui bus di SETA, l'azienda dei trasporti di Piacenza, Reggio Emilia e Modena. Per introdurle a Parma, TEP ha preferito prima superare gli ultimi problemi che avrebbero potuto costituire potenziale conflitto con la legge sulla privacy.

I nuovi dispositivi sono oggi utilizzabili per il servizio di verifica nel pieno rispetto delle norme in vigore.

Gli autobus TEP, peraltro, sono già luoghi pubblici videosorvegliati. Le immagini filmate dalle videocamere di bordo, tuttavia, possono essere conservate solo per un tempo limitato e pertanto non consentono di accertare l'identità del trasgressore una volta che è verificata la non veridicità delle generalità comunicate. La foto, invece, rimane agli atti diventando parte integrante della sanzione.

L'azienda confida che l'associazione della foto alla sanzione possa costituire un'azione di deterrenza alla pratica di fornire false generalità al controllore.

Le false generalità non sono solo di un comportamento scorretto, ma un reato penale – essendo i controllori dei pubblici ufficiali – di cui rimane traccia sulla fedina penale del trasgressore. Sapere che alla sanzione potrà essere allegata la foto del trasgressore (esattamente come già accade in presenza di autovelox o varchi elettronici) dovrebbe scoraggiare l'utente sprovvisto di titolo di viaggio dal commettere azioni illecite. Ciò permetterà, di conseguenza, di tutelare quelle persone cui oggi capita la sgradevole esperienza di vedersi recapitare a casa multe mai prese.

E' evidente, in ogni caso, che le foto saranno scattate solo se necessario. Quando la persona sanzionata sarà in grado di esibire un documento d'identità non ci sarà alcun bisogno di ricorrere alla riprova fotografica.