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A chiamare gli agenti è stata la donna, dopo aver subito l'ennesimo maltrattamento. Il 37 enne tunisino è stato denunciato a piede libero per porto ingiustificato di armi e strumenti atti a offendere.

di Manuela Fiorini Modena 13 luglio 2018 – Notte brava per un 37 enne tunisino che ieri sera, in via Ghiaroni, si aggirava completamente ubriaco e armato di un coltello a serramanico. Ad avvertire le Forze dell'Ordine, componendo il numero di emergenza 112, è stata la moglie, che poco prima aveva subito le botte del coniuge e che aveva visto il marito scendere in strada in quelle condizioni.

Giunti sul posto, gli uomini della Questura si sono effettivamente trovati di fronte l'uomo in evidente stato di alterazione psicofisica dovuta all'assunzione di alcool. Lo straniero parlava in maniera confusa, pronunciando frasi sconnesse, e usando un tono aggressivo e minaccioso nei confronti degli agenti. Fisicamente non stava certo meglio: barcollava e si reggeva in piedi a malapena. Gli operatori lo hanno infine convinto a consegnare loro un coltello a serramanico che l'uomo teneva nella tasca dei pantaloni.

Il 37 enne è stato poi denunciato a piede libero per porto ingiustificato di armi e strumenti atti a offendere e per maltrattamenti nei confronti della moglie. Inoltre, gli è stata elevata una sanzione amministrativa per ubriacatezza molesta.

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Sigaretta elettronica esplode in tasca: Jason Curmi mostra i suoi jeans a brandelli e le gravi ustioni alla coscia e alla mano mentre lotta per camminare e sedersi tre settimane dopo l'esplosione

Prima le scintille, poi le fiamme. Un uomo ha riportato ustioni di terzo grado alla gamba dopo l'esplosione della sigaretta elettronica che teneva nella tasca dei jeans. Jason Curmi, dipendente di un negozio a Vauxhall, nel sud di Londra, è stato lo sfortunato protagonista della disavventura. Il 46enne, che ha cercato di limitare i danni gettando acqua sulla gamba, è stato trasportato in ospedale con gravi lesioni.

I colleghi, che hanno assistito alla scena e che lo hanno soccorso, hanno raccontato che sembrava di assistere all'esplosione di petardi. L'uomo è stato immediatamente ricoverato in un'unità specializzata nelle ustioni presso l'Ospedale londinese. I medici hanno dichiarato che il 46enne che ha riportato gravi ustioni alla coscia destra, ha rischiato di perdere la gamba perchè in quel frangente indossava jeans invece di pantaloni quando la batteria è esplosa. Seppur trascorse tre settimane da quel tragico incidente, non è ancora rientrato al lavoro. L'uomo, che sta ancora lottando per camminare e sedersi, ha dichiarato che cercava di togliersi il vizio del fumo con la sigaretta elettronica dopo aver smesso di fumare tre mesi fa.

I medici hanno inoltre riferito che potrebbe essere necessario un innesto di pelle per riparare i danni da ustioni di secondo e terzo grado della coscia. La compagnia cinese EFest, che produce la batteria, non ha commentato. Il Chartered Trading Standards Institute ha dichiarato di essere a conoscenza del surriscaldamento delle batterie ma non è a conoscenza di altri incidenti.

Per Giovanni D'Agata, presidente dello "Sportello dei Diritti", si tratta dell'ennesimo caso segnalato e rimbalzato alle cronache circa i rischi connessi all'uso della sigaretta elettronica che è diventata una valida alleata per i fumatori incalliti. Proprio per questo, è necessario che le case produttrici adottino maggiori accorgimenti, anche in termini d'informazione ai consumatori per evitare che si ripetano casi analoghi.

(7 luglio 2018)

Negli ultimi mesi la sicurezza negli ospedali modenesi Policlinico e Civile di Baggiovara si è ulteriormente rafforzata grazie ad una vera e propria task force che ha dato i suoi frutti. Il Piano Sicurezza avviato nel 2015 al Policlinico è stato esteso all'Ospedale Civile dalla fine del 2017 e permette di migliorare la sicurezza nei nosocomi cittadini grazie al lavoro svolto in collaborazione tra la Vigilanza Interna e le Forze dell'Ordine.

Il Piano Sicurezza mira a far collimare la vocazione di accoglienza dell'ospedale con la necessità di tutelare non solo i pazienti e dipendenti ma anche le attrezzature che, essendo di proprietà di un ente pubblico, sono della collettività.

Al Policlinico di Modena, nel 2015 sono state ripristinate tutte le 130 telecamere presenti, sostituendo quelle obsolete e/o non più funzionanti riposizionando quelle che, per effetto di modifiche avvenute agli spazi, non assicuravano più la giusta visuale. Nel 2016 il progetto ha visto l'installazione delle telecamere presso gli ingressi principali, le aree esterne non ancora videosorvegliate e misure ad hoc per alcuni reparti. Ad oggi le telecamere installate al Policlinico sono 183 di cui la maggior parte vigila sugli ingressi e sulle aree comuni che accolgono ogni giorno migliaia di visitatori.

All'Ospedale Civile di Baggiovara le telecamere installate sono 85. Tra queste, 68 sono interne e vigilano sugli ingressi, sui corridoi di transito e gli spazi comuni. 8 monitorano il parcheggio coperto, 9 gli accessi alla viabilità interna. Anche per questo Presidio Ospedaliero è previsto un progetto di implementazione delle telecamere per coprire aree ora scoperte e quindi rafforzare il controllo

Il posizionamento delle telecamere deve consentire il controllo, senza impattare sulla privacy dei degenti. A questi aspetti tecnologici si aggiunge la decisiva collaborazione tra il servizio di Vigilanza Interna (Coop Service) e i poliziotti dei due posti di polizia interni agli ospedali e le forze dell'ordine, che vengono attivate in caso di necessità a rafforzare l'apparato preposto alla sicurezza.

Il Piano ha consentito una sostanziale diminuzione dei furti sia al Policlinico sia a Baggiovara. Dal giugno 2017 al maggio 2018, al Policlinico si sono registrate 99 denunce, una media 8,25 al mese. Il dato è in linea con quello registrato nei 12 mesi precedenti (maggio 2016-aprile 2017) e certifica un consolidamento degli ottimi risultati ottenuti con il varo del piano nel 2015. Nello stesso periodo, all'Ospedale Civile di Baggiovara si sono registrate 25 denunce, una media di 2 al mese. Se si considera che, mediamente, nei due ospedali accedono oltre 6/7.000 mila cittadini al giorno, ci si rende conto del fatto che siamo in presenza di una situazione sotto controllo.

"Rispetto ai primi mesi successivi al varo del Piano Sicurezza – spiega il Security Manager aziendale – quando al Policlinico registrammo un calo di oltre il 60% dei furti, adesso siamo in una fase di consolidamento su livelli che riteniamo, tutto sommato, fisiologici. L'attenzione sul tema sicurezza deve sempre essere mantenuta alta, fermo restando che vista l'affluenza delle persone negli ospedali non esiste il "rischio zero". I risultati ottenuti confermano che siamo nella giusta direzione per contenere al massimo questo fenomeno, come dimostra il drastico calo dei furti di biciclette e l'identificazione in questi mesi di diversi autori di furti che sono stati denunciati all'autorità giudiziaria. È importante per migliorare ulteriormente la collaborazione di tutti, dipendenti e cittadini, che devono tenere la attenzione sempre alta e segnalare subito situazioni anomale o problematiche".

Collegare l'impianto di allarme antintrusione alla centrale operativa di un istituto di vigilanza privata non è più prerogativa delle aziende o delle attività commerciali.

L'evoluzione della tecnologia e la progressiva riduzione dei costi sia dei sistemi di sicurezza sia dei servizi di vigilanza consente a tutti, anche al privato, di avvalersi del servizio di pronto intervento con guardie giurate in caso di allarme. Un aumento notevole del livello di sicurezza e protezione a fronte di costi davvero contenuti.

Cosa accade quando scatta un sistema di allarme? I moderni impianti sono in grado di inviare un messaggio al nostro smartphone per avvisarci del tentativo di intrusione. I sistemi più innovativi riescono addirittura ad inviare immagini o filmati della scena in tempo reale.

Ma cosa possiamo fare per impedire che i malintenzionati portino a termine la loro azione, soprattutto se siamo lontani da casa? Come possiamo proteggere noi stessi e la nostra famiglia senza correre alcun rischio per la nostra salute e incolumità?

La soluzione è affidarsi all'intervento di professionisti della sicurezza. L'Istituto di Vigilanza Coopservice può inviare sul posto una pattuglia con a bordo una guardia giurata armata esperta, formata e addestrata per contrastare adeguatamente l'emergenza.

L'impianto di allarme può essere facilmente collegato alla Centrale Operativa dell'Istituto di Vigilanza Coopservice attraverso una SIM installata nella centralina. Il segnale di allarme viene così inviato immediatamente alla Centrale Operativa senza richiedere costi telefonici o di connessione aggiuntivi. L'operatore di centrale che riceve la segnalazione attiva il protocollo di sicurezza che, normalmente, prevede un contatto telefonico diretto con il proprietario o altri referenti per verificare l'effettività dell'allarme.

In caso di conferma o di assenza di risposta, la centrale invia la pattuglia più vicina all'abitazione per effettuare scrupolosi controlli ed accertarsi che non ci siano intrusi all'esterno o segni di effrazione che segnalino tentativi di intrusione o di furto. In questo caso, è la stessa guardia che richiede alla centrale operativa l'intervento delle forze dell'ordine, restando a protezione dell'abitazione fino al ripristino delle normali condizioni di sicurezza. E tutto questo avviene informando in tempo reale il proprietario di ciò che sta accadendo.

L'Istituto di Vigilanza privata Coopservice vanta oltre 40 anni di esperienza nella sicurezza ed è presente sull'intero territorio nazionale con 21 sedi operative, più di 2.000 guardie giurate, 10 centrali operative tecnologicamente all'avanguardia e oltre 400 automezzi operativi.

Per maggiori informazioni sui servizi di sicurezza di Coopservice, visitate il sito www.coopservice.it .

Per maggiori informazioni sui servizi di sicurezza e vigilanza di Coopservice, visitate il sito www.coopservice.it .

 

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Giovedì, 05 Luglio 2018 07:11

Cambio al vertice della Questura di Modena

Dal prossimo 16 luglio il Questore di Modena Filippo Santarelli assumerà le funzioni di Direttore dell'Ufficio Analisi Programmi e Documentazione della Segreteria del Dipartimento della Pubblica Sicurezza a Roma. Santarelli è particolarmente onorato di un incarico così prestigioso, disposto dal Capo della Polizia.

Al suo posto, dirigerà la Questura della Provincia di Modena, Maurizio Agricola, proveniente da Trapani dove attualmente svolge il medesimo incarico.
Il dott. Santarelli ringrazia in primo luogo i dirigenti e il personale tutto per l'impegno e il sacrificio profusi nel periodo del suo mandato, che hanno permesso il raggiungimento di importanti risultati sul fronte della prevenzione e del contrasto alla criminalità.

"Per quanto breve sia stata la mia permanenza a Modena – afferma il Questore – sono orgoglioso di aver fatto parte di questa operosa comunità e di aver potuto offrire il mio contributo nell'interesse degli abitanti dell'intera provincia. Lascio un territorio – continua Santarelli – nel quale si è rafforzata, con il coordinamento del Prefetto, la collaborazione con le altre Forze dell'Ordine e dove si è altresì consolidata la sinergia con il Comune, la Provincia e tutte le altre Istituzioni a garanzia dell'ordine e della sicurezza pubblica".

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(Foto di repertorio)

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In relazione alla manifestazione sciita denominata "Ashura", che si svolgerà il prossimo 30 giugno a Carpi, giova precisare che detta commemorazione rientra tra le espressioni della libertà di praticare il proprio culto religioso garantite dalla legge, nel rispetto dei limiti stabiliti dal Codice Penale, dal buon costume e dalla tutela dell'ordine e della sicurezza pubblica.

L'iniziativa, come affermato anche dal Sindaco di Carpi, è stata preceduta da una serie di incontri sia con le istituzioni locali sia con i rappresentanti della comunità sciita, al fine di concordarne gli aspetti salienti e scongiurare la possibilità che la stessa turbi il tranquillo vivere sociale dei cittadini carpigiani.

È stato altresì concordato il percorso del corteo, che non attraverserà in alcun modo il centro storico.

Da parte della Autorità di Pubblica Sicurezza sono state emanate delle prescrizioni, che riguardano le modalità di attuazione della manifestazione, in particolare i partecipanti dovranno indossare una maglietta ed il gesto di "battersi il petto" non dovrà essere né violento né tantomeno cruento.

È stato richiesto alla comunità sciita la divulgazione di materiale informativo in lingua italiana che spieghi la natura del culto.

A tutela della sicurezza pubblica, verrà altresì assicurato durante la manifestazione un adeguato servizio, attraverso l'impiego di personale in uniforme ed in abiti civili.

(In copertina un frame del video di Euronews - Kabul 11/11/2013)

Nota da Redazione: L'ASHURA si tratta di un evento celebrato in modi diversi e con motivazioni diverse  nel mondo islamico. Nel mondo sciita essa ha un carattere marcatamente luttuoso, mentre altrove ha aspetti meno severi e addirittura in nordafrica ha aspetti di gioia sfrenata che ne fanno una sorta di carnevale (tratto da Wikipedia)

Video Euronews 11/11/2013 Kabul (attenzione immagini forti): https://youtu.be/m_6aOtTb6MM 

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Martedì, 12 Giugno 2018 08:47

Parma - Ufficio immigrazione: +25% le espulsioni

Sono 40 i provvedimenti espulsivi eseguiti sino a oggi dalla III Sezione "Allontanamenti ed Espulsioni" della Questura di Parma. Un incremento sensibile (+25%), rispetto al medesimo periodo dello scorso anno, dei quali ben 12 sono stati eseguiti con accompagnamento coatto in frontiera.

A comunicarlo è l'ufficio preposto della Questura di Parma nell'aggiornamento settimanale dell'attività svolta. Nello specifico, la scorsa settimana, il personale della III Sezione dell'Ufficio Immigrazione abbia eseguito ben 3 espulsioni con accompagnamento immediato alla frontiera, nei riguardi di cittadini extracomunitari il cui profilo criminale è risultato essere di particolare spessore.

In particolare, il 05.06.2018 si è provveduto all'espulsione di K.M, un cittadino Guineiano accompagnato alla frontiera aerea di Milano Malpensa, il quale risultava gravato da numerose condanne per reati contro il patrimonio ed in materia di stupefacenti, nonché da numerosi precedenti di polizia per reati della stessa indole.

Il 07.06.2018 si procedeva negli stessi termini, ma eseguendo un'espulsione emessa dall'Autorità Giudiziaria, nei riguardi di H.D., un giovane cittadino albanese anch'egli gravato da numerosi pendenti di polizia e da una condanna emessa per furto in abitazione.

Stessa sorte, da ultimo, è toccata al cittadino moldavo D.A, avente a proprio carico numerosi pregiudizi di polizia e diverse condanne per reati contro il patrimonio.
In tutti i casi sin qui riportati, il personale dell'Ufficio Immigrazione si è impegnato e si è notevolmente distinto per il fatto di aver provveduto a dare esecuzione ai provvedimenti di espulsione rintracciando sul territorio i menzionati cittadini extracomunitari irregolari, ed anche, nelle ultime due operazioni riferite, prelevandoli presso il proprio domicilio.

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All'aeroporto di Pavullo inaugurato un nuovo hangar per potenziare le attività di elisoccorso: decolli e atterraggi anche di notte

La struttura polifunzionale in grado di ospitare fino a tre elicotteri per l'emergenza/urgenza. Ricerca e assistenza sanitaria anche in zone difficili da raggiungere. Servizio ancor più importante per un'area montana. Bonaccini: "Un altro esempio di come il nostro territorio riesce a fare squadra, per dare buone risposte ai bisogni delle persone e delle comunità locali"

Bologna – Una montagna più sicura. All'aeroporto civile statale "Paolucci" di Pavullo nel Frignano, nell'appennino modenese, viene inaugurato nel pomeriggio di oggi un nuovo hangar, il terzo, per potenziare le funzionalità dello scalo: la struttura polifunzionale, dotata di un moderno sistema di climatizzazione, coibentazione e illuminazione, sarà disposizione del servizio sanitario regionaleche già utilizza la pista per l'elisoccorso, anche notturno, un servizio particolarmente importante in un'area montana. A essere inaugurata ufficialmente èinfatti anche l'elisuperficie che, dal settembre scorso, è stata attrezzata per il decollo e l'atterraggio degli elicotteri del soccorso 118.

L'hangar, che potrà ospitare fino a tre elicotteri per l'emergenza/urgenza, realizzato grazie alla donazione dell'azienda di Pavullo Vis Hidraulics, alle ore 17 vedrà il taglio del nastro alla presenza del presidente della Regione, Stefano Bonaccini, e dei rappresentanti delle autorità, imprese e associazioni locali, dell'Azienda sanitaria di Modena e di Enac. Tra questi, il presidente della Provincia e sindaco di Modena, Gian Carlo Muzzarelli; i sindaci dell'Unione del Frignano; il direttore dell'Ausl di Modena, Massimo Annicchiarico; la presidente della Commissione Politiche economiche della Assemblea legislativa regionale, Luciana Serri, il presidente dell'Aero Club di Pavullo, Ubaldo Roberto Gianaroli, e il ceo della Vis Hidraulics, Adamo Venturelli.

Gli operatori del Sistema emergenza territoriale 118, in collaborazione con Anpas e Croce rossa italiana, effettueranno una simulazione di attività di soccorso, con l'intervento dell'elicottero di Pavullo per il recupero.

"Un nuovo esempio della capacità di fare squadra del nostro territorio, di mettere insieme le migliori energie tra pubblico e privato per dare risposte efficaci ai bisogni delle persone e delle comunità locali- afferma il presidente Bonaccini-. La nuova struttura inaugurata oggi, grazie alla generosità di un'azienda privata e al sostegno delle istituzioni, potrà dare ancora più qualità ai servizi resi disponibili per la collettività in aree dell'Appennino, quella montagna nella quale stiamo investendo risorse importanti per farne luoghi nei quali vivere e vivere bene. L'aeroporto, già utilizzato come base nella fase sperimentale per l'elisoccorso nelle ore notturne, per le sue caratteristiche potrà operare a garanzia della sicurezza dei cittadini anche in condizioni difficili e in emergenza. Una tutela- chiude Bonaccini- che dovevamo a chi abita e lavora in questo territorio e in tutti gli altri, come dimostrano le aree attrezzate per il volo notturno che renderemo operative entro il 2019 in 21 comuni del modenese, di cui 9 nelle aree montane".

Il nuovo hangar

Le risorse per la realizzazione dell'opera sono state donate pressoché integralmente all'Aero Club Pavullo dalla Vis Hydraulics, azienda del settore meccanico con sede a Pavullo. Il valore complessivo dell'opera è stato stimato da Enac in oltre 495 mila euro. Le dimensioni sono di 25 metri per 20.

Per la realizzazione, l'Aero Club ha messo a disposizione i propri lavoratori.

La concessione dell'area per la costruzione dell'hangar è stata richiesta a Enac dall'Unione dei Comuni del Frignano.

Elisoccorso anche in zone impervie

L'Aero Club si trova nella zona sud del capoluogo del Frignano. L'elicottero in servizio è l'unico dei 4 mezzi della flotta regionale con caratteristiche di ricerca e soccorso, specializzato a garantire l'assistenza sanitaria in zone impervie, impossibili da raggiungere altrimenti o, ad esempio, colpite da alluvione. Gli strumenti e i dispositivi medici di bordo sono di altissima qualità e tecnologia, ma anche sensibili alle variazioni di temperatura. Le particolari condizioni climatiche dell'aeroporto di Pavullo pongono questioni particolari, sia quando si atterra con una persona soccorsa a bordo, sia durante il ricovero dell'elicottero e per il suo mantenimento in perfetta efficienza quando questo è in sosta. La nuova struttura darà una risposta positiva a queste esigenze.

L'elisoccorso in Emilia-Romagna e a Modena

Nato nel 1986 con la prima base a Bologna, il servizio di elisoccorso dell'Emilia-Romagna è stato esteso alle ore notturne nel 2017 e rafforzato all'inizio di quest'anno con l'individuazione di 142 nuove aree per decolli e atterraggi che diventeranno operative anche di notte nel biennio 2018-2019 e che si aggiungono alle 17 esistenti.

Complessivamente, in regione si potrà contare su 159 superfici attrezzate per l'elisoccorso, anche notturno, comprese quelle ospedaliere.

In provincia di Modena, oltre all'elisuperficie dell'aeroporto di Pavullo, sono già attive quelle di Montese, del Policlinico di Modena, dell'Ospedale di Baggiovara e di Palagano.

Nell'arco del biennio 2018-2019, verranno attrezzate per il volo anche notturno le aree nei Comuni di Mirandola, Pievepelago, Finale Emilia, Fanano, Fiumalbo, Prignano sul Secchia, Serramazzoni, Carpi, Vignola, San Martino Spino, Zocca, Sassuolo, Novi, Nonantola, Sestola, San Felice sul Panaro, Campogalliano, Castelvetro, Sorbara, Frassinoro e Formigine.

Nell'area montana è già pronto il progetto per quelle di Fiumalbo, Pievepelago, Fanano, Prignano, Serramazzoni e Zocca, si aggiungerà entro fine 2018 Sestola, e Frassinoro e Montefiorino nel 2019.

Il sistema dell'emergenza-urgenza 118 è dunque un servizio sempre più capillare sul territorio: nel 2017, in provincia di Modena sono stati quasi 67mila gli interventi effettuati dal 118, di cui 505 con elicottero e, di questi, 14 nelle ore notturne. Si rafforza così il collegamento con le ambulanze, consentendo una maggiore copertura degli eventi critici, anche nelle ore notturne.

 

 

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Polizia Municipale, controlli antidegrado e a tutela dei consumatori nelle aree mercatali.

Mercoledì 6 giugno, nell'ambito dei periodici controlli antidegrado e a tutela dei consumatori nelle aree mercatali, la Polizia Municipale ha accertato quattro violazioni all'articolo 17 del Regolamento comunale di Polizia locale, per comportamenti contrari all'igiene e al quieto vivere.

Ne è conseguita la notifica di altrettanti ordini di allontanamento (Oda), i provvedimenti previsti dalla recente normativa in tema di sicurezza e decoro di particolari aree urbane, che impongono l'allontanamento della persona per 48 ore dal luogo in cui è stato commesso il fatto. Gli Oda sono stati trasmessi al Questore per l'adozione dei successivi atti di competenza.

"Mi fa piacere sottolineare – commenta l'assessore alla Sicurezza Luca Zandonella – che la collaborazione instauratasi tra la Polizia Municipale e i commercianti, per contrastare il fenomeno dell'abusivismo, ha dato i suoi frutti: in occasione dell'ultimo servizio di controllo sul mercato cittadino, non si è rilevata la presenza di alcun venditore non autorizzato nel corso della mattinata. Anche per quanta riguarda gli episodi di questua richiesta con eccessiva insistenza o molestie ai passanti, per cui erano state ricevute diverse segnalazioni nei mesi scorsi, l'impegno degli agenti è capillare: l'applicazione di ben 4 Oda, nell'area del mercato, ne è la dimostrazione".

Durante il servizio serale, una pattuglia della Polizia Municipale ha partecipato a un servizio congiunto con altre forze di Polizia, predisposto dalla Questura per il controllo del territorio nella zona di Piazzale Libertà e aree limitrofe. In precedenza, nel corso della stessa giornata, gli agenti avevano fermato una persona di nazionalità straniera, priva di documenti; accompagnato presso l'Ufficio di fotosegnalamento della Questura per l'identificazione, l'uomo è risultato essere in regola.

"La collaborazione con i cittadini – chiosa l'assessore – è fondamentale e rende la Polizia Municipale sempre più vicina alle quotidiane esigenze delle persone. Per l'Amministrazione, tutelare il decoro e la tranquillità del territorio è una priorità; a questo proposito, crediamo sia molto importante che la Polizia Municipale partecipi ai controlli congiunti con le altre Forze dell'ordine, l'ultimo dei quali effettuato nella zona del Fascal dove, come è noto, di recente si sono verificati gravi episodi".

 

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Nel corso dei servizi di controllo economico del territorio, la Guardia di Finanza di Reggio Emilia ha sequestrato circa 6.000 articoli, tra i quali giocattoli, accessori per bigiotteria, dispositivi elettronici, articoli sportivi, occhiali, oggettistica varia, non conformi ai requisiti disposti dalla Comunità Europea ed in contrasto con le norme del Codice del Consumo, per un valore complessivo di oltre 20.000 euro.

Nello specifico, i Finanzieri del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria di Reggio Emilia, al termine di accurati accertamenti presso un esercizio commerciale di Sant'Ilario d'Enza gestito da una cittadina cinese, hanno sottoposto a sequestro il materiale sopra descritto in quanto privo del marchio "CE"; delle indicazioni di provenienza e delle caratteristiche informative minime per i consumatori o posti in commercio con etichettatura irregolare o assente e dunque potenzialmente pericolosi per la salute dei consumatori.

La titolare del negozio è stata segnalata alla Camera di Commercio di Reggio Emilia per violazioni al D.Lgs. 54/2011 ed al D.Lgs. 206/2005, e sarà soggetta alla sanzioni pecuniarie fino a 25.000 euro.

Peraltro la maggior parte dei prodotti era destinata alla fascia protetta dei bambini o minori di anni 14.

Pubblicato in Cronaca Reggio Emilia