Proseguono gli incontri con visite guidate a tema, a cura della casa editrice il Mulino, per riscoprire la storica dimora di via Zamboni. L'iniziativa si inserisce nell'ambito del nuovo progetto artistico della Quadreria realizzato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit.
Prosegue "Nel segno dell'Arte", l'iniziativa nata dalla sinergia tra la società editrice il Mulino, la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit per illustrare alcune delle opere di maggior pregio ospitate nell'antica dimora di via Zamboni 20 a Bologna, attraverso alcuni temi artistici ad esse correlate.
Torna così mercoledì 6 dicembre l'appuntamento con la cultura a Palazzo Magnani: Fabio Isman, giornalista e scrittore, guiderà gli ospiti attraverso Storie e leggende dalla Quadreria di Palazzo Magnani.
A seguire, la Quadreria sarà aperta ai partecipanti all'incontro per una visita guidata.
Il programma fa parte delle iniziative realizzate nell'ambito del progetto artistico della Quadreria di Palazzo Magnani, a cura della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e di UniCredit.
Gli appuntamenti "Nel segno dell'Arte" proseguiranno fino al 13 dicembre, con inizio alle 18. L'ingresso è libero fino ad esaurimento dei posti disponibili.
Il programma
Mercoledì 6 dicembre: Storie e leggende dalla Quadreria di Palazzo Magnani con Fabio Isman
Fabio Isman dedica da anni la sua attività di giornalista prevalentemente al tema dei Beni culturali. Da solo o con altri, ha firmato una quarantina di libri e ha coordinato per molti anni VeneziAltrove. Oltre che su «Il Messaggero», scrive sul «Giornale dell'Arte», «Art Newspaper», «Art e dossier» e «Bell'Italia». Tra i suoi libri ricordiamo: I Predatori dell'arte perduta (Skira 2009), Andare per le città ideali (2016) e L'Italia dell'arte venduta (2017), entrambi con il Mulino.
Mercoledì 13 dicembre: Il mito greco e le origini di Roma in alcuni particolari del ciclo carraccesco di Palazzo Magnani con Claudio Strinati
Claudio Strinati è storico dell'arte, già Soprintendente per il Polo museale di Roma. Ha ideato e organizzato importanti mostre in Italia e all'estero. Come divulgatore di storia dell'arte ha condotto trasmissioni televisive e collaborato con quotidiani e riviste. Esperto di pittura e scultura del Rinascimento e del Seicento, è esperto anche nel campo musicale. Ha collaborato con il Dizionario Biografico degli Italiani edito dall'Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Tra le sue pubblicazioni, Andrea del Sarto: un San Sebastiano ritrovato (Gangemi, 2013) e Il mestiere dell'artista: dal Trecento al Seicento, (Sellerio, 2014).
Tre donne per un uomo alla ricerca della sua identità. Quale intricata parabola si nasconde dietro la trama de "Il Seduttore", in scena al Teatro San Babila di Milano per la regia di Alessio Pizzech su testo scritto da Diego Fabbri?
Protagonista dell'opera uno strepitoso Roberto Alpi, affiancato nella sua performance da tre professioniste dalla grande duttilità artistica: Laura Lattuada, Isabel Russinova e Agnese Nano. "Il Seduttore" regala il piacere di andare a teatro e, una volta terminata la serata, di potersi confrontare con il proprio partner su tematiche che esulano dalla quotidianità. Anche questa è la funzione dell'intrattenimento di qualità: regalare momenti di evasione attraverso cui crescere.
LA STORIA - Eugenio è il proprietario di una agenzia di viaggi. Ha al suo fianco nella vita quotidiana Norma, sposata anni prima. Intrattiene tuttavia due relazioni extraconiugali: la prima con Wilma, la seconda con Alina, segretaria presso l'agenzia. Tre donne tanto diverse quanto sono gli obiettivi che si pongono all'interno della relazione: Norma è alla ricerca di un amore fedele ma insegue qualcosa che ormai è finito, Wilma è impegnata in una guerra costante e radicale con Eugenio in cui carne e sensualità diventano privilegiato campo di battaglia, Alina, infine, è proiettata in un sogno di fuga dalla realtà, in un gioco di emozioni eccitante e leggero. La storia di Eugenio "il seduttore" è legata, seppure indirettamente, alla perdita del figlio avuto da Norma. Egli promette a ognuna amore sincero ma con perfido cinismo fa in modo che le tre donne si incontrino in un caffè, imbastendo un gioco rocambolesco di equivoci e situazioni tragicomiche. Il tutto per divertirsi nel vederle parlare assieme, inconsapevoli, della presenza, nelle loro esistenze, dello stesso uomo. L'epilogo? Non sarebbe giusto svelare tutto. L'unica anticipazione: sarà sorprendente.
LA PSICOLOGIA - Il seduttore è uomo che illude le donne tenendole legate a sè non potendo trovare, come dice lui stesso, l'amore in una donna sola. Ognuna delle tre subisce il suo fascino e gli offre uno spicchio d'amore esclusivo: tre donne, tre luoghi e tre modi di vivere una relazione sentimentale totalmente differenti. E' con questo sfondo intriso di riflessioni e di messaggi da cogliere che si sviluppa una trama in sè drammatica ma capace di regalare diversi spunti ironici e coinvolgenti per il pubblico. Tre racconti di tre personaggi femminili che si fondono in un' unica figura: sono la declinazioni di un'unica esistenza. Il seduttore, infatti, le usa, le manovra alla ricerca disperata di una identità che solo le tre donne possono dargli. Anche il questo, il personaggio interpretato da Roberto Alpi può essere letto come un novecentesco Don Giovanni che cerca in loro un appagamento di una mancanza profonda che ha origine dalle pieghe della sua anima: l'infanzia stroncata del suo unico figlio rivive in lui, nel suo atteggiamento bambino e infantile che inganna e seduce.
Di Pietro Razzini
L'autore sarà a Parma giovedì 23 novembre da Voltapagina. Una copia omaggio del libro sarà messa in palio tra i partecipanti alla presentazione.
Appuntamento con un tema tabù come l'incesto giovedì 23 novembre alle 18.30 alla libreria Voltapagina di via Oberdan, 4 a Parma. Lo scrittore e sceneggiatore Mauro Casiraghi presenta il suo nuovo libro Estate Indiana (Gaffi Editore) che ha come protagonista Peter, ragazzo divorato da un sentimento non solo fraterno per la sorella Celeste. Il romanzo stringe i due protagonisti ai nodi essenziali dell'esistenza - i conflitti familiari, la perdita, la ricerca di una identità - oltrepassando il confine che si erano imposti e travolgendoli in una relazione amorosa. È il preludio a una nuova vita che si svelerà soltanto alla fine del viaggio, in un radioso giorno di estate indiana.
Mauro Casiraghi nasce a Milano nel 1969 e dopo la laurea in Lettere e Scrittura Creativa in Canada, si diploma in sceneggiatura a Roma, dove attualmente vive e lavora. Scrive per il cinema e la TV, collaborando a serie come Un Posto al Sole, La Squadra, i RIS. Pubblica in Italia un soggetto per la Sacher Film di Nanni Moretti e diversi racconti su riviste e antologie nordamericane. Con il precedente romanzo La camera viola (Fazi) – tradotto in inglese e venduto anche all'estero - vince i premi Carver e Carlo Cassola.
All'incontro interverranno insieme all'autore, il giornalista Gian Carlo Zanacca e la dottoressa Alessandra Giovanelli pedagogista, consulente e mediatrice familiare, che si occupa di educazione alle relazioni percorsi di autoformazione, con progetti specifici relativi alle relazioni familiari. In una società in cui il sentimento tra le persone supera ogni barriera concettuale e culturale, ha ancora senso parlare di tabù per una relazione amorosa?
Tra i partecipanti alla presentazione verrà estratta una copia omaggio del libro con dedica dell'autore.
BBB17 dal 24 al 26 novembre e oltre. La grande mostra Jacovitti. Il teatrino perpetuo tra gli appuntamenti di punta dell'XI edizione
Un cambio di passo inaugura il secondo decennio di vita di BilBOlbul – Festival Internazionale del Fumetto di Bologna, la manifestazione ideata e organizzata da Hamelin Associazione Culturale. Una trasformazione riassunta dallo slogan "Un anno di BilBOlbul, tre giorni di Festival": se infatti resta invariata la consueta concentrazione di tre giorni di eventi dislocati sul territorio cittadino - quest'anno in programma dal 24 al 26 novembre - BilBOlbul si propone da questa edizione come soggetto operante tutto l'anno con progetti variabili per natura e pubblico di riferimento. Una vera e propria officina della cultura visuale, che intende agire su due fronti: uno costante e continuo dedicato alla formazione dei nuovi lettori, giovani o adulti, l'altro focalizzato su iniziative ed eventi culturali, dalle mostre ai convegni agli incontri con i più importanti graphic novelist del panorama nazionale e internazionale.
Un nuovo corso, quello di BilBOlbul, inaugurato lo scorso 20 ottobre con l'apertura della mostra Mattotti. Primi lavori presso l'Accademia di Belle Arti di Bologna (via delle Belle Arti, 54), progetto speciale sostenuto dal main partner Gruppo Hera: i giorni del Festival saranno l'occasione per visitare, prima della chiusura del 29 novembre, l'esposizione che vede oltre un centinaio di originali tra manifesti, disegni, tavole a fumetti che disegnano il ritratto della nascita di un grande artista: un'occasione unica con la quale BilBOlbul intende anche provocare un confronto tra gli aspiranti giovani autori di oggi e l'opera di un Maestro quando aveva la stessa età.
Il rapporto tra disegno e musica, che nell'opera di Mattotti è fondante, è anche al centro della prima delle proposte formative della nuova "anima" di BilBOlbul, realizzata in collaborazione con un'altra importante manifestazione sostenuta dal Gruppo Hera, il Bologna Jazz Festival. Si tratta di Segnosonico, che coinvolgerà 25 studenti provenienti da Accademia, Conservatorio, Liceo Musicale e Artistico in un laboratorio di improvvisazione musicale e grafica capitanato dal disegnatore Stefano Ricci e dal musicista Pasquale Mirra. Un progetto, promosso da Transbook Children's Literature on the Move, i cui risultati verranno mostrati al pubblico durante il Festival, che evidenzia la volontà di lavorare alla formazione di nuovo pubblico, favorendo le occasioni di educazione allo sguardo, che a partire dalle specificità del fumetto possano aprire confronti e ragionamenti sullo statuto delle immagini oggi, sul modo in cui le guardiamo, o non guardiamo, sui valori e significati che esse assumono.
Un'altra novità caratterizza questa XI edizione di BilBOlbul: si tratta della pubblicazione In corso d'opera: attraverso interviste, registrazioni di conversazioni tra gli organizzatori, articoli e citazioni, il libro disegna la traccia del lavoro di preparazione del festival, i dubbi, le direzioni di ricerca, le motivazioni dietro il coinvolgimento di alcuni autori rispetto ad altri.
Il Festival: 24 – 26 novembre
L'undicesima edizione di BilBOlbul apre con una preview la sera di giovedì 23 novembre a partire dalle 18, quando inaugureranno le principali mostre off dell'edizione 2017: una vera e propria Notte Bianca del Fumetto per celebrare le tante iniziative cittadine che in BilBOlbul trovano la più importante vetrina di scoperta e promozione.
Tra i nomi di punta si segnalano Sarah Mazzetti, Otto Gabos, lo street artist Giorgio Bartocci, il talento emergente Dario Sostegni, un aficionado del Festival come Tuono Pettinato, nuove scoperte come Noemi Vola e tanti altri.
Venerdì 24 sipario alzato sul fitto programma di eventi del Festival, tra mostre, incontri, convegni, workshop e performance. Tra gli eventi più attesi la grande mostra dedicata al genio di Jacovitti, presso la Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, e il focus su Rodolphe Töpffer, universalmente riconosciuto come il padre del fumetto.
E ancora la mostra dedicata ad Éric Lambé, vincitore del Premio Fauve D'or al Festival d'Angoulême 2017, e la prima edizione di URCA, il Festival nel festival dedicato alle autoproduzioni, che ospiterà una residenza d'artista e un mercato delle più interessanti autoproduzioni nazionali ed internazionali.
Tra i filoni più importanti di questa undicesima edizione un posto di primissimo piano è dedicato al comico, con mostre e incontri che vogliono mettere in evidenza la linea di collegamento tra i grandi maestri e gli autori moderni, e la sua centralità nella costituzione del linguaggio fumettistico. Saranno gli spazi della Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna (via delle Donzelle, 2) a ospitare uno degli eventi di punta dell'edizione 2017 di BilBOlbul, la grande mostra Jacovitti.
Il teatrino perpetuo dedicata al genio surreale di Jacovitti (inaugurazione sabato 25 novembre) nel ventennale della sua scomparsa. L'esposizione, realizzata dalla Fondazione in collaborazione con UniCredit, mostrerà al pubblico una selezione di oltre cento opere che spaziano nella sconfinata produzione dell'autore: dalle "panoramiche", le grandi illustrazioni corali intrise di surreale comicità, alle storie prodotte tra la fine degli anni Cinquanta e gli anni Settanta, fino ai suoi personaggi-attori alle prese con dinamiche surreali ed esilaranti.
Una mostra che intende andare al nocciolo della poetica di Jacovitti e della sua "ossessione" per il racconto, condotto attraverso una ridda di situazioni e di personaggi che continuamente vengono messi in scena, come a costruire un teatro in cui quello che conta è il movimento perpetuo, in un tentativo di tenere lontano il fondo cupo che è nascosto dietro l'irruente comicità dell'autore. In occasione del Festival sarà pubblicato da Coconino Press Fandango il volume Jacovitti. Il teatrino perpetuo dedicato all'opera di Jacovitti, con saggi e articoli inediti. Domenica 26 novembre alle 11 il Salone dei Carracci di Palazzo Magnani, sede di UniCredit (via Zamboni, 20) ospiterà il convegno Il metodo Jacovitti: un confronto sull'arte del maestro con la partecipazione di fumettisti come Paolo Bacilieri, Maicol & Mirco, Luca Salvagno e Marco Taddei, promosso da UniCredit e Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna.
Dai figli ai padri: gli spazi dell'Accademia di Belle Arti di Bologna accoglieranno venerdì 24 novembre (ore 9, via delle Belle Arti, 54) il convegno di studi dedicato a Rodolphe Töpffer, autore svizzero vissuto nella prima metà dell'Ottocento, amico di Goethe, oggi riconosciuto universalmente come inventore del fumetto. Un ruolo di precursore e padre che gli è stato riconosciuto anche da molti autori, a partire dagli anni Novanta, da Art Spiegelman a David B, da Chris Ware ad Anke Feuchtenberger. Al lavoro dell'artista svizzero è dedicato un omaggio d'artista di Nicola Robel e Francesco Cattani, una reinterpretazione in chiave contemporanea del lavoro del maestro, che sarà visibile presso la hall del Hotel Al cappello Rosso (via de' Fusari, 9) durante il festival. Robel e Cattani saranno protagonisti dell'incontro Ridisegnare Töpffer sabato 25 novembre (h. 15.30, Libreria Ubik Irnerio, via Irnerio, 27), in collaborazione con Pro Helvetia.
Rientra nel filone del comico anche l'opera di Fabio Tonetto, autore versatile che passa dall'animazione al fumetto alla scultura ai montaggi fotografici mantenendo sempre una vena surreale. La sua presenza, oltre a rientrare nella linea di valorizzazione dei talenti emergenti che BilBOlbul da sempre persegue, aiuterà a unire i discorsi sul comico e sulla narrazione non strettamente lineare: in mostra i suoi lavori a partire dal 24 novembre (Capodilucca Hub Creativo, via Capo di Lucca, 12).
Domenica 26 novembre alle 14.30 Tonetto sarà protagonista, assieme a Dottor Pira e Alessio Spataro, dell'incontro Ridere fino alle lacrime. Un incontro sulle nuove vie del comico a fumetti presso l'Auditorium della Biblioteca Salaborsa (piazza del Nettuno, 3).
Due mostre saranno dedicate a due importanti autori internazionali che esplorano percorsi alternativi nel linguaggio del fumetto, spostando l'attenzione dalla narratività a un approccio meno lineare, legato anche alla poesia.
La prima è dedicata a Éric Lambé, vincitore del Premio Fauve D'or al Festival d'Angoulême 2017 con Paysage après la bataille su testi di Philippe de Pierpont (pubblicato in Italia da Coconino Press – Fandango), protagonista di una mostra alla Pinacoteca Nazionale di Bologna (via delle Belle Arti, 56, in collaborazione con Accademia di Belle Arti di Bologna, inaugurazione 24 novembre) che vuole mettere in evidenza la peculiare modalità con cui l'autore costruisce la narrazione per immagini.
L'allestimento lascerà dialogare le singole opere dell'artista per mettere in evidenza echi e risonanze. Così lo spettatore potrà rendersi conto di come l'autore usi il frammento e il dettaglio nella costruzione delle scene, dell'uso del simbolico e della citazione e della modalità in cui, per associazioni visive successive, si arriva da un'immagine all'altra.
Il giovane talento americano di Conor Stechschulte sarà presentato allo Spazio& (via Guerrazzi, 1, inaugurazione 24 novembre): autore di numerosi volumi autoprodotti ma anche di libri pubblicati dalla Fantagraphics, che da sempre porta avanti una sperimentazione sul linguaggio in chiave non-narrativa. Entrambi con le loro opere scardinano la narrazione strettamente lineare del graphic novel a cui siamo ormai abituati. A de Pierpont e alla sua parallela attività di regista (ha collaborato coi fratelli Dardenne, oltre a realizzare documentari e film di finzione) inoltre sarà dedicata una rassegna presso il Cinema Lumière, in collaborazione con la Cineteca di Bologna e promossa da Transbook Children's Literature on the Move: inaugurazione il 23 novembre con il film L'homme qui marche, che sarà proiettato alla presenza dell'autore, con un inedito Lorenzo Mattotti nei panni di attore. Sempre in collaborazione con la Cineteca di Bologna si segnala il ciclo di proiezioni dedicate ad Alessandro Rak, fumettista e illustratore, con la proiezione degli acclamati L'arte della felicità e Gatta Cenerentola (venerdì 24 novembre, rispettivamente h.18 e h. 20, Cinema Lumière, via Azzo Gardino, 56). Opere insolite nel panorama italiano, animazioni non per bambini, storie poetiche e malinconiche ambientate in una Napoli afflitta dal degrado, capaci di restituire la realtà nella sfrenata invenzione visiva del disegno animato.
Animerà i tre giorni del Festival una ricca programmazione di incontri.
Dalla collaborazione tra BilBOlbul e la Scuola di Lettere e Beni Culturali dell'Università di Bologna e Accademia di Belle Arti di Bologna nasce il ciclo di incontri Frontiere.
L'apertura internazionale, l'interesse per le forme contemporanee del fumetto e per la sua capacità di confrontarsi con linguaggi e pubblici diversi accomunano gli incontri, che vedranno confrontarsi alcuni dei protagonisti dei progetti di questa XI edizione.
Appuntamento il 24 novembre (h. 16, Scuola di Lettere e Beni Culturali, via Zamboni, 38) con Éric Lambé e Philippe de Pierpont in Apparizioni/Sparizioni; il 25 novembre alle 14.30 presso l'Auditorium della Biblioteca Salaborsa la masterclass Segnosonico con Pasquale Mirra e Stefano Ricci, promossa da Transbook Children's Literature on the Move mentre alle 16.30 sempre all'auditorium l'incontro Non sequitur con Lambé, Davide Reviati e Conor Stechschulte. Domenica 26 novembre l'Auditorium ospita alle 16.30 Ritratto d'autore: Enrique Breccia, in collaborazione con Rizzoli. Uno spazio speciale infatti è dedicato ad uno dei grandi maestri delle Historietas argentine che per l'occasione ripercorrerà per il pubblico i nodi salienti e le opere più significative del suo percorso, da Alva Mayor a La guerra della Pampa, da Tex a Che, appena ripubblicato.
Tra gli incontri spicca quello di sabato 25 novembre Corpo a fumetti. Il sesso disegnato (h. 10, Aula Magna di Santa Cristina – Biblioteca Italiana delle donne, via del Piombo, 5) in occasione della Giornata Mondiale contro la violenza sulle donne. Nine Antico, Silvia Rocchi, Emanuele Rosso, Cristina Portolano e Laura Scarpa discutono della rappresentazione del sesso nei fumetti, di come esso viene "visto" all'interno del meccanismo narrativo e se ci sia un giudizio latente del lettore sull'autore che affronta il tema. L'incontro è promosso in collaborazione con Biblioteca Italiana delle Donne, Festival La Violenza Illustrata di Casa delle donne ed Alliance Française di Bologna.
Musica e disegno si incontrano nella mostra Più giù di Stefano Ricci (inaugurazione sabato 25 novembre ore 19.30, Squadro Stamperia Galleria d'Arte, via Nazario Sauro, 27). La mostra presenta centocinquanta disegni tratti dal libro Mia madre si chiama Loredana e da Più Giù, sintesi visiva delle prove per lo spettacolo teatrale che il disegnatore ha portato sulle scene a partire dallo scorso anno assieme ai musicisti Giacomo Piermatti e Vincenzo Core. Durante l'inaugurazione Ricci disegnerà accompagnato dal vivo dai due musicisti, che proporranno in anteprima il loro ultimo disco, Il sogno di mio fratello.
E ancora sabato 25 novembre (AtelierSì, via San Vitale, 69, ore 21.30) si segnala Dandelion, performance che vedrà protagoniste la disegnatrice Elisa Talentino e la violoncellista e compositrice canadese Julia Kent, nota al grande pubblico per la sua collaborazione con Antony and the Johnsons: durante il suggestivo live a due, i disegni realizzati da Talentino saranno accompagnati dalle musiche di Kent. Una collaborazione, quella tra le due artiste, nata in occasione del cortometraggio animato Dandelion, realizzato nel 2017 dalla Talentino, che nei giorni di festival sarà visibile presso Miro ArtGallery (via Sant'Apollonia, 25): una reinterpretazione poetica della danza tradizionale occitana, la bourrée a due tempi, ballo pregno di significati sentimentali e amorosi e messa in scena di un sottile gioco di seduzione, che la disegnatrice reinterpreta graficamente. Elisa Talentino realizzerà anche la porta dell'Ateliersi, che ogni anno viene decorata e personalizzata in occasione del Festival.
La formazione rivolta ai ragazzi si arricchisce, oltre al già citato progetto Segnosonico, di altri tre momenti dedicati agli studenti e studentesse delle scuole superiori i cui risultati saranno mostrati durante il Festival presso LOrtica (via Mascarella, 26/b-c). Il binomio musica-disegno è al centro del workshop Atmosfere narrative, presso gli spazi di CUBO Unipol (Piazza Vieira De Mello 3/5): un gruppo di studenti di un istituto artistico svizzero, guidati dall'illustratrice e fumettista Silvia Rocchi, produrranno una tavola a fumetti a partire dalle atmosfere suggerite dall'ascolto di una serie di pezzi musicali scelti dall'autrice.
Di Lingua in Lingua - tradurre il fumetto è il progetto pilota di traduzione di fumetto realizzato in collaborazione con Coconino Press-Fandango e Institut Français Italia: la classe 4H della sezione Internazionale Esabac del liceo linguistico Laura Bassi di Bologna, guidata da alcuni professori, sta lavorando ad una traduzione autonoma del libro Stupor Mundi dell'autore franco-tunisino Nejib, ospite quest'anno al festival. La classe incontrerà per un confronto Stefano Sacchitella, traduttore dell'edizione italiana edita da Coconino Press-Fandango Editore oltre che di numerosi altri libri a fumetti. Durante i giorni del festival infine la classe incontrerà l'autore Nejib, mentre alcune tavole tradotte dai ragazzi verranno pubblicate sul sito di BilBOlbul alla fine del percorso. Si segnala Wunderkammer, il titolo del ciclo di incontri rivolti a partire dal prossimo anno a classi delle scuole superiori per attivare, attraverso il fumetto, occasioni di confronto e ragionamento più ampi sulle immagini e sul modo in cui le guardiamo: dalla pittura alla fotografia, dal cinema alla pubblicità ai social network, un percorso critico nell'iconosfera e nella visualità.
Infine il 25 novembre (h. 9-13; 14-18 Cineteca di Bologna, Via Riva Reno 72) Let's picture book!, promosso da Transbook children's literature on the move, una giornata Chris Judge per percorrere i punti nodali della costruzione di un picture book, un sistema organico in cui molte componenti grafiche, iconografiche, testuali si intrecciano: dallo sviluppo di una storia, alla costruzione dei personaggi, dal respiro delle doppie pagine fino alla presentazione all'editore.
Dall'adolescenza ai più piccoli: il consueto spazio di BilBOlbul dedicato all'infanzia vedrà protagonista quest'anno Bastien Contraire, autore francese di fumetto e illustrazione, che dal 14 novembre al 2 dicembre, in concomitanza con la Settimana dei Diritti dell'infanzia, allestirà una mostra-gioco rivolta a bambine e bambini a partire dal suo albo illustrato Gli intrusi (Ippocampo). Un'occasione promossa da Transbook Children's Literature on the Move per riflettere sulle tematiche legate al genere fin dalla più tenera età, e per esplorare in maniera ludica e divertente il tema dell'identità di bambine e bambini attraverso un gioco di somiglianze e diversità. All'autore francese anche il compito di creare la nuova produzione de l'hotel Al Cappello Rosso dell'edizione 2017: una stanza in cui Bastien Contraire creerà con un gioco di stencil un fantastico giardino geometrico. Sempre al Cappello Rosso la consueta BilBOlbul Room che raccoglie le dediche della scorsa edizione del festival realizzate per l'hotel, che quest'anno sarà scenografata, sempre sul tema del giardino, dalla giovane e talentuosa Irene Penazzi.
L'omaggio a Jacovitti coinvolge anche i più piccoli, per un tuffo nel coloratissimo mondo di uno degli autori italiani più amati e conosciuti: in collaborazione con la Cinnoteca di Bologna, lo spazio che Cineteca di Bologna dedica ai più piccoli, sabato 25 novembre si potrà assistere alla proiezione di Una camomilla al burro! I cartoni animati di Cocco Bill (ore 16, Sala Cervi, via Riva di Reno, 72).
A seguire sempre negli spazi della Cinnoteca di via Riva di Reno, W Cocco Bill, un laboratorio speciale con Luca Salvagno, l'artista che continua a disegnare, ancora oggi, le avventure dello strampalato cow boy, che giocherà con i bambini a raccontare le sue mille storie.
Infine, BilBOlbul accoglie nella sua programmazione la prima edizione di URCA Festival, la manifestazione dedicata alla conoscenza e alla promozione dell'autoproduzione internazionale di fumetti. Un vero e proprio festival nel festival, a conferma della grande attenzione che da sempre BilBOlbul dedica al fumetto indipendente. URCA Festival sarà curato da Delebile Edizioni attraverso l'invito di sei progetti di autoproduzione (provenienti da Inghilterra, Svezia, Germania, Polonia, Stati Uniti), che diverranno protagonisti di incontri, di una residenza all'Ostello di Bologna e della vendita delle loro pubblicazioni in un bookshop dedicato in Biblioteca Salaborsa. Una più ampia selezione darà vita inoltre a un mercato delle principali autoproduzioni italiane e straniere, ospitato dalla stessa Salaborsa.
BilBOlbul – Festival internazionale del fumetto di Bologna
Bologna, 24-26 novembre 2017
a cura di Hamelin Associazione Culturale
Con il sostegno di Comune di Bologna, Regione Emilia-Romagna - Assessorato alla cultura, Fondazione Cassa di Risparmio in Bologna, Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna, Alma Mater Studiorum Università di Bologna - Scuola di lettere e beni culturali, Accademia di Bell Arti di Bologna, Cineteca di Bologna
Main Partner Gruppo Hera
Partner: UniCredit, Arci Bologna, Albergo Al Cappello Rosso, Fabriano, CUBO Centro Unipol Bologna
Festival partner: Bologna Jazz Festival, La Violenza illustrata, Treviso Comic Book Festival, Ratatà Festival, Gender Bender, Scriba
BilBOlbul fa parte della Rete dei Festival del Contemporaneo di Bologna.
BilBOlbul è una tappa di TRANSBOOK- Children's literature on the move, un progetto Europa Creativa 2014/2020 coordinato da Salon du livre et de la presse jeunesse (Francia) in partenariato con Europäische Kinder- und Jugendbuchmesse Saarbrücken (Germania), Tantàgora (Spagna), Arts Basics for Children (Belgio), Nobrow Ltd (UK), Literárne informačné centrum (Slovacchia), Hamelin Associazione Culturale (Italia).
Parma per gli altri e Istituto storico della resistenza e dell'atà contemporanea insieme, per un progetto dedicato alla città di Parma e alla sua storia coloniale.
Un percorso di condivisione e di riflessione che vuole coinvolgere tutta la comunità.
E proprio a Parma, una città di incontri, oltre il Mediterraneo, già da un secolo, l'Associazione lancia un appello: «Siamo alla ricerca di racconti, fotografie, articoli, oggetti e cartoline che possano restituire la visione dell'Etiopia ed Eritrea e di ciò che accadeva oltremare nel periodo coloniale e post- coloniale»
Parma per gli Altri, la ONG che opera in Africa da più di 25 anni, soprattutto in Etiopia e Eritrea, dove in collaborazione con le comunità locali realizza progetti di sviluppo di comunità, sanitario, scolastico ed economico, con una particolare attenzione rivolta alle donne, presenta un progetto dedicato alla creazione di un archivio di storie e tracce di memorie private di parmigiani che testimoniano le relazioni intessute durante il passato coloniale e post-coloniale del nostro paese in Etiopia e in Eritrea.
«Siamo alla ricerca di racconti di vita, fotografie, articoli, oggetti e cartoline che possano restituire la visione dell'Etiopia e di ciò che accadeva oltremare nel periodo coloniale e post- coloniale, narrato da chi in Etiopia e in Eritrea c'è stato - afferma Paola Salvini, presidente di Parma per gli Altri - e dai racconti di parenti, amici o conoscenti dei protagonisti del periodo storico. Riteniamo molto importante questa ricerca per il suo valore educativo e culturale ed apprezzeremo molto la collaborazione di tutta la nostra comunità cittadina e di provincia. Ogni contributo sarà prezioso».
L'immagine ritrae Luigi Bontempi nel 1939 ad Addis Abeba (Etiopia), foto gentilmente concessa dal figlio Pier Luigi Bontempi
Un primo piccolo passo verso questo ambizioso obiettivo è il progetto RACCONTARE PER LA STORIA, un laboratorio didattico sul colonialismo italiano, realizzato con il contributo di Comune di Parma e organizzato in partnership con l'Istituto Storico della Resistenza e dell'Età Contemporanea, che si propone di sviluppare percorsi laboratoriali in 3 classi scolastiche delle scuole secondarie di secondo grado della città di Parma.
Chiunque possiede in casa informazioni o materiali utili alla realizzazione dell'archivio può telefonare al numero 0521/236758 oppure scrivere a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
Continua l'impegno di Parma per gli Altri anche in città: il valore della memoria torna ad essere centrale per costruire e affrontare le dinamiche cittadine, creare momenti di confronto e dialogo.
Il primo festival italiano dedicato al racconto del territorio attraverso la narrazione audiovisiva. Quest'anno, per la quarta edizione, sono 12 i lavori da tutta Italia in concorso per il premio Mente Locale 2017.
Venerdì 17 al Teatro Cantelli Vignola, ingresso libero e dialoghi con gli autori: nella prima serate si viaggia dalla Sardegna di 'A casa mia' di Mario Piredda alla Puglia dei pescatori di 'Mare Nostro' di Andrea Gadaleta Caldarola passando per la 'Salifornia' di Andrea Beluto e la Palermo de 'L'oro del sud' di Valerio Filardo.
Tutti gli eventi e le proiezioni sono a ingresso libero fino a esaurimento posti.
Programma completo sul sito www.festivalmentelocale.it
SETTIMANA DELLA CULTURA D'IMPRESA - XVI EDIZIONE - I linguaggi della crescita: impresa, cultura, territorio
Dal 10 al 24 novembre 2017 un ricco calendario di iniziative per leggere, attraverso il patrimonio culturale delle imprese, la Storia del nostro Paese.
Il concetto di cultura spesso si associa alla storia e all'unicità del patrimonio artistico italiano, ma esistono anche molti altri elementi che contribuiscono alla costruzione dell'immaginario collettivo: ingegno, creatività, innovazione, lavoro, persone.
Museimpresa si impegna a valorizzare questo straordinario patrimonio storico-culturale perché la cultura non è solo passato, è anche presente, progresso, sostenibilità: è linguaggio della crescita. Per condividere questo racconto, in occasione dalla sedicesima edizione della Settimana della Cultura d'impresa promossa da Confindustria, Museimpresa organizza dal 10 al 24 novembre un articolato calendario di eventi su tutto il territorio nazionale.
Per conoscere e avvicinarsi a questo straordinario patrimonio, la XVI edizione della Settimana affronta il tema "I linguaggi della crescita: impresa, cultura, territorio", un viaggio nel capitale culturale delle imprese attraverso le eccellenze imprenditoriali che sono protagoniste dello sviluppo economico, ma anche motori di conoscenza e creatività. Territori, imprese, persone: è qui che la cultura affonda le sue radici, è da qui che si sviluppa la linfa dell'innovazione.
Molte le città coinvolte nella Settimana: Milano, Monza, Benevento, Savona, Ancona, Torino, Venezia, Vicenza, Firenze, Pistoia, Parma, Roma, Andria, Rossano, oltre a città storiche e distretti dell'impresa italiana come Bergamo e Biella.
Convegni, incontri, workshop, rassegne di cinema industriale, mostre, dibattiti e visite guidate: un programma con oltre sessanta iniziative per scoprire, attraverso i Musei e Archivi aziendali, la storia del nostro Paese
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L'appuntamento di Museimpresa si terrà domenica 12 novembre alle ore 17.00 presso il Museo Nazionale della Scienza e della Tecnologia Leonardo da Vinci con la rassegna cinematografica "Un Miracolo per il Sud? Territorio e industrializzazione raccontati dal cinema industriale"
Una rassegna di documentari industriali (anni 1950-70) che raccontano lo sviluppo del Sud Italia negli anni del Boom, portando sullo schermo il rapporto tra impresa-territorio e impresa-comunità.
In questa occasione sarà proiettato in anteprima il filmato vincitore del concorso "Cinema d'impresa", indetto da Assolombarda Confindustria Milano Monza e Brianza.
Il programma dettagliato dell'intera manifestazione è pubblicato sul sito di Museimpresa al seguente link, www.museimpresa.com e gli hashtag ufficiali della Settimana della Cultura d'Impresa 2017 per condividere le iniziative di quest'anno sono #linguaggidellacrescita #SettimanaCulturaImpresa.
il prossimo 16 novembre:
Convegno/Incontro - GLI ARCHIVI STORICI: UN'OPPORTUNITÀ PER LE IMPRESE - Esperienze e Prospettive
- Archivio Storico Barilla
Domenica 12 novembre, lo scrittore e divulgatore Claudio Corrado condurrà un pomeriggio alla scoperta di due delle personalità più forti della nostra storia dell'arte, Buonarroti e Caravaggio.
Di Manuela Fiorini
Due "giganti" della storia dell'arte italiana si "incontrano" virtualmente al Salotto Aggazzotti di Modena. Michelangelo Buonarroti e Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio saranno infatti i protagonisti, domenica 12 novembre, alle 17.30, di un pomeriggio di musica, arte e storia condotta dallo scrittore e divulgatore Claudio Corrado, accompagnato al pianoforte da Guido Pelati.
"I due Michelangelo" sarà un evento che metterà a confronto le vite di due immensi artisti italiani. Il Buonarroti, padre del Manierismo, e Merisi da Caravaggio, traghettatore della pittura italiana nell'era moderna", spiega Claudio Corrado. "Si tratterà di un confronto reale, basato sul racconto delle loro vite avventurose e sull'analisi delle loro opere, messe l'una accanto all'altra".
Scopriremo infatti, che Michelangelo Merisi scelse il "nome d'arte" di Caravaggio dal paese del bergamasco di cui erano originari i suoi genitori (egli invece, nacque a Milano, il 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, del 1571) per non sovrapporsi all'omonimo e contemporaneo Buonarroti, già riconosciuto al suo tempo come uno dei massimi artisti di sempre.
"Tra Buonarroti e Merisi non esistono affinità, ma incredibili contrasti, che riescono a tratti a rendere confondibili le loro interpretazioni", spiega ancora Corrado. "Michelangelo Buonarroti inventa la pittura scolpita, Caravaggio è praticamente il padre e precursore della fotografia. Il primo domina con la fisicità dei corpi, sia nei disegni, ma soprattutto nella scultura; il secondo porta la luce e le ombre alla massima espressione. Il primo porta l'arte toscana a Roma, il secondo porta invece nella capitale la pittura veneziana".
Si parlerà anche della loro personalità, assai diversa. Osannato da nobili e papi il Buonarroti, che fu per molto tempo ospite della potente famiglia fiorentina dei Medici, sempre in fuga e braccato il Merisi, a causa del suo carattere irascibile e focoso, che gli costò una condanna a morte per decapitazione dopo che, la sera del 28 marzo 1606 aveva ferito a morte il Ranuccio Tomassoni al Campo Marzio, durante una rissa scoppiata per un fallo nel gioco della pallacorda e, si dice, anche per la rivalità nei confronti di una donna. Con la condanna pendente sul capo, che secondo la sentenza chiunque poteva eseguire, riconoscendo il reo per strada, Caravaggio cominciò a essere ossessionato dalle teste mozzate, al punto da riprodurre i suoi lineamenti in alcune delle sue opere più celebri, tra cui David con la testa di Golia a Giuditta che decapita Oloferne.
A seguire, brindisi e piccolo buffet. Quota di partecipazione € 10 intero ed € 8 ridotto
INFO e prenotazioni
Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 329/0512219
www.simonettaaggazzotti.it
Spesso i numeri sono ancora più convincenti di parole e immagini: iniziamo allora dicendo che Blue Man Group è uno degli spettacoli più visti al mondo negli ultimi 25 anni: non è cosa da tutti raccogliere più di 35 milioni di spettatori.
Lo show è arrivato in Italia e sarà al Teatro degli Arcimboldi di Milano fino a domenica 19 novembre 2017. Definirlo "colorato" può sembrare banale ma, prendendo il termine nelle sue più svariate declinazioni, rende sicuramente al meglio l'idea di cosa gli spettatori potranno gustare. Tre artisti dalla pelle blu mescolano, con ironia e sarcasmo, arte, musica e poesia. Il risultato? Il teatro è avvolto in un divertimento che si mixa perfettamente con l'energia sprigionata dal palco. A ciò si unisce l'uso di tecnologia d'avanguardia che aggiungerà stupore negli occhi dei presenti. Insomma, una vera e propria celebrazione euforica della vita e dell'interazione tra persone.
LA STORIA
Tutto cominciò nel 1991 da una semplice idea tra tre amici (Matt Goldman, Phil Stanton e Chris Wink) nel Lower East Side di New York: tre entità blu che non comunicano con le parole ma solo attraverso gesti e musica. Sul palco sono sempre accompagnati da una band e da strumenti musicali unici, come l'ormai famoso e imponente PVC, il Drumbone. Non mancano neppure le spettacolari Paint Drums che inondano di colore la scena. Non sapete di cosa si sta parlando? L'unico modo per scoprirlo è andare agli "Arcimboldi" nei prossimi dieci giorni. Lo scopo dello show è quello di combattere contro l'isolamento dell'essere umano, trasformando la serata in un contenitore di gioia e il teatro in un luogo di condivisione.
PROTAGONISTI DELLO SHOW
Un esempio? La "splash zone", l'area delle prime file di platea dove gli spettatori ricevono in regalo un poncho impermeabili per resistere alle esplosioni di colore provenienti dal palco e, al contempo, per essere protagonisti di una vera e propria opera d'arte. Novanta minuti di spettacolo durante il quale ritmo, musica e colore risultano assoluti protagonisti. Blue Man Group è andato in scena in oltre 20 Paesi. Da luglio 2017 Blue Man Group è entrato a far parte della famiglia del Cirque Du Soleil, una delle più importanti realtà di intrattenimento a livello mondiale. Lo show, divenuto vero e proprio emblema della cosiddetta "performance art", ha attualmente all'attivo produzioni stabili a New York, Boston, Chicago, Las Vegas, Orlando e Berlino. In Italia grazie a Show Bees, è pronto a stupire anche il pubblico della nostra Penisola.
Di Pietro Razzini
Domenica 12 novembre, lo scrittore e divulgatore Claudio Corrado condurrà un pomeriggio alla scoperta di due delle personalità più forti della nostra storia dell'arte, Buonarroti e Caravaggio.
Di Manuela Fiorini
Due "giganti" della storia dell'arte italiana si "incontrano" virtualmente al Salotto Aggazzotti di Modena. Michelangelo Buonarroti e Michelangelo Merisi, più noto come Caravaggio saranno infatti i protagonisti, domenica 12 novembre, alle 17.30, di un pomeriggio di musica, arte e storia condotta dallo scrittore e divulgatore Claudio Corrado, accompagnato al pianoforte da Guido Pelati.
"I due Michelangelo" sarà un evento che metterà a confronto le vite di due immensi artisti italiani. Il Buonarroti, padre del Manierismo, e Merisi da Caravaggio, traghettatore della pittura italiana nell'era moderna", spiega Claudio Corrado. "Si tratterà di un confronto reale, basato sul racconto delle loro vite avventurose e sull'analisi delle loro opere, messe l'una accanto all'altra".
Scopriremo infatti, che Michelangelo Merisi scelse il "nome d'arte" di Caravaggio dal paese del bergamasco di cui erano originari i suoi genitori (egli invece, nacque a Milano, il 29 settembre, giorno di San Michele Arcangelo, del 1571) per non sovrapporsi all'omonimo e contemporaneo Buonarroti, già riconosciuto al suo tempo come uno dei massimi artisti di sempre.
"Tra Buonarroti e Merisi non esistono affinità, ma incredibili contrasti, che riescono a tratti a rendere confondibili le loro interpretazioni", spiega ancora Corrado. "Michelangelo Buonarroti inventa la pittura scolpita, Caravaggio è praticamente il padre e precursore della fotografia. Il primo domina con la fisicità dei corpi, sia nei disegni, ma soprattutto nella scultura; il secondo porta la luce e le ombre alla massima espressione. Il primo porta l'arte toscana a Roma, il secondo porta invece nella capitale la pittura veneziana".
Si parlerà anche della loro personalità, assai diversa. Osannato da nobili e papi il Buonarroti, che fu per molto tempo ospite della potente famiglia fiorentina dei Medici, sempre in fuga e braccato il Merisi, a causa del suo carattere irascibile e focoso, che gli costò una condanna a morte per decapitazione dopo che, la sera del 28 marzo 1606 aveva ferito a morte il Ranuccio Tomassoni al Campo Marzio, durante una rissa scoppiata per un fallo nel gioco della pallacorda e, si dice, anche per la rivalità nei confronti di una donna. Con la condanna pendente sul capo, che secondo la sentenza chiunque poteva eseguire, riconoscendo il reo per strada, Caravaggio cominciò a essere ossessionato dalle teste mozzate, al punto da riprodurre i suoi lineamenti in alcune delle sue opere più celebri, tra cui David con la testa di Golia a Giuditta che decapita Oloferne.
A seguire, brindisi e piccolo buffet. Quota di partecipazione € 10 intero ed € 8 ridotto
INFO e prenotazioni
Salotto Aggazzotti, viale Martiri della Libertà 38, Modena
Tel 329/0512219
www.simonettaaggazzotti.it
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