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L'associazione Culturale 3dproduction ha presentato il suo nuovo cortometraggio Noir Tales il 21 maggio alle ore 18, all'interno del The Space Cinema al Barilla Center - Sala 1.

L'evento, su invito, e' stato organizzato per festeggiare la fine di questo lavoro noir in bianco e nero con richiami evidenti a Sin City e a tutta la produzione di genere. Una lavorazione che ha richiesto 4 anni per un utilizzo massiccio di chromakey e fondali ricreati interamente al computer mixando foto di oggetti e location d'epoca a tema.

L'incontro é stata anche un'occasione per festeggiare i 24 anni di attivitá ed incontrare e presentare alcune realtá legate al territorio di Parma e/o al cinema, fra i quali Crypto Escape Room, Swonderful Cinelab, SpinOff Film festival di Casaletto Vaprio (CR) da parte del suo direttore artistico Samuele Zenone e MAG Associazione Culturale con il suo nuovo spettacolo R.I.P. Rock In Paradise.

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Presente alla manifestazione, Luca Sommi, autore de La7 e canale 9, nonché conduttore di Accordi & Disaccordi con Andrea Scanzi, che gentilmente ha partecipato alla consegna del "Premio del pubblico" agli attori membri dell'associazione che si sono distinti per la loro performance: Enrico Amoruso ed Alessandro Pavino. Consegnata una menzione d'onore a Fabio Bellini, in arte Fabius Noxé, musicista nocetano che vanta numerose collaborazioni negli Stati Uniti e Giappone, autore delle musiche del cortometraggio.

Durante le 2 ore di incontro sono stati proiettati alcuni corti e spot della associazione e ripercorso insieme il lungo viaggio personale e associativo ed anche quello produttivo del corto, che ci ha condotto a questa destinazione: il cinema.

La sala da 150 posti era gremita, in sala presenti anche alcune testate locali e pubblico interessato al cinema amatoriale e incuriosito dall'originalitá dell'associazione, che dal 1994 crea aggregazione e cultura intorno al magico mondo del cinema, non come spettatori ma chiedendo a tutti i suoi associati di mettersi in gioco davanti o dietro la videocamera.
Il filmato sará rilasciato su youtube il 27 maggio 2018.

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NOIR TALES

REGIA Ettore Di Gennaro
SOGGETTO Ettore Di Gennaro
SCENEGGIATURA Ettore Di Gennaro, Paolo D'Alessandro, Antonio Castaldo, Alessandro Pavino
MUSICHE Fabio Bellini
OPERATORI Ettore Di Gennaro, Antonio Castaldo
FOTOGRAFIA Antonio Castaldo

Con Alfredo Rubano, Antonietta Tognino, Alessandro Pavino, Paolo D'Alessandro, Adriano Graffi, Manuel Vasile, Enrico Amoruso, Riccardo William Berti, Valentina Folli, Ferdinando Di Gennaro, Antonio Castaldo, Brad Calcagno, Angelo Mucerino, Alessandro Guggino, Vito Loconte.

Pubblicato in Cultura Parma

Qual è uno degli argomenti più trattati dagli italiani nel loro tempo libero? Molto probabilmente il rapporto di coppia. E qual è lo spettacolo più famoso che parla di questo tema? Sicuramente Caveman, al Teatro della Luna di Assago (a pochi passi dal conosciutissimo Forum) domani, sabato 19 maggio.

I numeri supportano questa tesi: oltre 150.000 spettatori solo a Milano, più di 350.000 in tutta Italia dal 2009 a oggi in centinaia di repliche. Scritto da Rob Becker, lo show torna a grande richiesta nella metropoli milanese dopo il successo ottenuto lo scorso marzo.

RICONOSCIMENTI E STORIA – Il valore dello show è stato esaltato anche dal premio Laurence Oliver come miglior spettacolo d'intrattenimento: in scena contemporaneamente in 30 paesi nel mondo, Caveman è stato tradotto in 15 lingue, diventando un vero e proprio fenomeno di costume a cui sono addirittura seguiti studi antropologici. La versione italiana, tradotta, adattata e interpretata da Maurizio Colombi (autore e regista di musical quali We Will Rock You, Peter Pan, Rapunzel e La Regina di ghiaccio) ha portato il "Caveman tricolore" a essere definito la migliore interpretazione al mondo, ripresa anche come esempio dalle produzioni all'estero.

LO SHOW - Leggero e mai banale, dissacrante e ironico, Caveman riesce a mixare situazioni e dinamiche relazionali in cui gli spettatori si immedesimano all'istante: uno spettacolo per tutti che fa divertire ma soprattutto lancia un messaggio d'amore sulla coppia e sulla famiglia. Partendo da una scenografia "preistorica" (divano, tv, sedie: tutto in pietra) Maurizio Colombi porta sul palcoscenico la Cave Band, gruppo formato da 5 musicisti (Davide Magnabosco, Angelo Di Terlizzi, Alberto Schirò e Americo Costantino). Il complesso aiuterà il protagonista ad argomentare l'eterno incontro/scontro tra uomo e donna, universi così diversi ma indispensabili l'uno all'altra e destinati a completarsi a vicenda. Due ore di risate senza nessuna volgarità, vivamente consigliate a chi è innamorato, a chi è in cerca dell'amore della vita, a chi è stato lasciato, a chi è in crisi e a chi vuole passare una serata romantica. L'impressione è che Caveman abbia doti "terapeutiche": donne e uomini ridono insieme, si guardano con gli occhi dell'altro sdrammatizzando manie reciproche, differenze e incomprensioni. E alla fine, forse, si capiscono meglio.

Pietro Razzini

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Domenica 20 maggio, alle 17.30, in occasione di quello che sarebbe stato il 90° compleanno dell'artista si tiene un concerto in cui saranno rivisitati e reinterpretati i suoi brani più celebri.

MODENA – Nel blu dipinto di blu, Meraviglioso, Dio come ti amo, Tu si na cosa grande, Resta Cummé, Vecchio frack... sono solo alcune delle celebri canzoni di Domenico Modugno che sarà possibile ascoltare durante il concerto che si terrà domenica 20 maggio, alle 17.30, al Salotto Aggazzotti di Viale Martiri della Libertà, a Modena.

Un omaggio al grande cantautore, in occasione di quello che sarebbe stato il suo 90° compleanno, (li avrebbe compiuti lo scorso 9 gennaio). Un concerto in cui saranno rivisitato e re-interpretati in chiave jazz i più grandi successi del Maestro.

Gli interpreti saranno Sabrina Gasparini, voce "scura" prestata alla canzone d'autore, da trent'anni raffinata artista. Alla carriera di cantante ha associato con successo l'organizzazione di eventi e rassegne musicali, sia in Italia che all'estero. Al pianoforte siederà invece Stefano Calzolari, apprezzato musicista che, pur avendo frequentato il mondo accademico, ha trovato nel jazz il suo linguaggio ideale. Ha collaborato con artisti di fama sia italiani che stranieri, esibendosi sia in patria che all'estero. La sua innata curiosità gli ha permesso di raggiungere competenze professionali in molti generi e di collaborare con artisti di ogni parte del mondo. A completare il trio ci sarà anche Lele Barbieri, uno dei batteristi più richiesti in ambito jazz. Diplomato in percussioni classiche è stato a lungo il batterista di Hengel Gualdi, con collaborazioni importanti anche in ambito Pop, da Francesco Guccini, con il quale ha fatto tre tour, a Raphael Gualazzi e Grazia di Michele, per citarne solo alcuni.

Al termine del concerto, ci sarà il consueto aperitivo con gli artisti con piccolo buffet.

L'Omaggio a Domenico Modugno chiude la programmazione invernale del Salotto Aggazzotti. A breve sarà presentato il cartellone della rassegna estiva "Il Salotto in Piazza"; giunto quest'anno alla IX edizione. Il tema sarà "La leggerezza del sapere" e si svolgerà in Piazza XX Settembre, nel cuore del centro storico di Modena, tutte le domeniche dal 15 luglio al 26 agosto. La serata di Ferragosto, come da tradizione, sarà dedicata all'Opera.

INFO
Quota di partecipazione per il concerto "Omaggio a Modugno": € 10, per i soci del Salotto € 8.
Prenotazioni al 392/0512219, Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. 

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Ultimo weekend milanese per "Quel pomeriggio di un giorno da star", brillante commedia di Gianni Clementi, nata da un'idea di Corrado Tedeschi. Ed è proprio Corrado Tedeschi il protagonista di questo frizzante spettacolo che ha riscosso grande successo al Teatro Manzoni, di Milano.

Fino al 20 maggio sono previste repliche: l'occasione per apprezzare un'opera leggera e divertente è a pochi chilometri da casa. Sul palco con il protagonista (Ambrogio Fumagalli, titolare di una azienda di intimo), anche la bella Brigitta Boccoli nei panni di Marta Giacomazzi, una giornalista in carriera. Le loro vicende si intrecceranno con quelle di Ennio Coltorti (Arturo Colombo), Claudio Moneta (Gustavo Barbieri), Tullio Sorrentino (Adrian Meta) e Patricia Vezzuli (Debora Locatelli) creando continui colpi di scena in una vicenda che terra viva l'attenzione del pubblico fino alla fine.

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LA STORIA

Ambrogio Fumagalli è un piccolo imprenditore, fondamentalmente onesto, che sta attraversando un periodo di grave difficoltà economica. È oppresso dai debiti e, quando arriva l'ennesima cartella erariale, sprofonda nella disperazione. Fra l'altro un suo amico che lavora nella Guardia di Finanza, lo avverte che è oggetto di un'inchiesta e i suoi telefoni sono sotto controllo. La situazione è talmente drammatica che Ambrogio pensa a un'azione disperata: una rapina in banca. Trova in Arturo Colombo, il suo contabile, un perfetto complice. Ecco che, quando i due improbabili rapinatori fanno irruzione nell'agenzia, si ritrovano vittime della propria goffaggine. Arturo fa scattare l'allarme e la polizia entra in azione. Marta Giacomazzi, giornalista in disgrazia, intuisce che finalmente è arrivato il momento del suo riscatto: vuole trasmette in diretta l'esperienza di essere ostaggio. Ma cosa succederà davvero in quell'agenzia di periferia?

I PROTAGONISTI

"Ambrogio è una persona normale che, a un certo punto della sua vita, sbrocca e prende una decisione folle", racconta Corrado Tedeschi che poi spiega da dove nasce il titolo: "Prende spunto dal personaggio interpretato da Brigitta Boccoli: nel momento in cui ci troviamo asserragliati dalla polizia, lei pensa sia l'occasione per fare di noi delle star. È ciò che accade oggi in tv, dove a contare è solo la popolarità, non il perché si è popolari". Un cambio in corsa durante il tour quello che ha avuto come protagoniste Tosca D'Aquino e Brigitta Boccoli. È lei a rendere pubblico il motivo della sua partecipazione alla commedia: "Questo ruolo non c'entra nulla con me. Mi ha permesso di tirare fuori un lato che era molto nascosto ma che in fondo tutti abbiamo".


Testo di Pietro Razzini

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Lunedì, 14 Maggio 2018 06:33

Brunch in the Office con gli autori.

Un festival nel festival che vuole coniugare "Arte, Cibo e Cultura", in quella che è la capitale della food valley, e che è stata nominata capitale della cultura per il 2020.
Parma Home & Restaurant Festival è il festival della cucina domestica, inusuale e del social eating.

Si tiene a Parma due volte l'anno, in primavera ed in autunno. A fare gli onori di casa sono il Corso magistrale di Giornalismo e cultura editoriale e Master in Web Communication, Social Media e Iot, dell'Università di Parma.

Nell'edizione di maggio 2018 si svolgerà in due week end, quello che va dal 10 al 13 maggio e quello che va dal 24 al 27 maggio.
Tutte le informazioni a tutti gli eventi si trovano sul sito http://new.parmahomerestaurant.com/  del quale se ne consiglia la consultazione.
Brunch in the office con gli autori, (evento fb: https://www.facebook.com/events/760859004123835/  ) nasce quindi con questo spirito e si svolge in uno studio professionale del centro cittadino.

Saranno infatti i professionisti che lo occupano a fare gli onori di casa e a coinvolgere gli ospiti con un nutrito programma, che appunto vuole coniugare cibo, arte e cultura.

Brunch in the Office con gli autori.
DOMENICA 27 MAGGIO 2018
STUDIO BERTANI
Strada al Ponte Caprazucca 7 – Parma

L'ARTE.
ore 10:00 inaugurazione delle mostre artistiche con la presenza degli artisti.

MOSTRA FOTOGRAFICA: Francesca Bocchia, tema "riflessi e momenti di un città... Parma"
Nata a Parma nel 1979 dove vive e lavora. La sua passione per la fotografia ha radici lontane e vede il passaggio dei cambiamenti dall'analogico al digitale della Nikon D 750. Realizza fotografie di cronaca e di reportage per la Gazzetta dell'Emilia, quotidiano online locale, mantenendo un occhio attento su Parma per raccontare, attraverso le persone e gli scorci, una società che cambia e con essa le proprie abitudini. Figlia della passione e dell'impegno quotidiano, utilizzata per mostrare i fatti della sua città.

MOSTRA DI BOZZETTI: Roberto Merella, tema "incontri e scontri nel mondo del fumetto"
Nato nella provincia mantovana nel 1970 ha però sangue sardo nelle vene. Cresce nelle valli bergamasche e si diploma al liceo artistico di Bergamo. Attualmente lavora nella pubblica amministrazione e durante il tempo libero si diletta di disegno concentrandosi soprattutto sui fumetti. Dipinge partecipando a mostre collettive, realizza locandine e collabora in ambito locale come grafico per i libri. Ha realizzato graphic novel. Sposato con un figlio, vive a Langhirano (PR).

MOSTRA PITTORICA: Renzo Rabboni, mostra personale.
Personale del pittore parmigiano. Classe 1938, si trasferisce in età giovanile a Parigi dove frequenta il mondo dei "cafe chantant", delle gallerie e degli artisti. Successivamente a Monaco e poi a Zurigo, dove si immerge nella cultura e nella pittura espressionista. La continua ricerca di un suo personale linguaggio lo porta nell'età matura a divenire un crescendo di ricerca e di idee dove la sua arte non è solo materia e colore, ma è un gioco intrigante tra la terra, l'uomo e l'ambiente.
Le opere rimarranno esposte anche nei giorni successivi.

Cocktail di benvenuto offerto da Fratelli Gnocchi srl, stuzzichini a cura dei padroni di casa.

La CULTURA e il CIBO
Ore 11:00 Giovanni Bertani e Sandra Tassi conducono: "un percorso dentro e per il romanzo: il romanzo di genere".

Giovanni Bertani, autore di "Il Grisbì" (Forme Libere Editore, 2015), e Sandra Tassi, autrice di "Come leggere un romanzo" (Giubilei Regnani, 2017), partendo dalle loro opere accompagneranno i lettori alla "scoperta del dramma dalla singola parola".
Sarà un incontro della durata di un'ora intervallato da letture e lasciando spazio altresì alle curiosità dei partecipanti.
Giovanni Bertani, è il padrone di casa che in merito all'importanza della tecnica della scrittura afferma come sia importante avere una propria voce senza seguire mode o mainstream, che venderanno anche, ma che non creano niente. "Ciò che conta nello stile di scrittura sono soltanto due cose: ritmo e coerenza e questo accomuna Dante Alighieri e Fabio Volo."

Sandra Tassi, modenese, laureata in pedagogia è scrittrice e critico letterario, specializzata nell'analisi della letteratura contemporanea. Gestisce una propria scuola di scrittura e conduce numerosi gruppi di lettura a Modena e in altre città italiane. Autrice di romanzi e di studi critici, nel suo ultimo saggio si occupa dei meccanismi della scrittura contemporanea ed evidenzia come l'evoluzione di un genere letterario, quale il giallo o il noir rispecchi il mutamento della mentalità contemporanea/postmoderna, che ha perduto le "grandi certezze", tipiche del pensiero forte dell'Ottocento e del Novecento.
Letture a cura di Sandra Tassi e Eleonora Bertani.

Per garantire una effettiva realizzazione dell'incontro ed una predisposizione ottimale del materiale, si chiede di prenotare la partecipazione. L'evento è gratuito ma i libri degli autori saranno a disposizione di chi li volesse acquistare.

Al termine verrà offerto un rinfresco a cura di The Challenge, prodotti per una corretta alimentazione.

Ore 13:00 Isabella Grassi presenta #mondoristorante (Edizioni Clandestine, 2017) ed il suo autore Luca Farinotti.
Isabella Grassi, padrona di casa, dialogherà con il ristoratore parmigiano per conoscere e scoprire il "Ristoratore Resistente".

La chiacchierata con Luca Farinotti partirà dalla definizione delle qualità che deve possedere il Ristoratore Resistente, come elencate nella seconda di copertina: "deve avere la vocazione per poter fare bene il suo mestiere e non approdarvi semplicemente perché oggi è cool, perché gli chef sono sotto le luci dei proiettori. Non deve disdegnare di iniziare come semplice lavapiatti, solo così infatti potrà capire se possiede o meno l'attitudine giusta ad imparare come svolgere bene questo mestiere. Deve avere cultura, perché per poterlo svolgere in maniera eccelsa bisogna mantenersi costantemente aggiornati, e deve conoscere le cose che maneggia, la provenienza e la qualità dei prodotti che utilizza, l'intera filiera del cibo. Deve avere coraggio, per poter dire di no ai colossi della distribuzione, per non alimentare il loro potere. Deve essere un leader combattente, deve cioè tirar fuori il proprio spirito da guerriero per diffondere con il suo ristorante e tramite i suoi clienti l'amore per il mercato etico, perché solo con un corretto discorso morale potrà rompere l'omologazione e quindi cambiare la storia."
L'autore sarà disponibile a firmare le copie per chi fosse interessato all'acquisto.

Al termine verrà offerto un rinfresco a cura di Mentana 104.

ore 15:00 Bobby Lago presenta Bob Mc Tyra, letture tratte dalla trilogia pubblicata dalla Casa Editrice Freccia d'Oro.

Il pomeriggio si apre con due personaggi tratti dalle opere letterarie.
Bobby Lago (Il Grisbì, Forme Libere Editore, 2015) il contrabbandiere uscito di galera e Bob Mc Tyra pseudonimo scozzese dell'autore Roberto Tira, (L'aria che T'ira, Se ancora T'ira e T'ira, T'ira, T'ira per la casa editrice Freccia D'Oro).
Bobby Lago (Il Grisbì, Forme Libere Editore, 2015) è un contrabbandiere uscito di galera, gestore di un piccolo bar di periferia, rassegnato ad una vita solitaria e malinconica, che coinvolto suo malgrado in una rocambolesca fuga, si vede costretto a ricorrere a trucchi molto semplici per sopravvivere, cosicché la sua personalità emerge quando ricarica le armi, quando decide le strategie, quando sceglie con chi allearsi, ma saranno questi "trucchi" da uomo vero a salvarlo e a condannare gli altri, perché in fin dei conti Bobby è un puro, un semplice, uno di cui nonostante tutto ci si può fidare, o più semplicemente Bobby Lago è.

Bob Mc Tyra invece è lo pseudonimo scozzese dell'autore Roberto Tira, che figlio del boom degli anni '60 scopre solo in tarda età la sua vena di scrittore. Tutto ebbe in inizio con "L'aria che T'ira", un libro nato per scherzo, pubblicato per gioco e diventato opera prima di una trilogia, come ama descriverlo il suo autore. Con esso si gioca sui giochi di parole senza giri di parole, scatenando sorrisi fino ad arrivare al cuore e far scendere lacrime anche d'ilare sentimento."Se ancora T'ira" parte sulla falsa riga del primo libro, ma pur apparentemente provocatorio svela in realtà profondi sentimenti. A completamento della trilogia è ora uscito "T'ira, T'ira, T'ira" (Freccia D'Oro, 2018), dove l'Amore di cui è intriso il libro viene trattato in tutte le sue sfaccettature.

I due personaggi quindi e non i due autori animeranno questo spazio.
Letture a cura di Bob Mc Tyra e Eleonora Bertani.
Libri a disposizione per chi fosse interessato all'acquisto.

Tè, biscotti e un piccolo rinfresco sarà offerto dagli autori.


ore 17:00 Isabella Galaverna presenta in anteprima nazionale: Edoardo Fregoso e Gian Guido Zurli e il romanzo storico: "La scandalosa Tresca: storia di Sofia Pescatori" per Europa Edizioni, in uscita a luglio.

Una ricostruzione storica, sulla base dei documenti d'archivio, della vicenda di un infanticidio nel paese di Noceto del 1840, in esso gli autori narrano la storia della protagonista, Sofia Pescatori fino alla sua esecuzione che rappresenta l'ultima nei confronti di una avvelenatrice avvenuta in Italia.
Siamo nel 1833 quando Gaetano Pescatori, un sarto arricchitosi con le speculazioni immobiliari si trasferisce con la famiglia dalla Capitale del Ducato di Parma in campagna per tenere sotto controllo e far fruttare il podere di sua proprietà complice un imminente tracollo finanziario. La figlia Sofia è assai stramba e intreccia una relazione proibita con Carlo, il contadino che lavora insieme alla moglie presso il podere. È un rapporto dove predomina la gelosia della ragazza nei confronti della moglie del contadino e che provoca un tale disonore alla famiglia Pescatori da far allontanare gli amanti con l'intervento delle autorità. Nella primavera del 1840 nasce Virginia, la figlia di Carlo e da questo momento la ragazza inizia ad architettare l'avvelenamento della sua rivale, che impiega le sue conoscenze sulla proprietà delle erbe e vuole nascondere una vipera nel letto della sua malcapitata rivale. I tentativi di avvelenamento finiscono male e non placano l'odio e l'invidia di Sofia, cosicché il piano criminale si riversa sull'innocente bambina appena nata. La giustizia fa presto il suo corso, e la colpevolezza della donna viene presto dimostrata. Gli avvocati tentano invano di dimostrare la sua infermità mentale e di insinuare nei giudici il dubbio della sua colpevolezza, ma non serve: Sofia Pescatori viene condannata a morte.
Basato su un fatto realmente accaduto, Sofia Pescatori è l'ultima avvelenatrice giustiziata in Italia.
Letture a cura di Isabella Grassi.

Al termine rinfresco a cura degli autori e saluti finali.
La mostra rimarrà aperta fino alle 18:00. Partecipate numerosi!!!

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Il Teatro Regio di Parma informa che per il perdurare dell'abbassamento di voce che lo ha colpito in questi giorni, il Signor Andrea Carè non potrà più prendere parte alla produzione di Tosca nell'ambito della Stagione Lirica 2018.

A interpretare il ruolo di Mario Cavaradossi saranno Migran Agadzhanyan (4, 6 maggio) e Lorenzo Decaro (5 maggio), che il Teatro Regio di Parma ringrazia per la disponibilità.

Per informazioni: Biglietteria del Teatro Regio di Parma tel. 0521 203999 Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. www.teatroregioparma.it    

 

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La kermesse si concluderà questa sera con un grande spettacolo a ingresso libero e gratuito fino a esaurimento posti.

MODENA - Ai modenesi piacciono le "Serate Russe". Grande successo e coinvolgimento di pubblico sta ottenendo il festival curato da Festival & Contest e coordinato sul territorio da Sabrina Gasparini.

Dopo lo spettacolo di balletto del coreografo russo Oleg Vinogradov, in anteprima mondiale, che ha portato sotto alla Ghirlandina un sogno, tra le atmosfere ovattate della danza classica e le emozioni della musica, lunedì 30 aprile, sul palcoscenico del Teatro Storchi si sono tenute ben 400 audizioni che hanno dato vita a una vera e propria festa delle arti.

Il gran finale è previsto per questa sera, 1° maggio, con un Gran Galà che si tiene ancora al Teatro Storchi. L'evento conclusivo, che prevede la partecipazione del tenore Fabio Armiliato, unisce la danza classica e popolare, ma anche il canto lirico alla musica classica e leggera.

Lo spettacolo, che avrà inizio alle 18, è gratuito e aperto al pubblico fino a esaurimento posti.

Il Festival "Serate russe" è stato arricchito da appuntamenti ed eventi collaterali, tra cui una mostra di Belle Arti, fotografia e artigianato allestita nel ridotto del Teatro Storchi e un incontro "storico" tra il Conservatorio di Mosca e il Conservatorio Vecchi – Tonelli di Modena., una conferenza dedicata all'economia e un seminario di alto livello ospitato nei locali della Camera di Commercio.

L'evento è stato realizzato con il patrocinio del Ministero della Cultura, dell'Ambasciata russa della Federazione Russa in Italia, della Regione Emilia Romagna, del Comune di Modena, della Camera di Commercio di Modena, di Promec, di Unesco Ficlu Modena, del Conservatorio Vecchi Tonelli, dell'Associazione Culturale Russia – Emilia Romagna.

Inoltre, ha potuto essere realizzato grazie al sostegno di: Comune di Modena, Italpizza, BPER Banca, Prox Center, Acli Arte e Spettacolo. Hanno collaborato la Fondazione Luciano Pavarotti e ANT. Media Partner APC Presse.

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Gli scavi della scorsa estate verranno presentati mercoledi prossimo. L'intervento proseguirà quest'anno, dopo il successo della prima campagna archeologica, che ha svelato preziose informazioni sulla storia del fortilizio scomparso e della chiesa romanica

La_locandina_dellincontro_di_presentazione_di_mercoledi_prossimo_1.jpgToano, 28 aprile 2018. "Castellum de Toano cum plebe" è il titolo della serata in programma per mercoledì prossimo (2 maggio), nella corte del Castello, in cui saranno presentati i risultati degli scavi archeologici eseguiti nella scorsa estate.

"L'intervento ha confermato l'importanza di questo luogo - spiega il sindaco Vincenzo Volpi - che ha conservato nei secoli, seppur tra tante vicissitudini, la pieve di Santa Maria Assunta, attorno alla quale sorgeva però il fortilizio, ora scomparso, ma di cui l'indagine condotta dal Dipartimento di storia, culture e civiltà dell'Alma mater studiorum di Bologna ha rinvenuto significative testimonianze".

All'incontro, che avrà inizio alle 20.30, interverranno l'archeologo ed esperto medievalista Nicola Mancassola, docente dell'ateneo felsineo, che ha coordinato le ricerche, gli archeologi Iames Tirabassi, Mattia Cantatore e Federico Zoni, monsignor Tiziano Ghirelli, direttore dell'Ufficio diocesano per i beni culturali e l'assessore alla cultura, Vittorina Canovi, che sottolinea: "La campagna di agosto 2017 ha costituito un punto di svolta nella ricostruzione della storia del castello toanese, che risale al decimo secolo e di cui la chiesa faceva parte. Siamo molto soddisfatti dei risultati sin qui ottenuti, perché quanto è emerso è di notevole interesse storico".

Prosegue l'assessore Canovi: "Del castello è oggi visibile solo la base di una torre adattata a campanile, ma in quei giorni l'indagine archeologica ha invece portato alla luce un complesso murario ben conservato, oltre a precedenti strutture della pieve, come l'antica apside e diverse sepolture, e interessanti reperti che vanno dal dodicesimo al sedicesimo secolo, appartenenti a entrambe le aree esaminate. L'iniziativa diretta dall'Università bolognese è stata resa possibile anche grazie alla collaborazione, oltre che della nostra Amministrazione, della Diocesi, della Parrocchia, della Pro loco del capoluogo, della cooperativa Tecton di Reggio e di altre realtà del tessuto economico e del volontariato locale".

Nell'occasione "sarà anche ufficialmente annunciata - concludono il primo cittadino e l'assessore alla cultura - la ripresa degli scavi nella prossima stagione estiva, con l'obiettivo di completare le ricerche e magari rendere visibili e fruibili a tutti, in modo permanente, alcuni dei ruderi scoperti. Ci sono poi molti altri aspetti da chiarire per fare ulteriore luce sul passato della pieve, una delle più suggestive chiese romaniche presenti in Appennino, cui siamo profondamente legati e che è parte costituente della nostra identità territoriale, e soprattutto sulle vicende del castello che un tempo la custodiva e proteggeva".

 

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In mostra fino a giugno la Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Caterina. L'opera, concessa in prestito dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì, sarà esposta all'interno dello storico edificio in via Zamboni. L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto artistico curato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit.

Bologna, 27 aprile 2018

Dal 2 maggio il percorso espositivo della Quadreria di Palazzo Magnani si arricchisce di un altro capolavoro realizzato da uno dei padri della scuola rinascimentale forlivese di pittura: Marco Palmezzano. Accanto al suo San Sebastiano, infatti, lo storico edificio di via Zamboni 20, a Bologna, ospiterà fino al 17 giugno la Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Caterina d'Alessandria, opera concessa temporaneamente alla Quadreria dalla Fondazione Cassa dei Risparmi di Forlì. L'occasione di questa collaborazione con la Fondazione forlivese nasce dal prestito del dipinto di Lorenzo Sabatini, Giuditta con la testa di Oloferne della Collezione d'Arte UniCredit, richiesto per la mostra "L'eterno e il tempo tra Michelangelo e Caravaggio. Storia, natura e pietà", in corso a Forlì fino al 17 giugno, presso i Musei di San Domenico.

La Sacra Famiglia con San Giovannino e Santa Caterina d'Alessandria, tempera su tavola realizzata tra il 1529 e il 1533 dall'artista che con la sua straordinaria produzione ha scritto la storia della pittura in Romagna tra Quattrocento e Cinquecento, sarà presentata al pubblico a Palazzo Magnani mercoledì 2 maggio, alle 18.30, dal curatore Marco Riccòmini che sottolinea: "L'occasione dello scambio di dipinti coi Musei di San Domenico di Forlì offre al pubblico di Palazzo Magnani l'opportunità di vedere da vicino due tavole del maestro forlivese Marco Palmezzano. Il confronto tra le due opere permette una serie di considerazioni sull'arte del pittore, le sue scelte stilistiche e iconografiche e, più in generale, sulla poetica in quel tempo nelle Romagne".

L'iniziativa rientra nell'ambito del progetto artistico curato da Fondazione del Monte di Bologna e Ravenna e UniCredit. Un'intesa volta a promuovere Palazzo Magnani come rinnovato luogo di cultura e a confermare il forte impegno della Banca e della Fondazione nella valorizzazione del patrimonio artistico del territorio.

Sarà possibile ammirare l'opera, fino al 17 giugno secondo le modalità indicate sul sito della Quadreria http://quadreriapalazzomagnani.it 

 

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Mercoledì, 25 Aprile 2018 08:59

E' successo quel '68. Appunti fotografici"

Taglio del nastro per la mostra "E' successo quel '68. Appunti fotografici" con Nadalini, Castellucci, Garibaldo e Gambetta
La Presidente Saliera: "Si lottò per i diritti delle persone, quegli stessi diritti da troppi anni dimenticati nel nome dei bilanci dell'economia"

Saliera_-_2018_04_23_mostra_68__11.29_033_di_052_1.jpgIl sindacato, l'Università, la politica. A 50 anni di distanza "quelli che fecero il '68" si sono ritrovati nei locali dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna per l'inaugurazione di "E' successo quel '68. Appunti fotografici", mostra fotografica che ripercorre "l'anno che cambiò il mondo".
Francesco Garibaldo, una vita ai vertici della Cgil, Federico Castellucci, uomo delle Istituzioni e del Pci, Guido Gambetta, politologo e docenti di vaglia. Sono stati loro, con i loro ricordi di testimoni oculari del tempo, ad accompagnare la Presidente del Parlamento di viale Aldo Moro Simonetta Saliera nel taglio del nastro attraverso le foto di Luciano Nadalini e di altri famosi fotografi bolognesi che ricordano gli anni delle lotte studentesche e operaie, del primo Guccini e dei grandi concerti sotto le Due Torri.

"Nel '68 si lottò per i diritti delle persone: da troppi anni, invece, ci si è dimenticati di quei diritti e di quelle persone in nome del primato dei numeri dei bilanci e dell'economia", spiega Saliera nel sottolinea come "a Bologna il '68 coincise temporalmente con l'inverarsi delle grandi progettazioni dell'era del sindaco Guido Fanti: dalla tangenziale costruita in soli 3 anni al primo asilo nido voluto dall'assessore Adriana Lodi".

A ricordare lo snodo politico dell'anno cruciale è stato Garibaldo: "La mostra promossa dall'Assemblea legislativa ha il merito di toccare gli aspetti fondamenti della lotta studentesca e operai: furono anni – sottolinea il sindacalista – di lotte per proposte di miglioramento della vita delle persone che trovarono risposta positiva dalle amministrazioni pubbliche regionali e comunali. Battaglie che gli operai condussero nonostante che lo Stato avesse scelto l'arma della repressione autoritaria: quando scioperavamo venivamo picchiati e arrestati. Furono anni di speranza, un momento solare che purtroppo oggi non c'è più."

A raccontare un'epoca in cui i fermenti sociali trovavano risposta o quanto meno ascolto dalla politica e dai partiti è stato il compito di Federico Castellucci, una vita tra Pci, Comune di Bologna e Regione: "All'epoca ero responsabile politiche per il lavoro del Partito Comunista Italiano: demmo idee e contributi a quell'impegno sociale e civile che veniva da studenti e operai. Mai come in questo momento storico l'Assemblea regionale ha fatto bene – ha sottolineato Castellucci – a promuovere questa mostra perché motivo di riflessione politica, quella riflessione di cui abbiamo bisogno". "Si posero le basi degli anni successivi e delle grandi riforme come il Sistema Sanitario e lo Statuto dei lavoratori", fa eco Aldo Bacchiocchi, che visse quegli anni dall'osservatorio privilegiato di via Barberia, sede della federazione bolognese del più grande Partito Comunista dell'Occidente.
Occhio rivolto al contesto internazionale nelle parole del professor Gambetta, che ha ricordato come "nel '68 in tutto il mondo ci furono movimenti per i diritti e la pace, fu un anno indimenticabile".

Ricordi, impegni. Passione, nostalgia. Un mix che, come ricordano tutti gli intervenuti, non valgono solo per i libri di storia, ma anche per il nostro presente.

La mostra "E' successo quel '68. Appunti fotografici" è visitabile nei locali dell'Assemblea legislativa regionale dell'Emilia-Romagna in viale Aldo Moro, 50 tutti i giorni nei giorni feriali dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 19.

 

 

 

 

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