A Felino, il 31 Gennaio uno spettacolo teatrale gratuito per celebrare la Giornata della memoria -
Parma, 29 gennaio 2015 -
All'interno della stagione teatrale, il Comune di Felino ospita anche quest'anno uno spettacolo dedicato alla Giornata della Memoria, ricorrenza internazionale che cade il 27 Gennaio. In questa data si ricorda il giorno in cui le truppe sovietiche arrivarono nel 1945 al campo di Auschwitz e si commemorano le vittime del nazismo e dello sterminio degli ebrei.
Per celebrare la Giornata della Memoria, il Comune di Felino ha scelto di proporre uno spettacolo teatrale gratuito che si terrà sabato 31 Gennaio alle ore 21 al Cinema Teatro Comunale. Si tratta di una produzione dell'associazione culturale Nonsoloteatro con la regia di Marco Carbognani intitolata "Per non dimenticare".
In questa rappresentazione teatrale, spiega il regista Carbognani, "Uniremo musica e letteratura per ricordare insieme le numerose vittime dell'Olocausto e i tragici fatti ed episodi che hanno tristemente delineato quel momento storico. Per le canzoni, che saranno interpretate da Rocco Rosignoli, abbiamo scelto brani di diversi cantautori, tra i quali Guccini e De Andrè, mentre per le letture ci appoggeremo a brani di importanti scrittori e intellettuali, tra i quali Primo Levi, Christian Ingrao ed Elie Wiesel".
Come sottolinea Rosina Trombi, Assessore alla Cultura del Comune di Felino, "Abbiamo scelto di inserire nella stagione teatrale organizzata dal Comune di Felino questo spettacolo e di proporlo gratuitamente perché riconosciamo il grande significato storico e culturale di questa ricorrenza e perché desideriamo sensibilizzare il pubblico, soprattutto i più giovani, affinché non vada persa la memoria di questi tragici fatti e si ribadisca con forza la necessità di difendere la dignità delle persone nei confronti di qualsiasi forma di violenza, razzismo o emarginazione".
(Fonte: ufficio stampa Comune di Felino)
A Carpi presentato il libro di Franco Bassi, fondatore dello storico circolo di Taneto di Gattatico -
Modena, 29 gennaio 2015 – di Federico Bonati -
Primo incontro della rassegna "Ne vale la pena" ed è subito un successo. Folla numerosissima per la presentazione del libro di Franco Bassi "Vent'anni Fuori Orario", riguardante il noto circolo Arci di Taneto di Gattatico, a pochi passi dalla casa dei fratelli Cervi, del quale Bassi è stato il fondatore.
La serata è stata condotta dal giornalista di Radio Bruno Pierluigi Senatore, e corredata dalle letture dell'attore e regista Enrico "Chicco" Salimbeni e degli happenings musicali di Cisco, cantautore ex Modena City Ramblers, e del coro delle Mondine di Novi.
Il libro ha una particolarità: comincia con il finale. È il dicembre 2010 quando, per Franco Bassi, nulla fu più come prima: tornando da una serata al Fuori Orario causò un incidente che provocò la morte di un ragazzo di 25 anni. Il mondo sotto i piedi di Bassi crollò e in quel momento tutte le sue certezze e le sue sicurezze furono smontate. Ne uscì grazie all'aiuto di familiari e amici, tra i quali Nicolò Fabi, alla cui associazione in memoria della figlia sarà devoluto l'incasso totale del libro. Ma qualcosa era cambiato e complice la crisi economica, che portò il locale a fare determinate scelte, Bassi decise di lasciare la sua creazione.
La narrazione va poi a ritroso, con racconti di vicende riguardanti i partigiani e le figure storiche del paese, simbolo di valori che hanno connotato la crescita e la vita di Bassi e ciò che è stata l'evoluzione del Fuori Orario.
Quella carpigiana è una serata dal doppio volto: ci sono momenti profondi e toccanti e momenti di pura ilarità. In fondo non è, o non era, questa l'anima del Fuori Orario?
Ai tre ospiti viene poi fatta una domanda comune: qual'era il fascino del Fuori Orario? La risposta è unanime: l'accoglienza. E a spiegarlo è lo stesso autore.
"L'Emilia è una terra di accoglienza e noi, figli di contadini, facevamo di quest'accoglienza il nostro fulcro". Insomma, pane, salame, parmigiano, lambrusco, risate e compagnia non sono mai venute meno nel locale dedicato alle famiglie delle vittime della strage di Bologna del 2 agosto 1980.
E il futuro?
Bassi ha le idee chiare: "Ho voglia di rimettermi in gioco, perché non smetterò mai di fare ciò in cui credo. Desidero, inoltre, ringraziare quelle persone che mi hanno aiutato a cambiare il mio modo di vedere le cose: Gino Strada e Don Gallo". Per quanto riguarda il futuro del paese, Bassi nutre molta fiducia negli artisti che portano avanti con orgoglio ciò che fanno: gente come Simone Cristicchi, lo stesso Cisco e tanti altri artisti hanno la capacità di portare un vero sussulto culturale e sociale al Paese.
La conclusione è di quelle in puro stile emiliano, o in puro stile Fuori Orario: Cisco, le mondine e in coro tutti i presenti cantano con gioia, e forse con un filo di commozione "Bella Ciao", quasi a voler testimoniare il proprio grazie a quel locale, culla di idee, sogni, speranze, gioia e pensiero: il Fuori Orario.
Conclusa la mostra con circa 10.000 visitatori. Tutti i dipinti faranno parte delle Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma -
Parma, 28 gennaio 2015 -
Con circa diecimila presenze si è conclusa la mostra "La Collezione Renato Bruson. Boldini, Fattori, Lega, Segantini, Signorini e i vedutisti veneti dell'Ottocento", proposta da Fondazione Cariparma presso la propria sede e terminata il 25 gennaio scorso.
Un'esposizione che, da fine settembre 2014, con importanti riscontri presso la stampa nazionale e un crescente interesse di pubblico, ha fatto conoscere e apprezzare la "Donazione Renato Bruson", l'importante corpus di 71 dipinti di pittori dell'800 italiano che il celebre baritono, assieme alla moglie Sig.ra Tita Tegano, ha recentemente donato alla Fondazione Cariparma.
A cura di Giovanni Godi e Corrado Mingardi (che hanno inoltre curato il catalogo assieme a Fernando Mazzocca e Carlo Sisi), la mostra - articolata in un mirato percorso ad affrontare la serie dei macchiaioli, dei vedutisti veneti e delle opere di autori quali Giovanni Boldini, Francesco Paolo Michetti, Giovanni Segantini, Pompeo Mariani – si è rivelata tra le principali proposte culturali dell'autunno parmense, un importante tassello che amplia la visione della produzione pittorica italiana di fine Ottocento e dei primi anni del secolo successivo.
La mostra ha suscitato particolare interesse non solo a livello locale ma anche italiano, con cospicue presenze di visitatori stranieri; sono state coinvolte anche le scuole di Parma e provincia, con oltre 60 classi (dalle scuole materne a quelle secondarie di secondo grado) che hanno avuto l'occasione di conoscere significative tele del panorama della storia dell'arte italiana.
«Sono felice che la mostra abbia registrato un così alto numero di visitatori – spiega il Maestro Renato Bruson – perché il poter condividere con il più alto numero di persone questi dipinti è stata tra le principali motivazioni che mi hanno spinto a donare la mia collezione alla Fondazione Cariparma.» «Ogni tela da me collezionata mi è cara – prosegue il Maestro Bruson - e so che la Fondazione Cariparma conserverà ogni dipinto nel migliore dei modi, facendo sì che diventi patrimonio della collettività.» «Inoltre – conclude il Maestro Bruson con un sorriso – so che mia moglie ed io potremo visitare i dipinti tutte le volte che lo desideriamo, ben sistemati presso le Collezioni d'Arte della Fondazione.»
«Il successo della mostra – aggiunge Paolo Andrei, Presidente della Fondazione Cariparma – ben testimonia la grandezza del gesto dei coniugi Bruson che, donando la loro preziosa raccolta alla Fondazione Cariparma - e, pertanto, alla comunità parmense - hanno permesso a tante persone, sia di Parma sia di altre città, di condividere la ricchezza di una collezione davvero unica e singolare.»
«Le opere della "Donazione Renato Bruson" – chiude Andrei – troveranno ora collocazione permanente all'interno delle Collezioni d'Arte di Fondazione Cariparma, impreziosendone l'offerta e costituendo un nuovo punto di riferimento per appassionati e studiosi di questo periodo artistico.»
A testimonianza dell'interesse suscitato dalla mostra anche presso il circuito delle grandi mostre, alcune opere sono già state concesse in prestito per figurare in due importanti esposizioni della primavera 2015, a Forlì ("Boldini. Lo spettacolo della modernità") e Ravenna ("Il bel paese. L'Italia dal Risorgimento alla grande guerra, dai macchiaioli ai futuristi").
Il numeroso pubblico della mostra (di cui il "libro delle presenze" registra calorosi apprezzamenti e testimonianze) ha inoltre particolarmente gradito la sezione introduttiva alla mostra allestita dalla stessa Tita Tegano, la cui ben nota attività di costumista e scenografo tante volte si è intrecciata con quella del celebre consorte: fotografie, disegni, volumi, cimeli e estratti di critica musicale hanno rappresentato, nelle bacheche e sui pannelli, una "mostra nella mostra" per raccontare una carriera "a due".
(Fonte: ufficio stampa Fondazione Cariparma)
Domani alle ore 18 presso la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie -
Modena, 27 gennaio 2015 -
Domani, Mercoledì 28 gennaio 2015, alle 18.00, presso la Chiesa Beata Vergine delle Grazie (entrata in via Sant'Agostino), si terrà la presentazione del nuovissimo libro di Beppe Zagaglia dal titolo: "San Geminiano, leggende, storia, miracoli".
Durante la presentazione interverrà anche Emilio Bertoni, segretario della Confraternita di San Geminiano.
L'autore e famoso fotografo modenese Beppe Zagaglia, Artioli Editori e Modenamoremio, vi invitano a partecipare numerosi a una interessante serata all'insegna di spiegazioni, storie, poesie tra laicità e religione.
(Fonte: ufficio stampa Modenamoremio)
Oggi, in mostra in biblioteca un'opera dalla collezione della Galleria Civica legata alle persecuzioni e discriminazioni naziste, in adesione al progetto "La Shoah dell'arte" -
Modena, 27 gennaio 2015 -
La fotografia del 1926 "Pittore (Anton Räderscheidt)", dell'artista tedesco August Sander, opera che appartiene alle collezioni della Galleria Civica di Modena, è esposta oggi, Giorno della Memoria, sino alle 20, nella Biblioteca Delfini a Palazzo Santa Margherita, in corso Canalgrande 103.
Con questa iniziativa i due istituti culturali modenesi aderiscono, insieme a numerosi altri musei italiani, al progetto "La Shoah dell'arte" dell'associazione Ecad (Ebraismo culture arti drammatiche), che prevede che nel corso di tale giorno venga esposta e valorizzata un'opera presente nelle collezioni del museo, legata alle drammatiche persecuzioni naziste contro la cosiddetta "arte degenerata" e alle discriminazioni politiche e razziali perpetrate dal regime hitleriano.
August Sander (Herdorf, 1876 - Colonia, 1964) è stato uno dei più importanti fotografi del Novecento, la cui influenza sulle generazioni successive perdura ancora oggi. Nel corso degli anni Venti concepì e diede avvio a un progetto monumentale dal titolo "Menschen des 20. Jahrhunderts" (Uomini del XX Secolo): un affresco della società tedesca dell'epoca attraverso migliaia di ritratti, suddivisi per classi sociali e da realizzare secondo i criteri dell'oggettività documentaria. A causa delle implicazioni politiche e filosofiche connesse al suo lavoro, Sander entrò in conflitto con il regime nazista, che nel 1936 sequestrò tutte le copie del suo libro "Il volto del tempo" e distrusse numerose lastre di negativi. Altre migliaia di negativi andarono persi nel 1944 durante il bombardamento alleato di Colonia, in cui fu colpito anche il suo studio. La persecuzione nazista si abbatté anche sul figlio Erich: membro del Partito Socialista dei Lavoratori, nel 1934 fu arrestato e condannato al carcere, dove morì 10 anni dopo.
La fotografia esposta alla Delfini, una delle opere più celebri di August Sander, è il ritratto del pittore Anton Räderscheidt, eseguito nel 1926. Nato a Colonia nel 1892, Räderscheidt frequentò i gruppi di artisti più sovversivi del proprio tempo e a metà degli anni Venti aderì al movimento della "Nuova Oggettività". All'avvento del nazismo fu costretto a rifugiarsi a Parigi, e le sue opere furono sequestrate e in gran parte distrutte dal regime come "arte degenerata". Dopo l'occupazione della Francia, fuggì in Svizzera e poté ritornare in Germania solo nel 1950.
La fotografia di August Sander che lo ritrae sarà esposta nella sala Chiesa della biblioteca negli orari d'apertura, dalle 9 alle 20 a orario continuato.
(fonte: Comune di Modena)
Beppe Zagaglia, Artioli Editore, Modenamoremio invitano alla presentazione del libro "San Geminiano: leggende, storia, miracoli" nuovissima opera di Beppe Zagaglia, con l'intervento di Emilio Bertoni segretario della Confraternita di San Geminiano presso la Chiesa della Beata Vergine delle Grazie mercoledì 28 gennaio 2015, ore 18.
Numerose le iniziative previste per il 27 gennaio, Giorno della Memoria, promosse dall'Assemblea legislativa regionale in collaborazione con altri enti -
Parma, 24 gennaio 2014 -
"Il ricordo è un dovere civile. Un popolo che dimentica il proprio passato è destinato a rivivere le stesse tragedie. E' per questo che le Istituzioni devono essere sempre impegnate affinché l'oblio non prenda il sopravvento sulla memoria". Sono numerose le iniziative previste per il 27 gennaio, Giorno della Memoria, promosse dall'Assemblea legislativa regionale in collaborazione con altri enti, e la presidente dell'Assemblea, Simonetta Saliera, sottolinea l'importanza della ricorrenza in ricordo dello sterminio e delle persecuzioni del popolo ebraico e dei deportati militari e politici italiani nei campi nazisti.
Saliera sarà domenica 25 gennaio al Museo Ebraico di Bologna, alla inaugurazione della mostra "A lezione di razzismo. Scuola e libri durante la persecuzione antisemita in Italia" inserita nel programma degli appuntamenti dedicati al 27 gennaio, giorno in cui nel 1945 vennero abbattuti i cancelli del campo di concentramento di Auschwitz. "Si tratta di una mostra di grande valore- sottolinea la presidente- perché ha il pregio di raccontare un aspetto fino ad ora poco conosciuto: l'uso delle immagini nella pedagogia come strumento per la costruzione dell'identità nazionale fascista, basata sui pregiudizi razziali. Si tratta di un'ulteriore occasione per riflettere sul ruolo fondamentale della scuola nella trasmissione della conoscenza di ciò che è stato, per continuare a rafforzare i valori della democrazia e della libertà contro i pericoli del negazionismo, dell'antisemitismo e del razzismo".
Tra i documenti della mostra - curata da Pamela Giorgi, Giovanna Lambroni e Vincenza Maugeri, rimarrà aperta fino all'8 marzo - figurano, oltre ai Provvedimenti per la difesa della razza nella scuola fascista, pubblicati in Gazzetta Ufficiale il 5 settembre 1938, i registri di classe della scuola elementare "Regina Elena", che testimoniano l'esclusione dei bambini ebrei dall'istituto fiorentino: conservati presso l'Archivio di Stato di Firenze, i registri sono riproposti insieme a quaderni e album dei piccoli studenti negli anni del fascismo, tra cui anche quelli di alcuni alunni ebrei alla vigilia delle leggi razziali che fanno parte del fondo Materiali scolastici dell'Archivio Storico dell'Indire.
"L'appuntamento al Museo Ebraico di Bologna- sottolinea Saliera- è la prima tappa delle celebrazioni della Giornata della Memoria, appuntamento che vede un ricco elenco di eventi in tutta l'Emilia-Romagna, a cui parteciperanno numerosi consiglieri regionali in rappresentanza dell'Assemblea legislativa e della Regione".
A Bologna, il programma di iniziative promosso dal Comune di Bologna e dall'Assemblea legislativa - in collaborazione con l'Associazione nazionale ex deportati politici nei campi nazisti Aned, la Comunità ebraica di Bologna, la Fondazione Museo ebraico di Bologna, l'Istituto per la storia e le memorie del '900 Parri Emilia-Romagna, l'Università degli studi di Bologna, l'Ufficio scolastico regionale - prevede lunedì 26 gennaio, a partire dalle 11, una seduta solenne del Consiglio comunale a Palazzo d'Accursio, con un intervento del professor Andrea Canevaro sul tema dell'infanzia nella Shoah. Alla seduta sarà presente, in rappresentanza dell'Assemblea legislativa, il consigliere Antonio Mumolo. Nell'occasione, l'Istituto per la storia e le Memorie del '900 Parri Emilia-Romagna presenterà un progetto di ricerca sviluppato con tre istituti superiori bolognesi. Alle 12.30 nella sede dell'Aned (Via de' Pignattari, 1) ci sarà l'inaugurazione della mostra "Sterminio in Europa tra due guerre mondiali" e, alle 15.30, nell'Aula della Specola (Università di Bologna -Via Zamboni 33, III piano), il convegno "Sotto lo stesso cielo? Le leggi razziali e gli astronomi in Italia". Sempre a Bologna martedì 27 gennaio si terranno le cerimonie commemorative con deposizioni di corone: alle 9 in Certosa al Monumento ai militari caduti nei lager e alla lapide in memoria degli zingari, alle 9.45 al Giardino di Villa Cassarini in memoria delle vittime omosessuali, alle 10.30 in Piazza Nettuno alle lapidi dei martiri da parte degli ex-Deportati e degli ex-Internati, alle 11 in Sinagoga alla lapide in memoria dei deportati ebrei nei campi di sterminio e, infine, alle 12 nella sede del Quartiere Saragozza alla lapide che ricorda la "Scuoletta Ebraica". Nel pomeriggio, alle 15.30 in Cappella Farnese di Palazzo d'Accursio, nel corso di un'iniziativa promossa dall'Aned, dopo il saluto agli ex deportati e ai loro familiari, ci sarà la presentazione del sito "Ci portano via - Da Bologna ai lager del terzo Reich" a cura di Andrea Ferrari e Paolo Nannetti. Il sito, realizzato in collaborazione con l'Assemblea legislativa, è stato ideato per rendere fruibile alle giovani generazioni quel patrimonio di memoria sulla deportazione, altrimenti destinato a scomparire con gli ultimi sopravvissuti. A seguire, la premiazione degli studenti vincitori del concorso "Un giardino di pace. La partecipazione e l'impegno sociale attraverso l'esempio dei Giusti". In conclusione, il 29 gennaio, alle 17 (Sala Stefano Tassinari, Palazzo d'Accursio) si terrà il convegno promosso dall'Istituto Parri Emilia-Romagna dal titolo 'Processare i carnefici. Crimini contro l'umanità e diritto penale'.
A Ferrara, il 25 gennaio sarà la consigliera Marcella Zappaterra a rappresentare l'Assemblea legislativa, all'inaugurazione al Castello estense (ore 10 Sala dell'Imbarcadero) della mostra dal titolo "Le radici del futuro, tracce, parole, segni" a cura del liceo artistico Dosso Dossi, in collaborazione con la Fondazione Museo nazionale dell'Ebraismo e della Shoah (MEIS) e l'Istituto di storia contemporanea. La stessa Zappaterra parteciperà sempre a Ferrara il 27 gennaio, alle 10 (Sala Estense - Palazzo Municipale) alla Cerimonia Solenne di consegna delle medaglie d'oro del presidente della Repubblica a ex internati ferraresi militari e civili nei campi nazisti. Nel pomeriggio, alle 15.30, il consigliere Paolo Calvano, in rappresentanza dell'Assemblea legislativa sarà presente all'evento organizzato dall'Università di Ferrara in collaborazione con la Comunità ebraica e l'istituto di Storia contemporanea (Aula Magna, Corso Ercole I d'Este, 37).
A Parma, il 27 gennaio, il consigliere Massimo Iotti, sempre in rappresentanza dell'Assemblea legislativa, parteciperà alla seduta congiunta dei Consigli comunale e provinciale che si terrà nell'Aula Magna dell'Università (Via Università, 12 ore 16.30).
Per favorire la partecipazione e la condivisione delle tante iniziative promosse in tutto il territorio regionale per celebrare la ricorrenza del 27 gennaio, sul sito dell'Assemblea legislativa è on line una banca dati del Giorno della Memoria che contiene le iniziative che si svolgono sui territori. La banca dati, implementata dagli stessi promotori degli appuntamenti, costituisce, di anno in anno, un archivio di esperienze e buone pratiche sulla memoria diffuse nei comuni, a volte poco conosciute, e contribuisce a rendere maggiormente visibile l'impegno profuso dalle diverse realtà emiliano-romagnoli sul tema della memoria. Tutte le iniziative in Emilia-Romagna in occasione del Giorno della Memoria 2015 sono consultabili alla pagina: www.assemblea.emr.it/assemblea-legislativa/progetti/percorsi-della-memoria/banca-dati-giorno-della-memoria
Anche la biblioteca dell'Assemblea legislativa offre un contributo alle celebrazioni del Giorno della memoria con una speciale monografia con libri, articoli di riviste e documentari disponibili in biblioteca. Il materiale è on line alla pagina www.assemblea.emr.it/biblioteca/notizie/una-bibliografia-per-non-dimenticare-lolocausto
(Fonte: ufficio stampa Regione
Per la Notte Bianca di ArteFiera a Bologna, apertura straordinaria di Palazzo Magnani sede di UniCredit con ingresso gratuito e visita guidata -
Parma, 23 gennaio 2015 -
Tra gli appuntamenti organizzati nell'ambito della Notte Bianca di Arte Fiera, è prevista l'apertura straordinaria di Palazzo Magnani, sede di UniCredit che partecipa così all'iniziativa. Per l'occasione, domani - 24 gennaio, dalle 15 alle 23.30 - Palazzo Magnani (via Zamboni, 20) sarà aperto al pubblico, con ingresso gratuito e la possibilità di prendere parte ad una visita guidata di alcune delle sale più prestigiose della storica residenza e in particolare del magnifico Salone dei Carracci.
(Fonte: ufficio stampa UniCredit)
I fondi saranno stanziati dal Ministero per i Beni Culturali per il Festival Verdi. Il sindaco Pizzarotti è stato contattato direttamente al telefono dal Ministro Franceschini -
Parma, 23 gennaio 2015 -
Ieri mattina il sindaco Pizzarotti, a Roma alla conferenza Stato-Città, è stato contattato direttamente al telefono dal Ministro Franceschini, il quale lo ha informato del finanziamento: 500 mila euro stanziati dal Ministero per i Beni Culturali per il Festival Verdi.
"I 500 mila euro che arriveranno per il nostro Festival sono un risultato che premia tutta la città e il lavoro dell'Amministrazione, negli ultimi mesi a stretto contatto e a filo diretto con il Mibact. Questo importante ottenimento è la dimostrazione che il Comune si è sempre speso per le politiche culturali del territorio e per il rilancio sia del Regio che del suo festival. Da sempre eravamo convinti della possibilità di arrivare ad un obiettivo così importante, come può esserlo un finanziamento di questa portata. Sono fondi – continua Pizzarotti – che ci serviranno per implementare la programmazione del Festival" - si legge nella nota.
Parma come realtà sperimentale per un Sistema Museale Integrato
Da quando Parma è entrata a far parte del tavolo permanente tra Anci e Mibact per "la tutela e la valorizzazione dei beni culturali, per la promozione della cultura e per il rilancio del turismo", proprio grazie alle politiche culturali condotte in questi due anni, ha oggi incassato un altro importante successo: "Saremo tra quelle città – continua il sindaco - che costituiranno sperimentalmente un Sistema Museale Integrato. L'impegno sarà quello di mettere a sistema i musei pubblici e privati. Con questa nuova iniziativa del Mibact- nata proprio durante i tavoli permanenti tra Anci e Ministero, ai quali ha partecipato l'assessore alla Cultura Laura Ferraris - Parma ha una grande prospettiva davanti a sè: la possibilità di poter considerare il suo tessuto museale non più come uno spazio di musei pubblici e privati, ma come un soggetto museale organico, di sistema e maggiormente strutturato. Ne beneficeranno il tessuto culturale della città e il turismo stesso".
(Fonte: Comune di Parma)
Dall'interazione alla cittadinanza attiva, dalla politica alla religione, dall'estremismo alla cooperazione: intervista a Youssef Salmi, cittadino italiano di origine marocchina, esempio di integrazione -
di Federico Bonati -
Reggio Emilia, 24 gennaio 2015 –
È dal 2001, da quel fatidico 11 settembre, che il mondo intero si è trovato a fare i conti con l'estremismo jihadista islamico; da quel momento, nulla è stato più come prima. A seguito dei recenti fatti di cronaca, l'attentato alla sede di "Charlie Hebdo" e il massacro in Nigeria da parte di Boko Haram, la paura e la diffidenza nei confronti di chi professa la fede musulmana sono tornate d'attualità. Ma sono davvero tutti così? Esiste un grande numero di musulmani che hanno fatto dell'integrazione culturale e dell'interazione fra le persone il cardine della loro vita, sconfessando chi dice che: "Tanto a loro non interessa integrarsi". Queste persone sono molto numerose, anche in Italia. Una di queste, Youssef Salmi, cittadino italiano di origine marocchina, sposato con una donna italiana, e padre di due figli, ex assessore al comune di Novellara, ed esempio di integrazione, ha risposto alle domande della Gazzetta dell'Emilia.
Youssef, partiamo dal passato, dal tuo arrivo in Italia. Che speranze, che progetti e che sogni avevi in quel momento?
Era l'agosto del 1990, e in Italia erano da poco finiti i Mondiali. Fu proprio il sogno del calcio a farmi partire dal Marocco e ad arrivare in Italia, passando per la Francia. Tuttavia, per giocare a calcio, mi servivano i documenti, ed io avevo solo il passaporto. Quindi quello del calcio rimase un sogno, ma quello di vivere in un paese libero si realizzò. Da sempre il mio motto è: "Io sono libero in un paese libero, ma la mia libertà finisce dove inizia quella altrui". Quando arrivai a S. Giovanni di Novellara, fui subito accolto benissimo, c'è molta più solidarietà tra le persone nei paesi piccoli.
Poi il lavoro, la casa, la famiglia, l'integrazione. Hai mai sentito un clima di diffidenza nei tuoi confronti?
All'inizio mi sentivo "osservato", ma erano più che altro sguardi di curiosità. Alcuni avrebbero potuto interpretare quegli sguardi in modo negativo, ma non io. Nel corso della mia vita qui in Italia ho sempre cercato di mettere in atto una partecipazione attiva, attraverso la quale favorire un'interazione tra le culture, la mia e quella del paese in cui vivo. Purtroppo, ammetto che dopo quanto accaduto in Francia, gli sguardi sono diventati diversi, si percepisce islamofobia.
È arrivato, in seguito, anche l'impegno politico nelle file del Partito Democratico. Credi che la politica stia facendo abbastanza per l'integrazione in Italia o che i risultati stiano ancora scarseggiando?
La politica sta facendo del suo meglio in questo senso, il problema vero è di carattere culturale. Stiamo assistendo ad una migrazione dall'Italia degli immigrati che arrivarono in Italia, e questo rappresenta il fallimento delle politiche attuate fino ad ora. Il cambiamento deve partire dall'educazione, dal sistema scolastico, in cui l'integrazione deve essere qualcosa di vitale. Bisogna combattere l'esclusione e l'emarginazione e investire maggiormente nella partecipazione attiva di tutti i soggetti in campo.
Che significato ha, per te, l'appartenenza allo Stato Italiano?
Io amo l'Italia. Ne ero innamorato per il calcio, poi mi sono innamorato della sua storia, dell'arte, della cultura. Ma ciò che maggiormente amo dell'Italia è stata la storia che ha condotto alla liberazione della Nazione e alla realizzazione della Costituzione, che gli anziani del paese mi hanno raccontato; in essi rivedevo mio nonno, e le sue lotte per la libertà in Marocco. Ricordo, inoltre, il caro amico, che ormai non c'è più, Dante Biliardi, che fu il primo a raccontarmi della storia del tricolore, nato a Reggio Emilia. Tutto questo è ciò che mi fa amare questo paese. Sarebbe bello se sapessimo valorizzare, davvero, tutta questa storia, quest'arte, questa cultura.
Tu sei musulmano. Come pensi siano visti i musulmani in Italia?
Non c'è abbastanza conoscenza sull'argomento. E la conoscenza è qualcosa di importante, perché quando conosci una cosa impari a rispettarla. La Costituzione stessa definisce l'Italia un paese in cui vige la libertà di culto, grazie alla quale è possibile vivere in armonia, perciò sta a noi musulmani far comprendere cos'è il vero Islam.
Chiederti di Charlie Hebdo è troppo semplice. Vorrei invece un tuo commento su Boko Haram. E poi, si può uccidere in nome di un Dio, qualunque esso sia?
Mai! Cito un versetto coranico: "Chi uccide un'anima è come se avesse ucciso l'umanità intera". Ciò che sta accadendo in Nigeria, come quanto è accaduto in Francia, è un abominio, è delinquenza allo stato puro. Spero vivamente che arrivi qualche governo, qualche capo di stato musulmano che urli a gran voce contro queste situazioni, facendo da megafono a tutti noi! Nessuno può immaginare come ci stiamo sentendo noi musulmani integrati, rispettosi e pacifici, in questo momento.
Quando senti parlare di ISIS, qual è il tuo primo pensiero?
Queste persone non hanno capito nulla di quello che è la nostra religione. Nelle nostre preghiere giornaliere c'è il richiamo al rispetto reciproco fra le fedi, mentre questi non sanno nemmeno lontanamente cosa sia il rispetto. Sfortunatamente, l'ISIS è figlia di chi ha voluto tutto ciò, dopo la caduta del regime di Saddam Hussein. Stiamo parlando di musulmani che massacrano altri musulmani e che, ancora peggio, arruolano bambini! Per questo devono essere duramente condannati, perché rappresentano l'ignoranza che cammina.
Che futuro immagini per i tuoi figli, che rappresentano la "seconda generazione"?
Immagino, e spero, un futuro roseo per loro, un futuro nel quale possano avere il caposaldo dei valori quali il rispetto e l'amore per il prossimo. E più di tutto spero possano trovare un futuro di pace, per loro e per i loro coetanei, tutti cittadini del mondo. Quando sono arrivato in Italia, sin da subito mi sono messo all'opera, lavorando per migliorare l'integrazione e l'interazione culturale di questo paese. Proprio con lo scopo di quel futuro di pace di cui ho detto.
Quando ti alzi al mattino, che speranze hai per il tuo paese, l'Italia?
Spero con tutto il cuore che il mio Paese si possa risvegliare. Quando tutti gli italiani si renderanno davvero conto di vivere in un paese splendido, ricco di risorse, pieno di storia e che funge da porta d'ingresso per l'Europa, allora saremo tutti davvero contenti. L'Italia, anche per la sua storia di migranti che lasciarono la patria per trasferirsi nel continente o oltreoceano, come fu per i genitori di Papa Francesco, che lasciarono il Piemonte per l'Argentina, deve far tesoro di questo suo passato, divenendo un valido interlocutore internazionale. Inoltre, anche memore di questa sua storia, deve lavorare maggiormente per favorire la convivenza, l'integrazione e l'interazione fra le culture, anche e soprattutto attraverso la partecipazione soggettiva di tutti, italiani e immigrati.
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24-10-2024 Comunicati Ambiente Parma
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24-10-2024 Comunicati Economia Emilia
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23-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
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23-10-2024 Comunicati Ambiente Emilia
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22-10-2024 Comunicati Scuola Educazione Emilia
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18-10-2024 Comunicati Economia Parma
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26-10-2024 Salute e Benessere
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11-10-2024 Salute e Benessere
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28-08-2024 Formazione
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19-08-2024 Salute e Benessere
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Pellegrino, 3 luglio 2024&nb... Leggi tutto
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24-06-2024 Salute e Benessere
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Di Mita Valerio Roma, 15 marzo... Leggi tutto
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17-12-2023 Salute e Benessere
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13-10-2023 Energia
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13-11-2016 Vendita immobili
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13-11-2017 Vendita immobili
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19-07-2016 Vendita immobili
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13-07-2016 Vendita immobili
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11-07-2016 Vendita immobili
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27-06-2016 Vendita immobili
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