Visualizza articoli per tag: Sergio Mattarella

Editoriale: -.Mattarella. Un discorso apprezzato da tutti - Lattiero Caseario: Cresce il latte, Flessione per il burro - NOBILI: la “Pandemia” non ha fermato l’innovazione  - Cereali e dintorni. Si diceva: “Estòte parati”. Verso i valori del 2012. - Giornata Mondiale delle Zone Umide 2022 - Agricoltura, Gallinella (M5S): il contrasto alla peste suina non si sposti nelle aule di tribunale -

Domenica, 06 Febbraio 2022 06:48

Mattarella. Un discorso apprezzato da tutti.

Interrotto 55 volte da scroscianti applausi, il discorso del “neo” Presidente Sergio Mattarella è stato accolto con unanime apprezzamento, anche da coloro che raramente avevano condiviso il suo operato durante il primo mandato presidenziale

Pubblicato in Politica Emilia

Editoriale: -. Lunga Vita al RE! - Lattiero Caseario: Grana Padano, primi segnali di ripresa - Cereali e dintorni. “Estòte parati” - Cereali e dintorni. Incomprensibile. Il grano scende nonostante la crisi ucraina.. - Consorzio dei vini DOC di Sicilia, una scelta di qualità   - COOP richiama “Riso Carnaroli” per una contaminazione da soia non dichiarata in etichetta - Dalla Storia al Futuro. Alla riscoperta della direttrice Nord-Sud. - Sostegni Ter, L’Abbate (M5s): aumenta il massimale di aiuti covid per agricoltura e pesca

Parma, 9 novembre 2021. Si è aperta nel pomeriggio di oggi la 38° Assemblea Anci, a Parma. “Rinasce l’Italia, i Comuni al centro della nuova stagione” è il tema del dibattito tra sindaci, amministratori locali e rappresentanti di aziende ed istituzioni, che ruoterà intorno alle sei missioni in cui è articolato il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza

La cerimonia si è svolta alla presenza del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella.  

Pubblicato in Cronaca Emilia

L’Università degli Studi di Parma ha conferito al Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, la laurea honoris causa in “Relazioni internazionali ed europee”. -  La Lectio Doctoralis del "neo" Dottore.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione della Festa della Repubblica, ha inviato un messaggio ai Prefetti d'Italia, affinché se ne facciano interpreti nelle iniziative promosse a livello locale nella ricorrenza del 2 giugno:

Pubblicato in Cronaca Emilia

Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ha presieduto oggi, al Palazzo del Quirinale, la riunione del Consiglio Supremo di Difesa.

Pubblicato in Cronaca Emilia

Intervento del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella in occasione del “Concerto dedicato alle vittime del coronavirus” nel 74° anniversario della Festa Nazionale della Repubblica
Giardini del Quirinale, 01/06/2020

Pubblicato in Cronaca Emilia

Primo maggio in tempo di coronavirus. Niente manifestazioni arcobaleno e sbandieratori sindacali, niente concertone ma solo austerità e riservatezza. Anche noi osserveremo questo silenzio in attesa di tempi migliori e di una apertura delle attività e della libertà che si vorrebbe prossima ma che appare ancora lontana.

Nel frattempo meditiamo sulle parole del nostro Presidente Sergio Mattarella il quale, nel suo ormai celeberrimo equilibrio, invita tutti a proseguire nella responsabilità ma anche le istituzioni e il Governo a essere più chiari.

Sergio_Mattarella_primo_maggio_2020-37665.jpg

Intervento del Presidente Mattarella in occasione della Festa del Lavoro


«Viviamo questo Primo maggio con il pensiero all’Italia che vuole costruire il suo domani.
Non ci può essere Repubblica senza lavoro, come afferma solennemente il primo articolo della nostra Costituzione.
Il lavoro è stato motore di crescita sociale, economica, nei diritti, in questi settantaquattro anni di Repubblica.
Perché il lavoro è condizione di libertà, di dignità e di autonomia per le persone. Consente a ciascuno di costruire il proprio futuro e di rendere l’intera comunità più intensamente unita.
Va ribadito con determinazione nella attuale situazione, in cui la diffusione del virus ha colpito duramente il nostro popolo, costringendoci, a un temporaneo congelamento delle attività. In Italia, come in tutto il mondo, le conseguenze della pandemia mettono a rischio tanti posti di lavoro.
Risalta ancora di più, in questo contesto, il valore del lavoro e, in particolare l’opera svolta da medici, infermieri, altri operatori sanitari, farmacisti, con tanti fra di loro caduti nello svolgimento dei propri compiti. Il lavoro di Forze dell’Ordine, Forze Armate, operatori del settore della logistica e dei trasporti, della distribuzione, di filiere produttive essenziali, del sistema di istruzione, pur tra molte difficoltà, ha consentito, giorno dopo giorno, al nostro Paese di non fermarsi e di andare avanti, sia pure funzionando a velocità ridotta.
Appare finalmente possibile un graduale superamento delle restrizioni. Ora guardiamo alla ripresa: ad essa, vanno indirizzati, in modo concorde, gli sforzi di tutti, senza distrazioni o negligenze. A cominciare dal consolidamento dei risultati sin qui ottenuti nella lotta al virus, a un equo, efficace e tempestivo sostegno alle famiglie e alle attività produttive, a quanti sono rimasti disoccupati e senza reddito, in modo da conservare intatte tutte le risorse del nostro capitale sociale e da consentire di far sopravvivere e far compiere un salto di qualità alla organizzazione delle imprese e alla offerta di servizi, con scelte avvedute, nella consapevolezza che sono destinate a incidere sulla qualità della vita di ciascuna famiglia, sugli stessi tempi e ritmi della vita quotidiana delle persone.
A partire dal lavoro si deve ridisegnare il modo di essere di un Paese maturo e forte come l’Italia.
La fabbrica, i luoghi di lavoro, hanno orientato e plasmato i modi di vivere nei nostri borghi e nelle nostre città, e l’opera stessa delle istituzioni chiamate ad assicurare la realizzazione della solidarietà politica, economica e sociale prevista dalla Costituzione.
La battuta d’arresto che abbiamo subìto spinge ad accelerare la strada verso un cambiamento che sappia valorizzare e non subire fenomeni come la globalizzazione e la digitalizzazione dell’economia, con scelte lungimiranti, cui possono con efficacia contribuire le importanti decisioni già assunte e in corso di definizione da parte dell’Unione Europea.
Molto cambierà nella vita delle nostre società. Questo cambiamento andrà sapientemente governato affinché la nuova fase non comporti condizioni di ulteriori precarietà ed esclusionima sia l’occasione, al contrario, per affrontare efficacemente ritardi antichi come quelli del lavoro per i giovani e le donne, particolarmente acuti nelle aree del Mezzogiorno. Come il lavoro in nero o irregolare, da fare emergere per esigenza di giustizia e contro l’insopportabile sfruttamento.
Il ruolo degli imprenditori - piccoli e medi, lavoratori autonomi e grandi imprese - appare centrale, assieme a quello della ricerca, in questo processo di riprogettazione delle filiere produttive e distributive.
Oggi, mentre celebriamo in modo così diverso dal consueto questo Primo maggio, non possiamo non riconoscere gli importanti traguardi di giustizia sociale conseguiti attraverso le battaglie dei lavoratori e delle loro organizzazioni sindacali, efficaci strumenti di progresso ed eguaglianza.
Le Confederazioni sindacali hanno dedicato questa giornata al lavoro in sicurezza, per rendere solida e non fugace la prospettiva di rilancio.
Non può esservi – e non vi è - contrapposizione tra sicurezza, salute e lavoro.
E’ stata avviata la graduale ripresa della nostra vita sociale e di molte attività economiche.
La ripresa è possibile perché nei quasi due mesi precedenti siamo riusciti ad attenuare molto la pericolosità dell’epidemia. Dobbiamo difendere questo risultato a tutela della nostra salute.
Non vanno resi vani i sacrifici fatti sin qui se vogliamo assieme riconquistare, senza essere costretti a passi indietro, condizioni di crescente serenità.
Non va dimenticata l’angoscia delle settimane precedenti, sotto la violenta e veloce aggressione del virus, né che abbiamo superato i duecentomila contagi e che ogni giorno dobbiamo piangere alcune centinaia di vittime.
Questo richiede un responsabile clima di leale collaborazione tra le istituzioni e nelle istituzioni.
So che possiamo fare affidamento sul senso di responsabilità dei nostri concittadini– manifestato, in questo periodo, in misura ammirevole dalla loro quasi totalità – perché, nelle nuove condizioni, ci si continui a comportare con la necessaria prudenza.
Sono necessarie indicazioni - ragionevoli e chiare - da parte delle istituzioni di governo ma, oltre al loro rispetto, è soprattutto decisiva la spontanea capacità di adottare comportamenti coerenti nella comune responsabilità di sicurezza per la salute.
Attraversiamo un passaggio d’epoca pieno di difficoltà. Riusciremo a superarle.
A tutti i lavoratori, alle Stelle al Merito del Lavoro - abitualmente consegnate in tutta Italia in questa ricorrenza - va il saluto più cordiale e l’augurio di una rapida ripresa.

Buon Primo maggio».

Roma, 01/05/2020

 

"Come eravamo"

CORTEO_PRIMO_MAGGIO_2019_PARMA_065.jpg

Pubblicato in Cronaca Emilia
Pagina 2 di 3
È GRATIS! Clicca qui sotto e compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna quotidiana.



"Gazzetta dell'Emilia & Dintorni non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio e a conservare la nostra indipendenza, con una piccola donazione. GRAZIE"