Il Comune risponde alle reazioni e preoccupazioni sulla riorganizzazione di nidi e materne precisando i numeri: " Sarà più facile trovare posto". Gambarini (FI): "Pizzarotti continua a tagliare sui più deboli" -
Parma, 27 marzo 2015 -
Incalza la polemica su chiusure e privatizzazioni, per i tagli ai servizi educativi di Parma, ma il Comune rassicura i cittadini che la riorganizzazione, con la conseguente chiusura di alcune strutture e la privatizzazione di altre, vedrà salire considerevolmente la percentuale delle famiglie che avranno risposta positiva.
Gambarini (FI): "Pizzarotti continua a tagliare sui più deboli" -
"Duecentocinquanta posti in meno nei nidi e nelle scuole dell'infanzia di Parma. Il sindaco di Parma Pizzarotti, non contento di aver tagliato il sostegno agli alunni disabili, taglia anche i posti negli asili della città. Insomma, l'amministrazione a 5 stelle continua a prendersela con i più deboli. Prima gli alunni disabili, poi i bambini da 0 a 6 anni. Il sindaco Pizzarotti e i suoi assessori continuano, quindi, a mettere in difficoltà le famiglie. Senza dimenticare, l'eliminazione del Quoziente Parma solo per motivi ideologici. Nessuno in Comune ha pensato che le domande d'iscrizione siano calate perché le rette sono troppo alte? Sono passati ormai 3 anni da quando Federico Pizzarotti è stato eletto sindaco: dobbiamo constatare che per lui i servizi alla persona sono una questione ragionieristica e, per spendere meno, toglie i servizi. E quando i cittadini, giustamente, protestano non trova niente di meglio da dire che dare la colpa al Governo. E' questo il modello di amministrazione che il Movimento 5 Stelle propone?"
La risposta del Comune sugli interventi in atto -
"È vero che per i bambini ci saranno 250 posti in meno? No, non è vero. Sarà più facile trovare posto. Nel prossimo anno scolastico i posti in meno saranno 210 nei nidi, mentre resteranno pressoché invariati per le scuole infanzia (meno 7 unità). In compenso il calo delle domande presentate per l'anno scolastico 2015 – 2016 è di 234 unità per i nidi e 207 unità per le scuole dell'infanzia.
A questo si aggiunge il fatto che già nell'anno passato sono rimasti vuoti 86 posti di nido e 9 posti di scuola infanzia, ora riconvertiti e disponibili. Infatti, secondo le prime stime prudenziali, le liste d'attesa previste per il mese di maggio caleranno di 100 unità nei nidi e di 180 nelle scuole dell'infanzia. Pertanto salirà considerevolmente la percentuale delle famiglie che avranno risposta positiva.
Sarà garantita l'occupazione degli educatori? Sì. Sul capitolo occupazione la situazione è di sostanziale stabilità. Attualmente le strutture gestite dal Comune presentano un fabbisogno di 125 insegnanti di scuola infanzia e 119 educatori di nido. Con la riorganizzazione ci sarà un calo complessivo di 18 posti (6 al Bolle di Sapone e 12 al Tartaruga) di supplenti precari. Questi 18 posti saranno facilmente riassorbiti dal normale turn over del personale a tempo indeterminato per effetto dei pensionamenti, trasferimenti, congedi per maternità.
Il gestore privato con la chiusura di alcune strutture perderà 11 unità lavorative che potranno essere riassorbite nelle nuove strutture che verranno date in gestione con la gara. Cosa succederà ai bambini di Bollicine e Girotondo e come funzioneranno i servizi esternalizzati? Lo Spazio Bimbi Bollicine (Via Olivieri) gestito da Parma Infanzia verrà chiuso in quanto non ha mai avuto una domanda sufficiente per la totale copertura dei posti e nello stesso quartiere è presente il servizio di Spazio Bambini L'Arca, che può assorbire sia l'attuale utenza. La struttura Girotondo (San Donato) gestita da Parma Infanzia (di cui nessuno ha proposto la vendita dell'edificio), che ospita ora 18 bambini di nido e 28 bambini di scuola infanzia, verrà chiusa in quanto a San Prospero è presente la struttura Aladino che può assorbire l'utenza. Le famiglie dei bambini che restano avranno la priorità di scelta per altre strutture.
I servizi esternalizzati manterranno il progetto pedagogico comunale secondo i rigorosi parametri previsti dalla normativa regionale e statale e per i bambini saranno garantiti i medesimi parametri qualitativi e organizzativi previsti per i servizi a gestione comunale."