L' Assemblea dei Sindaci svolta in Provincia, ha deciso di richiamare Enel alle sue responsabilità ma di non attuare la class action. Disservizi e black-out: i rappresentanti delle società multiservizi – Enel, Terna, Iren e Hera - nell'incontro durato oltre tre ore con i consiglieri regionali in commissione regionale Territorio Ambiente Mobilità. Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Comune di Fidenza (Pr) sulla mancata class action: "La retromarcia sulla class action è una presa in giro verso i cittadini" -
Parma, 17 febbraio 2015 -
La "formazione di manicotti di ghiaccio, che aderiscono ai conduttori (i quali poi tendono a congelare), di dimensioni notevolmente superiori rispetto a quelli previsti dalle norme (sono stati rilevati spessori di ghiaccio fino a 15 centimetri contro i 12 millimetri 'regolari'"). Poi la neve caduta, "di particolare peso specifico", che ha sovraccaricato "gli alberi al di fuori delle fasce di rispetto facendoli spezzare o cadere sulle linee elettriche". E ancora: le frequenti "interruzioni viarie", "l'impossibilità di far decollare gli elicotteri" e le "difficoltà nelle telecomunicazioni". Queste le spiegazioni che i rappresentanti delle società multiservizi – Enel, Terna, Iren e Hera - hanno dato ieri, nell'incontro durato oltre tre ore con i consiglieri regionali in commissione regionale Territorio Ambiente Mobilità.
Tanti, troppi i disagi che anche le famiglie di Parma si sono ritrovate ad affrontare restando senza luce e al freddo a causa del black out dopo l'arrivo di Big Snow - il 5 febbraio - e in alcuni casi durati cinque giorni. Per non parlare degli ingenti danni causati alle imprese e della situazione di stallo vissuta per i tempi di ripristino sconosciuti.
Ieri in commissione regionale l'assessore alla Difesa del suolo e della costa, Paola Gazzolo, ha quantificato i danni in regione in 180 milioni di euro per il pubblico e 90 milioni euro per il privato. Cinque sono i milioni di euro stanziati immediatamente dalla Regione oltre la richiesta di stato di emergenza, che il presidente Stefano Bonaccini, ha firmato venerdì 13. Sempre ieri, a Parma, l'Assemblea dei Sindaci riuniti in Provincia ha deciso di non attuare la class action contro Enel.
"Non ci interessa la battaglietta legale per foraggiare qualche avvocato e restare a bagno maria. A questa, sì, rinunciamo e facciamo a meno volentieri. Lo dico con chiarezza, perché non passi l'idea che dopo tanto trambusto, ora tutto tornerà come prima." - questa la dichiarazione del Presidente della Provincia Filippo Fritelli.
"Quello che abbiamo sviluppato qui, diventando modello di unità tra Istituzioni e Consumatori per gli altri territori, è una class action nel senso letterale di azione collettiva politica e istituzionale, che vuole da Enel risposte concrete sul tema dei risarcimenti verso cittadini, imprese e Comuni – perché del tutto insufficienti i soldi previsti dall'Autorità per l'Energia – e che ha l'obiettivo primario di fare molto più di quello che non si potrebbe avere in una normale sede giudiziaria: portare Enel a mettersi seduta ad un tavolo serio in cui parlare, compiutamente, di investimenti per la manutenzione della rete, gestione delle emergenze e dei presidi tecnici sul territorio, che non lasceremo siano smantellati. Se è successo tutto quello che abbiamo registrato, non è colpa di una nevicata polare, ma di una serie di inefficienze che si sono sommate e che oggi vanno risolte." - ha aggiunto.
All'incontro hanno partecipato anche i parlamentari di Parma on. Patrizia Maestri e on. Giuseppe Romanini, e il sen. Giorgio Pagliari, oltre agli esponenti delle associazioni dei consumatori: Fabrizio Ghidini di Federconsumatori, Francesca Campanini di Confconsumatori e Michele Saldina del Movimento difesa del Cittadino.
L'incontro ha seguito alla riunione del tavolo Anci provinciale svoltasi a Noceto l'11 febbraio scorso, conclusosi con un documento comune (in allegato e scaricabile).
"Da parte di Enel vi è stato anche un grave difetto di informazione: nessuno sapeva per quanto tempo sarebbe mancata l'energia elettrica, ad esempio – ha affermato Fritelli – I Comuni hanno cercato di gestire la situazione nell'emergenza e ora sono a fianco dei cittadini perché ottengano risarcimenti congrui."
L'on. Romanini ha spiegato che i deputati emiliano-romagnoli hanno presentato alla Camera una "interrogazione urgente" ai ministri dell'Ambiente, dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, in cui hanno segnalato una carenza di gestione nella manutenzione della linea, a cui il governo è tenuto a rispondere entro il prossimo venerdì 20 febbraio.
"Abbiamo chiesto spiegazioni anche sul perché Enel non abbia risposto entro le 12 ore secondo il suo stesso protocollo, sul black out dei call center, sul piano di gestione delle emergenze, sulla manutenzione che manca - ha aggiunto l'on. Maestri - Sul tema dei rimborsi possiamo farci promotori anche di richieste più specifiche del nostro territorio."
Il sindaco di Fidenza Massari, che è capofila dell'iniziativa, ha puntato il dito contro Enel ("La gestione dell'emergenza è fallita, Iren ha fatto meglio"), e ha reso noto che il Comune sta raccogliendo in proprio le informazioni sulle interruzioni, vista la scarsa collaborazione di Enel: si sa già che a Fidenza il 6 febbraio erano oltre 600 le utenze non servite. "Vogliamo essere trattati come Cortina" è la richiesta di Massari. Nella nota località turistica, a seguito di una vicenda analoga, Enel ha poi compiuto consistenti investimenti per rinnovare gli impianti.
Ghidini presidente di Confconsumatori ha rilevato che disagi e i danni sono stati sproporzionati rispetto ad una normale nevicata. "Il fatto è che in alcune zone del territorio, le reti elettriche sono "marce" – denuncia Ghidini - e la capacità di Enel di attivare il pronto intervento è stato inadeguato per mezzi e materiali, non è stato neanche richiamato al lavoro tutto il personale."
Si è poi soffermato sul tema degli indennizzi. Quello automatico, che riguarda solo le utenze domestiche, non le imprese, è al massimo di 300 euro, e copre 3 giorni e mezzo di interruzione. Per ulteriori indennizzi per i giorni successivi, occorre fare richiesta. Nel 2012-2013 per un evento analogo, furono contrattati ulteriori indennizzi per 650 euro in più, fino al 10° giorno. Ghidini ha richiamato l'attenzione su alcuni punti: censura forte all'operato di Enel, richiesta di investimenti sulla manutenzione, richiesta a Regione e Governo di non lasciare solo il territorio, richiesta a Enel di uno sforzo superiore per i risarcimenti, che non dovranno essere caricati sulle bollette.
Altri chiarimenti sui rimborsi li ha forniti Campanini di Confconsumatori: per le linee a media e bassa tensione, i tempi dell'indennizzo sono di 60 giorni dalla fatturazione; in pratica tra 3-4 mesi dovrebbe comparire in fattura la cifra, con una dicitura apposita. Sul sito dell'associazione sono disponibili modelli da utilizzare per richiedere il rimborso delle spese eventualmente sostenute (es. albergo e noleggio generatore). Le aziende possono invece rivolgersi alle loro associazioni di categoria, che hanno protocolli ad hoc per la conciliazione.
Saldina del Movimento difesa del cittadino, ha auspicato una richiesta formale dei Comuni ad Enel per verificare lo stato della manutenzione. "Enel deve tornare a spendere sul territorio e dare un servizio al cittadino, non limitarsi a fare cassa" ha affermato.
Alcuni sindaci, come Altieri di Fontanellato e Bianchi di Collecchio, hanno messo in rilievo i tempi inaccettabili (da 2 a 8 anni) con cui Enel risponde alle aziende che richiedono un allaccio o un aumento di potenza per incrementare la produzione; hanno chiesto anche l'istituzione di un tavolo provinciale con Enel e un contatto con l'Authority per l'energia elettrica.
Il sindaco di Zibello Censi ha accusato Enel di avere pesantemente diminuito gli investimenti per la manutenzione a Parma, passati da 4 milioni a 70 mila euro.
"Stiamo facendo un gioco di squadra importante – ha rilevato il sindaco di Noceto Fecci- sia come sindaci, sia come Provincia. Ci sono stati incontri a Piacenza, Reggio e Modena, e anche la Regione e i parlamentari stanno facendo la loro parte." Fecci ha poi proposto un documento sul tipo di quello approvato a Noceto, che comprenda: il giusto risarcimento a chi ha subito danni, sia privati sia imprese, un maggiore investimento di Enel sulla rete elettrica che è fatiscente, un richiamo all'Authority.
Aramini sindaco di Varsi ha sottolineato l'assenza di un punto di riferimento di Enel nei giorni della nevicata, tanto più grave in certi casi, come quelli delle persone in dialisi o dipendenti da macchine per la respirazione, e ha proposto di portare al tavolo con Enel i temi degli investimenti e della manutenzione, ora oggetto di un appalto unico, e di vari subappalti, con risultati insoddisfacenti.
Grenti sindaco di Fornovo chiede che l'Authority compia il monitoraggio e il controllo, non solo sui prezzi, ma anche su come le tariffe vengono utilizzate sul territorio. Per Azzali sindaco di Mezzani, l'azione collettiva è molto utile, ha poi proposto ai deputati locali il tema della chiusura degli uffici postali. Il sindaco di Neviano Arduini Garbasi ha chiesto polemicamente perché a Parma bastino due ore per il ripristino delle linee elettriche mentre a Neviano ne occorrano otto.
Il sen. Pagliari ha preannunciato la richiesta di un incontro con la dirigenza Enel e ha messo in rilievo due aspetti: da un lato l'inefficienza di Enel nella crisi e la sua carenza di presenza sul territorio. "L'omissione di servizio di per sé – ha affermato - è un fatto illecito extracontrattuale che genera responsabilità". L'altro aspetto è l'attuale presenza di Enel nel Parmense e la sua inadeguatezza di risorse, mezzi, e canali di comunicazione. Ha sollecitato una presa di posizione coordinata tra tutti i livelli istituzionali e una proposta al tavolo del Mef (Ministero Economia e Finanza) e dell'Authority. Sui tempi con cui Enel concede l'aumento di potenzialità elettrica alle aziende, Pagliari ha preannunciato una denuncia in Parlamento.
Il presidente della Provincia Fritelli, concludendo l'Assemblea dei Sindaci, ha riassunto la situazione: "Abbiamo l'azione parlamentare, c'è stata la disponibilità delle Associazioni dei Consumatori di mettersi a disposizione dei privati per portare avanti cause risarcitorie, da parte nostra, come Provincia, continueremo un'attività di coordinamento per richiamare Enel alle sue responsabilità sul territorio. Chiederemo all'Ufficio provinciale Pianificazione un lavoro di ricognizione sullo stato degli impianti. Occorre evitare in ogni modo il rischio di un calo dell'attenzione."
La nota stampa di Francesca Gambarini, capogruppo di Forza Italia al Comune di Fidenza (Pr) commenta la mancata class action: "La retromarcia sulla class action è una presa in giro verso i cittadini" -
"Dopo giorni e giorni di propaganda sui giornali, veniamo a sapere che la class action contro Enel, sbandierata da Massari, non si farà. Dopo aver finto di essere dalla parte dei cittadini, il sindaco di Fidenza e presidente dell'Unione Terre Verdiane Massari e il sindaco di Salso e presidente della Provincia Fritelli si rivelano essere asserviti ai poteri forti e ai consigli dei parlamentari del Pd, che hanno sconsigliato la class action. Massari ubbidisce e fa dietrofront. Probabilmente, i cittadini rimasti senza luce per giorni dovranno pagare i danni di tasca propria. Il Pd, che governa quasi tutti i comuni, la Provincia e la Regione, si rivela ancora una volta essere lontano dagli interessi dei cittadini".