Ultraleggero precipitato sull'appennino parmense. Le cause ancora da chiarire completamente.
Varsi, 19 agosto 2014 - Emerge un "giallo" relativamente all'incidente aereo avvenuto sabato mattina nei cieli del nostro Appennino, quando un ultraleggero con a bordo due persone si è schiantato sul monte Dosso, nel territorio del comune di Varsi, provocando la morte Roberto Agnolotti, 49 anni, di Milano e il ferimento del pilota, Giacomo Malacchi, 51 anni, di Bergamo, tuttora ricoverato in gravi condizioni all'ospedale Maggiore di Parma.
L'ultraleggero viaggiava in coppia con un altro aereo, il pilota che era alla guida dell'altro velivolo e che insieme a quello precipitato era decollato da Bergamo alla volta dell'Isola d'Elba, ha dichiarato all'Eco di Bergamo: «Gli aerei come i nostri non sono dotati di scatola nera e ancora non capisco come mai Giacomo non abbia azionato il paracadute. La maniglia per utilizzarlo si trova all'altezza del pilota: se qualcosa va male la si tira, viene azionata una carica esplosiva che inietta fuori il paracadute che accompagna a terra il velivolo. Non riesco a capire perché non sia stato attivato, forse perchè il tempo di reazione era troppo poco? Sapremo cosa è successo solo quando Giacomo si sarà ripreso completamente».
Circostanza che probabilmente sarà approfondita dall'inchiesta che sta svolgendo la Procura di Parma.