Si è conclusa la prima edizione del Festival della Parola di Parma con un grande successo per i cinque giorni della rassegna dedicati alla "parola" -
Parma, 21 luglio 2014 - di Paola Tanzi -
Un successo la prima edizione del Festival della Parola, con una serie di "tutto esaurito". La giornata di giovedì è stata seguita da tanti che hanno ascoltato con particolare attenzione gli appuntamenti con Moni Ovadia, Nicolai Lilin condotti da Paolo Ferrandi e Guido Barilla intervistato da Luca Ponzi. E venerdì sera l'attesa per l'appuntamento con Mogol è stato un ricordo di Lucio Battisti. Un ricordo che ha viaggiato tra musica e parole. Tra il pubblico anche il cantautore Gianni Bella, che non ha voluto mancare alla testimonianza di uno dei protagonisti della grande musica italiana.
A seguire l'appuntamento con Carlo Annese, vicedirettore di GQ, accompagnato da Manlio Maggio, curatore del festival e, la sera, con Umberto Galimberti e Giacomo Rizzolatti moderato da Michelina Borsari, direttore scientifico del Festival della Filosofia di Modena. Le oltre 300 persone tra il pubblico hanno potuto partecipare ad un incontro che ha spaziato tra filosofia, scienza, psiche, neuroni e Dio.
Ed è un Festival che viaggia sui social, in particolare su twitter, che pare essere l'archivio virtuale in cui conservare le frasi più significative di questa rassegna.
«La parola è un farmaco, può aiutare oppure condurre alla depressione Umberto Galimberti #parolafest14»
«La letteratura è una scuola di sentimenti! Il sentimento si educa! Prima c'erano i miti greci... Umberto Galimberti #parolafest14»
«La noia è essenziale per il bambino favorisce la creazione. Troppi stimoli no, U. Galimberti #parolafest14»
«Psico-apatia psiche che nn registra quello che compie, che vive, le emozioni, U. Galimberti #parolafest14»
«L'individualità non porta felicità. La logica del'68 dell'egoismo liberale ha fatto un disastro, Giacomo Rizzolatti #parolafest14»
«Nesso tra libertà e cultura, bassa cultura diminuzione di libertà
U. Galimberti #parolafest14»
«Concetto di limite! Importante per non stravolgere l'antropologia. No onnipotenza del capitalismo! #parolafest14»
«Eu-daimonia=felicità la realizzazione del tuo demone( vocazione) equivale alla tua felicità #galimberti #parolafest14»
«Galimberti, io non credo tanto alla libertà, siamo imprigionati anche dalla nostra individualità #parolafest14 #FestivaldellaParola»
«@galimberti l'individuo si forma e si crea nella relazione #parolafest14»
«Per la civiltà greca l'individuo funziona nella polis, nell'insieme. L'individuo è invenzione cristiana, Umberto Galimberti #parolafest14»
«Umberto Galimberti, il narciso è un handicappato psichico #parolafest14 #FestivaldellaParola»
«@cannese la cultura è consapevolezza e la consapevolezza fa paura...#parolafest14»
«L'arte deve essere semplice vissuta ed autentica, la gente percepisce l'arte vera nata dalla vita @GiulioMogol #parolafest14»
«Attraverso linguaggio povero verità e sentimento si fa poesia!.@GiulioMogol #parolafest14»
«Sfatiamo il mito del talento! Il talento si conquista con fatica #mogol#FestivaldellaParola #parolafest14»
«Il talento arriva coltivandolo! Tutti hanno potenziale creativo, va esercitato! È il punto d'arrivo diverso #mogol #parolafest14»
Ed intanto il Festival, che si è potuto seguire in tempo reale sull'account #Twitter con #parolafest14 #FestivaldellaParola #Estatequi, ha visto ospiti di sabato Carlotta Ferlito e Chiara Seronelli con «Twitto quindi sono. Vincere in 140 caratteri»; seguite da Lia Celi e Luca Bottura in «Libertà di satira, libertà di pensiero» e da Andrea Scanzi in «Gaber se fosse Gaber». La prima edizione ideata dall'Associazione Rinascimento 2.0 si è chiusa ieri con un tris imperdibile di appuntamenti: Guido Conti e Roberto Napoletano in «Viaggio in Italia», Attilio Bolzoni e Pieluigi Senatore con «Parole d'onore: il paradosso mafioso» e Mariangela Gualtieri con «Le giovani parole».