Giovedì, 10 Ottobre 2024 18:31

Parma: si approfitta di una studentessa in cerca di una stanza in affitto. Si fa versare la caparra e sparisce. Denunciato 44enne italiano In evidenza

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” AAA STANZ IN AFFITTO PER STUDENTI A PARMA ” così recitava l’annuncio ma in realtà era una truffa. Ora i Carabinieri hanno identificato e denunciato il responsabile del raggiro.

I Carabinieri della Stazione di Parma Centro, al termine di una articolata attività investigativa hanno denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma un 44enne italiano, ritenuto il presunto responsabile di una truffa in danno di una 25enne dimorante a Parma.

Nonostante numerose denunce e gli avvisi diffusi anche dall’arma dei Carabinieri, i truffatori immobiliari continuano a colpire, inventando sempre nuove identità e affinando le tecniche per raggiungere meglio e più velocemente chi sta cercando una casa in affitto.

Le vittime preferite sono gli studenti fuori sede, i lavoratori in cerca di una sistemazione provvisoria e in generale, le persone che hanno più fretta e meno tempo per fare le dovute verifiche.

Pensava di aver trovato una stanza in cui vivere a Parma e aveva anche versato la caparra, ma era una truffa: il locatore, dopo aver ricevuto il denaro, si è volatilizzato.

Questo in sintesi è quello che è successo alcuni mesi fa ad una studentessa 26enne che necessitando di un appartamento, attirata da un annuncio pubblicato su di una famosa piattaforma social, ha contattato il presunto inserzionista tramite e-mail.

Con la paura di perdere quella che poteva essere la sua occasione di avere rapidamente un tetto sulla testa, una stanza all’interno di un appartamento, la 26enne ha effettuato un bonifico di 350 euro, a titolo di caparra, per l’immediata registrazione del contratto d’affitto. L’accordo prevedeva che, al versamento della caparra sarebbe seguito un incontro per visionare l’appartamento. La studentessa, come concordato si è presentata all’appuntamento ma dopo ore di attesa davanti al portone del palazzo e numerose e-mail con richiesta di spiegazioni, del presunto inserzionista più nessuna traccia.

Ma il presunto truffatore in questo caso, per alcuni giorni ha continuato a mezzo messaggi WhatsApp ad accampare scuse circa il mancato incontro, posticipando di volta in volta la stipula del contratto e la visione della stanza.

Dopo alcuni giorni, resasi conto di essere stata truffata la vittima sporgeva formale querela presso la Stazione Carabinieri di Parma Centro.

Da qui le indagini esperite dai Carabinieri che a seguito dell’analisi della documentazione bancaria, incrociata con i dati emersi dall’acquisizione dei tabulati telefonici e degli indirizzi e-mail hanno individuato il presunto responsabile, con alle spalle molte segnalazioni di polizia per fatti analoghi. Acquisiti tutti gli elementi probatori necessari per formulare un’accusa, il 44enne, che al momento è da ritenersi innocente fino a sentenza definitiva, è stato denunciato in stato di libertà alla Procura della Repubblica di Parma poiché ritenuto responsabile del reato di truffa.

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